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29 sono le varianti genetiche scoperte che sono associabili allo sviluppo dall'Alzheimer. A darci questa notizia sono i ricercatori dell’Università di Cardiff (Uk), del Penn Neurodegeneration Genomics Center di Philadelphia (Usa) e dell’Unità Malattie Neurodegenerative del Policlinico di Milano. Quanto scoperto rappresenta una nuova opportunità per gli scienziati per identificare nuove strategia di ‘attacco' contro la malattia. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Genetic, rappresenta per il ricercatori il “è il più grande studio genetico ad oggi realizzato sull’Alzheimer, grazie al contributo di più 250 gruppi di ricerca sia europei che americani, riuniti e coordinati in un unico grande consorzio multinazionale”. Milano in prima linea. Per il Policlinico di Milano, la scoperta delle 29 varianti genetiche rappresenta un grande motivo di vanto poiché i ricercatori hanno “garantito l’accuratezza diagnostica dei pazienti inseriti nello studio, grazie all’impiego delle procedure diagnostiche più avanzate che consentono ad oggi una diagnosi a livello molecolare della malattia”. Alzheimer, cos'è e cause. Quando parliamo di Alzheimer ci riferiamo alla malattia degenerativa del sistema nervoso che porta ad un declino cognitivo inarrestabile che tutti noi riconosciamo attraverso il sintomo più conosciuto: la perdita di memoria. I ricercatori ci spiegano che la maggior parte delle forme di questa patologia si manifesta non per un'unica causa, ma per un insieme di fattori all'interno dei quali rientrano anche quelli genetici e quelli ambientali. 85 pazienti per 29 varianti. Per arrivare all'identificazione di 29 varianti, i ricercatori hanno analizzato il DNA di 85 mila persone. Così facendo, gli scienziati sono riusciti a confermare il ruolo di alcuni geni identificati già in passato e di scoprirne di altri nuovi. Come dichiarato dalla stessa ricercatrice del Policlinico, Daniela Galimberti, “i risultati sottolineano il ruolo fondamentale di una alterata regolazione dell’immunità innata nel causare la malattia”.
I ricercatori italiani del Policlinico di Milano hanno scoperto, insieme ad un team internazionale di scienziati, 29 nuove varianti genetiche associabili all’Alzheimer.
Nella celebre autobiografia del tennista Andre Agassi Open si parla di un "tiranno", un uomo che incuteva paura al figlio e lo voleva campione a tutti i costi. La sua presenza ingombrante ha segnato l'infanzia di Andre al punto da portarlo ad odiare lo sport per cui è diventato una leggenda. Era il padre Mike Agassi, morto venerdì scorso all'età di 90 anni a Las Vegas. Il loro rapporto di amore-odio è stato molto controverso a causa delle forti pressioni esercitate da Mike sui quattro figli, e in particolare su Andre, l'unico a raggiungere l'obiettivo che il papà "padrone" ha coltivato per tutta la sua vita: crescere un campione del tennis. Emanoul Agassi era un ex pugile di origini armene e partecipò alle Olimpiadi di Londra 1948 (nei pesi gallo) e di Helsinki 1952 (nei pesi piuma). Dopo aver falsificato il passaporto, prese un volo sotto falso nome per New York e si trasferì a Chicago. Nello stesso periodo anglicizzò il suo nome in Mike e nel 1963 si trasferì a Las Vegas per lavorare all'hotel-casinò Tropicana: lì sette anni dopo nacque Andre, che sin da subito fu educato a pane e tennis, la grande passione del padre. "È vero, ho attaccato una pallina da tennis sulla culla di Andre e appena ha potuto prendere in mano qualcosa gli ho messo una piccola racchetta. Quando è cresciuto e partecipava ai primi tornei ho urlato contro i giudici, e quando ha perso una finale junior per colpa di un arbitro e gli hanno dato il trofeo per il secondo posto, l'ho preso e l'ho buttato nel fiume. Mi interessava vincere, non la consolazione", si legge dal best-seller di Agassi scritto a quattro mani con il giornalista premio Pulitzer Moehringer. C'è un oggetto che ha segnato la crescita di Andre Agassi e descrive i durissimi allenamenti a cui il padre lo sottoponeva. Si chiamava "Drago" ed era una macchina lanciapalline modificata proprio da Mike per aumentarne la difficoltà di ricezione e la variazione delle traiettorie. Mike ripeteva sempre al figlio: "Se colpisci 2.500 palle al giorno, ne colpirai 17.500 alla settimana e quasi un milione in un anno. Un bambino che colpisce un milione di palle all'anno sarà