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Storia TG Norba 24, lanciato il 25 ottobre 2010, è disponibile su varie piattaforme di trasmissione: in chiaro sul digitale terrestre al canale 13 (tramite mux Rai Way locale in Puglia e Basilicata); in diretta streaming sul sito web ufficiale tramite Adobe Flash; in modalità free to air (MPEG-4 HD) al canale 510 di Sky Italia. L'informazione trasmessa dalla all news è di portata nazionale con particolare interesse per le notizie riguardanti il sud d'Italia, specie per le regioni dove Telenorba irradia il suo segnale e ha le sue sedi principali. Il canale trasmette in diretta dalle 5:00 a mezzanotte, con un telegiornale ogni quarto d'ora nel formato 16:9. Dal 4 maggio 2011 il canale è ricevibile anche in HD upscalato solamente in Puglia. Il 22 novembre 2023 il canale passa all'HD, rendendo visibile solo in tale formato. Il direttore della testata giornalistica è Vincenzo Magistà. I dipendenti del canale sono circa 150. Agli Hot Bird TV Awards 2011 è stata premiata come miglior nuovo canale. Multiplex In Puglia e Basilicata il canale è trasmesso sul mux RL Puglia-Basilicata 1 in versione HD sul canale 13. Inoltre il canale fa parte del pacchetto News di Sky con LCN 510. Ascolti Share 24h di TG Norba 24 (locale + nazionale, da luglio 2011) *Giorno medio mensile su target individui 4+ Programmi Mattino Norba TG Norba 24 Mattina TG Norba 24 Flash TG Norba 24 Pomeriggio TG Norba 24 Sera TG Norba 24 LIS TG Norba 24 Prima TG Norba 24 Sport TG Norba 24 Rassegna Stampa TG Norba 24 Meteo Il Meteo Doctor TG24 Il Fatto di Vincenzo Magistà Il Tempo della fede Pillole - I Colori della Nostra Terra Il Graffio Buongiorno Astrabilia Note Voci correlate Gruppo Norba Telenorba Teledue Radionorba Radionorba TV Edinorba Collegamenti esterni Sito ufficiale del Gruppo Norba, su norbaonline.it. Programmazione di TG Norba 24, su guidatv.sky.it. URL consultato il 25 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2011).
Quando è stato lanciato il TG Norba 24?
TG Norba 24 e' lanciato il 25 ottobre 2010, ed è disponibile su varie piattaforme di trasmissione: in chiaro sul digitale terrestre al canale 13; in diretta streaming sul sito web ufficiale tramite Adobe Flash; in modalità free to air (MPEG-4 HD) al canale 510 di Sky Italia. n Puglia e Basilicata il canale è trasmesso sul mux RL Puglia-Basilicata 1 in versione HD sul canale 13. Dal 4 maggio 2011 il canale è ricevibile anche in HD upscalato solamente in Puglia. Il 22 novembre 2023 il canale passa all'HD, rendendo visibile solo in tale formato
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[ "2010-10-25", "venticinque ottobre duemiladieci", "25 ottobre 2010", "25/10/2010" ]
una data
Il Regno d'Italia fu lo Stato italiano unitario proclamato il 17 marzo 1861. La proclamazione fece seguito alla seconda guerra d'indipendenza italiana (1859), combattuta dal Regno di Sardegna contro l'Impero austriaco, e alla spedizione dei Mille, con la conquista del Regno delle Due Sicilie. La proclamazione del Regno rappresentò il culmine di quel movimento culturale, politico e sociale, nonché periodo storico, detto "Risorgimento". Ad essa seguì la terza guerra d'indipendenza italiana (1866) e l'annessione dello Stato Pontificio, con la conseguente presa di Roma (20 settembre 1870). Il completamento dell'unità territoriale avvenne tuttavia solo al termine della prima guerra mondiale, considerata talvolta come la quarta guerra d'indipendenza italiana, il 4 novembre 1918 (giorno della diramazione del bollettino della Vittoria che annunciava che l'Impero austro-ungarico si arrendeva al Regno d'Italia) in base all'armistizio firmato a Villa Giusti, nei pressi di Padova. Con il successivo trattato di Saint-Germain-en-Laye, nel 1919, l'Italia completò l'unità nazionale con l'annessione di Trentino, Alto Adige, Venezia Giulia ed Istria, oltre a Zara di Dalmazia. Dal 1861 al 1946, il Regno d'Italia fu una monarchia costituzionale, basata sullo Statuto Albertino, concesso nel 1848 da Carlo Alberto di Savoia ai sudditi del Regno di Sardegna, prima di abdicare l'anno successivo. Al vertice dello Stato vi era il re, il quale riassumeva in sé i tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, seppur non esercitati in maniera assoluta. Tale forma di governo fu avversata dalle frange repubblicane (oltreché internazionaliste e anarchiche) e si concretizzò soprattutto in due note vicende: la fucilazione di Pietro Barsanti (da alcuni considerato il primo martire della Repubblica Italiana) e l'attentato di Giovanni Passannante (di fede anarchica). Tra il 1922 e il 1943, durante il cosiddetto "ventennio fascista", il Regno d'Italia, conosciuto in questo periodo informalmente come "Italia Fascista", fu governato da Benito Mussolini, capo del fascismo, che, a partire dal 1925, tramite le cosiddette leggi fascistissime, trasformò l'assetto giuridico-istituzionale dello Stato italiano, monarchico e liberale, in una dittatura totalitaria. Il Regno costituì diversi possedimenti coloniali (vedi colonialismo italiano); tra questi, domini in Africa Orientale, in Libia e nel Mediterraneo, nonché una concessione a Tientsin, in Cina. Con la seconda guerra mondiale, dopo lo sbarco in Sicilia delle forze alleate, la caduta del fascismo e la guerra di liberazione, l'Italia divenne nel 1946 una repubblica; nello stesso anno, fu dotata di un'Assemblea Costituente al fine di redigere una costituzione avente valore di legge suprema dello Stato repubblicano, onde sostituire lo Statuto Albertino. La trasformazione nell'attuale assetto istituzionale avvenne in seguito ad un referendum istituzionale, tenutosi il 2 e 3 giugno, che sancì la nascita della Repubblica Italiana. La nuova Costituzione della Repubblica Italiana entrò in vigore il 1º gennaio 1948.
In che anno si tenne in Italia il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno, che sancì la nascita della Repubblica Italiana?
L'Italia divenne nel 1946 una repubblica. La trasformazione nell'attuale assetto istituzionale avvenne in seguito ad un referendum istituzionale, tenutosi il 2 e 3 giugno (sempre del 1946), che sancì la nascita della Repubblica Italiana.
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[ "1946", "millenovecentoquarantasei", "mille novecento quarantasei" ]
una data
È uno dei tre membri dei Club Dogo, gruppo hip hop attivo tra i primi anni duemila e la metà del decennio seguente. A partire dal 2011 ha intrapreso una proficua carriera solista, nel corso della quale ha pubblicato nove dischi (di cui uno con Marracash). Biografia Primi anni e Club Dogo Nato il giorno di Natale del 1980, è figlio dei giornalisti Marco Fini e Michela. Con lo pseudonimo iniziale Il Guercio, il rapper ha iniziato la propria carriera musicale intorno al 1996, assieme al compagno di classe al liceo classico "Giuseppe Parini" Dargen D'Amico. I due, dopo un primo demo autoprodotto, conoscono Jake La Furia e formano con lui il gruppo Sacre Scuole. Il trio pubblicherà soltanto il disco 3 MC's al cubo e si scioglierà a causa di contrasti tra D'Amico e La Furia. I rimanenti componenti, insieme al produttore Don Joe (che aveva realizzato alcune strumentali per 3 MC's al cubo), formeranno successivamente i Club Dogo. Durante questo periodo Pequeno ha partecipato alla realizzazione di diversi album e mixtape, tra cui spiccano 50 Emcee's Pt. 1 degli ATPC e Tutti x uno di DJ Enzo. Carriera solista Prime pubblicazioni (2005-2011) Nel 2005 Gué Pequeno ha pubblicato l'EP Hashishinz Sound Vol. 1 insieme al DJ producer Deleterio, mentre l'anno successivo ha pubblicato il mixtape Fastlife Mixtape Vol. 1, inciso con DJ Harsh e seguito tre anni più tardi da Fastlife Mixtape Vol. 2 - Faster Life. Nel corso degli anni ha collaborato con i maggiori artisti della scena underground e non, tra cui Noyz Narcos del TruceKlan, J-Ax, Marracash ed Entics. Nel 2010 pubblica il libro La legge del cane, scritto a quattro mani con Jake La Furia. Nel marzo del 2011 va in onda su Deejay TV con il programma Un giorno da cani, format televisivo di quattro puntate dove lui e Jake La Furia provano esperienze lavorative tramutandole in testi per le loro canzoni hip hop, con Don Joe alla base. Il ragazzo d'oro e Bravo ragazzo (2011-2014) Nel mese di giugno 2011 esce il suo primo album da solista, intitolato Il ragazzo d'oro, che vede la partecipazione di diversi rapper italiani, tra cui Marracash, Entics, Ensi e Jake La Furia. Il disco è stato anticipato dal singolo Non lo spegnere (Reloaded) e successivamente viene estratto anche il video musicale per il brano Ultimi giorni. Sempre nel 2011, il rapper fonda insieme a DJ Harsh l'etichetta discografica indipendente Tanta Roba, il cui primo prodotto è stato Il mio primo disco da venduto di Fedez. Il 20 gennaio 2012 esce Fastlife Mixtape Vol. 3, frutto della collaborazione con DJ Harsh e altri artisti italiani del genere come il già citato Fedez, Emis Killa, Salmo, Gemitaiz e Daniele Vit. Il 28 marzo 2013 esce il mixtape Guengsta Rap, scaricabile gratuitamente dal suo sito ufficiale. I brani dell'album sono mixati da DJ Jay-K. Il 5 aprile viene pubblicato Business, primo singolo estratto dal secondo album in studio del rapper e prodotto da 2nd Roof. Il relativo video, anticipato da un trailer in cui viene rivelata la data di pubblicazione dell'album, fissata per il 4 giugno, viene invece pubblicato il 9 aprile. Successivamente viene annunciato il secondo singolo Rose nere, pubblicato su iTunes il 23 aprile; il video invece è stato pubblicato su YouTube il 26 aprile, data in cui viene rivelato il titolo dell'album, Bravo ragazzo. Il 9 maggio annuncia, attraverso la propria pagina Facebook, la lista tracce dell'album, mentre il giorno successivo pubblica il terzo singolo estratto dall'album, l'omonimo Bravo ragazzo.
In quale anno è uscito il singolo di Gué Pequeno Non lo spegnere (Reloaded)?
Nel mese di giugno 2011 esce il suo primo album da solista, intitolato Il ragazzo d'oro, che vede la partecipazione di diversi rapper italiani. Il disco è stato anticipato dal singolo Non lo spegnere (Reloaded). Quindi il singolo è uscito nel 2011.
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[ "2011", "duemilaundici", "duemila e undici" ]
una data
La strage di Capaci fu un attentato di stampo terroristico-mafioso compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci (sul territorio di Isola delle Femmine) con una carica composta da tritolo, RDX e nitrato d'ammonio con potenza pari a 500 kg di tritolo, per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone. Gli attentatori fecero esplodere un tratto dell'autostrada A29, alle ore 17:57, mentre vi transitava sopra il corteo della scorta con a bordo il giudice, la moglie e gli agenti di Polizia, sistemati in tre Fiat Croma blindate. Oltre al giudice, morirono altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vi furono 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l'autista giudiziario Giuseppe Costanza. Storia Tentativi precedenti Già nel 1983, all'indomani dell'attentato di via Pipitone Federico (in cui persero la vita il giudice Rocco Chinnici e gli agenti di scorta), era in programma anche l'omicidio del giudice Giovanni Falcone: su incarico del boss Salvatore Riina, Giovanni Brusca (suo uomo di fiducia e "uomo d'onore" della Famiglia di San Giuseppe Jato) si attivò personalmente per pedinare il magistrato e studiare le sue abitudini e i suoi orari pensando di far esplodere una Vespa imbottita di tritolo. Studiò anche la possibilità di far esplodere un furgoncino davanti al Palazzo di Giustizia di Palermo o di utilizzare dei bazooka, tutti progetti poi abbandonati per le notevoli misure di sicurezza intorno al giudice. Nel 1987 Brusca pianificò l'omicidio da consumare con armi da fuoco all’interno della piscina comunale di via Belgio, a Palermo, dove Falcone andava abitualmente a nuotare ma l'operazione venne sospesa. Nel 1989 si registrò l'unico tentativo concreto di uccidere Falcone: fu ritrovato casualmente un borsone contenente 58 candelotti di esplosivo tra gli scogli immediatamente adiacenti la villa sulla costa palermitana dell'Addaura affittata da Falcone per l'estate. Nonostante le condanne del boss Antonino Madonia e di altri mafiosi per quest'attentato, esso presenta numerose zone d'ombra mai chiarite. La decisione dell'attentato L'uccisione di Falcone venne decisa nel corso di alcune riunioni della "Commissione interprovinciale" di Cosa Nostra, avvenute nei pressi di Enna tra il settembre e il dicembre 1991 e presiedute dal boss Salvatore Riina, nelle quali vennero individuati anche altri obiettivi da colpire ed alle quali parteciparono Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Giuseppe "Piddu" Madonia e Benedetto Santapaola. Sempre a dicembre, durante una riunione della "commissione provinciale", svoltasi nella casa di Girolamo Guddo (mafioso di Altarello di Baida e cugino del boss Salvatore Cancemi), cui parteciparono Salvatore Riina, Matteo Motisi, Giuseppe Farinella, Giuseppe Graviano, Carlo Greco, Pietro Aglieri, Michelangelo La Barbera, Salvatore Cancemi, Giovanni Brusca, Raffaele Ganci, Nino Giuffrè, Giuseppe Montalto e Salvatore Madonia, venne deciso ed elaborato un piano stragista "ristretto", che prevedeva l'assassinio di Falcone e Borsellino, nonché di personaggi rivelatisi inaffidabili, primo fra tutti l'onorevole Salvo Lima ed altri uomini politici democristiani. Sempre nello stesso periodo, avvenne anche un'altra riunione nei pressi di Castelvetrano (alla quale parteciparono Salvatore Riina, Matteo Messina Denaro, Vincenzo Sinacori, Mariano Agate, Salvatore Biondino ed i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano), in cui vennero organizzati gli attentati contro il giudice Falcone, l’allora Ministro Claudio Martelli ed il presentatore televisivo Maurizio Costanzo.
In quale data morì l'agente di scorta Antonio Montinaro?
La strage di Capaci fu un attentato di stampo terroristico-mafioso compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci, per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone. Oltre al giudice, morirono altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Quindi l'agente Montinaro mori in data 23-05-1992.
1036_strage_di_capaci.txt
[ "23-05-1992", "1992-05-23", "23 maggio 1992", "23/05/1992", "05/23/1992" ]
una data
Ha raggiunto il successo nel 2009 grazie alla partecipazione e alla vittoria dell'ottava edizione del talent show Amici di Maria De Filippi. Nel corso della carriera ha pubblicato nove album, di cui sette in studio, esordendo sette volte alla prima posizione della classifica FIMI Album, e numerosi singoli, divenendo la terza cantante lanciata da un talent show italiano ad aver venduto più copie certificate dalla FIMI, con 3 000 000 unità a dicembre 2023. Nel corso della sua carriera ha ricevuto undici SEAT Music Awards per le sue vendite, due MTV Awards, due Power Hits Estate e due MTV Europe Music Awards, nelle categorie miglior artista dell'Europa meridionale e miglior artista italiana. Ha inoltre ricevuto altre candidature ai World Music Award, ai TRL Awards e ai Nickelodeon Kids' Choice Awards oltre ad aver presenziato a Los Angeles come portavoce italiana per spotify egual. Biografia Gli inizi e la vittoria ad Amici Alessandra Amoroso nasce il 12 agosto 1986 a Galatina da padre alessanese e madre otrantina e cresce a Lecce. Sin da giovane partecipa a numerose competizioni a livello locale. Nel giugno 2007 vince la seconda edizione del concorso pugliese Fiori di Pesco. A 17 anni partecipa ai provini per il talent show Amici di Maria De Filippi, ma viene scartata benché abbia superato diverse audizioni. Riesce ad entrare nel talent show nell'ottava edizione. Il primo singolo della cantante è Immobile, il brano raggiunge la prima posizione della Top Singoli e viene certificato disco di platino dalla FIMI. Il 14 gennaio 2009 accede alla fase serale di Amici di Maria De Filippi e il 25 marzo 2009 viene proclamata vincitrice, ottenendo così il primo premio di 200.000 euro. Nella stessa serata riceve il premio della critica, una borsa di studio del valore di 50.000 euro. Stupida Il 27 marzo 2009 viene pubblicato il secondo singolo della cantante, Stupida, brano già presentato durante la terza puntata di Amici di Maria De Filippi. Il singolo ottiene un ottimo successo in madrepatria, raggiungendo la vetta della Top Singoli, e ha anticipato l'uscita del primo EP della cantante, intitolato anch'esso Stupida e pubblicato il 10 aprile 2009 attraverso la Sony Music. Il disco ottiene un ottimo successo sin dalla pubblicazione: diventa disco d'oro grazie ai preordini e in seguito viene certificato triplo disco di platino per le oltre 180 000 copie vendute. Il 19 settembre 2009 Amoroso, in occasione degli annuali Wind Music Awards, ha ricevuto due dischi multiplatino per le vendite dell'EP. Del brano Stupida è stata incisa una cover in lingua spagnola dalla cantante La India, intitolata Estupida. Durante il semestre 2009 la cantante è stata impegnata con lo Stupida tour e con varie partecipazioni a spettacoli musicali. Il 16 giugno 2009, a Torino, ha partecipato ad Amici - La sfida dei talenti, uno spettacolo condotto da Maria De Filippi con alcuni dei protagonisti del talent show di tutte le prime otto edizioni, durante la quale è stata battuta nella sfida di canto da Karima, concorrente della sesta edizione; la sfida finale viene vinta dalla ballerina della seconda edizione Anbeta Toromani. Il 21 dello stesso mese ha preso parte al concerto di beneficenza Amiche per l'Abruzzo, ideato da Laura Pausini per aiutare la popolazione colpita dal Terremoto dell'Aquila del 2009, mentre il giorno seguente ha partecipato alla Notte della Taranta a Melpignano
In che data Alessandra Amoroso partecipa alla Notte della Taranta a Melpignano nel 2009?
Il 16 giugno 2009, a Torino, ha partecipato ad Amici - La sfida dei talenti, uno spettacolo condotto da Maria De Filippi con alcuni dei protagonisti del talent show di tutte le prime otto edizioni, durante la quale è stata battuta nella sfida di canto da Karima, concorrente della sesta edizione; la sfida finale viene vinta dalla ballerina della seconda edizione Anbeta Toromani. Il 21 dello stesso mese, quindi il 21 giugno 2009, ha preso parte al concerto di beneficenza Amiche per l'Abruzzo, ideato da Laura Pausini per aiutare la popolazione colpita dal Terremoto dell'Aquila del 2009, mentre il giorno seguente, ovvero il 22 giugno 2009, ha partecipato alla Notte della Taranta a Melpignano.
1628_alessandra_amoroso.txt
[ "22", "ventidue giugno duemilanove", "6", "ventidue giugno 2009", "09", "06", "2009", "22 giugno duemilanove", "22/06/2009", "22 giugno 2009" ]
una data
Nel corso della sua carriera, ha ottenuto, tra gli altri premi, quattro David di Donatello come miglior attore protagonista per Mio fratello è figlio unico, La nostra vita, Il giovane favoloso e Volevo nascondermi. Per La nostra vita ha vinto anche il Nastro d'argento al migliore attore protagonista ed il Prix d'interprétation masculine al Festival di Cannes 2010. Per l'interpretazione del pittore Antonio Ligabue nel film Volevo nascondermi ha ricevuto anche l'Orso d'argento per il miglior attore al Festival di Berlino 2020. Nel 2024 vince il suo quinto David, questa volta come miglior attore non protagonista, per la sua partecipazione al film Palazzina Laf. Biografia Inizi Elio Germano nasce a Roma nel 1980 da una famiglia originaria di Duronia (in provincia di Campobasso). Nel 1988 partecipa al gruppo di bambini che canta in uno spot pubblicitario della nota azienda alimentare Bauli. Esordisce nel cinema all'età di dodici anni come protagonista del film Ci hai rotto papà (doppiato da Simone Crisari). Durante il liceo scientifico (G.B. Morgagni di Roma) frequenta per un anno un corso teatrale presso la scuola di recitazione Teatro Azione, diretta da Isabella Del Bianco e Cristiano Censi. Nel 1995 recita in uno spot tv del Kinder Bueno, mentre due anni più tardi fonda i Bestierare, un gruppo di musica rap. Nel 1999 preferisce abbandonare Giancarlo Cobelli in una tournée teatrale per partecipare al film Il cielo in una stanza di Carlo Vanzina, e da quel momento inizia la sua carriera di attore cinematografico. Conclusa l'esperienza con Vanzina, lavora con registi quali Ettore Scola (Concorrenza sleale), Emanuele Crialese (Respiro), Gianluca Maria Tavarelli (Liberi), Libero De Rienzo (Sangue - La morte non esiste), Giovanni Veronesi (Che ne sarà di noi), Michele Placido (Romanzo criminale), Gabriele Salvatores (Quo vadis, baby?, Come Dio comanda), Paolo Virzì (N - Io e Napoleone, Tutta la vita davanti), Daniele Vicari (Il passato è una terra straniera) e Gianni Zanasi (Troppa grazia). Al cinema affianca partecipazioni a fiction televisive quali Padre Pio, Un medico in famiglia 2, Via Zanardi, 33, Ferrari e Paolo Borsellino. La notorietà La notorietà arriva nel 2007, a seguito dello scandalo provocato da una scena di nudo integrale e in erezione nel film di Paolo Franchi (Nessuna qualità agli eroi). Sempre nel 2007, si aggiudica il primo David di Donatello come miglior attore protagonista con il film di Daniele Luchetti Mio fratello è figlio unico (2007). Nello stesso anno, riceve anche il Globo d'oro della Stampa Estera al miglior attore rivelazione e il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri d'argento. Nel 2008, con la regia di Francesco Patierno, veste i panni del popolare conduttore e autore radiofonico Marco Baldini, in Il mattino ha l'oro in bocca, film basato sull'autobiografia dello stesso speaker Il giocatore (ogni scommessa è un debito). Durante un'intervista rilasciata allo stesso Marco Baldini, a Radio Kiss Kiss, Elio Germano ha dichiarato: "Ho cominciato ad amare la radio con Il mattino ha l'oro in bocca".
In che anno Elio Germano fonda il gruppo 'Bestierare'?
Elio Germano nel 1995 recita in uno spot tv del Kinder Bueno, mentre due anni più tardi, quindi nel 1997, fonda i Bestierare, un gruppo di musica rap.
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[ "millenovecentonovantasette", "1997", "mille novecento novantasette" ]
una data
Don Matteo è una serie televisiva italiana prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, trasmessa in prima visione su Rai 1 dal 7 gennaio 2000. Trama Nel 1999, il sacerdote cattolico don Matteo Minelli, dopo aver trascorso moltissimi anni all'estero come missionario, torna nella sua regione natìa, l'Umbria, e diventa parroco della chiesa di San Giovanni Battista di Gubbio, incarico ottenuto grazie al suo amico vescovo Guido. Nella 9ª stagione diventa parroco della chiesa di sant'Eufemia di Spoleto. Grazie all'amicizia e alla collaborazione con il maresciallo Nino Cecchini, il presbitero si occupa dei casi seguìti dai Carabinieri e spesso contribuisce a risolverli grazie a un indizio decisivo, che talvolta gli arriva per intuizione innata. La sua attività di investigatore, però, non è molto gradita né agli ecclesiastici suoi superiori – non presenti in tutte le stagioni – né ai capitani che si susseguono nella locale caserma dei Carabinieri, i quali cercano di tenerlo lontano dalle indagini, pur avendo molta stima per lui. Don Matteo è gentile e disponibile verso tutti e mostra una straordinaria capacità amorevole verso le persone coinvolte nel caso, anche nei confronti degli assassini. C'è da considerare che molto spesso il protagonista si trova di fronte a casi di omicidio colposo o preterintenzionale, quando non addirittura casi di eccesso colposo di legittima difesa, in cui la vittima diventa tale perché stava facendo del male al colpevole. Don Matteo, in quasi tutti gli episodi, cita le parole di figure storiche ritenute molto importanti dai credenti della sua religione (come ad esempio Teresa di Calcutta o Agostino d'Ippona), oppure cita direttamente le parole di Gesù e degli apostoli, traendone un insegnamento di tipo catecumenale. Sporadicamente, ha citato qualche massima relativa ad altre religioni e ancora più di rado ha citato opere di matrice laica, come la canzone Quelli che benpensano nella prima stagione. Don Matteo vive in canonica con il sagrestano Pippo – universalmente conosciuto soltanto con questo nomignolo – e con la perpetua Natalina Diotallevi. Dalla 1ª alla 3ª stagione gli episodi hanno una struttura narrativa di tipo stand-alone: la trama è incentrata quasi totalmente sul genere giallo – con casi da risolvere totalmente scollegati l'uno dall'altro – e presenta pochissime deviazioni verso la commedia. A partire dalla 4ª stagione viene dato maggior peso al genere commedia, e inoltre viene introdotta una sottotrama (che si sviluppa continuativamente da un episodio all'altro) relativa alle vicende sentimentali dei capitani che si sono susseguiti nella serie. La sottotrama sentimentale ha occupato uno spazio via via sempre maggiore nel corso delle stagioni successive, e dall'8ª stagione tale sottotrama coinvolge anche i PM di Gubbio e Spoleto, che quasi mai hanno una relazione esclusivamente professionale con il capitano del momento. Sempre a partire dalla 8ª stagione, viene aggiunta una ulteriore sottotrama incentrata sulle vicende degli adolescenti e dei bambini ospitati in canonica, talvolta intrecciate con i misteri da risolvere. Solitamente, i giovani ospiti della canonica sono orfani, abbandonati dai genitori oppure provenienti da situazioni socio-economiche disagiate e per questo motivo presentano inizialmente un carattere difficile e scontroso, che don Matteo ha la missione di ammorbidire nel corso del tempo.
Quando è stata trasmessa la prima puntata di Don Matteo?
La prima puntata di Don Matteo è stata trasmessa il 7 gennaio 2000.
236_don_matteo.txt
[ "7 gennaio 2000", "7/1/2000", "07/01/2000", "2000-01-07", "sette gennaio duemila" ]
una data
Lo speaker ufficiale del canale è il doppiatore Luca Bottale, dal 2013. Diffusione Iris è visibile in HD sul digitale terrestre nel multiplex Mediaset 1, sulle LCN 22 e 522, sul satellite sull'LCN 11 di Tivùsat e 325 di Sky, in streaming in HD su TIMvision e su Mediaset Infinity. Dal 2 gennaio 2019 diventa disponibile anche all'interno della piattaforma Sky Italia. Il 28 dicembre 2020 la versione satellitare del canale passa in modalità DVB-S2, diventando ricevibile dai soli dispositivi abilitati all'alta definizione. Lo stesso passaggio è accaduto il 17 gennaio 2022 sul DTT, dov'è passato alla codifica MPEG-4. Il 14 luglio 2022 passa all'HD la versione satellitare, il 15 novembre quella su Timvision, il 21 dicembre successivo quella sul digitale terrestre e il 17 gennaio 2023 anche su Mediaset Infinity. Palinsesto Il palinsesto di Iris trasmette in prevalenza film d'autore italiani e internazionali ma soprattutto del genere drammatico e thriller; Iris è, quindi, un canale specializzato nella messa in onda dei film che non trovano spazio nei palinsesti delle reti con un target più generale maschile. L'offerta cinematografica si articola attraverso cicli. La programmazione del day time spazia dal grande cinema d'autore a quello moderno e contemporaneo, offrendo produzioni italiane ed internazionali. La prima e la seconda serata sono invece strutturate in diversi cicli a tema, che spaziano dalla rassegna dedicata ai classici del cinema, alle opere italiane contemporanee, ai film di produzione europea, e a serate dedicate a particolari generi cinematografici, o a grandi registi e attori. Oltre al cinema, trovano spazio nella programmazione anche sitcom e serie TV cult; l'offerta di Iris, inoltre comprende diverse rubriche, come il magazine Adesso, cinema! e TGcom. Nel 2011 è andato in onda il primo programma in esclusiva assoluta di Iris, il quiz Parole crociate, condotto da Daniele Bossari e realizzato in collaborazione con la rivista La Settimana Enigmistica. L'11 maggio 2016 il film Sole a catinelle di Checco Zalone, posto in concorrenza con la semifinale di Italia's Got Talent di TV8, ha raccolto 1 339 000 spettatori, stabilendo il record d'ascolto della rete (4,94% di share). Contenitori Ti racconto un libro – è l'appuntamento di Iris con l'universo dei libri e con i suoi protagonisti. Scritto e condotto da Christian Mascheroni e Marta Perego. Iris la settimana – un magazine per scoprire tutte le novità su film, spettacoli teatrali, concerti di musica classica e le mostre più importanti. Io l'ho visto – Carlo Rossella introduce i film della prima serata, con commenti e aneddoti. Note di cinema – la giornalista Anna Praderio firma questa rubrica, che approfondisce, con servizi e interviste ai protagonisti del cinema italiano e internazionale. Storie di cinema – l'attore e giornalista cinematografico Tatti Sanguineti approfondisce a turno, la carriera di persone che hanno lasciato la loro firma al cinema, come attori, registi e sceneggiatori. Note d'arte – la giornalista Daniela Annaro firma questa rubrica, che suggerisce visite ai musei ed alle mostre più importanti d'Italia.
Quanti anni sono trascorsi dall'uscita del quiz "Parole crociate" condotto da Daniele Bossari nel 2011 a quando il canale Iris è diventato disponibile sulla piattaforma Sky Italia il 2 gennaio 2019?
Il programma "Parole crociate" condotto da Daniele Bossari è uscito nel 2011, mentre il canale Iris è diventato disponibile sulla piattaforma Sky Italia nel 2019. Per capire quanto tempo è trascorso tra questi due eventi bisogna sottrarre l'anno dell'uscita del programma (2011) all'anno in cui Iris è diventato disponibile su Sky Italia (2019).
011_iris_rete_televisiva.txt
[ "8", "otto", "8 anni", "otto anni" ]
un periodo di tempo
Iscritto alla Lega Nord dal 1990, è stato eletto consigliere comunale di Milano (1993-1997, 1999-2012, 2016-2018), europarlamentare (2004-2006 e, per due mandati consecutivi, 2009-2018), oltre che alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche del 2008 e del 2013 (preferendo tuttavia cessare dalla carica in entrambe le occasioni per mantenere l'incarico da eurodeputato) e al Senato della Repubblica nelle politiche del 2018 e del 2022. Eletto segretario federale della Lega Nord nel dicembre 2013 e riconfermato nel maggio 2017, la sua segreteria ha segnato un marcato ricollocamento del partito verso la destra e l'estrema destra, abbandonando progressivamente il tema della secessione della Padania e abbracciando una nuova linea nazionalista italiana, xenofoba ed euroscettica. Forte di un'ampliata base elettorale in virtù dell'apertura al Mezzogiorno, il suo partito è così risultato essere il terzo più votato alle elezioni politiche del 2018 e il primo all'interno della coalizione di centrodestra; in tale occasione Salvini è stato anche eletto Senatore della Repubblica. Dal 2018 in poi Salvini ha affiancato alla vecchia Lega Nord un nuovo partito, la Lega per Salvini Premier, rinunciando definitivamente al tema dell'indipendentismo padano e significativamente alla parola "Nord" nel simbolo. Questo diverso indirizzo ha consentito alla nuova Lega di affermarsi come primo partito alle elezioni europee del 2019. A seguito delle elezioni politiche del 2018, grazie all'accordo tra Lega e Movimento 5 Stelle che ha portato alla nascita del governo Conte I, Salvini ha ricoperto le cariche di Ministro dell'interno e Vicepresidente del Consiglio nel suddetto esecutivo, durato circa 15 mesi. Nell'agosto 2019, però, Salvini ha svolto un ruolo cruciale nell'aprire una crisi, determinando l'uscita della Lega dalla maggioranza e sancendo così la caduta dell'esecutivo; di conseguenza, ha fatto ritorno alla tradizionale alleanza di centrodestra ed è passato all'opposizione al nuovo governo Conte II (M5S-PD-LeU). Dopo la fine del secondo governo Conte e la formazione del governo Draghi, la Lega ha preso parte a questo governo di unità nazionale, appoggiato da quasi tutti i partiti presenti nel Parlamento italiano, anche se Salvini non ha avuto alcun ruolo di governo. Dal 22 ottobre 2022 è nuovamente Vicepresidente del Consiglio (insieme ad Antonio Tajani), oltreché ministro delle infrastrutture e dei trasporti, nel governo Meloni. Biografia Nasce a Milano da genitori milanesi, figlio di Ettore, dirigente d'azienda e di una casalinga. Nel 1988, a 15 anni, partecipò a Doppio slalom condotto da Corrado Tedeschi su Canale 5 vincendo circa 900 000 lire. Salvini frequentò il Liceo ginnasio statale Alessandro Manzoni di Milano, dove si diplomò nel 1992, con una valutazione di 48/60. Si iscrisse alla facoltà di Scienze politiche presso l'Università degli Studi di Milano, per poi trasferirsi l'anno successivo alla facoltà di Lettere (indirizzo Scienze storiche). Durante il primo anno di studi storici, Salvini – per potersi pagare gli studi e le vacanze – lavorò presso la catena di fast food Burghy. In seguito, decise di abbandonare l'Università a cinque esami dalla conclusione del ciclo di studi in Scienze politiche, senza aver conseguito la laurea dopo dodici anni fuoricorso.
Considerando i mandati tra il 1990 e il 2020, per quanti anni in totale Matteo Salvini è stato consigliere comunale di Milano?
Matteo Salvini è stato a più riprese consigliere comunale di Milano: dal 1993 al 1997, dal 1999 al 2012 e dal 2016 al 2018. Per calcolare quanto tempo sia durato ogni mandato, bisogna sottrarre la data di inizio alla data di fine mandato. 1997-1993=4. 2012-1999=13. 2018-2016=2. Ottenute le cifre della durata di ciascun mandato, bisogna sommarle per ottenere la cifra totale: 4+13+2=19. In totale, Matteo Salvini è stato consigliere comunale di Milano per 19 anni.
047_matteo_salvini.txt
[ "diciannove", "19", "diciannove anni", "19 anni" ]
un periodo di tempo
Soprannominato Super Mario, in giovane età venne inserito nella lista dei 100 migliori giovani calciatori stilata da Don Balón ed era ampiamente considerato come uno dei talenti più promettenti al mondo, tanto da venire inserito nella classifica del Pallone d'oro FIFA 2012 all'età di soli 22 anni. Tuttavia, nel corso degli anni non è riuscito a esprimere appieno il potenziale riconosciutogli, offrendo un rendimento spesso discontinuo, fatto imputabile a limiti caratteriali. Sia sui campi da gioco sia nella vita privata si è reso infatti spesso protagonista di controversi episodi, divenuti noti come balotellate. Vincitore, a livello giovanile, di un Campionato Primavera e un Torneo di Viareggio nelle file dell'Inter, nell'arco di tre stagioni in prima squadra ha conquistato tre scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Champions League. Trasferitosi al Manchester City, ha ampliato il proprio palmarès con una Premier League, una FA Cup e una FA Community Shield. Nel corso della sua carriera ha giocato anche con le maglie di Milan, Liverpool, Nizza, Olympique Marsiglia, Brescia, Monza e Sion. Con 62 reti realizzate tra Premier League e Ligue 1, risulta essere inoltre il terzo calciatore italiano ad avere segnato più gol nei quattro principali campionati europei all'infuori dell'Italia (ovvero Inghilterra, Francia, Germania e Spagna), alle spalle di Paolo Di Canio (66) e Giuseppe Rossi (65). Nel 2010 esordisce con la nazionale italiana per poi raggiungere due anni più tardi la finale dell'Europeo del 2012, dove si laurea capocannoniere del torneo con tre reti (al pari di altri cinque giocatori) divenendo il miglior marcatore italiano nella storia della competizione, a pari merito con Antonio Cassano. In seguito raggiunge con la nazionale il terzo posto alla Confederations Cup del 2013, dove con due gol realizzati diventa anche qui il miglior marcatore italiano nella storia della competizione, a pari merito con Daniele De Rossi e Giuseppe Rossi. Partecipa poi anche al Mondiale del 2014, dove la nazionale esce al primo turno. Biografia Nasce a Palermo, nel quartiere di Borgo Nuovo, da Thomas, domestico e operaio edile, e Rose Barwuah, immigrati ghanesi. Poco dopo la sua nascita, i genitori si trasferiscono a Bagnolo Mella, in provincia di Brescia, in cerca di lavoro. Nei primi tre anni di vita Balotelli ha dei gravi problemi intestinali, per i quali è sottoposto a una serie di interventi chirurgici, e le sue condizioni migliorano verso la fine del 1992. I problemi di salute di Mario e le difficoltà economiche spingono i Barwuah a chiedere l'aiuto dei servizi sociali, che raccomandano l'affido familiare. Balotelli accuserà poi i genitori naturali di essersi disinteressati di lui, acconsentendo che un'altra famiglia lo crescesse, salvo poi reclamarne il ritorno a casa solo in seguito alla sua notorietà. Nel 1993 è affidato dal tribunale per i minorenni alla famiglia Balotelli, in provincia di Brescia. Inizialmente sta con i Balotelli durante la settimana e torna dai Barwuah nei fine settimana, ma in seguito viene stabilito il trasferimento definitivo a casa dei Balotelli, dove cresce insieme ai tre figli della coppia (due maschi e una femmina). I due fratelli maggiori, Giovanni e Corrado, aiutano i genitori a prendersi cura di lui e lo seguono nella sua attività di calciatore, diventando i suoi procuratori. La madre adottiva, Silvia, è figlia di ebrei sopravvissuti alla Shoah, mentre la sorella, Cristina Balotelli, è giornalista per Il Sole 24 Ore e inviata di guerra di Radio 24.
Quanti anni dopo l'esordio di Mario Balotelli nella nazionale italiana, egli fu inserito per la prima volta nella classifica del Pallone d'oro FIFA?
Mario Balotelli esordì nella nazionale italiana nel 2010, e due anni dopo, all'età di soli 22 anni, venne inserito per la prima volta nella classifica del Pallone d'oro FIFA.
085_mario_balotelli.txt
[ "2", "2 anni", "due anni", "due" ]
un periodo di tempo
Biografia Ha vissuto, durante l'infanzia e l'adolescenza, a Torino, in Borgo San Donato, abitando in via Principessa Clotilde; in questa Torino operaia, di immigrazione, raccontava che la sua famiglia era "la sola piemontese di tutto il caseggiato". Si avvicinò alla musica all'età di quattro anni, grazie a una prozia pianista e al fratello musicista. Ha raccontato di aver conosciuto in conservatorio Oscar Giammarinaro, che in seguito divenne il cantante degli Statuto, e per circa un anno e mezzo suonò con questo gruppo con il nome d'arte di Xico, fin quando ne fu cacciato, disse scherzando, "perché producevo troppe note"; con gli Statuto incise l'album di esordio Vacanze (pubblicato dalla Toast Records). Del conservatorio ha anche ricordato di aver avuto un docente che spesso urlava ed alzava le mani. Un giorno, durante uno di questi maltrattamenti, entrò un uomo che chiese a Bosso di ripetere l'esercizio, si rivolse al docente e gli disse: "A me sembra molto bravo. Perché grida?"; tale personaggio era il celebre compositore sperimentale John Cage, a cui Bosso avrebbe in seguito dedicato il brano Dreaming tears in a crystal cage. A 16 anni esordì come solista in Francia e incominciò a girare per le orchestre europee. Fu l'incontro con Ludwig Streicher a segnare la svolta della sua carriera artistica, indirizzandolo a studiare composizione e direzione d'orchestra all'Accademia di Vienna. Nel 2011 subì un intervento per l'asportazione di una neoplasia cerebrale e fu anche colpito da una sindrome autoimmune neuropatica. Le patologie inizialmente non gli impedirono di continuare a suonare, comporre e dirigere. La malattia neurodegenerativa, all'inizio erroneamente indicata dai media come SLA, o comunque una malattia del motoneurone, in realtà una forma grave di neuropatia motoria multifocale, patologia autoimmune, peggiorò poi al punto tale da costringerlo, nel settembre 2019, alla cessazione dell'attività di pianista, avendo compromesso l'uso delle mani. Dalla primavera del 2017 Bosso è stato testimone e ambasciatore internazionale dell'"Associazione Mozart 14", eredità ufficiale dei princìpi sociali ed educativi del maestro Claudio Abbado, portati avanti dalla figlia Alessandra Abbado. La morte È deceduto il 14 maggio 2020, all'età di 48 anni, nella sua casa di Bologna, a causa della recidiva del cancro da cui era affetto dal 2011. I funerali si sono svolti in forma strettamente privata, per volere dei familiari; il suo corpo è stato cremato ed è presente una lapide nel Cimitero Monumentale di Torino. Solista e direttore d'orchestra Negli anni novanta ha partecipato a numerosi concerti sulla scena internazionale: Royal Festival Hall, Southbank Centre, Sydney Opera House, Palacio de Bellas Artes di Città del Messico, Teatro Colón di Buenos Aires, Carnegie Hall, Teatro Regio di Torino, Houston Symphony, Auditorium Parco della Musica di Roma, nei quali si è esibito sia come solista sia come direttore o in formazioni da camera. Ha tenuto corsi in Giappone e a Parigi, partecipando alla vita musicale della scena contemporanea di quegli anni con Gérard Caussé, Pierre Yves Artaud e Laura Chislett.
Quanti anni trascorsero fra l'avvicinamento alla musica di Ezio Bosso e il suo esordio come solista?
Ezio Bosso si è avvicinato alla musica all'età di 4 anni e ha esordito come solista all'età di 16 anni. Sottraendo la sua età al momento del suo avvicinamento alla musica all'età dell'esordio come solista si ottiene la risposta richiesta.
128_ezio_bosso.txt
[ "12", "dodici anni", "12 anni", "dodici" ]
un periodo di tempo
Il club venne fondato de facto nel 1926 come Associazione Calcio Napoli, in seguito al cambio di statuto e di denominazione del Foot-Ball Club Internazionale-Naples, a sua volta costituitosi nel 1922. Assunse poi la denominazione di SSC Napoli nel 1964 e, dopo il fallimento della società nel 2004, il presidente Aurelio De Laurentiis fondò la Napoli Soccer che ne rilevò il titolo sportivo e fu iscritta alla Serie C1, adottando la denominazione vigente con la promozione in Serie B nel 2006. Il colore sociale è l'azzurro, mentre la mascotte è l'asino, originariamente un cavallo inalberato. Gioca le partite interne allo stadio Diego Armando Maradona, inaugurato nel 1959. Con un palmarès che comprende tre scudetti (1986-1987, 1989-1990 e 2022-2023), sei Coppe Italia (1961-1962, 1975-1976, 1986-1987, 2011-2012, 2013-2014 e 2019-2020), due Supercoppe italiane (1990 e 2014) e una Coppa UEFA (1988-1989), oltre a una Coppa delle Alpi (1966) e una Coppa di Lega Italo-Inglese (1976), il Napoli è la squadra del Meridione più titolata a livello nazionale e internazionale, nonché, con 81 partecipazioni, quella più presente nei campionati di massima serie. Il Napoli è anche uno dei membri associati dell'Associazione dei club europei (ECA), organizzazione nata in sostituzione del soppresso G-14 e costituita dai principali club calcistici del continente, riuniti in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA. Storia Dalle origini al secondo dopoguerra L'Associazione Calcio Napoli fu costituita il 25 agosto 1926 (sebbene la data venga tradizionalmente anticipata al 1º agosto) su iniziativa dell'industriale napoletano Giorgio Ascarelli, il quale ne assunse la presidenza. De iure, la nascita del Napoli non avvenne attraverso un tradizionale processo di fondazione societaria, bensì fu frutto di una modifica statutaria e di denominazione del Foot-Ball Club Internazionale-Naples (o Internaples), un club sorto nell'ottobre del 1922; a sua volta, l'Internaples derivò dall'unione di altre due compagini, il Naples Foot-Ball Club, fondato nel 1905 e primo vero nucleo storico del Napoli, e l'Unione Sportiva Internazionale Napoli, capofila della fusione. Il cambio di nome fu operato da Ascarelli, all'epoca presidente dell'Internaples, poiché esso era sgradito al regime fascista al tempo al potere, in quanto il termine "Internazionale" ricordava l'Internazionale Comunista, nemica politica del fascismo, e il regime osteggiava i termini stranieri come "Naples". Nel frattempo, con l'approvazione della Carta di Viareggio, il Napoli ottenne nella stagione 1926-1927 l'ammissione al nuovo campionato di massima serie unificato tra Nord e Sud, la Divisione Nazionale, in virtù del piazzamento conseguito dall'Internaples nella Prima Divisione 1925-1926. Le prime tre stagioni si chiusero con due retrocessioni nel secondo livello del campionato italiano di calcio e uno spareggio salvezza: in ciascuna occasione, tuttavia, la FIGC accordò la riammissione per allargamento del campionato a tutte le squadre coinvolte oltreché, nello specifico, premiare gli sforzi del club partenopeo onde recuperare il pesante gap con le società settentrionali. Nonostante i difficili inizi, la situazione migliorò progressivamente, grazie soprattutto all'apporto dell'italo-paraguayano Attila Sallustro, primo idolo dei tifosi partenopei. In questi primi anni, come allenatori, il Napoli si affidò a ex calciatori austriaci, come Anton Kreutzer, Bino Skasa, Jean Steiger e Karl Fischer, all'ungherese Ferenc Molnár e all'italiano Giovanni Terrile.
Quanti anni sono passati tra la prima vittoria del Napoli nella Supercoppa Italiana e la sua seconda?
La prima Supercoppa Italiana venne vinta dal Napoli nel 1990, mentre la seconda nel 2014. Da quest'ultimo anno, andando a sottrarre il primo, si evince che siano passati 24 anni tra una Supercoppa e l'altra.
132_società_sportiva_calcio_napoli.txt
[ "ventiquattro anni", "24", "24 anni", "ventiquattro" ]
un periodo di tempo
Premium Cinema è stato un gruppo di canali televisivi a pagamento editi da Mediaset dedicati al cinema. Ha iniziato la sua programmazione l'8 maggio 2009 con il solo canale Premium Cinema. Storia Premium Cinema nasce l'8 maggio 2009 alle 21:00 su Mediaset Premium. Il 18 novembre 2009, l'offerta si allarga con l'arrivo di Premium Cinema Energy dedicato ai film d'azione, horror e brividi e di Premium Cinema Emotion, dedicato ai film romantici. Dal 18 maggio 2010 il canale principale trasmette anche in alta definizione. Il 1º luglio 2011, nasce Premium Cinema Comedy dedicato a commedie e film comici. Dal 5 marzo 2015 fino al 12 gennaio 2016, i canali diventano disponibili anche in streaming sulla piattaforma Infinity. Il 23 giugno 2015, a seguito della riorganizzazione editoriale di Mediaset Premium, l'offerta viene nuovamente rinnovata con l'eliminazione della versione in definizione standard di Premium Cinema e l'arrivo di Premium Cinema 2 in alta definizione e delle rispettive versioni timeshift +24 in definizione standard di quest'ultimi. Dalla stessa data i canali traslocano di posizione occupando la zona dal canale 330 in avanti. Il 1º ottobre 2016, nascono le versioni in alta definizione e in timeshift +24 di Premium Cinema Energy e contestualmente sparisce la versione in definizione standard. In seguito ad un accordo tra Mediaset Premium e Sky Italia reso noto il 30 marzo 2018, a partire dal 27 aprile 2018 i canali (ad esclusione di Premium Cinema 2 ed Energy +24) diventano disponibili solo in alta definizione anche sulla piattaforma satellitare. Il 1º giugno 2018 spariscono dal digitale terrestre Premium Cinema 2 (che rimane disponibile solo online) e i canali +24, mentre i canali HD vengono convertiti tutti in definizione standard. Dalla stessa data i canali tornano nuovamente disponibili anche all'interno della piattaforma Infinity nella sezione "Canali Live". Il 1º agosto 2018 chiude Premium Cinema 2. Da aprile 2019 i canali diventano disponibili anche su Sky Go. Dal 1º giugno 2019, a seguito della chiusura del bouquet digitale terrestre di Mediaset Premium, i canali sono rimasti disponibili esclusivamente su Infinity e Sky. Il 1º luglio 2020 viene rimodulata l'offerta e i canali, passati da quattro a tre, cambiano nome: Premium Cinema e Premium Cinema Energy confluiscono in Premium Cinema 1 (di conseguenza Premium Cinema +24 diventa Premium Cinema 1 +24), Premium Cinema Emotion diventa Premium Cinema 2 e Premium Cinema Comedy diventa Premium Cinema 3. Dall'8 aprile 2021, con l'unione di Infinity e Mediaset Play nella nuova piattaforma Mediaset Infinity, i canali diventano disponibili sul channel a pagamento Infinity+. Il 10 gennaio 2022 i tre canali Premium Cinema, assieme agli altri canali a pagamento del gruppo Mediaset, cessano le trasmissioni. Canali == Note ==
Per quanti anni è attivo il canale Premium Cinema Energy su Mediaset Premium prima della fusione con il canale Premium Cinema?