imbattibile". L'educazione così rigida ha trasformato Agassi in uno spirito ribelle e trasgressivo. La sua disobbedienza a qualsiasi regola gli venisse imposta non era altro che il riflesso dell'odio che nutriva verso Mike. Dai jeans indossati strappati allo smalto rosa esibito sulle unghie per provocare il padre omofobo durante un torneo giovanile in Florida. In quell'occasione Andre era l'unico ad aver raggiunto una finale e si presentò al campo indossando anche il suo orecchino più vistoso e sfoggiando un'acconciatura da mohicano con la cresta rossa. Provocazioni frutto di un rapporto travagliato ma che Andre riuscì a stabilizzare trovando un punto di equilibrio nella sua vita. Abbandonato lo spirito eccentrico, per Agassi arrivarono le gioie più importanti: gli 8 trionfi Slam anche dopo i 30 anni, a cui si aggiungono una sessantina di tornei Atp, l'accettazione di sé, un matrimonio (dopo le prime nozze con Brooke Shields) con un'altra campionessa leggendaria figlia di padre-padrone, la tennista tedesca Steffi Graf, e due figli. E chissà che alla base di questi successi professionali e personali ci sia anche un po' di merito paterno.
Il padre di Andre Agassi è morto nei giorni scorsi. La leggenda del tennis dice addio alla persona che ha odiato forse più di chiunque altro, più dei migliori avversari incontrati in carriera. Definito “tiranno” nella sua autobiografia, lo ha sottoposto a pressioni continue sin dall’infanzia al punto da portarlo a odiare lo sport che praticava. È deceduto all’età di 90 anni a Las Vegas, lì dove si trasferì sotto falso nome e diede al mondo quello che sarebbe poi diventato un campione.
White in the city promette di essere uno degli eventi più seguiti del Fuorisalone 2017. Alcune delle più prestigiose location di Milano come l'Accademia di Belle Arti di Brera, Pinacoteca di Brera, Palazzo Cusani e l'ex chiesa di San Carpoforo ospiteranno una serie di installazioni di alcuni maestri del design e di grandi architetti che si sono cimentati sull'uso del colore Bianco nelle diverse espressioni. White in the City è un percorso espositivo dedicato al Bianco, con le sue mille sfaccettature cromatiche e simboliche. Attraverso installazioni architettoniche di nomi quali Boeri, Libeskind, Chipperfield, Urquiola e Zaha Hadid Architects, agli oggetti di uso quotidiano, White in the City occuperà dal 4 al 9 aprile i quattro più bei gioielli architettonici e luoghi di riferimento della cultura milanese a Brera, uno dei quartieri più riconosciuti della Milano Design Week. Il progetto promosso da Oikos, e curato da Giulio Cappellini, ha come unico comune denominatore il Bianco, che diventa protagonista di opere di arte, design e architettura. Il colore bianco è storicamente simbolo di benessere, sostenibilità e tranquillità; non un punto di partenza ma un punto di arrivo che coinvolge tutte le discipline di progetto, dall'architettura alle arti visive, dal design al fashion. Si analizzeranno tutte le aree socio-culturali legate all'essere, al vivere, all'abitare, al contemplare, per delineare una dimensione del bianco che informi – trasformando l'ambiente quotidiano in luogo del benessere. Anche il centro di Milano, Corso Italia, sarà interessato dall'evento: in un insolito giardino e un loft nel Class editori Space, si svolgerà la mostra White Young che vede coinvolti giovani designer, principalmente affermati a livello internazionale, intenti a raccontare la loro interpretazione del colore bianco come elemento di vita e trasformazione della società. Il bianco, nelle diverse location coinvolte in White and the City, farà incontrare diverse visioni, culture, artisti, architetti, designer, imprenditori, studenti, normali cittadini durante la settimana più attesa del design mondiale. “SKIN CASE. Seconda pelle. Dal Bianco al Nudo” è l’installazione progettata dallo Studio Mamo che ospiterà Deborah Milano e sarà presente a Palazzo Cusani dal 4 al 9 aprile. L'installazione è stata creata per promuovere Formula Pura di Deborah Milano ed è concepita come un palcoscenico privato in cui si entra per ricreare la propria seconda pelle. La tenda/sipario circolare è un passaggio che porta il visitatore all’interno di una grande trousse, che contiene gli strumenti per realizzare la tavolozza di nuance. Si va dal white al nudo, che rappresenta nel linguaggio cosmetico l’assenza di colore come raggiungimento del colore naturale della propria pelle.