Il canale Premium Cinema Energy nasce nel 2009 e confluisce con il canale Premium Cinema nel 2020. Per ottenere la risposta devi sottrare l'anno in cui il canale è nato all'anno in cui il canale cessa di esistere. 2020 - 2009 = 11.
190_premium_cinema.txt
[ "undici", "undici anni", "11 anni", "11" ]
un periodo di tempo
Debutta nella televisione italiana nel programma Buona Domenica come concorrente di Miss Buona Domenica nel 1994; trova il successo conducendo il programma pomeridiano di Italia 1 Colpo di fulmine. Negli anni successivi, oltre a condurre trasmissioni per televisioni tedesche come Deutschland sucht den Superstar (format teutonico di Pop Idol), e svizzere (conducendo Cinderella su TV3), in Italia conduce Zelig, Scherzi a parte, Paperissima, Striscia la notizia, oltre al Festivalbar 2002 e Festivalbar 2003. Nella seconda metà degli anni duemila recita come protagonista nella prima stagione della sit-com televisiva Love Bugs, quindi partecipa ad alcuni cinepanettoni al fianco di Christian De Sica, e a spettacoli teatrali con la Compagnia della Rancia. Pubblica anche un album musicale, Lole, di scarso successo commerciale e di critica. Nel settembre 2012, la rivista svizzera Bilanz colloca Hunziker al primo posto nella lista delle donne più pagate della Svizzera e al sesto tra i più pagati in assoluto, con un reddito di 8,2 milioni di euro all'anno. Biografia L'infanzia e l'arrivo in Italia Figlia di Ineke Hunziker (nata Smit) (olandese con lontane origini indonesiane) e di Rudolf Hunziker, detto Rodolfo, pittore ticinese di origini svizzero-tedesche, morto nell'agosto 2001 all'età di 60 anni, nel 1983 si trasferisce con l'intera famiglia da Sorengo (nella Svizzera italiana), dov'è nata, a Ostermundigen, nei pressi della capitale Berna (nella Svizzera tedesca), dove frequenta le scuole elementari. Dopo la separazione dei genitori, si trasferisce con la madre e il fratello a Zuchwil, nel Canton Soletta. Nel 1994, all'età di 17 anni, Michelle parte per Milano alla ricerca di un lavoro nel campo della moda. Dopo alcuni "no" da parte di agenzie di moda come la Fashion e la Why Not, inizia una relazione con il presentatore Marco Predolin e viene selezionata alla Riccardo Gay, con la quale inizia a sfilare per firme importanti della moda come Giorgio Armani, Rocco Barocco e La Perla. Sempre nel 1994 arriva seconda classificata al concorso di bellezza Fotomodella dell'Anno. Gli esordi in televisione Appare in TV per la prima volta nella stagione 1994–1995 nella trasmissione Buona Domenica condotta da Gabriella Carlucci e Gerry Scotti come concorrente del concorso di bellezza Miss Buona Domenica. Successivamente prende parte con un piccolo ruolo a Mai dire Gol del lunedì con la Gialappa's, a Numero Uno con Pippo Baudo e nella primavera del 1996 affianca Paolo Bonolis nella conduzione del programma I cervelloni in onda su Rai 1. All'inizio del 1997 decide di intraprendere la strada della recitazione iscrivendosi alla scuola professionale del M.A.S di Milano diretta dalla coreografa Susanna Beltrami. Nell'estate 1997 passa a Mediaset, prima su Canale 5 per condurre con il Gabibbo la trasmissione Paperissima Sprint (nella quale è interprete della sigla intitolata Fritto misto con Maria Dal Rovere e il pupazzo), poi su Italia 1 per condurre nella stagione 1997-1998 la terza edizione del programma pomeridiano Colpo di fulmine, succedendo ad Alessia Marcuzzi e nello stesso anno prende parte alla miniserie televisiva I misteri di Cascina Vianello , con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.
Dopo quanti anni dal suo debutto sulla tv italiana ha iniziato Michelle Hunziker a prendere parte ai programmi della Mediaset?
Per sapere dopo quanti anni la Hunziker ha iniziato a partecipare a programmi della Mediaset, bisogna sottrarre dall'anno del suo primo programma Mediaset l'anno del suo debutto, e otteniamo il risultato, 1997 - 1994 = 3.
215_michelle_hunziker.txt
[ "3 anni", "tre", "tre anni", "3" ]
un periodo di tempo
Alessandro Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano. Considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi per il suo celebre romanzo I promessi sposi, caposaldo della letteratura italiana, Manzoni ebbe il merito principale di aver gettato le basi per il romanzo moderno e di aver così patrocinato l'unità linguistica italiana, sulla scia di quella letteratura moralmente e civilmente impegnata propria dell'Illuminismo italiano. Passato dalla temperie neoclassica a quella romantica, il Manzoni, divenuto fervente cattolico dalle tendenze liberali, lasciò un segno indelebile anche nella storia del teatro italiano (per aver rotto le tre unità aristoteliche) e in quella poetica (nascita del pluralismo vocale con gli Inni Sacri e della poesia civile). Il successo e i numerosi riconoscimenti pubblici e accademici (fu senatore del Regno d'Italia) si affiancarono a una serie di problemi di salute (nevrosi, agorafobia) e famigliari (i numerosi lutti che afflissero la vita domestica dello scrittore) che lo ridussero in un progressivo isolamento esistenziale. Nonostante quest'isolamento, Manzoni fu in contatto epistolare con la migliore cultura intellettuale francese, con Goethe, con intellettuali di primo ordine come Antonio Rosmini e, seppur indirettamente, con le novità estetiche romantiche britanniche (influsso di Walter Scott per il genere del romanzo). Biografia Origini familiari Famiglia Alessandro Manzoni proveniva, dal lato materno, da una famiglia illustre, i Beccaria. Il nonno materno di Manzoni, infatti, era Cesare Beccaria, autore del trattato Dei delitti e delle pene, che fu uno dei principali animatori dell'illuminismo lombardo. A detta del Manzoni stesso, lui e il nonno si conobbero soltanto una volta, in occasione della visita della madre presso il celebre padre. La parentela coi Beccaria lo rendeva inoltre lontano cugino dello scrittore scapigliato Carlo Dossi. Più modesta era invece la famiglia paterna: don Pietro Manzoni, il padre di Alessandro, discendeva da una nobile famiglia di Barzio, in Valsassina, e stabilitasi a Lecco (nella località del Caleotto) nel 1612 in seguito al matrimonio di Giacomo Maria Manzoni con Ludovica Airoldi nel 1611. Per quanto don Pietro Antonio Pasino Manzoni (1657-1736) avesse poi ricevuto il feudo di Moncucco nel novarese nel 1691, e per quanto in virtù di ciò fossero conti, il titolo a Milano non era valido perché "straniero". Inizialmente don Pietro presentò al governo austriaco una richiesta ufficiale perché fosse riconosciuto, ma poi preferì non insistere. In ogni caso, quando Roma attribuirà molto più tardi la cittadinanza al Manzoni, il titolo comitale apparirà sull'atto ufficiale e verrà mantenuto dalla sua discendenza. Manzoni e Giovanni Verri Nonostante il padre legittimo fosse Pietro Manzoni, è molto probabile che il padre naturale di Alessandro fosse un amante di Giulia, Giovanni Verri (fratello minore di Alessandro e Pietro Verri). Con Giovanni, uomo attraente e libertino, di diciassette anni maggiore di lei, Giulia aveva avviato una relazione già nel 1780, proseguendola anche dopo il matrimonio. Dalle parole del Tommaseo pare evincersi come Verri fosse il vero padre dello scrittore, e come questi ne fosse pienamente a conoscenza: «Anco di Pietro Verri [Manzoni] ragiona con riverenza, tanto più ch'egli sa, e sua madre non glielo dissimulava, d'essere nepote di lui, cioè figliuolo d'un suo fratello».
Quanti anni visse Alessandro Manzoni?
Alessandro Manzoni nacque nel 1785 e morì nel 1873. Per calcolare quanti anni ha vissuto, si sottrae l'anno di nascita dall'anno di morte. 1873-1785=88.
233_alessandro_manzoni.txt
[ "88 anni", "ottantotto anni", "ottantotto", "88" ]
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Biografia Manuel Agnelli cresce a Milano e si diploma presso l'I.T.A.S. "G. Bonfantini" di Novara. Gli inizi La carriera musicale di Manuel Agnelli inizia nel 1985 quando dà vita agli Afterhours insieme a Lorenzo Olgiati (basso) e Roberto Girardi (batteria). Agnelli canta e suona la chitarra; in alcune occasioni suona il pianoforte. Ai tre si aggiungerà poco dopo Paolo Cantù (chitarra). Nel 1987 gli Afterhours pubblicano il singolo My Bit Boy, a cui seguirà il primo album All the Good Children Go to Hell (Toast Records) Nel 1989 fonda assieme ad altri musicisti tra cui Mauro Ermanno Giovanardi dei La Crus l'etichetta discografica Vox Pop, che in cinque anni produce una novantina di dischi, tra cui band come Ritmo Tribale, Mau Mau, Prozac + e Casino Royale.. La sua prima apparizione televisiva sulla Rai, nel gennaio 1993, avviene con un'embrionale formazione dei La Crus, insieme a Cesare Malfatti, Mauro Ermanno Giovanardi e Mox Cristadoro al piano: durante una puntata di Tortuga (programma del Dipartimento Scuola Educazione) il gruppo esegue dal vivo una cover de Il vino di Piero Ciampi. Affermazione, attività discografica e progetti alternativi Nel 1997 ha collaborato, in veste di produttore artistico, con Cristina Donà, della quale ha prodotto i primi due album, ossia Tregua (1997) e Nido (1999). Nel corso degli anni ha collaborato anche con Marco Parente, Mina, La Crus, Patty Pravo, Verdena, Pitch e Scisma. Nel 1998 ha prodotto Club privé dei Massimo Volume e ha collaborato con i La Crus nella realizzazione dell'album Dietro la curva del cuore. Nel 1999 ha collaborato nuovamente con Emidio 'Mimì' Clementi dei Massimo Volume, con cui realizza il progetto 'Gli Agnelli Clementi' che prevede uno spettacolo itinerante di letture in Italia. Sempre nel 1999 avviene il suo esordio nel mondo letterario: pubblica infatti il libro I racconti del tubetto, edito da Ultrasuoni, ristampato l'anno successivo da Mondadori con il titolo Il meraviglioso tubetto al quale è abbinato un CDS contenente tracce inedite rispetto all'album precedente degli Afterhours, ossia Non è per sempre. Nel 2001 partecipa a Canto di spine - versi italiani del Novecento in forma canzone del gruppo genovese Altera, antologia cantata della poesia italiana, co-prodotta con Franz Di Cioccio (Fermenti Vivi/S4), cantando i versi di Sera di Pasqua di Eugenio Montale. Il 10 giugno 2001 a Rimini parte il Tora! Tora! Festival, ideato e organizzato da Manuel Agnelli e finanziato dalla Mescal. Il festival è stato ininterrottamente realizzato per 5 edizioni (fino al 2005) e ha visto salire sul proprio palco numerose band di livello, tra cui Marlene Kuntz e Subsonica, mentre sotto il palco nel corso degli anni sono giunte centinaia di migliaia di persone. I tour dal 2001 al 2004 vengono inoltre accompagnati dalla pubblicazione delle relative compilation, mentre dall'edizione del 2005 viene realizzato un libro fotografico dal titolo Tora! Tora! - 70 artisti si raccontano nel diario fotografico del Festival italiano itinerante. Il 24 novembre 2001 Agnelli viene premiato dal Meeting delle etichette indipendenti di Faenza per la realizzazione dell'"evento live dell'anno", appunto il Tora! Tora!. Nello stesso mese del 2001 viene premiato a Milano in occasione degli Italian Music Awards, come "miglior produttore italiano". Aveva infatti da poco prodotto l'album Solo un grande sasso dei Verdena.
Quanti anni sono passati tra la pubblicazione del primo libro di Manuel Agnelli e la terza edizione del Tora! Tora! Festival?
La prima edizione del Tora! Tora! Festival si è svolta nel 2001, e poi ogni anno fino al 2005. Per sapere in che anno si è svolta la terza edizione, bisogna sommare il numero di edizioni successive (2) all'anno della prima edizione: 2001+2=2003. Ora che sappiamo che la terza edizione del festival si è svolta nel 2003, dobbiamo sottrarre a questa cifra l'anno di pubblicazione del libro, il 1999. 2003-1999=4. Tra la pubblicazione del primo libro di Manuel Agnelli e la terza edizione del Tora! Tora! Festival sono passati 4 anni.
237_manuel_agnelli.txt
[ "quattro anni", "4", "quattro", "4 anni" ]
un periodo di tempo
Storia Anni '70 Nel 1974 Giacomo Properzj e Alceo Moretti fondarono l'emittente televisiva privata via cavo Telemilanocavo. Come sede, presero in affitto alcuni locali in uno degli edifici di Milano 2, la città satellite costruita da Silvio Berlusconi. Le trasmissioni iniziarono martedì 24 settembre e, nei primi due anni di vita, l'emittente trasmise via cavo grazie alla sentenza della Corte costituzionale di luglio, che liberalizzò questo tipo di trasmissioni televisive. Al sistema via cavo si collegarono circa 5.000 utenze corrispondenti a 20.000 telespettatori. A seguito poi della liberalizzazione anche delle trasmissioni via etere in ambito locale nel 1976, nacquero molte altre televisioni e la concorrenza, provocando un calo dei ricavi, costrinse Properzj e Moretti a cedere la televisione al prezzo simbolico di una lira, condonandone anche i canoni d'affitto non pagati. Con il passaggio dal cavo all'etere, Berlusconi acquistò l'emittente locale TVI Television International of Milan, che trasmetteva sul canale 58 dall'impianto sull'Hotel Michelangelo. Telemilano cambiò nome in Telemilano 58 e trasferì gli studi nel Palazzo dei Cigni. Contemporaneamente vennero fatti investimenti tecnici con l'alleanza di un imprenditore specializzato in produzione di apparecchiature per la ricezione dei segnali televisivi, Adriano Galliani, che assunse un ruolo importante nella produzione degli apparati televisivi dell'emittente. Il successo arrivò nella stagione 1979-1980 con diverse trasmissioni condotte, tra gli altri, da Mike Bongiorno, Claudio Lippi, Claudio Cecchetto e I Gatti di Vicolo Miracoli. Venerdì 23 febbraio 1979 venne registrato a Milano il marchio «Canale 5». Il nome viene scelto da Berlusconi con Adriano Galliani «per una questione di eufonia» ma anche perché un nome locale come quello di Telemilano ormai iniziò a stare stretto per un'emittente che aspira a diventare una grande televisione nazionale. Infatti Berlusconi aspirava a posizionare la sua emittente subito dopo le tre reti Rai e Tele Montecarlo. Qualche mese dopo, lunedì 12 novembre presso il notaio Guido Roveda, venne registrato anche il marchio «Canale 5 Music S.r.l.», con amministratore unico un generale dell'Aeronautica Militare in pensione, Antonio Melchiorre, che non venendo chiamato a svolgere alcun incarico effettivo, dopo un anno decise di dimettersi. Nello stesso anno Berlusconi acquistò Tele Torino International dal Gruppo Fiat. Anni '80 Il 10 gennaio 1980 Silvio Berlusconi tenne una conferenza stampa, assieme a Mike Bongiorno, negli studi di Telemilano. Nell'ottica di creare un network nazionale, Berlusconi si accordò con 25 emittenti private (comprese quelle che non erano di sua proprietà) sparse in tutta Italia, per far trasmettere, nella stessa fascia oraria su tutte le emittenti, gli stessi programmi. L'esperimento iniziò ufficialmente con la trasmissione I sogni nel cassetto, condotta proprio da Mike Bongiorno e prodotta da Reteitalia. Questa trasmissione, assieme alle altre produzioni di Reteitalia, ebbe risultati d'ascolto importanti grazie anche alla tecnica dell'interconnessione funzionale, grazie alla quale le produzioni di Reteitalia furono diffuse a livello nazionale. Il meccanismo consisteva in: registrazione dei programmi su videocassette con l'inserimento della pubblicità e loro messa in onda ad orari leggermente diversi nelle varie emittenti locali. Il «pizzone» veniva distribuito tramite corrieri (quotidianamente o settimanalmente a seconda delle trasmissioni) dal centro operativo di Milano al consorzio di emittenti private distribuite su tutto il territorio nazionale.
In che anno Antonio Melchiorre diede le dimissioni da amministratore unico di Canale 5 Music S.r.l.?
Antonio Melchiorre divenne amministratore unico di Canale 5 Music S.r.l. nel 1979 e si dimise un anno dopo. Per ottenere l'anno basta quindi sommare 1 a 1979, ottenendo 1980.
014_canale_5.txt
[ "millenovecentoottanta", "1980", "millenovecentottanta" ]
un anno
Il Presidente della Repubblica Italiana, nel sistema politico italiano, è il capo dello Stato italiano, rappresentante dell'unità nazionale. Il Presidente della Repubblica si configura come un potere «neutro», ovvero posto al di fuori della tripartizione dei poteri (legislativo, esecutivo o giudiziario). Svolge una funzione di sorveglianza e coordinamento, secondo le norme stabilite dalla Costituzione italiana, di cui è garante. Il Presidente della Repubblica è un organo costituzionale. È eletto dal Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle Regioni (tre consiglieri per regione, eletti dai Consigli regionali, con l'eccezione della Valle d'Aosta che ne elegge uno solo, per un totale di 58) e rimane in carica per sette anni (mandato presidenziale). La Costituzione stabilisce che può essere eletto presidente chiunque, con cittadinanza italiana, abbia compiuto i cinquanta anni di età e goda dei diritti civili e politici. La residenza ufficiale del presidente della Repubblica è il Palazzo del Quirinale (sull'omonimo colle di Roma), che, per metonimia, indica spesso la stessa presidenza. Dal 2015 la carica più alta dello Stato è ricoperta da Sergio Mattarella. La figura Requisiti ed eleggibilità Ai sensi dell'art. 83 della Costituzione: I requisiti di eleggibilità, contenuti nel primo comma dell'art. 84 della Costituzione, sono: l'avere cittadinanza italiana; aver compiuto i 50 anni d'età; godere dei diritti civili e politici. La Costituzione prevede inoltre l'incompatibilità con qualsiasi altra carica. L'elezione del Presidente della Repubblica avviene su iniziativa del Presidente della Camera dei deputati e la Camera dei deputati è la sede per la votazione. Il Presidente della Camera convoca la seduta comune trenta giorni prima della scadenza naturale del mandato in corso. Nel caso di impedimento permanente, di morte o di dimissioni del presidente in carica, il Presidente della Camera convoca la seduta comune entro quindici giorni. Nel caso le camere siano sciolte o manchino meno di tre mesi alla loro cessazione, l'elezione del presidente della Repubblica avrà luogo entro il quindicesimo giorno a partire dalla riunione delle nuove camere. Nel frattempo sono prorogati i poteri del presidente in carica. Quest'ultima previsione serve a svincolare l'elezione del nuovo presidente della Repubblica dalla conflittualità tipica del periodo pre-elettorale e a fare in modo che il nuovo presidente risulti eletto da un Parlamento completamente legittimato. La previsione di una maggioranza qualificata per i primi tre scrutini e di una maggioranza assoluta per gli scrutini successivi serve a evitare che la carica sia ostaggio della maggioranza politica. La carica rinvia infatti a un ruolo indipendente dall'indirizzo della maggioranza politica e un mutamento dei quorum deliberativi (ipotizzato in sede di revisione costituzionale) è stato per questo oggetto di rilievi in dottrina. Il presidente assume l'esercizio delle proprie funzioni solo dopo aver prestato giuramento innanzi al Parlamento in seduta comune (ma senza i delegati regionali), al quale si rivolge, per prassi, tramite un messaggio presidenziale.
In che anno è finito naturalmente il primo mandato da Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella?
Il mandato di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica è iniziato nel 2015. La durata naturale del mandato è un settennato ovvero sette anni. L'anno della fine del suo primo mandato si ottiene sommando la durata del mandato all'inizio del medesimo quindi la risposta è nel 2022.
231_presidente_della_repubblica_italiana.txt
[ "2022", "duemila e ventidue", "duemilaventidue" ]
un anno
Liberamente ispirata all'omonimo romanzo di Roberto Saviano, la serie narra le vicende dei clan camorristici di varie zone di Napoli, in particolare Secondigliano. Il film L'immortale del 2019 fa parte del medesimo contesto narrativo. Produzione Le riprese della prima stagione sono cominciate nell'agosto 2013 e si sono svolte a Napoli, Milano, Ferrara, Mentone e Barcellona. La regia è di Stefano Sollima, Francesca Comencini e Claudio Cupellini. La maggior parte delle scene tenute all'esterno sono state girate nella periferia e nell'entroterra di Napoli, nella serie hanno fatto da sfondo i quartieri: Ponticelli, San Giovanni a Teduccio, San Pietro a Patierno, Scampia, Secondigliano, il Rione 219 di San Vitaliano e il Parco Verde di Caivano. Le riprese della seconda stagione sono cominciate il 14 aprile 2015 a Colonia, in Germania, per poi spostarsi a giugno a Nola e sono terminate a Napoli il 6 novembre seguente. Altre scene sono riprese a Roma, Bergamo, Milano, Trieste, in Croazia e Honduras. Ai registi della prima stagione si aggiunge anche Claudio Giovannesi. A ottobre 2016 iniziano le riprese della terza stagione, che vede l'abbandono alla regia di Stefano Sollima e Claudio Giovannesi, perché impegnati in altri progetti; le riprese terminano il 7 giugno 2017. Le riprese della quarta stagione iniziano il 16 aprile 2018 e terminano il 29 novembre dello stesso anno; alcune scene sono state registrate a Poggiomarino, Londra, Bologna e Reggio Emilia. Alla direzione della serie, assieme ai confermati Francesca Comencini e Claudio Cupellini, si aggiungono Marco D'Amore (già attore in questa serie) al suo debutto come regista, Enrico Rosati e Ciro Visco (questi ultimi già aiuto-registi nelle stagioni precedenti). Le riprese della quinta stagione, l'ultima della serie e che vede l'abbandono alla regia di Francesca Comencini, Enrico Rosati e Ciro Visco, sono state girate a Riga, in Lettonia, nel settembre 2020. Dal 29 ottobre 2020 al 22 maggio 2021 si sono svolte a Napoli e a Roma. Il 3 ottobre del 2023 Cattleya e Sky ufficializzano la produzione di una serie prequel. Trama Prima stagione Napoli, il clan camorrista dei Savastano è comandato dal temuto e rispettato Don Pietro Savastano, il boss di Secondigliano. Al fianco di Don Pietro ci sono molti uomini fidati, tra cui Ciro Di Marzio, detto l'Immortale, suo braccio destro, che all'inizio della serie è mandato a incendiare la casa della madre di Salvatore Conte, boss rivale. Don Pietro affida a Ciro il compito di preparare suo figlio Gennaro, detto Genny, al futuro ruolo di capo, siccome Genny è un ragazzo immaturo e viziato, che però vede Ciro come un punto di riferimento e una grande fonte di ispirazione, nonché come un amico fidato. Ciro dal canto suo è sempre più insofferente verso gli ordini che gli vengono impartiti, soprattutto dopo aver visto morire, per causa di un ordine discutibile di Don Pietro, Attilio, suo padre putativo, ucciso in uno scontro a fuoco contro gli uomini di Conte. L'immortale inizià perciò a sviluppare una profonda avversione per la famiglia al comando, che quasi tradisce diventando un informatore della polizia.
Quanti anni sono trascorsi tra il primo ciak della prima stagione di Gomorra e la fine delle riprese dell'ultima stagione?
Le riprese della prima stagione di Gomorra sono iniziate nel 2013, mentre le riprese dell'ultima stagione sono finite nel 2021. Per capire quanti anni sono passati, bisogna sottrarre l'anno di inizio riprese all'anno di fine riprese. 2021-2013=8.