In alcune delle più prestigiose location di Milano, dalla Pinacoteca di Brera a Palazzo Cusani, va di scena il Bianco nelle sue mille sfaccettature cromatiche e simboliche.
E' stata una delle più liete sorprese dello scorso Torino Film Festival, La Nana, diretto da Sebastian Silva. Amatissimo dal pubblico, che l'ha lungamente applaudito in tutte le proiezioni, ha avuto poi il suo successo anche nel resto del mondo, tanto da vincere il Gran Premio della Giuria al Sundance e ottenere una nomination ai Golden Globes come miglior film straniero. Dovrebbe uscire a maggio nelle sale italiane. Meglio tardi che mai, perchè questo è un film che merita davvero di non rimanere nell'oblio. Siamo di fronte a un dramma brillantemente travestito da commedia. La pellicola di Silva racconta la storia di Raquel (ottimamente interpretata da Catalina Saavedra), che da 23 anni fa la badante presso la famiglia Valdes. Tutta la sua vita è racchiusa all'interno di quelle mura, in un rituale che si dipana tra gesti quotidiani sempre uguali, pulizie, preparazione dei pasti, commissioni, e accudimento dei ragazzi di casa. Raquel è una figura necessaria e imprescindibile, e questo ruolo la fa sentire bene. Ogni volta che i padroni di casa tentano di assumere una seconda Tata che l'affianchi e le dia una mano, lei fa di tutto per metterla in fuga il prima possibile, perchè quel territorio è soltanto suo, e nessun'altra si deve mettere in mezzo. Alla fine, però, sarà suo malgrado costretta ad accettare l'arrivo della giovane Lucy, che le aprirà gli occhi sulle mancanze della sua vita, sul tempo che passa e non torna più, e sul vuoto che circonda la sua esistenza: un vuoto da colmare prima che sia troppo tardi. Silva sviluppa questa piccola storia di solitudine con grande sensibilità, regalandoci una narrazione divertente, piacevole, a tratti perfino esilarante, riuscendo però, allo stesso tempo, a farci riflettere sul dolore che divora dal di dentro questa donna, racchiusa in una gabbia soffocante da cui finalmente è ora di evadere, per spiccare il volo verso la libertà.
Presentato durante lo scorso Torino Film Festival, La Nana, di Sebastian Silva, film cileno esilarante e sorprendente.
A Pijnven la pista ciclabile è un'esperienza sensoriale immersiva nella natura. Si chiama Cycling through the trees ed è la prima pista ciclabile al mondo che permette di pedalare a 10 metri di altezza e guarda a 360° tra le chiome degli alberi della foresta nella provincia belga di Limburgo. Cycling through the trees sorge nella foresta del Bosland, che costituisce la più grande area forestale ininterrotta delle Fiandre. Qui l'uomo entra in contatto con la natura senza filtri. Cycling through the Trees è un progetto di Visit Limburg in collaborazione con la Provincia di Limburg, LSM, Visit Flanders, il comune di Hechtel-Eksel, la Nature and Woodland Agency (ANB) del governo fiammingo e il Bosland e si pone l'obiettivo di far conoscere la foresta del Bosland in modo diverso rispetto al solito e con un'esperienza unica al mondo. La pista ciclabile tra gli alberi del Belgio è studiata in modo da far salire gradualmente, attraverso un percorso circolare, i ciclisti salgono gradualmente dal livello pianeggiante fino a 10 metri di altezza tra gli alberi.
All’interno della foresta nella provincia belga di Limburgo è stata inaugurata una nuova concezione di pista ciclabile posta a 10 metri di altezza tra gli alberi e guarda a 360° tra le chiome. Pedalando lungo la Cycling through the trees puoi vedere, sentire e annusare la natura circostante come mai prima d’ora.
Un giudice statunitense ha deciso il pagamento da parte di Facebook di un risarcimento nei confronti di alcuni utenti istituenti una class action avviata nel lontano 2011 ed incentrata sulle accuse nei confronti di Zuckerberg di aver violato la privacy attraverso i caratteristici "Sponsored Stories". Secondo i rapporti esternati da Reuters, l'azienda di Menlo Park, dovrà pagare almeno 15$ per ogni utente facente parte della class action come risarcimento del danno avvenuto. Gli utenti infatti, secondo quanto dichiarato dai legali difensori, hanno avuto pubblicizzate in modo troppo elevato i propri gusti personali riguardanti le cosiddette "storie sponsorizzate" ossia annunci che pubblicizzano l’azione di un utente, magari un commento, un mi piace ad un post o una condivisione e che vengono mostrati esplicitamente e pubblicizzati agli amici di questo stesso utente. Questo tipo di pubblicità su Facebook è decisamente sottovalutata – e forse poco conosciuta – ma vi consente di veicolare traffico al vostro sito con un solo click dell’utente. L’utente vedrà questo post in maniera naturale, nello stream principale delle notizie: potrà capire che si tratta di un post sponsorizzato solo dal tag "sponsored" che appare in basso a destra.
Una class action istituita nel 2011 da alcuni utenti di Facebook ha portato al pagamento di un risarcimento da parte del Social Network, per aver violato la privacy nella pubblicazione di ‘Sponsored Stories’ nei vari profili.
È morto all'età di 73 anni il cantante americano Benny Mardones. L'artista ha combattuto per diverso tempo contro il morbo di Parkinson, ed è proprio in seguito all'aggravarsi della malattia che si è spento nella notte del 29 giugno nella sua casa di Menifee, accanto a sua moglie Jane. Il cantautore è stato una delle voci note degli Anni Ottanta, uno dei brani per cui è particolarmente ricordato è "Into the Night" che entrò nella Top 20 della classifica Billboard Hot 100 due volte, a distanza di quasi dieci anni l'una dall'altra. In realtà Benny è un nome d'arte, infatti il cantante nacque come Ruben Armand Mardones a Cleveland il 9 novembre 1946, mentre suo padre, Ruben Mardones Sr., era di Santiago del Cile. La sua infanzia l'ha trascorsa a Savage, nel Maryland. Concluso il liceo decise di iscriversi alla Marina degli Stati Uniti e prese parte alla guerra del Vietnam. Una volta tornato dalla guerra, si trasferì a New York per assecondare la sua passione per la musica. La sua carriera nel mondo musicale è esplosa nel 1980, in quegli anni fu soprannominato "The Voice", per il suo timbro di voce e le performance molto appassionate. Il singolo Never Run, Never Hide sempre del 1980 ha scalato la classifica di Billboard Hot 100 e ha catapultato Mardones nella celebrità totale. La sua canzone più nota, "Into The Night" è stata suonato oltre 8 milioni di volte e fino ad oggi è ancora uno dei brani rock più ascoltati d'America. IN seguito alla dipendenza dall'alcool fu costretto ad allontanarsi dalle scene. Come parte della sua eredità, il desiderio finale di Benny Mardones è stato quello di donare il suo corpo dopo la morte alla ricerca per il Parkinson. Il cantautore ha lasciato la sua adorata moglie Jane, suo figlio Michael e sua sorella Louise. La moglie, qualche ora dopo la sua scomparsa ha poi dichiarato:
All’età di 73 anni è morto il cantante Benny Mardones. Il cantautore ha combattuto a lungo contro il Parkinson, per le cui conseguenze si è spento nella notte del 29 giugno. Il suo singolo più noto, “Into the Night”, lo ha reso una della voci più celebri degli Anni Ottanta, quando ha svettato le classifiche rock americane. A poche ore dalla sua scomparsa, la moglie Jane ha voluto ricordarlo: “Ho perso l’amore della mia vita”.