037_gomorra_-_la_serie.txt
[ "8", "otto", "8 anni", "otto anni" ]
un numero
È considerata una delle migliori cantanti della musica leggera italiana, dotata di ampia estensione, di duttilità nel passaggio fra i vari registri e di una vocalità capace di coniugare note passionali a note più drammatiche con facilità, nonché caratterizzata dal suo essere sofisticata e con una forte intensità interpretativa. Il suo album di esordio, Oltre la collina e il singolo Padre davvero sono giudicati tra i migliori lavori della musica leggera. Successi come Piccolo uomo, Donna sola, Minuetto, Inno, E stelle stan piovendo, Al mondo, Donna con te, Che vuoi che sia se t'ho aspettato tanto, Per amarti e La costruzione di un amore la consacrano tra le protagoniste della musica italiana negli anni settanta, decennio nel quale raggiunge una grande popolarità sia nazionale sia internazionale. È l'unica interprete femminile ad aver vinto due Festivalbar consecutivamente, rispettivamente nel 1972 (con Piccolo Uomo) e nel 1973 (con Minuetto). Tra i sodalizi più significativi, il primo con Charles Aznavour, che culminerà il 10 gennaio 1978 con un recital all'Olympia di Parigi; il secondo con Ivano Fossati, col quale si instaura un sodalizio artistico e sentimentale che culminerà con l'album Danza nel 1978. Ritorna sulle scene nel 1981, dopo due interventi alle corde vocali che ne modificarono la timbrica vocale e l'estensione. L'anno successivo si presenta al Festival di Sanremo con E non finisce mica il cielo, scritta sempre da Fossati, dove riceve il Premio della Critica, che viene istituito proprio per la sua interpretazione e che dal 1996, anno successivo alla sua prematura scomparsa, prende il nome di Premio della Critica "Mia Martini". Nel 1983 decide di ritirarsi dalle scene a causa di una maldicenza che la terrà fuori dai riflettori fino al 1989, quando presenta a Sanremo Almeno tu nell'universo, che la riporta al successo. Questi sono anni di collaborazioni caratterizzati da canzoni come Gli uomini non cambiano, La nevicata del '56 e Cu' mme, in coppia con Roberto Murolo ed Enzo Gragnaniello. Ha rappresentato per due volte l'Italia all'Eurovision Song Contest, nel 1977 con Libera (quindicesima) e nel 1992 con Rapsodia (quarta). Biografia L'infanzia Domenica Rita Adriana Bertè nasce a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, il 20 settembre 1947, secondogenita di quattro figlie: le sue sorelle sono Leda (nata il 1º gennaio 1946), la cantautrice Loredana Bertè (nata nel 1950 lo stesso giorno e lo stesso mese di Domenica) e Olivia (nata il 28 gennaio 1958). Il padre, Giuseppe Radames Bertè (1921-2017), un insegnante di latino e greco originario di Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, si era trasferito nelle Marche per motivi di lavoro, trascorrendo parte del soggiorno in questa regione nel comune di San Ginesio, dove aveva insegnato presso l'Istituto magistrale "Alberico Gentili", divenendo successivamente preside di liceo ad Ancona. La madre Maria Salvina Dato (1925-2003), anch'ella nativa di Bagnara Calabra, faceva la maestra elementare.
Quanti anni passano tra la prima vittoria al Festivalbar di Mia Martini e il suo quarto posto all'Eurovision?
20 anni. Mia Martini vinse per la prima volta il Festivalbar nel 1972 con "Piccolo Uomo". Nel 1992, presentò all'Eurovision Song Contest il brano "Rapsodia", con il quale arrivò quarta.
066_mia_martini.txt
[ "20 anni", "venti", "20", "venti anni" ]
un numero
Ha legato la sua carriera alla Roma, della quale è il giocatore con il secondo maggior numero di presenze ufficiali di sempre dopo Francesco Totti. Con i giallorossi, per cui ha giocato dal 2001 al 2019, ha vinto due Coppe Italia e una Supercoppa italiana. Con la nazionale maggiore italiana è stato campione del mondo nel 2006, ha raggiunto la finale del campionato d'Europa 2012 e il terzo posto alla Confederations Cup 2013. A livello olimpico ha vinto la medaglia di bronzo al Giochi olimpici di Atene 2004 e a livello giovanile è stato campione d'Europa Under-21 nel 2004. Con 117 presenze è il quinto giocatore italiano con il maggior numero di presenze in nazionale, a pari merito con Giorgio Chiellini. Con 21 gol è, inoltre, il calciatore non attaccante più prolifico nella nazionale del dopoguerra e il secondo in assoluto dopo Adolfo Baloncieri in tale particolare classifica. Nel 2006 fu nominato miglior calciatore giovane dall'Associazione Italiana Calciatori, mentre nel 2009 è stato da questa nominato migliore calciatore italiano. Nel 2012 fu uno dei 23 giocatori inseriti nel Team of the Tournament del campionato europeo di quell'anno. Biografia Famiglia Nato nel quartiere romano di Ostia, è figlio di Alberto De Rossi, già giocatore delle giovanili della Roma che, prima di diventare allenatore della squadra Primavera del club capitolino, fu professionista in Serie C; anche suo cugino, Andrea De Rossi, è calciatore professionista. Ha una figlia, Gaia, nata il 16 luglio 2005, la cui madre è Tamara Pisnoli, sposata il 18 maggio 2006 e dalla quale si è separato nel 2009. Il 7 agosto 2008 viene assassinato il suocero, Massimo Pisnoli, presso il comune di Aprilia, in provincia di Latina. Pochi giorni dopo, De Rossi decide di dedicare la doppietta firmata in nazionale nella gara contro la Georgia proprio al parente scomparso. I responsabili dell'omicidio, Gabriele Piras e Giuseppe Arena, sono stati arrestati alcuni mesi dopo. Nel 2011 si è fidanzato con l'attrice Sarah Felberbaum, dalla quale ha avuto, il 14 febbraio 2014, una bambina di nome Olivia Rose, e il 3 settembre 2016 un bambino di nome Noah; i due convolano a nozze il 24 dicembre 2015 alle Maldive. Presenza nei media È stato protagonista, insieme ad altri calciatori, di spot pubblicitari per UniCredit, Pringles, Adidas, Linkem e Gillette. Caratteristiche tecniche Schierato inizialmente come attaccante nell'Ostiamare successivamente nella Roma, è diventato trequartista e centrocampista mediano. Possedeva un gran tiro da fuori area e un ottimo stacco di testa. Sin dalle giovanili con la Roma dimostrava una eccellente forza fisica, una buona visione del campo e una grande tenacia. Faceva del temperamento e della carica agonistica le sue doti migliori. Era in grado di spezzare il gioco avversario con intelligenza tattica e decisi tackle, facendo ripartire in questo modo la squadra e dimostrando ottime capacità di impostazione. L'allora allenatore della Roma Luciano Spalletti, suo mentore e grande estimatore, ha detto di lui: «è come avere un satellitare: imposti la richiesta e lui sa già la strada e la posizione di cui hai bisogno».
Quante volte Daniele De Rossi è stato campione del mondo con la nazionale italiana di calcio come giocatore?
Con la nazionale maggiore italiana Daniele De Rossi è stato campione del mondo una volta, nel 2006.
0673_daniele_de_rossi.txt
[ "1 volta", "una", "una volta", "1" ]
un numero
Antonella Elia (Torino, 1º novembre 1963) è un'attrice, conduttrice televisiva e showgirl italiana. Negli anni novanta si è fatta conoscere dal grande pubblico co-conducendo programmi di grande seguito come La Corrida - Dilettanti allo sbaraglio, Non è la Rai, Pressing e La ruota della fortuna. Dagli anni duemila partecipa spesso a reality show quali L'isola dei famosi (di cui vince l'edizione del 2012), Pechino Express, Grande Fratello VIP e Temptation Island. Biografia È figlia di Enrico Elia, avvocato torinese morto il 17 aprile 1979 — quando lei aveva quindici anni — nell'incidente stradale sull'Autostrada dei Fiori, nei pressi di Andora, che costò la vita anche all'ex calciatore Paolo Barison. Essendo sua madre già morta quando aveva un anno, Antonella viene cresciuta dai nonni materni e dalla matrigna Paola, la moglie di suo padre. Consegue la maturità classica nella sua città natale, quindi si trasferisce a Roma e, dopo aver frequentato la scuola di Tonino Conte, comincia la sua carriera artistica come attrice in alcuni spettacoli teatrali. Carriera televisiva Gli esordi Dopo essere stata protagonista negli anni ottanta, ancora da sconosciuta, di molti spot pubblicitari (Lip, Lines, Shampoo Clear, Vicks Sinex, corsi di lingue De Agostini) e campagne cartacee, esordisce in televisione nel 1990 come valletta di Corrado nello storico varietà del sabato sera di Canale 5 La Corrida - Dilettanti allo sbaraglio, che la vedrà confermata anche nelle edizioni del 1991, 1993 e 1994, crescendo artisticamente sempre di più come spalla e showgirl. Il successo televisivo Ancora su Canale 5, dopo un'esperienza come inviata nel programma di Jocelyn Cos'è cos'è, dove conduceva dei giochi in esterna, nella stagione 1991-1992 partecipa alla prima edizione di Non è la Rai, condotta da Enrica Bonaccorti, nonché ai vari speciali della trasmissione, come lo speciale di Capodanno andato in onda il 31 dicembre 1991, quello di San Valentino condotto da Gerry Scotti, la serata La notte della bellezza condotta da Fabio Testi e il varietà estivo Bulli & pupe, condotto da Paolo Bonolis. Sempre nel 1992, co-conduce con Corrado e Fabrizio Frizzi la nona edizione del Gran Premio Internazionale dello spettacolo e presenta assieme a Luca Barbareschi il varietà di Rete 4 Questo è amore, per il quale canta e balla anche l'omonima sigla. Tra il 1993 e il 1996 affianca Raimondo Vianello per la conduzione del programma calcistico Pressing su Italia 1. Nel 1993 prende parte anche a una puntata della storica sitcom Casa Vianello. Nella stagione 1994-1995 inoltre conduce sempre su Italia 1 assieme a Giuseppe Fiorello (allora noto come Fiorellino) la terza edizione del varietà musicale Karaoke che, rimasto orfano di Fiorello, non riscuote gli stessi consensi e verrà eliminato dai palinsesti a fine stagione (salvo un ancor più sfortunato recupero vent'anni dopo con la conduzione di Angelo Pintus). Inoltre, nel 1995, dopo aver partecipato assieme a Simona Ventura al varietà estivo di Alberto Castagna Cuori e denari, comincia un sodalizio lavorativo con Mike Bongiorno: avendolo già affiancato alla conduzione del Festival italiano 1994, lui la sceglie come spalla e co-conduttrice dei suoi quiz e varietà Festival italiano, Bravo, bravissimo, Ma l'amore sì, Premio Mozart, Fifa World Player 1995 e soprattutto La ruota della fortuna, dove suscitò scalpore in occasione di una partecipante che rifiutò il premio e la sua contestuale contestazione contro le pellicce messe in palio da uno sponsor, scatenando, per la sua reazione, le ire del conduttore. Può essere ritenuto uno dei primi casi di contestazione mediatica verso le pellicce animali. In questo periodo è spesso ospite al Maurizio Costanzo Show.
Quante volte Antonella Elia ha partecipato come valletta a La Corrida - Dilettanti allo sbaraglio fino al 2024?
Antonella Elia esordisce in televisione nel 1990 come valletta di Corrado nello storico varietà del sabato sera di Canale 5 La Corrida - Dilettanti allo sbaraglio, che la vedrà confermata anche nelle edizioni del 1991, 1993 e 1994, crescendo artisticamente sempre di più come spalla e showgirl. Quindi partecipa per 4 volte.
1244_antonella_elia.txt
[ "4", "Quattro" ]
un numero
Adriano Celentano (Milano, 6 gennaio 1938) è un cantautore, showman, attore, regista, sceneggiatore, compositore, cabarettista, autore televisivo e produttore discografico italiano. Soprannominato il Molleggiato per quello che fu il suo peculiare modo di ballare in gioventù, in molti casi è autore delle musiche delle sue canzoni. In alcune opere ha collaborato in veste di coautore per le musiche e i testi, anche se, secondo la moglie Claudia Mori, ha lasciato che altri ne firmassero la proprietà intellettuale. È considerato uno dei più importanti esponenti della musica leggera italiana. Attivo nel mondo dello spettacolo dal 1956, è l'autore delle musiche e l'interprete di alcune delle canzoni italiane più note, come 24mila baci, Prisencolinensinainciusol, Il ragazzo della via Gluck, con tematiche ambientalistiche, fino alla più recente L'emozione non ha voce. Altri progetti recenti, come Io non so parlar d'amore, Esco di rado e parlo ancora meno e Mina Celentano, rientrano tra gli album più venduti della storia in Italia. Ha pubblicato, in totale, 49 album discografici. Ha partecipato al Festival di Sanremo cinque volte, vincendolo nel 1970, con Chi non lavora non fa l'amore, in coppia con Claudia Mori, sua moglie dal 1964. Ha raggiunto il successo anche all'estero, verso la fine degli anni settanta, in Francia, Unione Sovietica, Germania Occidentale, Stati Uniti, Cina, Sud America, Grecia e Austria. È stato molto attivo anche nel cinema, recitando in 43 film e dirigendone quattro, e in televisione, dove ha condotto numerosi spettacoli televisivi trasmessi dalla Rai, come Fantastico, gli one-man show Francamente me ne infischio (premiato con la Rosa d'argento a Montreux), 125 milioni di caz..te e Rockpolitik, spesso accompagnati da critiche e polemiche e con i quali ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali, catalizzando sugli stessi spettacoli un forte interesse da parte dei mass media italiani. Gli viene riconosciuto il merito di essere stato uno dei primi in Italia a comprendere i cambiamenti nel mondo della musica e del costume, introducendo di conseguenza un nuovo tipo di musica, influenzato dal rock and roll proveniente dagli Stati Uniti. Biografia Gioventù Adriano Celentano nasce il 6 gennaio 1938 a Milano, nel quartiere di Greco, in via Cristoforo Gluck 14, dove trascorre i primi anni della sua vita. I genitori, Leontino Celentano (1890-1951) e Giuditta Giuva (1896-1973), sono originari di Foggia e si sono trasferiti prima in Piemonte e poi in Lombardia per cercare lavoro; fratello minore di Rosa (1917-2003), madre di Gino Santercole, Alessandro (1920-2009), e Maria (1923-2012), viene chiamato Adriano in ricordo della terza sorella, Adriana, morta di leucemia nel 1934 a 9 anni. Lascia presto la scuola, dopo aver completato solo le elementari, e incomincia a fare diversi mestieri tra cui, per ultimo, quello di orologiaio in un negozio di via Cesare Correnti (Celentano si occupa tuttora di orologi nel tempo libero). L'amore per la musica è presente in famiglia; gli zii del futuro cantautore, nelle sere d'estate, sono soliti stazionare sui marciapiedi di via Gluck suonando il mandolino. Adriano, a quindici anni, incomincia a suonare la chitarra.
Quanti anni aveva la madre di Adriano Celentano quando suo figlio vinse Sanremo?
La madre di Adriano Celentano, Giuditta Giuva, è nata nel 1896. Adriano ha vinto Sanremo nel 1970. Per arrivare all'età di Giuditta nell'anno in cui suo figlio ha vinto Sanremo, bisogna sottrarre all'anno di vittoria di Sanremo del figlio l'anno di nascita della madre. Quindi bisogna sottrarre 1896 a 1970, e si ottiene 74.
125_adriano_celentano.txt
[ "settantaquattro anni", "74", "settantaquattro", "74 anni" ]
un numero
Storia Il lancio su TV8 Il canale nasce il 1º luglio 1999 in esclusiva su TELE+ Digitale (fino al 2001 chiamata D+) con il nome di RaiSat Cinema. Fa parte del gruppo RaiSat, società per azioni consociata alla Rai che si occupa di confezionare canali per la pay-TV satellitare. Dal 2002 è il canale televisivo ufficiale della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Sky Italia Il 31 luglio 2003, RaiSat Cinema diventa RaiSat Cinema World, in concomitanza con la nascita di Sky Italia. Il canale trasmette film con particolare attenzione verso le produzioni estere, con appuntamenti per tutto l'arco del giorno: grandi cicli, prime visioni, esclusive, extra e anche documentari di cinema scelti fra le migliori produzioni italiane, europee e internazionali. In tarda serata presenta le opere più provocatorie, a volte il cinema proibito, con grande attenzione ai film più curiosi e discussi. Il 1º novembre 2006 torna alla sua denominazione originaria di RaiSat Cinema, con un palinsesto maggiormente dedicato a film ed eventi italiani. Nel 2009 vanno in onda alcuni spot per celebrare il decimo anniversario della sua nascita. Digitale terrestre in chiaro Il 31 luglio 2009 il canale abbandona la pay-TV a causa del mancato rinnovo del contratto tra Rai e Sky. Da quel momento, RaiSat Cinema diventa gratuito, trasferendosi sul digitale terrestre per le zone coperte dal RAI Mux 3, sul nuovo bouquet satellitare Tivùsat e su Rai.tv. Questo evento di fatto causa la chiusura della società RaiSat, che ormai ha perso il suo scopo originario. Da allora, il canale è gestito direttamente dalla Rai. Da quel momento, il canale comincia a trasmettere, negli spazi pubblicitari, in formato 16:9. Il 27 aprile 2010 nasce la nuova struttura Rai Premium con lo scopo di coordinare la programmazione di Rai 4 e di questo canale. Il 18 maggio 2010 il nome cambia in Rai Movie, in occasione del restyling che ha coinvolto tutti i canali Rai. Il 27 novembre 2010 il canale confluisce nella nuova direzione Rai Gold, che si occupa anche di Rai Premium. Il 7 maggio 2011 il canale subisce un restyling con una nuova veste grafica in linea col restyling del 2010. Il 15 dicembre 2014 adotta una nuova veste grafica per i bumper e i promo di rete, e anche un nuovo slogan: Dentro il cinema. Dal 26 maggio 2016, il canale inizia a trasmettere in alta definizione sulla piattaforma satellitare Tivùsat. Con il cambio di emissione avvenuto nello stesso periodo, il canale ha cominciato a trasmettere gli storici film e serie tv su aspect ratio 4:3 in 16:9 pillarbox, assieme a Rai Premium e agli altri canali Rai digitali terrestri che hanno avviato nel corso dell'anno le trasmissioni HD su Tivùsat. Il 10 aprile 2017 il canale rinnova grafiche e logo passando dal rosso scuro al magenta insieme alle altre reti tematiche Rai. Dal 20 ottobre 2021, la versione in definizione standard sul digitale terrestre passa alla codifica MPEG-4 rimanendo visibile solo su dispositivi HD. Il 14 dicembre 2021, in seguito ad una riorganizzazione delle frequenze, viene eliminata la versione SD da Tivùsat, rimanendo disponibile solo in HD.
Quante volte il canale RaiMovie ha cambiato nome, fino a diventare RaiMovie nel 2010?
Rai Movie nasce come RaiSat Cinema, diventa RaiSat Cinema World nel 2003 (primo cambio), torna ad essere RaiSat Cinema nel 2006 (secondo cambio) e infine diventa Rai Movie nel 2010 (terzo cambio). Di conseguenza, ha cambiato nome tre volte, fino a diventare Rai Movie.
133_rai_movie.txt
[ "3 volte", "tre", "tre volte", "3" ]
un numero
Attore simbolo dello spettacolo comico in Italia, soprannominato «il principe della risata»; è considerato, anche in virtù di alcuni ruoli drammatici, uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiani. Nato Antonio Vincenzo Stefano Clemente, considerato uno dei protagonisti assoluti nel solco della tradizione della commedia dell'arte e accostato a comici come Buster Keaton e Charlie Chaplin, ma anche ai fratelli Marx e a Ettore Petrolini, in quasi cinquant'anni di carriera spaziò dal teatro (con oltre 50 titoli) al cinema (con 97 pellicole) e alla televisione (con 9 telefilm e vari sketch pubblicitari), lavorando con molti tra i più noti protagonisti del panorama italiano e raggiungendo, con numerosi suoi film, i record d'incasso. Adoperò una propria unicità interpretativa, che risaltava sia in copioni puramente brillanti sia in parti più impegnate, sulle quali si orientò soprattutto verso l'ultima fase della sua vita, che concluse in condizioni di quasi totale cecità a causa di una grave forma di corioretinite, probabilmente aggravata dalla lunga esposizione ai fari di scena. Spesso stroncato dalla maggior parte dei critici cinematografici a lui contemporanei, fu ampiamente rivalutato dopo la morte, tanto da risultare ancora oggi uno dei comici italiani più apprezzati e popolari di sempre. Biografia Lo «scugnizzo» del rione Sanità Antonio De Curtis nacque il 15 febbraio 1898 nel rione Sanità di Napoli (quartiere considerato il centro della "guapperia" napoletana), in via Santa Maria Antesaecula al terzo piano del civico 107 (mesi più tardi, a causa delle piccole dimensioni dell'abitazione, si trasferirono a pochi metri di distanza, al secondo piano del civico 109 di via Santa Maria Antesaecula, riconosciuta oggi come abitazione storica di Totò), da una relazione clandestina tra Anna Clemente (1881-1947) e Giuseppe De Curtis (1873-1944), il quale per tenere segreto il legame inizialmente non lo riconobbe, così da risultare per l'anagrafe "Antonio Clemente, figlio di Anna Clemente e di N.N." Solitario e di indole malinconica, crebbe in condizioni estremamente disagiate e fin da bambino dimostrò una forte vocazione artistica che gli impediva di dedicarsi allo studio, cosicché dalla quarta elementare fu retrocesso in terza. Ciò non creò in lui molto imbarazzo, anzi intratteneva spesso i suoi compagni di classe con piccole recite, esibendosi con smorfie e battute. Il bambino riempiva spesso le sue giornate osservando di nascosto le persone, in particolare quelle che gli apparivano più eccentriche, cercando di imitarne i movimenti, e facendosi attribuire così il nomignolo di «'o spione». Questo suo curioso metodo di "studio" lo aiutò molto per la caratterizzazione di alcuni personaggi interpretati durante la sua carriera. Terminate le elementari, venne iscritto al collegio Cimino, dove per un banale incidente con uno dei precettori, che lo colpì involontariamente con un pugno, il suo viso subì una particolare conformazione del naso e del mento; un episodio che caratterizzò in parte la sua "maschera". Nel collegio non fece progressi, quindi decise di abbandonare prematuramente gli studi, senza aver ottenuto la licenza ginnasiale. Poiché sua madre lo voleva sacerdote, in un primo tempo frequentò la parrocchia come chierichetto; ma, incoraggiato dai primi piccoli successi nelle recite in famiglia (chiamate a Napoli «periodiche») e attratto dagli spettacoli di varietà, nel 1913, ancora in età giovanissima, iniziò a frequentare i teatrini periferici esibendosi – con lo pseudonimo di "Clerment" – in macchiette e imitazioni del repertorio di Gustavo De Marco, un interprete napoletano dalla grande mimica e dalle movenze snodate, simili a quelle di un burattino. Proprio su quei palcoscenici di periferia incontrò attori come Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo e i musicisti Cesare Andrea Bixio e Armando Fragna.
Quanti anni aveva Anna Clemente quando dette alla luce suo figlio, il famoso Totò?
La madre di Totò nacque nel 1881, mentre suo figlio nacque nel 1898. Dunque, sottraendo l'anno di nascita della madre dall'anno di nascita del figlio, si evince l'età al momento del parto (1898 - 1881 = 17).
136_totò.txt
[ "diciassette anni", "diciassette", "17 anni", "17" ]
un numero
Antonino Cannavacciuolo (Vico Equense, 16 aprile 1975) è un cuoco e personaggio televisivo italiano. Durante la sua carriera si è aggiudicato 7 stelle Michelin. Biografia Nato a Vico Equense, ha studiato presso la locale scuola alberghiera, I.S.I.S. "F. De Gennaro" (dove il padre Andrea, anch'egli cuoco, ha insegnato), conseguendo l'Attestato di Cucina nel 1993. Dopo le prime esperienze nella penisola sorrentina, ha seguito periodi di stage in due ristoranti francesi nella regione dell'Alsazia, l'Auberge de l’Ill di Illhaeusern e il Buerehiesel di Strasburgo. Ha avuto modo di lavorare anche nel ristorante del Grand Hotel Quisisana di Capri, quando la cucina era sotto la consulenza di Gualtiero Marchesi. Su questa esperienza ci sono state delle polemiche da parte di Marchesi, il quale ha sottolineato che all'epoca la sua presenza si limitava al ruolo di consulente e non di chef della cucina e di non aver avuto nessuna collaborazione diretta con Cannavacciuolo. Nel 1999 ha assunto, insieme alla moglie, la gestione della dimora storica in stile moresco Villa Crespi, a Orta San Giulio sul lago d'Orta, ricoprendo il ruolo di chef patron. Nel 2003 ha ricevuto la prima stella Michelin e nel 2006 gli è stata conferita la seconda. Dal 2012 Villa Crespi, dotata di hotel e ristorante, è entrata nel circuito Relais & Châteaux. Nel 2022 il locale riceve la terza stella Michelin, diventando uno tra i 140 ristoranti che vanta questo riconoscimento. L'esordio in televisione è avvenuto nel 2013, quando ha condotto la prima stagione di Cucine da incubo, versione italiana del programma omonimo statunitense dello chef britannico Gordon Ramsay; negli anni a seguire ha mantenuto la conduzione delle altre edizioni. Dopo essere stato ospite in due puntate della quarta stagione di MasterChef Italia, è stato annunciato il suo ingresso come giudice a partire dalla quinta stagione (2015-2016), aggiungendosi ai colleghi Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco e continuando ad essere giudice anche in tutte le edizioni seguenti; ad oggi risulta il secondo giudice per numero di edizioni a cui ha preso parte, dietro a Bruno Barbieri, unico giudice presente ininterrottamente dall'esordio del programma. A fine ottobre 2015 ha aperto un locale nel centro della città di Novara, il Cannavacciuolo Café & Bistrot, aperto dalla colazione al dopocena. A novembre 2015 ha promosso un primo evento formativo sulle tecniche imprenditoriali nell'ambito della ristorazione, organizzato dalla Cannavacciuolo Academy, presso l'hotel Sheraton di Malpensa e ad aprile 2016 ne è stato realizzato un secondo presso lo Stadio Olimpico di Roma. È stato invitato in numerose trasmissioni televisive e radiofoniche in qualità di ospite, tra le quali il Festival di Sanremo 2016. Sempre nel 2016 ha realizzato con altri cuochi per AMREF il "Menù di Natale", con la partecipazione di Giobbe Covatta. Nel 2017 ha condotto la prima stagione di un nuovo programma da lui stesso ideato, 'O mare mio, composto da quattro puntate, ciascuna in una diversa città di mare. Sono seguite nel 2018 altre due serie, rispettivamente di quattro e cinque puntate.
Quanti anni aveva Cannavacciuolo quando ha ottenuto la sua prima stella Michelin?
Cannavacciuolo ha ottenuto la sua prima stella Michelin a 28 anni.
141_antonino_cannavacciuolo.txt
[ "28 anni", "ventotto anni", "28", "ventotto" ]
un numero
Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio Grandis, detta Bebe Vio (Venezia, 4 marzo 1997), è una schermitrice italiana, specializzata nel fioretto, campionessa paralimpica, mondiale ed europea in carica di fioretto individuale paralimpico. Biografia Nata a Venezia, ma cresciuta a Mogliano Veneto, è seconda di tre fratelli; pratica scherma (attività coltivata in parallelo allo scautismo) fin dall'età di cinque anni e mezzo. Il 20 novembre 2008, all'età di 11 anni, è colpita da una meningite che le causa un'estesa infezione tanto da costringere all'amputazione degli arti; dopo 100 giorni di ricovero è uscita dall'ospedale e riprende immediatamente la scuola. In seguito, si sottopone a riabilitazione motoria e a fisioterapia presso il centro protesi INAIL di Budrio, presso Bologna, e, circa un anno dopo l'insorgenza della malattia, riprende l'attività sportiva di schermitrice, anche di livello agonistico, grazie a una particolare protesi progettata per sostenere il fioretto. Da allora è apparsa come testimonial in molti programmi televisivi per diffondere la conoscenza della scherma su sedia a rotelle e dello sport paralimpico in generale; in un paio di occasioni ha gareggiato a scopo pubblicitario insieme alla sua figura ispiratrice, la plurimedagliata Valentina Vezzali. Nel 2009 la famiglia di Vio fonda art4sport, ONLUS di sostegno all'integrazione sociale tramite la pratica sportiva dei bambini che hanno subìto amputazioni. Nel 2012 è tra i tedofori ai Giochi paralimpici di Londra; in occasione di Expo 2015 Vio è scelta quale testimonial della Regione Veneto alla rassegna internazionale. Il 18 settembre 2016 sfila come portabandiera dell'Italia in occasione della cerimonia di chiusura della XV Paralimpiade di Rio de Janiero 2016. Nel settembre 2016 posa per la fotografa Anne Geddes per una campagna a favore della vaccinazione contro la meningite. Il 18 ottobre 2016 fa parte della delegazione italiana alla cena di stato alla Casa Bianca, l'ultima offerta dall'amministrazione Obama. Nel 2017 conduce su Rai 1 il programma La vita è una figata. Ha ideato, insieme alla famiglia, l'evento "giochi senza barriere" insieme alla sua squadra formata da cantanti, sportivi e persone con disabilità. Nel 2018 le viene conferito alla Camera dei deputati il Premio America della Fondazione Italia USA. Nello stesso anno recita come doppiatrice nel film Gli Incredibili 2; le è stata dedicata una Barbie in esemplare unico dalla Mattel. È tifosa dell'AS Roma. Nel maggio del 2023, Vio si laurea in Comunicazione e Relazioni Internazionali alla John Cabot University di Roma. Attività sportiva Allenata dalle sue maestre di sempre, Federica Berton e Alice Esposito, Vio disputa la sua prima gara ufficiale a Bologna nel maggio 2010; già nel 2011 è campionessa italiana Under-20 e nel 2012 e 2013 è campionessa italiana assoluta. Vincitrice di alcune gare in Coppa del Mondo, del giugno 2014 è il titolo europeo assoluto paralimpico nel fioretto categoria "B" individuale e a squadre ai campionati continentali di Strasburgo, mentre del settembre successivo è il titolo mondiale Under-18 al campionato mondiale paralimpico di scherma di Varsavia (Polonia).
A che età Bebe Vio ha disputato la sua prima gara ufficiale?
Bebe Vio è nata nel 1997 e ha esordito nel 2010. Per sapere quanti anni aveva al momento dell'esordio è necessario fare una sottrazione tra gli anni menzionati, ottenendo 13 come risposta (2010 - 1997 = 13).
159_beatrice_vio.txt
[ "tredici anni", "13", "tredici", "13 anni" ]
un numero
Biografia Mino Raiola nasce a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, da una famiglia di Angri, il 4 novembre 1967. La sua famiglia emigra meno di un anno dopo ad Haarlem, nei Paesi Bassi, dove a fare loro da apripista c’è uno zio panettiere. Il padre Mario, allora meccanico, apre con successo il ristorante Napoli, in cui il giovane Mino è impiegato come cameriere fin dall’adolescenza. Oltre ai tavoli, si prende la responsabilità di controllare le finanze dell’attività a soli sedici anni e a diciassette siede già nel consiglio degli imprenditori di Haarlem. Allo stesso tempo consegue la maturità classica e frequenta per due anni l'università, iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza. Apprende sette lingue: italiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese, portoghese e olandese. Inizia a giocare a calcio nelle giovanili dell'Haarlem, ma smette all'età di diciotto anni. Scelto dal presidente per sfida dopo un simpatico siparietto andato in scena nel suo ristorante, nel 1987 diventa il responsabile del settore giovanile della squadra. Nel frattempo a diciannove anni intraprende la carriera imprenditoriale, acquistando (e poi rivendendo dopo un paio di mesi) un ristorante della compagnia McDonald's. Con la plusvalenza registrata, all'età di vent'anni fonda una propria prima società di intermediazione, la Intermezzo, facendo da intermediario tra le aziende italiane e gli imprenditori olandesi che frequentano il suo ristorante. Intanto, diventa direttore sportivo dell'Haarlem. Per rimpinguare il conto del club propone, senza successo, a Corrado Ferlaino, presidente del Napoli, la sua squadra del cuore, di acquistare a poco i giocatori dell’Haarlem generando delle plusvalenze così da poter rifare la squadra. Successivamente, grazie a un accordo con il sindacato dei calciatori, diventa poi rappresentante all'estero dei giocatori olandesi. Nel 1992 porta Bryan Roy al Foggia di Zdenek Zeman per poco più di 2 miliardi di lire stabilendosi nella città pugliese per un anno, mentre nel 1993 intercorre come mediatore nella trattativa che porta Dennis Bergkamp e Wim Jonk dall'Ajax all'Inter. Fino ad allora i trasferimenti dei calciatori olandesi a club italiani erano trattati esclusivamente dai mediatori Cor Coster, suocero di Johan Cruijff, e Appolonius Konijnburg. Diviene in seguito agente FIFA e abbandona le altre attività. Fonda la società Sportman, con sede a Monte Carlo, ma con uffici di rappresentanza anche in Brasile, Paesi Bassi e Repubblica Ceca. Negli anni successivi tratta alcuni giocatori per il mercato italiano, come Michel Kreek, Marciano Vink e Pavel Nedvěd. Acquisisce notorietà grazie ai calciatori molto famosi da lui seguiti e alle trattative milionarie in cui è coinvolto curando gli interessi dei giocatori stessi: molto dibattuto mediaticamente è, nel 2009, il passaggio di Zlatan Ibrahimović dall'Inter al Barcellona, circostanza nella quale Raiola firma una clausola in virtù della quale avrebbe guadagnato 1,2 milioni di euro annui, pagati dal Barcellona, fino al 2014.
Quanti giocatori Mino Raiola riuscì a cedere a squadre italiane da direttore sportivo dell'Haarlem?
Il testo menziona che Raiola propose a Corrado Ferlaino, presidente del Napoli, di acquistare giocatori dell'Haarlem per generare plusvalenze, ma specifica che l'operazione non ebbe successo. Non si menziona alcun trasferimento di giocatori dall'Haarlem a squadre italiane durante quel periodo, ma solo a partire da quando, nel 1992, divenne rappresentante all'estero dei giocatori olandesi e portò Bryan Roy dall'Ajax al Foggia.
1854_mino_raiola.txt
[ "0", "Nessuno", "Zero" ]
un numero
Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis (Verona, 11 luglio 1990), è un cantautore italiano. Noto per i suoi lavori nell'hip hop, ha preso parte alla 69ª edizione del Festival di Sanremo con il brano Rolls Royce, alla 70ª edizione con il brano Me ne frego e alla 72ª edizione con il brano Domenica, accompagnato dall'Harlem Gospel Choir. Il cantante prende il suo nome d'arte dall'omonimo armatore partenopeo, una scelta dettata semplicemente dall'associazione che in molti, quando era più giovane, erano soliti fare tra il suo nome di battesimo, Lauro, e il cognome, appunto, dell'armatore. Ha rappresentato San Marino all'Eurovision Song Contest 2022 con il brano Stripper. Biografia Lauro De Marinis nasce l'11 luglio 1990 a Verona da Nicola, professore universitario e magistrato della Corte di cassazione, e Cristina Zambon. Cresce a Roma e all'età di 14 anni sceglie di andare a vivere con il fratello maggiore Federico, detto Fet, già produttore per la crew Quarto Blocco; è da Federico che il giovane Lauro deriva la passione per la musica, allontanandosi dalla famiglia, che si sarebbe trasferita in un'altra città. Sempre grazie al fratello, Lauro si addentra nel mondo del rap underground. Come dichiarato in alcune canzoni e in alcune interviste, Lauro ha mantenuto negli anni un rapporto molto stretto con la madre, amministratrice della holding di Lauro, la De Marinis Group, mentre ha avuto un rapporto conflittuale con il padre, solo recentemente rinsaldato. Assieme al produttore Edoardo Manozzi, in arte Boss Doms, Lauro ha preso parte all'edizione del 2017 dello show Pechino Express come coppia dei Compositori, posizionandosi al terzo posto, annunciato in video dalle loro madri. Nel corso della competizione ha attirato l'attenzione il suo litigio con la showgirl Antonella Elia, che ha suscitato l'ostilità del pubblico verso Lauro e Manozzi. La sua avventura come concorrente del programma è stata ripercorsa nello speciale Achille Lauro Express, andato in onda su Rai 2 il 25 febbraio 2020. Nel 2018 entra nel campo cinematografico come produttore di Terrurismo, un cortometraggio del regista Vito Cea e dello scrittore e sceneggiatore Roberto Moliterni, per il quale riceve il premio MaTiff per giovani produttori; nel corto appare anche in un cameo. Nello stesso anno partecipa come attore e autore di testi in rima nel lungometraggio Applausi, ispirato alla vicenda di Elisa Claps. Successivamente è protagonista di un corto in realtà virtuale, Happy Birthday di Lorenzo Giovenga, in cui compaiono anche due sue canzoni, presentato alla 76ª Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2019 esce sulle piattaforme Sky il documentario autobiografico No face 1, diretto da Lauro stesso e Sebastiano Bontempi. Nel gennaio 2019 pubblica la sua autobiografia Sono io Amleto, edita da Rizzoli. Il 19 maggio 2020, sempre per Rizzoli, viene pubblicato il suo secondo libro 16 Marzo: L'Ultima notte. Dopo aver già affiancato Mara Maionchi nella scelta dei concorrenti alle Home Visit di X-Factor 2018, torna a X-Factor l'anno successivo per condurre il talk show Extra Factor insieme all'attrice Pilar Fogliati. Durante questa edizione gli viene affidata anche la rubrica AL Confidential: ogni settimana Lauro incontra i concorrenti del reality per raccogliere le loro impressioni e consigliarli riguardo al loro percorso.
Quanti anni aveva Achille Lauro quando ha partecipato per la prima volta a Pechino Express?
Achille Lauro è nato nel 1990 e ha partecipato per la prima volta a Pechino Express nel 2017. Per sapere quanti anni aveva quando ha partecipato a Pechino Express, bisogna sottrarre l'anno di nascita dall'anno in cui ha partecipato al programma (2017 - 1990 = 27).
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[ "27 anni", "ventisette", "ventisette anni", "27" ]
un numero
Dopo l'esperienza come componente dei gruppi Ameba 4 e La Fame di Camilla nel corso degli anni duemila, a partire dal 2013 ha intrapreso la carriera da solista, pubblicando quattro album in studio e vincendo il Festival di Sanremo 2018 in coppia con Fabrizio Moro con il brano Non mi avete fatto niente. Nello stesso anno ha rappresentato insieme a Moro l'Italia all'Eurovision Song Contest, svoltosi a Lisbona, classificandosi poi in quinta posizione. Tra i vari riconoscimenti musicali ha vinto due volte il Premio Lunezia. Biografia Primi anni Nato a Fier, in Albania, all'età di 13 anni si è trasferito con la madre, il fratello e la sorella a Bari, troncando ogni rapporto con il padre, da lui definito violento. Cresciuto ascoltando musica classica (la madre è violinista professionista, primo violino dell'orchestra di Fier), ha cominciato a suonare a 16 anni pianoforte e chitarra e ha fatto parte di vari gruppi prima di entrare a fare parte degli Ameba 4, in qualità di chitarrista, affiancato da Fabio Properzi alla voce e chitarra, Tullio Ciriello al basso e Luca Giura alla batteria. Tale gruppo ha preso parte al Festival di Sanremo 2006 nella sezione Giovani con il brano Rido... forse mi sbaglio, venendo tuttavia eliminato alla prima serata. Il brano è stato successivamente inserito nel loro unico album, intitolato Ameba 4 e prodotto dalla Sugar Music di Caterina Caselli. Poco dopo la band si sciolse. La Fame di Camilla Nel 2007 Meta ha fondato a Bari il gruppo La Fame di Camilla, con i quali realizza i tre album in studio La Fame di Camilla (2009) Buio e luce (2010) e L'attesa (2012). Sin dagli esordi, il gruppo è stato protagonista di un'intensa attività dal vivo che li ha portati ad esibirsi presso eventi di rilevanza nazionale, come il Festival di Sanremo 2010, presentando in gara nella sezione Giovani il brano Buio e luce, e l'Heineken Jammin' Festival, suonando sullo stesso palco di Stereophonics, The Cranberries e Aerosmith. Carriera solista Autore per altri artisti In seguito allo scioglimento del gruppo, Meta ha intrapreso l'attività di autore che nel corso degli anni lo ha portato a scrivere brani per molti interpreti italiani come Emma, Francesco Renga, Patty Pravo, Chiara Galiazzo, Marco Mengoni, Francesca Michielin, Francesco Sarcina, Red Canzian, Giusy Ferreri e Lorenzo Fragola oltre ad aver curato gli arrangiamenti di alcuni brani per i Negrita e per i già citati Renga e Sarcina. Nel 2013, in occasione dell'annuale Festival di Sanremo, la cantante Annalisa ha presentato i brani Scintille e Non so ballare, quest'ultimo scritto da Meta. Nel corso del 2013, Meta ha scritto insieme a Niccolò Agliardi il brano Non mi interessa per Patty Pravo, con la quale ha realizzato un duetto; nello stesso anno ha inoltre composto i brani Pronto a correre, 20 sigarette e Natale senza regali per Marco Mengoni, presenti nell'album di quest'ultimo Pronto a correre. Agli inizi del 2014 realizza il brano Tutto si muove, inserito nella colonna sonora della serie televisiva Braccialetti rossi, mentre il 22 ottobre dello stesso anno esce in rotazione radiofonica il suo singolo di debutto Lettera a mio padre. Nello stesso anno ha realizzato in duetto con Niccolò Agliardi il brano Volevo perdonarti, almeno, presente nella colonna sonora Braccialetti rossi 2. Al termine del 2014 ha firmato insieme a Gianni Pollex il singolo Straordinario di Chiara, presentato da quest'ultima al Festival di Sanremo 2015; sempre nello stesso periodo torna a collaborare con Marco Mengoni per la stesura dei brani Invincibile (scritto insieme a Matteo Buzzanca), La neve prima che cada e Io ti aspetto (scritti con Dario Faini) inseriti nell'album del 2015 di Mengoni Parole in circolo.
Quante volte Ermal Meta ha partecipato al Festival di Sanremo prima di intraprendere la carriera solista?
Ermal Meta ha partecipato per la prima volta al Festival di Sanremo con la band Ameba 4 nel 2006, e per la seconda volta con la band La Fame di Camilla nel 2010. In seguito, ha intrapreso la carriera solista. Dunque, prima della carriera solista, Ermal Meta ha partecipato al Festival di Sanremo 2 volte.
195_ermal_meta.txt
[ "2", "due", "2 volte", "due volte" ]
un numero
Sergio Mattarella (Palermo, 23 luglio 1941) è un politico e giurista italiano, 12º e attuale presidente della Repubblica Italiana dal 3 febbraio 2015. Dal 1983 al 2008 ha ricoperto la carica di deputato, prima per la Democrazia Cristiana (di cui fu vicesegretario) e poi per il Partito Popolare Italiano, La Margherita e il Partito Democratico. Ha ricoperto la carica di ministro per i rapporti con il Parlamento (1987-1989), di ministro della pubblica istruzione (1989-1990), di vicepresidente del Consiglio (1998-1999), di ministro della difesa (1999-2001) e infine di giudice costituzionale (2011-2015). Fu eletto capo di Stato il 31 gennaio 2015, al quarto scrutinio con 665 voti, poco meno dei due terzi dell'assemblea elettiva. Giurò il successivo 3 febbraio, diventando il primo siciliano a ricoprire tale carica. È stato rieletto il 29 gennaio 2022, all'ottavo scrutinio con 759 voti, divenendo dunque il secondo Presidente della Repubblica Italiana, dopo Giorgio Napolitano, a essere riconfermato per un secondo mandato, oltreché il secondo più votato di sempre dopo Sandro Pertini. Il 6 ottobre 2023 diventa il Presidente della Repubblica più duraturo della storia dell'Italia repubblicana. Come capo dello Stato ha finora conferito l'incarico a quattro presidenti del Consiglio dei ministri: Paolo Gentiloni (2016-2018), Giuseppe Conte (2018-2021), Mario Draghi (2021-2022) e Giorgia Meloni (dal 2022). Inoltre ha nominato una senatrice a vita, Liliana Segre (2018), e cinque giudici della Corte costituzionale: Francesco Viganò (2018), Emanuela Navarretta (2020), Marco D'Alberti (2022), Giovanni Pitruzzella e Antonella Sciarrone Alibrandi (2023). Ha anche favorito la firma del trattato del Quirinale assieme al presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron e al governo Draghi, sulla cooperazione franco-italiana, sui temi della politica di sicurezza e di difesa comune e sulla partnership economica riguardo al commercio e al libero scambio tra i due Paesi. Biografia Giovinezza ed educazione Sergio Mattarella è il quarto figlio di Bernardo Mattarella (1905-1971), politico democristiano cinque volte ministro tra gli anni cinquanta e sessanta, e di Maria Buccellato (1907-2001), entrambi di Castellammare del Golfo (TP). Uno dei suoi fratelli era Piersanti Mattarella, che nel 1980 fu assassinato da Cosa nostra mentre era Presidente della Regione Siciliana. Oltre a Piersanti, ucciso dalla mafia nel 1980, e alla sorella maggiore Caterina, deceduta il 30 giugno 2015, ha un altro fratello, Antonino. Di tutti i fratelli, Sergio è l’unico ad essere nato a Palermo, mentre gli altri nacquero nella nativa Castellammare del Golfo. Suo padrino di battesimo fu l'amico paterno Salvatore Aldisio, già deputato del Partito Popolare Italiano e ostracizzato dal regime fascista, che pochi anni dopo sarebbe tornato ad essere esponente di primo piano della ricostruzione democratica. In gioventù, trasferitosi a Roma a causa degli impegni politici del padre, militò tra le file del Movimento Studenti della Gioventù Maschile di Azione Cattolica, del quale fu responsabile come delegato studenti di Roma e poi del Lazio dal 1961 al 1964, collaborando con l'assistente Filippo Gentiloni.
A che età Sergio Mattarella è diventato Presidente della Repubblica?
Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica nel gennaio del 2015. Essendo egli nato nel luglio del 1941, e non avendo ancora compiuto gli anni il giorno della sua elezione, ciò significa che Mattarella aveva 73 anni quando è diventato Presidente della Repubblica.
238_sergio_mattarella.txt
[ "settantatré anni", "73 anni", "73", "settantatre", "settantatre anni", "settantatré" ]
un numero
Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta, nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della società dei consumi allora nascente in Italia (in tal senso definì i membri della borghesia italiana "bruti stupidi automi adoratori di feticci"), così come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti (definì questi ultimi "figli di papà" e il Sessantotto un evidente episodio di "sacro teppismo di eletta tradizione risorgimentale"). Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico. Biografia L'infanzia e la giovinezza Pier Paolo Pasolini, primogenito dell'ufficiale di fanteria bolognese Carlo Alberto Pasolini e della maestra friulana Susanna Colussi di Casarsa della Delizia, nacque nel quartiere Santo Stefano di Bologna il 5 marzo 1922, in via Borgonuovo 4, dove ora c'è una foresteria militare e una targa in marmo che lo ricorda. Suo nonno Gaspare Argobasto Pasolini, nato nel 1845, era imparentato al ramo secondario dei Pasolini dall'Onda, un'antica famiglia nobile ravennate. Sia il nonno Argobasto che il padre Carlo Alberto erano amanti del gioco d'azzardo, passione che porterà la famiglia alla rovina economica. A causa dei frequenti trasferimenti del padre, la famiglia, che da Bologna si era già trasferita a Parma, nel 1923 si stabilì a Conegliano e nel 1925 a Belluno, dove nacque il fratello Guido Alberto. A Belluno venne mandato all'asilo dalle suore, ma dopo pochi giorni si rifiutò di andarci e la famiglia acconsentì. Nel 1927 i Pasolini furono nuovamente a Conegliano, dove Pier Paolo venne iscritto alla prima elementare, non avendo ancora compiuto sei anni. L'anno successivo traslocarono a Casarsa della Delizia, in Friuli, ospiti della casa materna, poiché il padre era agli arresti per alcuni debiti. La madre, per far fronte alle difficoltà economiche, riprese l'insegnamento. Terminato il periodo di detenzione del padre, ricominciarono i trasferimenti a un ritmo quasi annuale. Fondamentali rimasero i soggiorni estivi a Casarsa. Nel 1929 i Pasolini si spostarono nella vicina Sacile, sempre in ragione del mestiere del capofamiglia, e in quell'anno Pier Paolo aggiunse alla sua passione per il disegno quella della scrittura, cimentandosi in versi ispirati ai semplici aspetti della natura che osservava a Casarsa. Dopo un breve soggiorno a Idria, in Venezia Giulia (oggi in Slovenia), la famiglia ritornò a Sacile, dove Pier Paolo affrontò l'esame di ammissione al ginnasio. Venne rimandato in italiano, per poi superare la prova a ottobre. A Conegliano cominciò a frequentare la prima classe, ma a metà dell'anno scolastico 1932-1933 il padre fu trasferito a Cremona, dove la famiglia rimase fino al 1935 e Pier Paolo frequentò il Liceo Ginnasio Daniele Manin. Fu questo un triennio di intense fascinazioni e di un precoce ingresso nell'adolescenza, come testimonia il vibrante tratto autobiografico Operetta marina, scritto alcuni anni più tardi e pubblicato postumo insieme a Romàns.