Ha inaugurato il 17 settembre 2016, con un ritardo di meno di un mese dalla data di fine costruzione prevista, il nuovo aeroporto del Turkmenistan. Sorge ad Ashgabat, la capitale del paese, e rappresenta il più grande aeroporto del Turkmenistan. Si struttura su cinque livello sotto un tetto a forma di falco disteso in volo e presente come "un impianto di tecnologia strategica,a costruire con tutte le moderne esigenze degli standard internazionali e delle misure di sicurezza", ha detto il Presidente del Turkmenistan, Gurbanguly Berdymukhammedov. Il Turkmenistan non è uno dei paesi più ospitali al mondo: per accedervi c'è bisogno di un visto e per restarvi anche solo cinque giorni necessita un particolare permesso del governo. Sarà per questo che questo stato arido dell'Asia Centrale è visitato solo da 105 mila turisti l'anno. Stupisce dunque la recente inaugurazione del nuovo aeroporto del Turkmenistan, tanto da chiedersi perché Ashgabat, che non è la città più grande del paese, abbia bisogno del più grande aeroporto dell'Asia centrale. Lo stesso Mr. Berdymukhammedov ha fornito la risposta a questa domanda presentando Ashgabat come uno dei più grandi centri di trasporto intercontinentali. Il nuovo aeroporto internazionale di Ashgabat è stato costruito con l'obiettivo di rispondere al crescente trasporto di passeggeri nazionale ed internazionale del Turkmenistan: "L'aeroporto internazionale di Ashgabat è pronto a diventare il nuovo punto di riferimento del paese con i suoi servizi aggiuntivi". Il terminal del nuovo aeroporto internazionale di Ashgabat si ispira ai simboli nazionali del Turkmenistan. È stato costruito sostituendo le strutture aeroportuali esistenti del Turkmenistan, che secondo i piani iniziali dovevano essere solo riqualificate e ampliate. La nuova struttura invece, simile ad un falco in volo, potrà ospitare fino a 1.600 passeggeri ogni ora, cioè circa 17 milioni di passeggeri nazionali e internazionali ogni anno. Con una superficie totale di 161,851 m² chiusa, il terminal dispone di 15 ingressi a ponte per i passeggeri.
È costato oltre 2 milioni di dollari il nuovo aeroporto di Ashgabat, in Turkmenistan, e potrà accogliere 17 milioni di passeggeri all’anno, anche se la città viene visitata solo da 105 mila turisti l’anno.
L'Isola dei Famosi 7 è iniziata non proprio sotto i migliori auspici, soprattutto considerato la caduta in diretta di Simona Ventura poco dopo l'inizio della trasmissione. Non sono mancate le polemiche e i primi screzi, che hanno trovato lo sfogo più grande nelle nomination, ancora una volta l'unico modo di sbarazzarsi dei naufraghi più scomodi e fastidiosi. Tre i nomi di questa settimana: il prevedibile Aldo Busi, incline alle discussioni già per natura, l'ex tronista Federico Mastrostefano, conosciuto nella trasmissione Uomini e Donne come ragazzo ben fermo nelle sue idee, e Simone Rugiati, forse una scoperta lontano dai fornelli. Chi la spunterà tra queste personalità molto forti?
Federico Mastrostefano è in nomination con Aldo Busi e Simone Rugiati dopo le prime votazioni all’Isola dei Famosi 7.