Quanti trasferimenti di città ha dovuto subire Pier Paolo Pasolini dal 1925 fino al 1935?
Dal 1925 al 1935 Pier Paolo Pasolini e la sua famiglia dovettero traslocare 7 volte. La risposta si ottiene contando il numero di traslochi dal 1925 al 1935 (Conegliano-Casarsa della Delizia-Sacile-Idria-Sacile-Conegliano-Cremona)
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[ "sette trasferimenti di città", "sette trasferimenti", "7 trasferimenti", "sette", "7 trasferimenti di città", "7" ]
un numero
Un'inchiesta avviata agli inizi degli anni '90 dalla procura di Firenze ha portato alla condanna in via definitiva nel 1999 di due uomini identificati come autori materiali di quattro duplici omicidi, i cosiddetti "compagni di merende" Mario Vanni e Giancarlo Lotti (reo confesso e chiamante in correità dei presunti complici), mentre un terzo, Pietro Pacciani, condannato in primo grado a più ergastoli per i duplici omicidi commessi dal 1974 al 1985 e successivamente assolto in appello, morì prima di essere sottoposto a un nuovo processo di appello dopo l'annullamento nel 1996 della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione. Al di là di quanto sancito dalla sentenza definitiva del 1999, sulle numerose scene del crimine del Mostro non sono mai state riscontrate prove fisiche quali DNA e impronte digitali riconducibili ai compagni di merende, né sono state mai rintracciate l'arma da fuoco del serial killer (una presunta pistola Beretta con cui firmava i suoi delitti) così come le parti anatomiche asportate ad alcune delle sue vittime femminili. Le procure di Firenze e, nei primi anni 2000, di Perugia, sono state impegnate in numerose indagini volte a individuare i responsabili esecutori materiali dei duplici omicidi e poi i possibili mandanti. Le indagini si sono focalizzate anche su un possibile movente di natura esoterica, che avrebbe spinto una o più persone a commissionare i delitti, senza però arrivare ad alcun riscontro oggettivo. Storia Fra il 1974 e il 1985 vennero commessi sette duplici omicidi accomunati dal fatto che le vittime erano sempre delle coppie che si appartavano o comunque stanziate in un posto isolato nelle zone boschive della provincia di Firenze, l'arma usata fu sempre la stessa (una pistola Beretta calibro 22 con lo stesso tipo di proiettili, munizioni Winchester marcate con la lettera “H” sul fondello del bossolo) e vennero sempre commessi in notti molto buie nei fine settimana del periodo estivo, o comunque prima di un giorno non lavorativo. Un ottavo duplice omicidio commesso nel 1968 per il quale era stato condannato in via definitiva il marito reo confesso di una delle due vittime, per le dinamiche e per l'arma usata venne ipotizzato potesse essere invece collegato alla serie di delitti. Nel 1982 infatti, bossoli e proiettili sparati dall'arma dell'assassino seriale vennero rinvenuti allegati al fascicolo su un duplice omicidio del 1968, motivo per il quale si ritenne che la pistola avesse sparato anche in quell'occasione, scoperta da cui scaturì il collegamento con gli omicidi attribuiti fino a quel momento al Mostro. In ogni delitto veniva colpito prima l'uomo e poi la donna, la quale veniva poi in genere portata fuori dall'auto e colpita con un coltello e fatta oggetto di escissioni nella zona del pube e della mammella sinistra. Spesso le vittime, soprattutto quelle maschili, subivano pure ferite d'arma bianca inferte post-mortem.. I delitti vennero commessi in strade di campagna sterrate o piazzole boschive nascoste frequentate da coppie nei dintorni di Firenze (Signa, Borgo San Lorenzo, Scandicci, Calenzano, Baccaiano, Giogoli, Vicchio, Scopeti).
Quante vittime si attribuiscono al Mostro di Firenze?
Si ipotizza che siano 16 perché si menzionano otto duplici omicidi, quindi 8*2=16.
241_mostro_di_firenze.txt
[ "sedici vittime", "16", "16 vittime", "sedici" ]
un numero
È un giorno fondamentale per la storia d'Italia, come simbolo della lotta condotta dai partigiani e dall'esercito a partire dall'8 settembre 1943 (giorno in cui gli Italiani seppero dell'armistizio di Cassibile, appena firmato con gli Alleati). Storia Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti, tra gli altri, il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza) – proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia, facenti parte del Corpo volontari della libertà, di attaccare i presìdi fascisti e tedeschi, imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate. Parallelamente il CLNAI emanò alcuni decreti: uno relativo all'assunzione di poteri da parte del CLNAI, «delegato dal solo Governo legale italiano, in nome del popolo italiano e dei Volontari della Libertà»; un altro relativo all'amministrazione della giustizia, che all'articolo 5 stabiliva la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, senza citare esplicitamente Benito Mussolini, che fuggì da Milano il giorno stesso e che sarebbe stato catturato e fucilato tre giorni dopo. «Arrendersi o perire!» fu l'intimazione che i partigiani quel giorno e in quelli immediatamente successivi diedero ai nazifascisti ancora in armi. Entro il 1º maggio tutta l'Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 aprile), Genova (il 23 aprile) e Venezia (il 28 aprile). La Liberazione mise così fine all'occupazione tedesca, a vent'anni di dittatura fascista e a cinque anni di guerra; la data del 25 aprile simbolicamente rappresenta il culmine della fase militare della Resistenza e l'avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti, che porterà prima al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, poi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione. Il termine effettivo della guerra sul territorio italiano, con la resa definitiva delle forze nazifasciste all'esercito alleato, si ebbe solo il 2 maggio, come stabilito formalmente dai rappresentanti delle forze in campo, durante la cosiddetta resa di Caserta, firmata il 29 aprile 1945; tali date segnano la sconfitta definitiva del nazismo e del fascismo in Italia. Istituzione della festa nazionale Su proposta del presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, Umberto II di Savoia, principe e luogotenente del Regno d'Italia, il 22 aprile 1946 emanò un decreto legislativo luogotenenziale con Disposizioni in materia di ricorrenze festive, che all'articolo 1 stabiliva la festività del 25 aprile per quell'anno. Si ebbero decreti per celebrare la ricorrenza anche nel 1947 e nel 1948; solo nel 1949 la ricorrenza venne istituzionalizzata stabilmente quale giorno festivo, insieme con la festa nazionale italiana del 2 giugno.
Quanti anni sono passati dalla liberazione d'Italia a quando questa è stata istituita stabilmente come giorno festivo in Italia?
La liberazione d'Italia è avvenuta nel 1945, ed è stata istituita stabilmente come giorno festivo in Italia nel 1949. Per trovare quanti anni sono passati prima che venisse dichiarata festa nazionale, bisogna sottrarre l'anno in cui è avvenuta all'anno in cui è stata istituita stabilmente come giorno festivo. 1945 sottratto da 1949 equivale a quattro, dunque sono quattro gli anni che intercorrono tra i due eventi.
254_anniversario_della_liberazione_ditalia.txt
[ "quattro anni", "4", "quattro", "4 anni" ]
un numero
Importante membro di Cosa nostra, dopo l'arresto fu uno dei primi mafiosi a cominciare a collaborare con la giustizia, durante le inchieste coordinate dal magistrato Giovanni Falcone; le sue rivelazioni permisero, per la prima volta, una dettagliata ricostruzione giudiziaria dell'organizzazione e della struttura della criminalità siciliana. Il suo contributo viene tuttora considerato fondamentale per aver dato inizio al declino del potere mafioso. Biografia Origini e formazione Nacque a Palermo il 13 luglio 1928 in una famiglia molto povera e molto numerosa, figlio di una casalinga, Felicia Bauccio, e di un vetraio, Benedetto Buscetta. Ultimo di 17 figli, nel 1944, a soli 16 anni, sposò Melchiorra Cavallaro, dalla quale ebbe quattro figli: Felicia nel 1946, Benedetto nel 1948, Domenico e Antonio. Benedetto e Antonio furono vittime della lupara bianca nel corso della seconda guerra di mafia. Nel 1966 sposò a New York la soubrette Vera Girotti (ex fidanzata del batterista Gegè Di Giacomo) dalla quale ebbe la figlia Alessandra. Due anni dopo si trasferì in Brasile, dove conobbe Cristina De Almeida Guimaraes (Maria Caterina de Almeida o Cristina De Almeida Vimarais secondo le diverse fonti), figlia di un importante uomo d'affari ed avvocato brasiliano amico personale del presidente João Goulart, che sposò nel 1978 in carcere a Cuneo (avendo come testimone il compagno di cella Francis Turatello, famoso boss della malavita milanese) e dalla quale ebbe altri quattro figli. Secondo altre fonti Buscetta sposò Cristina in chiesa in Brasile nel 1968. Iniziò a delinquere già durante l'adolescenza, organizzando attività illegali nel mercato nero, come il furto di generi alimentari e la falsificazione delle tessere per il razionamento della farina, diffuse durante il ventennio fascista. Questa attività lo rese abbastanza celebre a Palermo, dove già in giovanissima età, ancor prima di entrare ufficialmente nel mondo mafioso, cominciò ad essere chiamato don Masino da chi lo ammirava e rispettava. L'ingresso in Cosa Nostra Dopo le nozze con Melchiorra Cavallaro, che era rimasta incinta, partì per Torino, dove trovò lavoro in una fabbrica di specchi, riuscendo a farsi apprezzare perché conosceva bene il mestiere, appreso nella bottega gestita a Palermo dal padre e dai suoi fratelli. La nascita della figlia Felicia lo portò a dover tornare a Palermo, tornando alle dipendenze del padre. Venne affiliato a Cosa nostra nel 1945, all'età di 17 anni, ed entrò a far parte del mandamento palermitano di Porta Nuova. Nel 1948 dopo la nascita del secondo figlio Benedetto si trasferì in Argentina aprendo una fabbrica di specchi a Buenos Aires. A causa della concorrenza fu costretto a rimodulare l’attività, ripiegando sulla realizzazione di portaritratti a specchio. Nel 1950, alla nascita del terzo figlio Antonio, si trasferì in Brasile, dove la sua fabbrica ebbe un discreto successo. Sua moglie tuttavia non riuscì ad adattarsi, tanto da non uscire più di casa e da spingere i figli a non imparare il portoghese e così, dopo aver venduto l’azienda, nel 1952 i Buscetta tornarono di nuovo a Palermo: qui aprí un nuovo laboratorio a Termini Imerese insieme al fratello Fedele e si mise a disposizione del boss Gaetano Filippone, capo della "famiglia" di Porta Nuova, il cui gruppo svolgeva esclusivamente una funzione di supplenza dello Stato (appianava liti familiari, puniva i ladri, si occupava dell’assegnazione delle case popolari).
Quante mogli ebbe in tutto Tommaso Buscetta?
Buscetta si sposò prima con Melchiorra Cavallaro nel 1944, poi con Vera Girotti nel 1966 e infine con Cristina De Almeida Guimares, nel 1978, per un totale di tre mogli.
255_tommaso_buscetta.txt
[ "3 mogli", "tre", "tre mogli", "3" ]
un numero
Fabrizio Cristiano De André (Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999) è stato un cantautore italiano. Considerato uno dei più importanti, influenti e innovativi cantautori italiani, è conosciuto anche con l'appellativo di Faber che gli dette l'amico Paolo Villaggio, con riferimento alla sua predilezione per i pastelli e le matite della Faber-Castell, oltre che per l'assonanza con il suo nome, e talvolta come "il cantautore degli emarginati" o il "poeta degli sconfitti". In quasi quarant'anni di attività artistica, De André ha inciso quattordici album in studio, più alcune canzoni pubblicate solo come singoli e poi riedite in antologie. Molte sue canzoni raccontano storie di emarginati, ribelli e prostitute, e alcune per il loro valore poetico sono accolte da antologie scolastiche già dai primi anni settanta. I testi hanno meritato a De André l'elogio del poeta Mario Luzi. Insieme a Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi e Luigi Tenco, è uno degli esponenti della cosiddetta scuola genovese, un nucleo di artisti che rinnovò profondamente la musica leggera italiana. È l'artista con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con sei Targhe e un Premio Tenco. Nel 1997 gli venne conferito il Premio Lunezia per il valore musical-letterario del brano Smisurata preghiera. La popolarità e l'alto livello artistico del suo canzoniere hanno spinto alcune istituzioni, dopo la sua morte, a dedicargli vie, piazze, parchi, teatri, biblioteche e scuole. Di idee anarchiche e pacifiste, è stato anche uno degli artisti che maggiormente hanno valorizzato la lingua ligure. Ha affrontato inoltre, in misura minore e differente, altri idiomi, come il gallurese e il napoletano. Durante la sua carriera ha collaborato con personalità della cultura e importanti artisti della scena musicale e culturale italiana, tra cui Elvio Monti, Gian Piero Reverberi, i New Trolls, Mina, Nicola Piovani, Giuseppe Bentivoglio, la Premiata Forneria Marconi, i Tazenda, Ivano Fossati, Mauro Pagani, Massimo Bubola, Álvaro Mutis, Fernanda Pivano e Francesco De Gregori. Biografia L'infanzia e la giovinezza Fabrizio De André nasce il 18 febbraio 1940 nel quartiere genovese di Pegli, in via De Nicolay 12, dove, nel 2001, il Comune di Genova ha posto una targa commemorativa. I genitori, sposati dal 1935, erano entrambi piemontesi. Si trasferiscono in Liguria dopo la nascita del primogenito Mauro. Il padre Giuseppe, pur provenendo da una famiglia di condizioni modeste, di cui vantava però nobili origini provenzali, si trasferì nel 1922 a Genova e si laurea in filosofia con Benedetto Croce; riesce a fare fortuna acquistando un Istituto tecnico a Sampierdarena; nel secondo dopoguerra diventa vicesindaco repubblicano di Genova, direttore generale e operativo, poi amministratore delegato e infine presidente dell'Eridania e promuove la costruzione della Fiera del Mare di Genova, nel quartiere della Foce. La madre, Luigia (Luisa) Amerio, era di estrazione benestante, figlia di produttori vitivinicoli.
A quanti anni Fabrizio De André vinse il premio Lunezia per il valor musical-letterario del brano Smisurata preghiera?
Fabrizio De André (1940) vinse il Premio Lunezia per il valore musical-letterario del brano Smisurata preghiera nel 1997. Sottraendo 1940 da 1997 si evince che egli avesse 57 anni quando gli venne conferito il premio.
040_fabrizio_de_andré.txt
[ "cinquantasette anni", "57", "cinquantasette", "Per quale brano Fabrizio Cristiano De André vinse un premio all'età di cinquantasette anni?", "57 anni" ]
un'età
È amministratrice delegata e fondatrice di TBS Crew srl e Chiara Ferragni Brand ed è considerata fra le influencer di moda più importanti in Italia e nel mondo. Biografia Figlia del dentista Marco Ferragni e della scrittrice Marina Di Guardo, ha due sorelle minori, Francesca (nata nel 1989) e Valentina (nata nel 1992) e un fratellastro, Lorenzo, da parte di padre. Ha frequentato il liceo classico "Daniele Manin" di Cremona e si è iscritta alla facoltà di giurisprudenza dell'Università Bocconi, senza terminare gli studi. Nel 2009 crea insieme all'allora fidanzato Riccardo Pozzoli il blog The Blonde Salad. Nel 2010 presenta una linea di scarpe ed è ospite degli MTV TRL Awards. A dicembre del 2013 collabora con Steve Madden per la progettazione di una collezione di scarpe per la primavera 2014. Ad agosto 2014 è giudice ospite nella XIII edizione di Project Runway. Ad aprile diventa la prima fashion blogger ad apparire su una copertina di Vogue, quando viene selezionata per l'editoriale di aprile di Vogue Spagna. Nel 2013 nasce inoltre il brand Chiara Ferragni Collection. Nel 2016 diventa global ambassador di Pantene, testimonial di Amazon moda e posa per l'edizione statunitense di Vanity Fair. Forbes l'ha inserita nella lista "30 Under 30 Europe: The Arts" del 2016. Ad agosto del 2016, Mattel ha creato una versione Barbie della sua persona. Nel 2017 viene nominata sempre dalla rivista Forbes "l'influencer di moda più importante al mondo", e viene scelta da Swarovski come testimonial della collezione natalizia, accanto alle top model Karlie Kloss, Naomi Campbell e Fei Fei Sun. Il 6 dicembre 2017 viene premiata a Roma come Top Digital Leader e nella categoria Web Star italiane donne, nell'ambito della prima ricerca sulla leadership digitale in Italia. Nel 2018 viene scelta come testimonial dall'azienda di gioielleria Pomellato e dall'azienda di intimo Intimissimi, in quest'ultima affiancando la modella Gisele Bündchen. Dal 2016 ha iniziato a gestire autonomamente tali ambiti di attività. Uno studio del 2017 ha descritto il suo modello comunicativo come una modalità frequente e naturale di apparire nei social, attenta a valorizzare l'immagine corporea, coerente con la tendenza fashion e con una strategia commerciale di lungo termine che si propone di mantenere alto il livello d'interazione degli utenti col suo profilo web e la discussione da esso generata. Nel 2019 è protagonista del documentario Chiara Ferragni - Unposted, diretto da Elisa Amoruso e incentrato sul ruolo giocato dai social network nell'influenzare e determinare il mondo del business. In Italia il documentario ha incassato 1 601 499 euro nel corso dei tre giorni di programmazione. Nel 2020 partecipa al singolo Non mi basta più della rapper Baby K. A marzo del 2020, a seguito dell'emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19, lancia assieme al marito una raccolta fondi per l'ospedale San Raffaele. La coppia ha effettuato una donazione iniziale di 100 000 euro e in circa 8 giorni sono stati raccolti i fondi sufficienti a realizzare un nuovo reparto di terapia intensiva da 14 posti letto all'interno del campus universitario dell'ospedale. A fine maggio sono stati raccolti quasi 4500000 euro da 206000 donatori che hanno reso l'iniziativa il crowdfunding più grande d'Europa e uno dei 10 più grandi al mondo.
Quanti anni aveva Francesca Ferragni quando sua sorella Chiara Ferragni è diventata global ambassador di Pantene?
Francesca Ferragni è nata nel 1989, e sua sorella Chiara Ferragni è diventata global ambassador di Pantene nel 2016. Sottraendo l'anno di nascita di Francesca (1989) dall'anno in cui Chiara Ferragni è diventata global ambassador di Pantene (2016) si ottiene l'età che aveva Francesca quando sua sorella ha raggiunto quel traguardo (27).
060_chiara_ferragni.txt
[ "27 anni", "ventisette", "ventisette anni", "27" ]
un'età
Ex esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, è stato eletto deputato nella XVII legislatura (2013-2018), ricoprendo il ruolo di vicepresidente della Camera, il più giovane nella storia d'Italia; nel settembre 2017 è stato scelto dagli iscritti quale capo politico del Movimento. Alle successive elezioni politiche del 2018 è stato rieletto deputato per la XVIII legislatura (2018-2022), nel corso della quale ha ricoperto le cariche di ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali, nonché di vicepresidente del Consiglio, nel governo Conte I (2018-2019), quindi di ministro degli affari esteri nel governo Conte II (2019-2021) e nel governo Draghi (2021-2022). A seguito delle sue progressive divergenze con il Movimento (da cui si era dimesso come capo politico già il 22 gennaio 2020), ne è successivamente fuoriuscito nel giugno 2022 assieme ai parlamentari a lui vicini, creando il gruppo parlamentare centrista Insieme per il futuro, il quale a sua volta ha dato vita al partito Impegno Civico, con il quale Di Maio si è presentato, all'interno della coalizione di centro-sinistra, alle elezioni politiche del 2022, alle quali però non è stato rieletto. Il successivo 22 ottobre, ultimo giorno del suo mandato ministeriale, si è dimesso anche da segretario di Impegno Civico. Ad aprile 2023 viene indicato come Rappresentante speciale dell'Unione europea per il Golfo Persico. Assume l'incarico il 1º giugno 2023. Biografia Primi anni Nato il 6 luglio 1986 ad Avellino, cresce a Pomigliano d'Arco (NA), luogo d'origine della famiglia, primogenito dei tre figli di Antonio Di Maio, un imprenditore edile, politicamente attivo dapprima nelle file del Movimento Sociale Italiano, dove svolse pure incarichi dirigenziali, e in seguito in quelle di Alleanza Nazionale, e di Paola Esposito, insegnante di italiano e latino. Diplomatosi presso il liceo classico Vittorio Imbriani di Pomigliano d'Arco nel 2004, successivamente si iscrive all'Università degli Studi di Napoli Federico II, dapprima presso il corso di laurea in ingegneria informatica, dove nel 2004 fonda l'ASSI (Associazione Studentesca di Studenti in Ingegneria), e in seguito a un corso presso la allora facoltà di giurisprudenza. Nel 2006 fonda il sito "studentigiurisprudenza.it" e, l'anno successivo, viene eletto presidente del Consiglio degli Studenti. Non completerà gli studi universitari, dedicandosi al primo attivismo nel Movimento 5 Stelle e a varie altre attività: giornalista pubblicista dal 2007, ha lavorato per un breve periodo come webmaster per il quotidiano online La Provincia Online, per il quale ha anche scritto diversi articoli di cronaca sportiva, e, in qualità di giornalista sportivo, per il periodico Il Punto. Nel mentre ha svolto anche altri lavori, quali il tecnico informatico, l'assistente alla regia, l'agente di commercio, il cameriere, lo steward allo stadio San Paolo di Napoli e il manovale per l'azienda di famiglia. Gli inizi nei Meetup di Beppe Grillo Nel 2007 Di Maio apre la piattaforma Meetup di Pomigliano d'Arco, aderendo così all'iniziativa di Beppe Grillo, il quale proponeva la costituzione di gruppi di cittadini che si occupassero dei problemi del loro comune, sulla scia della quale nascerà nel 2009 il Movimento 5 Stelle (M5S) di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.
Quanti anni aveva Luigi Di Maio quando diventò il più giovane vicepresidente della Camera nella storia d'Italia fino a quel momento?
Luigi Di Maio nasce nel 1986 e il 2013 è l'anno in cui è assegnato al ruolo di vicepresidente della Camera. Sottraendo da 2013, 1986, si ottiene 27, ovvero l'età a cui viene eletto vicepresidente della Camera.
061_luigi_di_maio.txt
[ "27 anni", "ventisette", "ventisette anni", "27" ]
un'età
Biografia Gli inizi e i primi album Fedez è nato a Milano il 15 ottobre 1989, crescendo nell'hinterland, a Buccinasco. La sua famiglia paterna è originaria di Castel Lagopesole, in provincia di Potenza, e ha dichiarato che tra i suoi avi figura il brigante Ninco Nanco. Durante l'adolescenza ha frequentato il liceo artistico, abbandonando tuttavia gli studi al quarto anno. Nel 2007 ha realizzato il suo primo mixtape Pat-a-Cake, per l'etichetta discografica indipendente Funk Ya Mama del rapper Esa. Successivamente esordisce su palcoscenici più ampi in qualità di seconda voce durante le esibizioni dal vivo del rapper Fadamat, con cui lavorò ad un disco collaborativo, che finì per non essere mai pubblicato. Nel 2010 ha pubblicato il suo secondo mixtape BCPT, a cui hanno collaborato artisti appartenenti alla scena rap italiana come Emis Killa, G. Soave e Maxi B. Durante lo stesso anno ha pubblicato anche l'EP Diss-Agio, in collaborazione con Vincenzo da Via Anfossi e Dinamite e prodotto da JT. Nel marzo 2011 Fedez ha pubblicato l'album di debutto Penisola che non c'è, un'uscita autoprodotta la cui produzione totale costò al rapper 500 euro. Nel mese di dicembre dello stesso anno è uscito il secondo album Il mio primo disco da venduto, prodotto dalla Tanta Roba, etichetta di Guè e DJ Harsh. L'album ha visto la partecipazione di molti artisti della scena hip hop italiana, come il già citato Guè, Entics, Marracash, J-Ax, Jake La Furia e i Two Fingerz. Sempre nel 2011, partecipa all'album dei produttori Don Joe e Shablo Thori & Rocce, nella canzone Fuori luogo, realizzata insieme a CaneSecco e Gemitaiz; l'anno successivo partecipa all'album Hanno ucciso l'Uomo Ragno 2012 in duetto con Max Pezzali nel brano Jolly Blue. Sig. Brainwash - L'arte di accontentare Attraverso il proprio canale YouTube, Fedez pubblica una serie di tre video intitolata Zedef Chronicles, nella quale il rapper racconta alcune storie della sua vita quotidiana e annuncia di essere al lavoro sul terzo album in studio, intitolato Sig. Brainwash - L'arte di accontentare e previsto per il 2013. In questo album il rapper annuncia alcune novità, tra cui un brano eseguito con la chitarra. Il 12 dicembre 2012 ottiene 4 nomination agli MTV Hip Hop Awards 2012: Best New Artist, Best Live, Video of the Year (con Faccio brutto) e Song of the Year (sempre con Faccio brutto), quest'ultima vinta. Il 29 gennaio 2013 è stato pubblicato per il download digitale il singolo Si scrive schiavitù si legge libertà, seguito pochi giorni più tardi dal secondo singolo Dai cazzo Federico. Il 1º marzo è stato pubblicato il terzo singolo Cigno nero, realizzato con la partecipazione di Francesca Michielin; il relativo video è stato pubblicato tre giorni dopo. Il 5 marzo è stato pubblicato Sig. Brainwash - L'arte di accontentare, il quale, durante la prima settimana di rilevazione, si posiziona alla prima posizione della classifica italiana degli album. A poche settimane dall'uscita, l'album è stato certificato disco di platino per le 60 000 copie vendute. Sempre nel mese di maggio, Fedez ha ricevuto una candidatura agli MTV Awards nella categoria Superman.