Il mondo della moda e dello spettacolo sono stati ormai invasi dai "figli di" che, complice il loro cognome famoso, riescono a raggiungere la notorietà senza fare troppa fatica. Tra tutti, a distinguersi per fascino e bellezza è stata soprattutto Deva Cassel, la primogenita di Monica Bellucci e Vincent Cassel che già da tempo spopola nel fashion system. Nelle ultime ore ha raggiunto un nuovo traguardo e lo ha fatto proprio al fianco della mamma: le due hanno posato per la prima volta insieme in copertina, dando prova del fatto che la sensualità e lo splendore sono due caratteristiche ereditarie nella loro famiglia. Monica Bellucci e Deva Cassel sono le protagoniste della cover del numero di luglio di Vogue Italia, rivista a cui hanno rilasciato anche un'esclusiva intervista in cui parlano del loro rapporto profondo. È la prima volta che posano insieme, l'unica volta che lo avevano fatto era quando la diva era incinta della sua primogenita ma all'epoca nessuno avrebbe mai immaginato che la bimba avrebbe seguito le orme della mamma durante l'adolescenza. Al di là della bellezza mozzafiato e dell'incredibile somiglianza che le contraddistingue, c'è un altro dettaglio che ha attirato le attenzioni del pubblico: la mamma si è "fatta da parte", apparendo molto laterale e leggermente tagliata nello scatto. È stata Monica in persona a volere proprio questa posa e il motivo è molto semplice: vuole lasciare i riflettori alla figlia Deva, come se le passasse il testimone nella speranza che il suo futuro sia costellato di successi. A post shared by Monica Bellucci (@monicabellucciofficiel)
Monica Bellucci e Deva Cassel hanno posato per la prima volta insieme, lo hanno fatto per la copertina di Vogue Italia, sulla quale sono apparse super glamour in total black. Mamma e figlia hanno indossato lo stesso abito, rendendo ancora più evidente la somiglianza che le accomuna.
L'anteprima del tour italiano dei Cranberries avrebbe dovuto tenersi il prossimo 12 giugno al Teatro degli Arcimboldi di Milano, quando Dolores O' Riordan e compagni avrebbero portato su quel palco "Something Else", ovvero la raccolta in chiave orchestrale del meglio di una delle band simbolo degli anni '90, autrice di hit come "Zombie", "Linger", "Ode to my family", e che in questo nuovo lavoro racchiude anche 4 brani inediti. È stata Live Nation, società organizzatrice, ad annunciare la cancellazione del concerto, adducendo motivi personali della cantante che, tramite un comunicato ufficiale della band, ha annunciato: "Purtroppo la cantante Dolores O’Riordan ha avuto istruzioni dai medici di interrompere le attività per le prossime 4 settimane, per motivi di salute. Questo significa che le prossime date in calendario non potranno avere luogo". Per adesso, quindi non dovrebbero esserci problemi per le altre 4, ovvero quelle che si terranno il 23 giugno a Piazzola sul Brenta (PD) per il Postepay Sound (Anfiteatro Camerini), il 24 giugno a Firenze per Firenze Rocks (Visarno Arena – Parco delle Cascine), il 26 giugno al Luglio Suona Bene (Cavea Auditorium Parco della Musica) di Roma e il 27 giugno a Cattolica per l'Arena dei Suoni (Arena della Regina). La band fa anche sapere che stanno cercando di riprogrammare i concerti che sono costretti a saltare: "Stiamo lavorando per cercare di riprogrammare i concerti, sarà nostra premura informare il pubblico di aggiornamenti in tempo reale. Posteremo il prima possibile i dettagli per ottenere il rimborso dei biglietti. Siamo molto spiacenti per qualsiasi disguido e delusione questo possa provocare nei fan, è stata una decisione presa a malincuore ma la salute di Dolores è più importante".
Problemi di salute per la cantante Dolores O’Riordan hanno costretto i Cranberries a cancellare una parte del tour, facendo saltare anche la prima delle date italiane che avrebbe dovuto tenersi al Teatro Arcimboldi di Milano.
Pace fatta tra i Sussex e Sua Maestà la regina Elisabetta? I rapporti tra Harry e Meghan e il resto della famiglia reale, fino a pochi giorni fa, sembravano più tesi che mai. Fin dalla famosa Megxit, l'allontanamento di Meghan e Harry da Londra, è stato un crescendo di incidenti diplomatici: prima l'intervista bomba rilasciata a Oprah Winfrey in cui la coppia muoveva accuse di razzismo alla famiglia, poi il podcast in cui Harry paragonava la sua vita a palazzo a uno zoo. Adesso però sembra che tutte le incomprensioni passate siano state lanciate alle spalle: secondo il Daily Mail la regina ha invitato i Sussex alle celebrazioni del giubileo del 2022. Se il rumor fosse confermato sarebbe un vero e proprio ramoscello d'ulivo.
Harry è tornato in Inghilterra: tra pochi giorni verrà inaugurata una statua dedicata alla memoria di Lady Diana e lui voleva essere presente. Dopo un anno di rapporti molto tesi con la famiglia reale sembra che ci sia aria di riconciliazione: i tabloid inglesi dicono che i Sussex parteciperanno al giubileo del 2022.
Prima uno scarabocchio, con tanti giri di tondeggianti che simulano un vortice, poi l’ovale di un viso con dei puntini a indicare occhi e bocca, poi il corpo e in ultimo le mani e i piedi: disegnare e dipingere per i bambini è una cosa davvero seria che mette in moto tutte le loro percezioni, la loro capacità di analisi e di sintesi (anche se non sanno nemmeno cosa significhi analisi e percezione), e rende più nitido il loro sguardo sul mondo. Perché disegnare e “produrre” opere d’arte utilizzando tecniche diverse sviluppa tante capacità nel bambino permettendogli di metterle in gioco tutte insieme: favorisce l’apprendimento della scrittura e della lettura, migliora le capacità motorie, quelle logiche e matematiche e aumenta l’autostima. Ma non è finita qui. L’arte è una dimensione che anche i bambini amano esplorare per poter dare concretezza ai sentimenti, alle emozioni e ai bisogni che sentono nel cuore. Lo fanno con semplicità, senza le strutture e la grande storia dell’Arte che gli adulti hanno imparato ad amare: ma non per questo sono meno profondi o meno impazienti di confrontarsi a tu per tu con l’opera d’arte. Famosa è la riflessione di Bruno Munari, un appassionato del mondo dell’infanzia che scrisse: “C'è sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di ciccì e di coccò e di piciupaciù. Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate invano; non capiscono cosa vogliono e tornano ai loro giochi, giochi semplici e molto seri. Conservare l'infanzia dentro di sé vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare. Progresso è quando si semplifica e non quando si complica.” Diventa facile capire perché in questi anni sono nati gli album degli Artonauti, ossia delle raccolte di figurine tutte dedicate al mondo dell’arte e degli artisti che con semplicità e in modo divertente cercano di educare gli occhi e il cuore dei bambini alla bellezza. Se la bellezza salverà il mondo, come diceva Dostoevskij, meglio iniziare a salvarlo da subito e supportare gli avventurosi protagonisti dei viaggi, Ale, Morgana e il cane Argo, nella scoperta dell’arte di tutto il mondo e di tutti i tempi. E quale bellezza? Un album è dedicato all'arte del ‘900, e parla “la lingua” di Matisse, Kandinsky, Modigliani e Boccioni, un altro all'arte, attraversando i secoli di Michelangelo, Monet e Gauguin, mentre il terzo indaga le origini del mondo viste da diverse culture: una raccolta di miti e tradizioni, da quelle egiziane a quelle persiane, da quelle indiane a quelle cinesi, da quelle giapponesi a quelle aborigene. Ogni album è una scoperta che stimola curiosità e sviluppa anche le capacità manuali e digitali: non solo figurine e conoscenza, ma giochi e laboratori da realizzare inquadrando dei Qr code dedicati. Un viaggio tra le grandi domande dell’uomo che per primi i bambini vogliono porsi: e noi da dove veniamo? Scopriamolo insieme. Non è un caso che uno dei grandi maestri del Novecento “puntava” alla semplificazione e a vedere il mondo come un bambino: “A dodici anni dipingevo come Raffaello, però ci ho messo tutta una vita per imparare a dipingere come un bambino”. Molti artisti come lui hanno cercato di mantenere viva la curiosità e lo sguardo dei bambini per tutta la loro vita. Forse perché riescono a vedere cose ormai scontate per gli adulti? Forse perché riescono a “sentire” in modo non consueto? Quel che è certo è che l’arte stimola i bambini a conoscere se stessi, a sviluppare empatia e a migliorare il mondo. Meglio iniziare fin da piccoli. A post shared by Artonauti (@artonauti) A post shared by Artonauti (@artonauti)
Ogni bambino con una matita in mano disegna mettendoci impegno e tutto se stesso: il risultato è un piccolo capolavoro per ogni genitore, ma anche un passo avanti nella conoscenza di sé e del mondo. Perché l’arte ha bisogno di mani e di menti creative e i bambini hanno bisogno di bellezza negli occhi e nel cuore. Ecco come aiutarli a continuare a creare.