Quanti anni ha Fedez quando ottiene 4 nomination agli MTV Hip Hop Awards 2012?
Considerando che Fedez è nato il 15 ottobre 1989 e ha ottenuto le nomination il 12 dicembre del 2012, l'età che il cantante aveva quando ha ottenuto suddette nomination era 23 anni (la risposta si ottiene sottraendo la data delle nomination a quella di nascita, considerando anche i mesi).
081_fedez.txt
[ "23 anni", "ventitré", "23", "ventitré anni" ]
un'età
Considerato uno dei maggiori cantautori italiani, ha inciso in carriera 20 album in studio realizzando vendite per 25 milioni di dischi. Fu interprete e autore di musica tra i più importanti e influenti del Novecento italiano; compose anche per altri artisti (anche internazionali come Gene Pitney, gli Hollies e Paul Anka), mentre per i testi si affidò quasi sempre ai parolieri, con alcune eccezioni. Il lungo sodalizio con Mogol fu il fulcro del suo successo e ne costruì l'immagine di interprete della vita e dei sentimenti comuni; questa, che ha segnato in Italia un'epoca musicale e di costume, è rimasta la principale immagine dell'artista. Già dalla prima metà degli anni '70 Battisti, schivo nel rapporto con il pubblico e i media, mise in pratica il ritiro dalle scene e dalla visibilità pubblica che divenne totale dall'inizio degli anni '80 fino alla morte. Dopo la parentesi della collaborazione con la moglie Velezia, elesse Pasquale Panella a paroliere più adatto alle sue esigenze di sperimentazione, per dar vita a una nuova stagione di musica più libera dagli schemi usuali e di testi che, se già con Mogol avevano talvolta raggiunto un certo grado di complessità, con Panella erano diventati enigmatici, crittografici, surreali, mai descrittivi, fino a spingersi al limite del nonsense. Musicista autodidatta, polistrumentista, abile in numerosi generi musicali, fu apprezzato chitarrista ritmico nonché talentuoso arrangiatore e cantante dotato di una notevole forza interpretativa e di una voce caratteristica; quest'ultima lo espose a diverse critiche, a volte anche impietose, ma contribuì a determinare il suo successo grazie alla capacità di trasmettere emozioni che molti gli riconoscevano. Battisti sostenne però il primato dell'emozione sulla tecnica vocale. La sua frequentazione, anch'essa autodidattica, di vari generi e stili del panorama angloamericano, gli permise di realizzare un'innovativa e personale fusione tra questi e la tradizione della canzone in Italia, rendendolo un punto di riferimento nella produzione di musica leggera del Paese e ricevendo nel corso degli anni il plauso da parte di numerosi altri autori musicali, sia italiani che internazionali. Negli Stati Uniti, nonostante un tentativo infruttuoso di lanciarsi sul mercato negli anni settanta, la sua opera è in fase di riscoperta. Biografia Lucio Battisti nacque il 5 marzo 1943 a Poggio Bustone in provincia di Rieti. I genitori portavano entrambi il cognome Battisti: il padre Alfiero (1913-2008) era impiegato al dazio, la madre Dea (1917-1983) era casalinga. Esordi 1947-1962: infanzia e adolescenza Nel 1947 la sua famiglia si trasferì nella frazione Vasche del comune di Castel Sant'Angelo, sempre in provincia di Rieti, e nel 1950 a Roma in Piazzale Prenestino 35. A seguito della promozione in terza media, il giovane Battisti chiese in regalo ai genitori una chitarra che cominciò a suonare principalmente da autodidatta, aiutato sporadicamente da un amico di famiglia. L'interesse per la chitarra crebbe in lui fin quando nel 1961 iniziò a dedicarcisi intensamente, suonandola giorno e notte. Questa passione lo portò, di conseguenza, a trascurare gli studi, suscitando l'irritazione del padre Alfiero, il quale minacciò di non firmargli l'esenzione dal servizio militare (a cui aveva diritto in quanto figlio di un invalido di guerra) se non si fosse diplomato; il giovane Battisti obbedì ottenendo in cambio di potersi dedicare solo alla musica nei due anni successivi e nel 1962 si diplomò regolarmente perito elettrotecnico. Nel tempo, Battisti si costruì e coltivò una vasta cultura musicale, traendo ispirazione, principalmente, da artisti come Ray Charles, Otis Redding (e la musica afroamericana in generale), i Beatles, Donovan e Bob Dylan.
Quanti anni aveva Lucio Battisti al momento del conseguimento del titolo di perito elettrotecnico?
Lucio Battisti nacque nel 1943 e conseguì il diploma nel 1962. Per trovare la risposta si deve sottrarre l'anno di nascita dall'anno di conseguimento del diploma. Ciò equivale a 19, dunque aveva diciannove anni ai tempi del diploma da perito elettrotecnico.
101_lucio_battisti.txt
[ "diciannove", "19", "diciannove anni", "19 anni" ]
un'età
Elettra Miura Lamborghini nota come Elettra Lamborghini (Bologna, 17 maggio 1994) è una cantante, personaggio televisivo e conduttrice televisiva italiana. Biografia Elettra Miura Lamborghini è figlia di Luisa Peterlongo e dell'imprenditore Tonino Lamborghini, figlio dell'imprenditore Ferruccio Lamborghini, fondatore dell'omonima azienda automobilistica; ha un fratello maggiore, il motociclista Ferruccio Lamborghini, omonimo del nonno paterno. Il suo secondo nome deriva dalla Lamborghini Miura, la prima supercar della storia, prodotta dal 1966 al 1973. Ha iniziato la carriera approdando nel 2015 come ospite alla trasmissione tv Chiambretti Night. Nel 2016 ha partecipato al programma Super Shore 16, trasmesso in Spagna e America Latina, è stata tra i protagonisti del docu-reality di MTV Riccanza e ha posato per Playboy Italia e Interviú. Nel 2017 ha partecipato al programma spagnolo Gran Hermano VIP, e in Inghilterra al Geordie Shore. A settembre ha collaborato con Gué Pequeno e Sfera Ebbasta nel singolo Lamborghini RMX. Nel 2018 ha partecipato ai Wind Music Awards 2018 e in febbraio ha pubblicato il suo primo singolo da solista, Pem Pem, certificato con due dischi di platino. A giugno dello stesso anno è ospite al Nickelodeon Slime Fest Italia 2018 a Mirabilandia con il suo singolo Pem Pem. Ha poi partecipato alla quinta stagione del reality show Acapulco Shore. In giugno ha presentato su MTV Italia il programma Ex on the Beach Italia, e a settembre ha pubblicato il suo secondo singolo, Mala. A dicembre, in occasione della riedizione dell'album Popstar, ha collaborato al singolo Cupido RMX insieme a Khea, Duki e Quavo. Nel 2019 ha svolto il ruolo di coach insieme a Morgan, Gué Pequeno e Gigi D'Alessio nella sesta edizione del programma The Voice of Italy, in onda su Rai 2. Il 27 maggio dello stesso anno, dopo aver firmato per la Universal Music Group, ha annunciato il suo primo album in studio Twerking Queen, uscito poi il 14 giugno. Nel febbraio 2020 ha partecipato al Festival di Sanremo con la canzone Musica (e il resto scompare), piazzandosi al 21º posto; il 14 febbraio dello stesso anno pubblica Twerking Queen (El resto es nada), riedizione dell'album. Il 29 giugno dello stesso anno ha pubblicato La isla in collaborazione con Giusy Ferreri. Nel 2021 è stata scelta da Ilary Blasi come opinionista nel reality L'isola dei famosi affiancando Iva Zanicchi e Tommaso Zorzi; tuttavia è risultata positiva al COVID-19 prima dell'inizio del programma e pertanto ha seguito le prime puntate in video collegamento dalla propria abitazione. Il 4 giugno 2021 pubblica il singolo Pistolero, estratto dall'EP Twerking Beach uscito il successivo 25 giugno. Il 3 dicembre pubblica il suo singolo natalizio, A mezzanotte (Christmas Song), e nello stesso mese è conduttrice dell'ottantaduesima edizione di Miss Italia, trasmessa in streaming . Nel maggio 2022 al Madame Tussauds Amsterdam è stata presentata la statua di cera della cantante. Il 17 giugno è uscito il singolo Caramello, realizzato in collaborazione con Rocco Hunt e la cantante spagnola Lola Índigo.
Quanti anni aveva Elettra Lamborghini quando ha pubblicato il suo singolo "Pistolero"?
Elettra Lamborghini ha pubblicato il suo singolo "Pistolero" nel 2021. Sottraendo il suo anno di nascita, 1994, da questa data si arriva alla conclusione che avesse 27 anni.
208_elettra_lamborghini.txt
[ "27 anni", "ventisette", "ventisette anni", "27" ]
un'età
Annoverato fra gli esponenti di maggior successo commerciale della musica leggera italiana, nell'arco di oltre cinquant'anni di carriera ha raggiunto una considerevole popolarità sia nell'attività discografica sia, in particolare, in quella dal vivo. Si stima abbia venduto più di 60 milioni di copie, in cui spiccano l'album La vita è adesso del 1985, il disco più venduto della storia della musica italiana; il brano Questo piccolo grande amore, premiato come "Canzone del secolo" al Festival di Sanremo 1985; e Oltre del 1990, considerato dalla critica specializzata il «miglior album» del cantautore e primo atto della Trilogia del tempo completata dai successivi Io sono qui (1995) e Viaggiatore sulla coda del tempo (1999). Fra gli oltre 2 000 concerti in cui si è esibito, rivestono particolare importanza Notte di note - Il concerto del 20 settembre 1985, primo concerto della storia della musica italiana ad essere trasmesso in diretta televisiva; nel 1986 con il tour Assolo è il primo artista a realizzare un giro di concerti esibendosi completamente da solo accompagnato da tastiera, chitarra e percussioni collegati ad un sistema MIDI di sintetizzatori; Oltre una bellissima notte del 3 luglio 1991, premiato come "Miglior concerto dell'anno nel mondo" dalla rivista statunitense Billboard grazie all'innovativa concezione del palco, posizionato al centro dello stadio Flaminio di Roma e aperto in ogni direzione; quello del 6 giugno 1998 allo stadio Olimpico di Roma, che detiene il record italiano di spettatori in un singolo evento musicale con 88 756 biglietti staccati; quello del 31 dicembre 1999 in piazza San Pietro a Città del Vaticano, alla presenza di 300 000 persone incluso papa Giovanni Paolo II, unico concerto di musica pop mai svoltosi in quella sede; e quello del 13 settembre 2006 nell'emiciclo del Parlamento europeo a Bruxelles, secondo artista al mondo e primo italiano a esibirvisi. Per il cinema, nel 2009 è stato sceneggiatore del film Questo piccolo grande amore basato sul suo omonimo album. In televisione ha partecipato al programma TV Anima mia nel 1997 ed è stato direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo per le edizioni 2018 e 2019. Fra i vari premi, si ricordano il Premio Lunezia 2003 al valore musical-letterario dell'album Sono io - L'uomo della storia accanto e al brano Mille giorni di te e di me del 1990, e il Premio Tenco 2022 alla carriera. Ha un'estensione vocale di tre ottave e mezzo, ridottasi a tre ottave dagli anni 2000. Biografia Gli inizi Claudio Baglioni nasce a Roma il 16 maggio 1951, figlio unico di Riccardo Baglioni, maresciallo dei Carabinieri, e di Silvia Saleppico, sarta. Trascorre l'infanzia nel quartiere Monte Sacro, la famiglia si trasferirà poi nel quartiere di Centocelle dove passerà la sua adolescenza. Frequentando spesso le campagne dell'Umbria, nel comune di Ficulle, terra natale dei suoi genitori. Segue sin da piccolo lezioni di pianoforte, la sua carriera artistica inizia nel 1964 quando, appena tredicenne, partecipa a un concorso canoro di voci nuove, organizzato da Ottorino Valentini a Centocelle, nella piazza San Felice da Cantalice, cantando una canzone di Paul Anka, Ogni volta e vincendo lo stesso concorso l'anno successivo con il brano I tuoi anni più belli di Gene Pitney. Nel 1965 riceve in regalo dai genitori la sua prima chitarra e inizia a suonare le prime canzoni, il suo look di quegli anni; maglioni neri a collo alto, occhiali spessi, aria da intellettuale gli causa, da parte degli amici di quartiere, il soprannome ironico di "Agonia", compone una suite musicale basata su una poesia di Edgar Alan Poe, uno dei suoi scrittori preferiti, intitolata Annabel Lee. Nel 1969 scrive la sua prima canzone, di cui ne compone testi e musica; Signora Lia, una canzone comica che racconta l'infedeltà coniugale di una signora, col tempo la canzone diventerà un cult della musica leggera italiana nonostante il suo scarso successo iniziale. La canzone sarà incisa nel suo primo 45 giri Una favola blu/Signora Lia, che presenta il suo primo album uscito l'anno successivo; Claudio Baglioni andato al macero per via dello scarso successo. Inizialmente però per Claudio la musica non è l'obbiettivo principale al quale preferisce proseguire gli studi di architettura, la sua vera passione.
Quanti anni aveva Claudio Baglioni quando ha prodotto il suo album "La vita è adesso"?
Claudio Baglioni è nato nel 1951, mentre l'album "La vita è adesso" è stato prodotto nel 1985. Dunque, per sapere quanti anni aveva Baglioni al momento dell'uscita di quell'album, occorre sottrarre il suo anno di nascita all'anno di uscita dell'album.
253_claudio_baglioni.txt
[ "trentaquattro", "34 anni", "34", "trentaquattro anni" ]
un'età
Maria De Filippi (Milano, 5 dicembre 1961) è una conduttrice televisiva, autrice televisiva e produttrice televisiva italiana. Attiva in televisione dal 1992, quando ha cominciato a lavorare per Canale 5 conducendo il talk show pomeridiano Amici, ha consolidato la sua notorietà negli anni successivi presentando e producendo diversi format divenuti poi programmi televisivi di punta della rete ammiraglia Mediaset, come Uomini e donne, C'è posta per te, Temptation Island, Tú sí que vales e Amici di Maria De Filippi, quest'ultimo omonimo del suo programma d'esordio che ha contribuito a lanciare nel mondo dello spettacolo artisti come Angelina Mango, Annalisa, Alessandra Amoroso, Emma, Marco Carta, Valerio Scanu, Moreno, The Kolors, Irama, Enrico Nigiotti ed Elodie. È proprietaria con RTI della società di produzione televisiva Fascino PGT, che realizza varie trasmissioni per i canali Mediaset, tra cui tutte quelle condotte da lei e dal marito e cofondatore Maurizio Costanzo. Nel 2013 ha fondato la web TV Witty TV, il sito internet e piattaforma social che rimanda ai programmi prodotti dalla società. Insieme a Paolo Bonolis e Gerry Scotti è considerata uno dei volti di punta di Mediaset. Biografia Figlia di un rappresentante di medicinali, Giovanni De Filippi, e di una professoressa di lettere, Giuseppina Bottoni (1927-2015), nasce a Milano, ma all'età di dieci anni si trasferisce a Mornico Losana, nell'Oltrepò Pavese, dove i genitori possedevano un vigneto. Frequenta il Liceo Classico Statale Ugo Foscolo di Pavia e in questo periodo vince il concorso provinciale di storia contemporanea "Testimoni e Protagonisti". Dopo il diploma si laurea con lode in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Pavia, specializzandosi in Scienza delle Finanze e tentando la carriera in Magistratura. Dopo aver lavorato come redattrice di tesi, collabora per due anni con l'Istituto per la Ricerca Sociale (IRS) e in seguito si è occupata dell'ufficio legale di una società produttrice di videocassette. Nel settembre 1989, durante un convegno contro la pirateria musicale organizzato a Venezia dalla società per cui lavora, conosce Maurizio Costanzo, il quale le offre la possibilità di collaborare con lui e, nel novembre dello stesso anno, diventa l'assistente di Costanzo. Dal gennaio 1990 diviene anche compagna del noto presentatore, quando lui era ancora sposato con la sua terza moglie Marta Flavi, ma da cui comunque si separerà nel dicembre 1990. Gli inizi come conduttrice Debutta in televisione il 26 settembre 1992, subentrando a Lella Costa nella conduzione del talk show di Canale 5 Amici, trasmesso nel primo pomeriggio del sabato, di cui poi nasce anche un'edizione in prima serata intitolata Amici di sera e diventando autrice della trasmissione (al fianco di Alberto Silvestri) a partire dalla seconda stagione da lei condotta. La trasmissione, sotto la sua conduzione, vince il Telegatto nel 1995 e nel 1996 nella categoria Miglior trasmissione di intrattenimento con ospiti. Dall'esperienza del talk show nasce inoltre un libro, pubblicato dalla Arnoldo Mondadori Editore e intitolato Amici - Dialoghi con gli adolescenti (1996), in cui venivano raccolte le storie e le esperienze dei protagonisti ospiti nella trasmissione. Al libro ne è seguito un secondo, sempre pubblicato dalla Mondadori, intitolato Amici di sera - Gli adolescenti e la famiglia (1997). Nella stagione 1993/1994 conduce su Rete 4 il talk show Ai tempi miei.
A che età ha pubblicato il suo primo libro Maria De Filippi?
Maria De Filippi è nata nel 1961, quindi se ha pubblicato il suo primo libro nel 1996, aveva 35 anni, perchè 1996-1961=35.
278_maria_de_filippi.txt
[ "35 anni", "trentacinque anni", "trentacinque", "35" ]
un'età
Dopo alcune esperienze nell'ambito musicale con diversi gruppi, è salita alla ribalta come cantante solista tra il 2009 e il 2010, ottenendo la vittoria alla nona edizione del talent show Amici di Maria De Filippi e firmando un contratto con l'etichetta discografica Universal Music Group. Ha partecipato quattro volte al Festival di Sanremo, trionfando nell'edizione 2012 con la canzone Non è l'inferno. Nel 2014 è stata scelta, come rappresentante dell'Italia, all'Eurovision Song Contest 2014 con il brano La mia città e si è classificata alla 21ª posizione. Nel corso della sua carriera ha ricevuto, inoltre, diversi altri riconoscimenti, tra cui un Venice Music Award, un TRL Award, 3 MTV Awards e 15 Wind Music Awards per le vendite dei suoi album, singoli e live, premiati come dischi d'oro, di platino e multiplatino. Ha ricevuto anche varie candidature agli MTV Europe Music Awards e ai World Music Award. Ad Agosto 2024 la cantante ha venduto oltre 2.575.000 copie in Italia tra album e singoli. A partire dal 2020 si è cimentata anche nel mondo del cinema e dello spettacolo, partecipando al film Gli anni più belli e alla serie televisiva A casa tutti bene - La serie, entrambi di Gabriele Muccino. Ha ricoperto il ruolo di coach nel programma Amici di Maria De Filippi e di giudice a X Factor, nonché co-condotto il Festival di Sanremo, vincendo due Premi regia televisiva. Nel 2020 la rivista italiana Forbes ha inserito la cantante tra le cento donne di successo in Italia. Biografia Primi anni Nata a Firenze da Maria Marchese e Rosario Marrone, ha un fratello, Francesco. Ha vissuto la sua prima infanzia a Sesto Fiorentino, per poi trasferirsi con la famiglia ad Aradeo, in provincia di Lecce, paese d'origine dei genitori. La passione per la musica le è stata trasmessa da suo padre Rosario, il quale, notando la predisposizione della figlia, l'ha inserita all'età di nove anni nel suo gruppo Karadreon e in qualche occasione anche negli H2O, dei quali il padre era chitarrista. Ha conseguito la maturità al liceo classico scrivendo una tesina sulla musica. Ha lavorato come magazziniera e ha svolto il lavoro di commessa per tre anni. 2003-2009: l'esordio Ha esordito nel mondo musicale professionistico nel 2003, partecipando e vincendo, insieme a Laura Pisu e Colomba Pane, il talent show Superstar Tour. Il programma aveva l'obiettivo di creare un gruppo musicale composto da tre ragazze sotto contratto con la Universal. Dopo la formazione delle Lucky Star, si sono esibite agli Italian Music Awards per il lancio del singolo Stile. Dopo l'uscita del medesimo, si allontanarono dal progetto dell'album. Il gruppo si riavvicinerà nel 2005 incidendo la sigla del cartone animato W.I.T.C.H., composta da Max Longhi e Giorgio Vanni, intitolata nello stesso modo e contenuta nel loro album LS3. Successivamente il gruppo si sciolse. Nel 2007 forma il gruppo musicale M.J.U.R., acronimo di Mad Jesters Until Rave; pubblicando nel 2008, con etichetta Dracma Records, l'album Mjur ; tutte le tracce del disco sono state scritte da Emma. Il gruppo si è sciolto nel 2009. Tra il 2007 e il 2009 ha fatto parte come cantante del gruppo di suo zio, gli Anonimo Soul. Nel periodo precedente al suo ingresso alla nona edizione di Amici, ha militato, per un anno, in un'altra band del padre, gli H2O.
Quale è la candidatura di riconoscimento mondiale che Emma Marrone ha ricevuto durante la sua carriera musicale?
Emma Marrone ha ricevuto anche varie candidature agli MTV Europe Music Awards e ai World Music Award.
0454_emma_marrone.txt
[ "World Music Award", "World Music Award (World Music Awards)", "World Music Awards" ]
una parola
Con la "Q" viene indicata la qualifica. Dotazione organica dei ruoli La forza effettiva del personale, al 2024, è fissata sulle 117.943 unità, così ripartite: Sono inoltre espressamente stabilite dall'art. 823 del D. Lgs. 66/2010 le dotazioni organiche complessive per i gradi di generale e colonnello in: La forza extraorganica dell'Arma dei Carabinieri è costituita da carabinieri che prestano servizio presso: la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comando carabinieri per la tutela del lavoro, il Comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, il Comando carabinieri per la tutela dell'ambiente, il Comando carabinieri per la tutela della salute, il Comando carabinieri Banca d'Italia. La consistenza degli organici nei vari ruoli è stabilita dagli articoli 825-830 del D. Lgs. 66/2010. In totale, escludendo i carabinieri in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, si hanno 2.896 militari in forza extra-organica.. L'Arma tra le sue file conta anche del personale civile in misura di 311 unità. Reclutamento e avanzamento di ruolo Il reclutamento del personale avviene tramite concorso pubblico aperto sia al personale già appartenente al corpo che civile; in quest'ultimo caso però solo in determinate ipotesi, soprattutto dopo la sospensione del servizio militare di leva in Italia. Per le selezioni circa l'avanzamento di ruolo (riservate al personale interno) la nomina al grado è subordinata ad un corso di formazione, durante il quale il militare ha la qualifica di "allievo". A rigor di legge, non vi sono discriminazioni né limitazioni fra uomini e donne. Per i carabinieri (ruolo carabinieri e appuntati) il concorso è pubblico, in quanto si tratta della carriera di base. Il concorso era riservato solo ai cittadini che hanno svolto servizio militare volontario in una forza armata in qualità di VFP1 (il 70% dei posti transita direttamente nei carabinieri; il restante 30% transita in una delle tre forze armate in qualità di VFP4 e, al termine dei quattro anni di servizio, passerà nell'Arma dei carabinieri). Dal 1 gennaio 2016 i concorsi per i carabinieri sono stati aperti ai civili che soddisfino i requisiti richiesti, sempre con una riserva di posti per i militari. Le due caratteristiche di candidati possiedono requisiti diversi e concorrono per lo stesso obiettivo con modalità differenti senza interferire. L'allievo svolge un corso di sei mesi presso una delle scuole allievi carabinieri e al termine del corso verrà assegnato a una caserma e sarà un volontario in ferma quadriennale e se meritevole e se conserva le qualità psicofisiche sarà in servizio permanente. Per i vicebrigadieri (ruolo sovrintendenti) il concorso è solamente interno ed è di due tipi: uno riservato agli appuntati scelti e uno aperto a tutto il ruolo degli appuntati e carabinieri con almeno quattro anni di servizio; il primo è detto aggiornamento e formazione professionale, in cui viene svolto un corso di un mese, mentre il secondo è detto di qualificazione e dura un mese e mezzo. I due corsi sono entrambi svolti alla Scuola allievi marescialli e brigadieri carabinieri.
Quale corso del concorso per divenire vicebrigadiere riservato sia agli appuntati scelti e quello aperto a tutto il ruolo degli appuntati e carabinieri con almeno quattro anni di servizio è più lungo, il primo o il secondo?
Per i vicebrigadieri (ruolo sovrintendenti) il concorso è solamente interno ed è di due tipi: uno riservato agli appuntati scelti e uno aperto a tutto il ruolo degli appuntati e carabinieri con almeno quattro anni di servizio; il primo è detto aggiornamento e formazione professionale, in cui viene svolto un corso di un mese, mentre il secondo è detto di qualificazione e dura un mese e mezzo. Quindi il secondo corso è più lungo.
0767_gradi_e_qualifiche_dellarma_dei_carabinieri.txt
[ "secondo", "il secondo" ]
una parola
Fu l'ultima e la più grave strage compiuta durante gli anni di piombo, fra le quali si ricordano la strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, quella di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 e la strage del treno Italicus del 4 agosto 1974. Le indagini si indirizzarono quasi subito sulla pista neofascista; ma solo dopo un lungo iter giudiziario e numerosi depistaggi — per i quali furono condannati Licio Gelli, Pietro Musumeci, Giuseppe Belmonte e Francesco Pazienza — la sentenza finale del 1995 condannò Valerio Fioravanti e Francesca Mambro «come appartenenti alla banda armata che ha organizzato e realizzato l'attentato di Bologna» e per aver «fatto parte del gruppo che sicuramente quell'atto aveva organizzato». Nel 2007 si aggiunse la condanna di Luigi Ciavardini, minorenne all'epoca dei fatti, e nel 2020 quella di Gilberto Cavallini. A lungo i mandanti della strage rimasero sconosciuti, sebbene fossero stati rilevati collegamenti con la criminalità organizzata e i servizi segreti deviati. Negli anni 2020 l'inchiesta della Procura generale di Bologna e le successive sentenze hanno concluso che Paolo Bellini (ex Avanguardia Nazionale), esecutore insieme agli ex NAR già condannati in precedenza, avrebbe agito in concorso con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D'Amato e Mario Tedeschi, individuati quali mandanti, finanziatori o organizzatori. Storia L'attentato Il 2 agosto 1980 alle 10:25, nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna, affollata di turisti e di persone in partenza o di ritorno dalle vacanze, un ordigno a tempo contenuto in una valigia venne fatto esplodere, causando il crollo dell'ala ovest del fabbricato di stazione. La bomba, di fabbricazione militare, era composta da 23 kg di esplosivo: una miscela di 5 kg di tritolo e T4 detta «Compound B», potenziata da 18 kg di gelatinato (nitroglicerina a uso civile). La valigia con l'ordigno fu sistemata a circa 50 cm d'altezza, su un tavolino portabagagli sotto il muro portante della sala, allo scopo di aumentarne gli effetti. L'onda d'urto dell'esplosione, con le pietre e i detriti dell'ala ovest del fabbricato, devastò il parcheggio dei taxi antistante e distrusse un tratto di circa 30 m della pensilina del primo binario, investendo anche il treno Adria Express 13534 Ancona-Basilea, che al momento si trovava in sosta. L'esplosione causò la morte di 85 persone e il ferimento o la mutilazione di oltre 200. I soccorsi Immediatamente si attivarono i soccorsi e molti cittadini, insieme ai viaggiatori presenti, prestarono i primi soccorsi alle vittime e contribuirono a estrarre le persone sepolte dalle macerie. La corsia di destra dei viali di circonvallazione del centro storico di Bologna, su cui si trova la stazione, fu riservata alle ambulanze e ai mezzi di soccorso. Dato il grande numero di feriti, non essendo i mezzi sufficienti al loro trasporto verso gli ospedali cittadini, i vigili impiegarono anche autobus (si ricorda in particolare quello della linea 37), auto private e taxi.
Federico Umberto D'Amato è stato individuato dalla Procura di Bologna tra i mandanti, finanziatori della strage di Bologna del 1980?
Negli anni 2020 l'inchiesta della Procura generale di Bologna e le successive sentenze hanno concluso che Paolo Bellini avrebbe agito in concorso con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D'Amato e Mario Tedeschi, individuati quali mandanti, finanziatori o organizzatori.
1124_strage_di_bologna.txt
[ "Sì" ]
una parola
La ratio legis è quella di venire incontro alle aziende che si trovino in momentanea difficoltà, sgravandole in parte dei costi della manodopera temporaneamente non utilizzata. Si stima che nei primi 11 mesi del 2012 le ore di cassa integrazione siano state 1 004 milioni. Disciplina normativa L'istituto fu introdotto nell'ordinamento con decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 12 agosto 1947, n. 869, che conteneva disposizioni sulle integrazioni salariali, poi ratificato con modificazioni dalla legge 21 maggio 1951, n. 498. L'art. 1 della legge 20 maggio 1975, n. 164, aggiorna i presupposti applicativi della CIG alla precaria situazione socio-economica degli anni settanta, prevedendo interventi di integrazione salariale in favore degli operai dipendenti da imprese industriali che siano sospesi dal lavoro o effettuino prestazioni di lavoro a orario ridotto, e precisamente: integrazione salariale ordinaria per contrazione o sospensione dell'attività produttiva, per situazioni aziendali dovute ad eventi transitori e non imputabili all'imprenditore o agli operai, ovvero determinate da situazioni temporanee di mercato. integrazione salariale straordinaria per crisi economiche settoriali o locali, per ristrutturazioni, riorganizzazioni o conversioni aziendali. La CIG si può applicare "a zero ore" (in caso di sospensione totale dal lavoro) o a sospensione parziale. Può altresì essere di procedura ordinaria o straordinaria, rispettivamente attivabili a fronte di determinate causali. La legge 23 luglio 1991 n. 223 ha poi modificato alcuni parametri restringendo i tempi di concessione della CIG, al fine di reprimere eventuali abusi. Cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) La CIG ordinaria, originariamente prevista per i lavoratori del settore industriale e edile, comprende un vasto campo di applicazione di diverse attività. È dedicata ai lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato, compresi gli apprendisti con contratto di apprendistato professionalizzante, con esclusione dei dirigenti. È attivabile a fronte di eventi transitori non imputabili all'azienda o agli addetti, come una crisi temporanea di mercato, includendo anche le intemperie stagionali. Nello specifico sono ricomprese le seguenti fattispecie: mancanza di lavoro/commesse e crisi di mercato; fine cantiere, fine lavoro, fine fase lavorativa, perizia di variante e suppletiva al progetto; mancanza di materie prime o componenti; eventi meteo; sciopero di un reparto o di altra impresa; incendi, alluvioni, sisma, crolli, mancanza di energia elettrica, impraticabilità dei locali, anche per ordine della pubblica autorità - sospensione o riduzione dell'attività per ordine della pubblica autorità per cause non imputabili all'impresa o ai lavoratori; guasti ai macchinari - manutenzione straordinaria, epidemie o pandemie. La durata massima della CIGO è di 3 mesi continuativi eccezionalmente prorogati trimestralmente (di tre mesi in tre mesi) fino al massimo complessivo di un anno (52 settimane); nel biennio mobile è di 13 settimane consecutive prorogabili.
È possibile attivare la CIGO in caso di pandemia?
La Cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) La CIG ordinaria, originariamente prevista per i lavoratori del settore industriale e edile, comprende un vasto campo di applicazione di diverse attività. . È attivabile a fronte di eventi transitori non imputabili all'azienda o agli addetti, tra cui: mancanza di lavoro/commesse e crisi di mercato, fine cantiere, fine lavoro, epidemie o pandemie.
1457_cassa_integrazione_guadagni.txt
[ "Sì" ]
una parola
Esponente di lungo corso nella Lega, è stato sindaco di Varese dal 31 maggio 2006 al 21 giugno 2016, sindaco di Induno Olona dal 7 maggio 1995 al 13 giugno 1999 e presidente del consiglio regionale della Lombardia dal 2000 al 2006. Biografia Diplomato al Liceo classico Ernesto Cairoli della sua città natale nel 1970, si laurea in giurisprudenza nel 1975 presso l'Università degli Studi di Milano, dal 1980 è titolare di uno studio legale a Varese. Nel 2007 è stato l'avvocato di Andrea Mascetti, che fece condannare Michele Santoro per diffamazione. Dal 1979 al 1982 ha assunto la carica di conciliatore di Induno Olona e dal 1983 al 1988 quella di vice-pretore onorario avanti la Pretura di Gavirate. Consigliere regionale e sindaco Membro di lungo corso della Lega Lombarda e Lega Nord, dal 7 maggio 1995 al 13 giugno 1999 ha ricoperto l'incarico di sindaco del comune di Induno Olona. Si candida alle elezioni regionali in Lombardia del 2000 è stato eletto consigliere con 5.194 preferenze ed è poi divenuto presidente del Consiglio regionale. Alle elezioni regionali successive del 2005 in Lombardia viene rieletto consigliere e poi rieletto presidente del Consiglio regionale, cariche che mantiene fino a luglio 2006. Nel 2006 si candida e viene eletto sindaco di Varese al primo turno delle elezioni comunali del 28 e 29 maggio 2006, conquistando il 57,8% dei voti. Riconfermato al ballottaggio del 29-30 maggio 2011 con il 53,89% dei voti, resta in carica fino al 19 giugno 2016, giorno in cui gli succede Davide Galimberti, primo sindaco di centro-sinistra di Varese dal 1992. È stato presidente dell'ANCI Lombardia, venendo sostituito nella carica da Roberto Scanagatti, allora sindaco di Monza. La corsa al Pirellone Alcuni giornalisti a luglio 2016 ipotizzano una nomina di Fontana come candidato del centro-destra in vista delle elezioni regionali in Lombardia del 2018 in caso di mancata disponibilità ad un secondo mandato da parte del presidente allora in carica, nonché compagno di partito, Roberto Maroni. Nel 2018, a seguito di rinuncia a una ricandidatura da parte di Maroni, entra nella corsa per la presidenza della Regione Lombardia e diventa ufficialmente il candidato presidente del centro-destra. Nel corso del mese di gennaio 2018, a campagna elettorale in corso, dichiara ai microfoni di Radio Padania Libera: «Non possiamo accettare tutti gli immigrati che arrivano: dobbiamo decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società devono continuare a esistere o devono essere cancellate». Dopo le polemiche scaturite dalla frase, dichiara, scusandosi, che si trattava di un lapsus e di un errore espressivo. Presidente della Lombardia Fontana vince le elezioni con il 49,75% dei voti contro il 29,09% del candidato di centro-sinistra, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, e il 17,36% del candidato del Movimento 5 Stelle Dario Violi. Il 26 marzo successivo si insedia ufficialmente come nuovo presidente della Regione Lombardia. Nel settembre 2020, a poche settimane dal referendum costituzionale sul taglio del numero di parlamentari legato alla riforma avviata dal governo Conte I guidato dalla Lega assieme al Movimento 5 Stelle e concluso dal governo Conte II guidato dalla coalizione tra M5S e Partito Democratico, Fontana annuncia il suo voto contrario, in dissidenza con la linea ufficiale della Lega, schierata per il "Sì".
Prima di ricoprire la carica di sindaco di Induno Olona, quale altra carica ha ricoperto Attilio Fontana per la stessa città?
Dal 1979 al 1982 Attilio Fontana ha assunto la carica di conciliatore di Induno Olona e successivamente, dal 7 maggio 1995 al 13 giugno 1999, ha ricoperto l'incarico di sindaco del comune di Induno Olona.
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[ "Conciliatore" ]
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Biografia Nel giugno del 2023 si sposa ad Assisi con Miriam, dopo tredici anni di fidanzamento. Caratteristiche tecniche Di piede destro, dopo gli inizi a centrocampo emerge come terzino sinistro, all'occorrenza impiegabile anche a destra. Calciatore dalle spiccate doti fisiche e atletiche, resistente allo sforzo e che eccelle nel cambio di passo, tra le sue migliori qualità c'è il dribbling, in particolare finte, sterzate e doppi passi che gli consentono di superare con facilità l'avversario: tale abilità lo rende molto efficace nell'uno contro uno e nelle giocate in rapidità. Calciatore dalla grande velocità, palla al piede non disdegna l'entrata dentro al campo per scaricare poi in diagonale verso la punta o l'esterno opposto; il suo stile di gioco è caratterizzato da tocchi di prima in rapidità, affondi lungo le corsie laterali e attacchi in profondità. Di converso, si mostra carente nell'anticipo aereo e nell'accorciare sull'avversario. Per le sue giocate è stato paragonato a Gianluca Zambrotta, al quale lo stesso Spinazzola ha dichiarato d'ispirarsi. Carriera Club Gli inizi tra Siena, Juventus e prestiti Cresce nel settore giovanile della Virtus Foligno, rimanendovi dai 6 ai 14 anni, quando viene prelevato dal Siena. Dopo un triennio in Toscana, nel 2010 viene acquistato dalla Juventus. Rimane nel vivaio bianconero per il successivo biennio, partecipando alla vittoria del Torneo di Viareggio 2012 (in cui viene premiato come miglior giocatore della competizione). Nel luglio del 2012 il club torinese lo manda in prestito all'Empoli, dove Spinazzola debutta in Serie B il 1º settembre 2012, alla seconda giornata, entrando al posto di Andrea Cristiano; due settimane più tardi mette a segno la prima rete tra i cadetti, nella partita persa contro il Livorno. Prelevato dal Lanciano in prestito nel gennaio 2013, conclude in Abruzzo la stagione. Torna in prestito a Siena per la stagione 2013-2014, ancora tra i cadetti, poi fa rientro alla Juventus per il sopravvenuto fallimento della società toscana. Atalanta, Vicenza e Perugia L'11 agosto 2014 si trasferisce a titolo temporaneo all'Atalanta. Fa il suo esordio in gare ufficiali con la squadra bergamasca il 23 dello stesso mese, in Atalanta-Pisa (2-0) di Coppa Italia, nella quale realizza anche il suo primo gol con la nuova squadra. Il successivo 31 agosto, a 21 anni, fa il suo esordio in Serie A, subentrando a Marcelo Estigarribia alla prima giornata di campionato. Il 2 febbraio 2015 passa in prestito al Vicenza, in Serie B: lascia quindi dopo sei mesi Bergamo con un bilancio totale di un gol in 5 presenze (2 in Serie A e 3 in Coppa Italia) con la maglia nerazzurra. Cinque giorni dopo il suo approdo alla squadra berica, debutta nel finale della partita vinta per 3-1 in casa contro il Perugia; con i veneti colleziona in tutto 10 presenze, la maggior parte delle quali subentrando dalla panchina. Nel luglio 2015 passa in prestito proprio al Perugia, sempre tra i cadetti. Con gli umbri s'impone subito titolare, pur disputando un anonimo campionato di centro classifica; la stagione è tuttavia una svolta per Spinazzola sul piano personale poiché, nel corso della stessa, il tecnico Pierpaolo Bisoli lo imposta definitivamente come terzino.
In quale posizione di campo è stato impiegato principalmente Leonardo Spinazzola durante la sua carriera?
Nel testo si specifica che Leonardo Spinazzola, inizialmente impiegato come centrocampista, ha trovato la sua posizione principale come terzino. Inoltre, si evidenzia che uno degli aspetti più distintivi del suo gioco è il dribbling, in particolare le sue finte, sterzate e doppi passi, che gli consentono di superare facilmente l'avversario. Questo aspetto del suo gioco è stato paragonato a quello di Gianluca Zambrotta, a cui Spinazzola ha dichiarato di ispirarsi. Pertanto, la risposta corretta riguarda la sua posizione di terzino sinistro e il suo dribbling.
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[ "terzino", "terzino sinistro" ]
una parola
Biografia Nato a Medicina (in provincia di Bologna), è figlio di Nello e di Ornella (1933). Suo padre si trasferisce in Spagna quando Bruno ha solo sette anni e ci rimane per quindici anni. Sua mamma invece lavora nel tessile ed è lei a trasmettere al futuro chef la passione per la moda, mentre la nonna gli trasmette la passione per la cucina e le prime nozioni in merito. Si diploma alla scuola alberghiera di Bologna e nel 1979 ha la possibilità di lavorare come secondo cuoco sulle navi da crociera e di conoscere così culture culinarie di diverse nazioni. Dopo un anno e mezzo torna in Italia e comincia a lavorare in piccoli locali della riviera romagnola in qualità di chef di partita. Dopo diversi corsi di perfezionamento (anche all'estero) torna nel bolognese alla Locanda Solarola di Castel Guelfo; il ristorante guadagna per due anni consecutivi due stelle Michelin. Giunge quindi al ristorante Il Trigabolo di Argenta, sotto la guida dello chef Igles Corelli (che lo stesso Barbieri definirà essere il suo unico mentore) coadiuvato da Giacinto Rossetti e Mauro Gualandi. Qui ha l'opportunità di cucinare per Andy Warhol; durante gli anni ottanta anche al Trigabolo vengono riconosciute due stelle Michelin. Barbieri apre poi il ristorante Arquade nell'Hotel Villa del Quar, parte del circuito Relais & Chateaux, a San Pietro in Cariano (provincia di Verona). Il locale compare sulle guide gastronomiche del 2006 con due stelle Michelin, mentre Gambero Rosso lo segnala con tre forchette. Nel luglio del 2010 Barbieri decide di lasciare le cucine dell'Arquade per trasferirsi in Brasile. Nel marzo del 2012 ritorna in Europa e apre, a Londra, il ristorante Cotidie, che un anno dopo cede allo chef Marco Tozzi a causa dei suoi eccessivi impegni lavorativi. Nel 2016 apre a Bologna un nuovo bistrot, il Fourghetti, che nell'agosto 2020 cede a Erik Lavacchielli. Carriera televisiva Autore di numerosi libri, tra cui uno del 2007 dedicato alla cucina senza glutine (Squisitamente senza glutine), è protagonista di programmi televisivi per l'emittente Gambero Rosso Channel e collaboratore di varie radio. Sul piccolo schermo partecipa a trasmissioni di grande successo a tema culinario ed alberghiero: prende parte come giudice a MasterChef Italia, programma in cui ad oggi è l'unico giudice ad aver partecipato a tutte le edizioni e nel quale è stato affiancato, negli anni, dai colleghi Carlo Cracco, Antonino Cannavacciuolo, Antonia Klugmann e Giorgio Locatelli e dal ristoratore Joe Bastianich. Sono queste partecipazioni a portare alla ribalta la carriera dello chef, che lo rendono non solo protagonista del panorama culinario ma anche del mondo cultural-popolare italiano. Dal 2018, sempre per Sky, è alla conduzione del format Bruno Barbieri - 4 Hotel, prodotto da Sky Italia e spin-off di Alessandro Borghese - 4 ristoranti, condotto dallo chef omonimo. Ha anche condotto, in replica sul canale TV8, Cuochi d'Italia. Vita privata Tifoso dell'Inter, Barbieri da giovane giocava a calcio, sport che ha praticato a buoni livelli fino all'età di vent'anni. Celibe e senza figli, Barbieri è noto per essere piuttosto riservato sugli aspetti della sua vita che non riguardano l'attività di chef; in alcune interviste ha dichiarato il difficile rapporto avuto con il padre, con il quale ebbe occasione di riconciliarsi soltanto in età adulta, e il suo timore che esso non apprezzasse la sua scelta professionale nel settore della cucina. Ha anche ammesso di aver scelto la carriera a scapito della famiglia, esprimendo comunque il desiderio di avere una figlia.
Quale figura genitoriale nella vita di Barbieri non risulta essere stata presente durante la sua scalata al successo?
Il padre di Barbieri si trasferisce in Spagna quando Bruno ha solo sette anni e ci rimane per quindici anni. Inoltre, il padre di Barbieri non è stato molto presente nella sua vita per via della distanza geografica e durante la sua scalata al successo perché inizialmente non era d'accordo con la scelta di carriera del figlio. Dunque, il padre è la figura genitoriale che non ha partecipato alla sua carriera.
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[ "Il padre", "padre" ]
una parola
Ivan Cattaneo, all'anagrafe Ivano Cattaneo (Bergamo, 18 marzo 1953), è un artista, cantautore e pittore italiano. Dopo gli esordi come cantautore sperimentale, alternativo e dissacratore, raggiunge il grande successo nei primi anni ottanta col brano Polisex e poi con l'album di cover degli anni sessanta Duemila60 Italian Graffiati. Dopo qualche anno di popolarità, comincia a diradare l'attività di musicista per dedicarsi prevalentemente alle arti figurative. Negli anni duemila è presente in televisione, soprattutto come concorrente in vari reality show. Biografia Infanzia e adolescenza Cattaneo nasce a Bergamo il 18 marzo 1953 da una famiglia di umili origini e a 12 anni, nel 1965, si reca a Bologna per un provino per lo Zecchino d'Oro, dove canta Lui di Rita Pavone. In un'intervista ha dichiarato di aver confessato la sua omosessualità alla madre all'età di 13 anni; sarebbe stato in seguito visitato da uno psicologo e ricoverato in una clinica psichiatrica. Per uscire dalla clinica, avrebbe poi deciso di fingere di essere "guarito" e di non affrontare più quel discorso con nessuno. Fino all'età di 18 anni vive a Pianico, in provincia di Bergamo accanto al lago d'Iseo. A quindici anni partecipa al Festival degli sconosciuti di Ariccia e mentre frequenta il liceo artistico impara a suonare la chitarra, studia musica ed incomincia a suonare in alcuni gruppi locali di Blues, tutti appassionati di Frank Zappa e John Mayall. Gli anni settanta e i primi successi A 18 anni viene esonerato dal servizio militare per la sua "stravaganza" e conosce Nanni Ricordi che lo farà entrare nell'etichetta indipendente Ultima Spiaggia per cui nel 1975 incide il suo primo album UOAEI. Nel 1976 è al Festival del proletariato giovanile di Parco Lambro a Milano al fianco di Mario Mieli rivendicare i diritti degli omosessuali. Nel 1977 incide Primo secondo e frutta (Ivan compreso), album ironico ed a tratti demenziale, che contiene il suo primo successo: Maria Batman. Cattaneo inventa la teoria del TATTOUDITOVISTAOLFATTOGUSTO (T.U.V.O.G) e scrive un libro con questo titolo allegato all'LP. Al disco partecipa anche l'esordiente arrangiatore Roberto Colombo. Inventa il personaggio punk di una giovanissima Anna Oxa al Festival di Sanremo del 1978 che ne decreta l'immediato successo ed è padrino e collaboratore dei primi gruppi punk-rock della scena italica del periodo (Revolver, Elektroshock), nonché, nei primi anni ottanta, del lancio di cantanti come Down Mitchell, Patrizia Di Malta del Gruppo Italiano e Diana Est. Nel 1979 incide Superivan, in collaborazione con Colombo e con la Premiata Forneria Marconi. L'alba degli anni ottanta e l'era di Polisex Nel 1980 conclude il rapporto con la casa discografica Ultima Spiaggia ed incide per l'etichetta CGD l'album Urlo, da cui viene estratto il singolo Polisex, il primo grande successo che diventa il suo brano più popolare di sempre, una sorta di inno dei cosiddetti alternativi della Milano degli anni ottanta, trasmesso da tutte le radio e ben accolto anche dalla critica.
Quale aspetto della sua identità Ivan Cattaneo finse di aver superato per uscire da una clinica psichiatrica?
Ivan Cattaneo finse di essere guarito dalla sua omosessualità per porre fine ai ricoveri psichiatrici voluti dalla madre
2004_ivan_cattaneo.txt
[ "omosessualità" ]
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