Ancora atti vandalici contro i trasporti pubblici di Milano: nella serata di sabato 15 maggio, alcuni ragazzi avrebbero distrutto un autobus e aggredito un autista. I mezzi presi di mira fanno entrambi parte della linea 67 di Atm. Il conducente non avrebbe riportato ferite tanto da non aver allertato le forze dell'ordine. Uno dei due mezzi invece – considerati i danni – è stato riportato in deposito. Stando alle prime informazioni ottenute, il primo attacco si è verificato intorno alle 20.30 in via Scanini. L'autobus si stava dirigendo verso il deposito quando i ragazzi sono riusciti a salire e hanno prima insultato l'autista e poi lo hanno spintonato. Subito dopo sarebbero scesi. Il secondo attacco è andato in scena poco dopo all'incrocio tra via Olivieri e via delle Forze Armate: il gruppo – non è chiaro se sia lo stesso – è salito sempre su un bus della stessa linea e avrebbe spaccato una bottiglia di liquore, devastato la macchinetta obliteratrice e distrutto il dispenser con il gel igienizzante. Anche in questo caso, sarebbero scesi subito dopo. L'autista è stato così costretto a riportare il pullman al deposito.
Sabato scorso, alcuni vandali hanno preso di mira due autobus di Atm a Milano: in uno sono saliti e hanno insultato e spintonato l’autista, su un altro invece hanno distrutto il dispenser con il gel igienizzante, devastato la macchinetta obliteratrice e rotto una bottiglia di liquore. Non è chiaro se si tratti dello stesso gruppo, i giovani comunque hanno fatto perdere le loro tracce.
Partono domani gli MTV Awards 2015 che si terrà anche quest'anno al Parco delle Cascine di Firenze e avrà come padrone di casa della terza edizione dello show il rapper Emis Killa, che l'anno scorso fu protagonista con la sua Maracanã. Uno show che porterà sul palco toscano alcuni dei nomi più in auge della musica italiana contemporanea, introdotti e premiati da nomi dello spettacolo, dello sport e della rete. Siamo molto contenti di essere di nuovo a Firenze per l’edizione 2015 degli MTV Awards – ha affermato in conferenza stampa a Firenze Andrea Castellari, Amministratore Delegato Viacom per Italia, Medio Oriente e Turchia – È il quinto anno consecutivo che Firenze ci ospita e per il secondo anno saremo nella bellissima cornice del Parco delle Cascine. Ringrazio quindi il Sindaco, Dario Nardella, e il Comune di Firenze per questa grande opportunità e attendiamo quindi l’evento di domenica! Quello degli MTV Awards è ormai un appuntamento fisso che va avanti da 5 anni e quest'anno porta sul palco ospiti del calibro di J-Ax, Max Pezzali, Marco Mengoni, Fedez, Malika Ayane, Nek, Annalisa, Lorenzo Fragola, Francesca Michelin e il dj producer francese Feder feat. Lyse con i The Kolors che si esibiranno in apertura. Un parterre importante che vedrà dietro al palco, a raccontare quello che succede, Fred De Palma, mentre i presenter saranno, come annunciato: Ginamarco Pozzecco, allenatore di pallacanestro ed ex giocatore professionista, la ginnasta Francesca Deagostini insieme ai Ginnasti, protagonisti del docu-reality di successo di MTV “Ginnaste – Vite Parallele”, Pif (che torna anche quest'anno), il comico Enrico Brignano, la show-girl Juliana Moreira, il presentatore tv Daniele Battaglia, il cuoco Chef Rubio, l’attore Fabrizio Rossi, Angelina che arriva direttamente dalla terza edizione di Pechino Express, la fashion blogger Chiara Nasti, lo speaker radiofonico Willwoosh e i comici e star del web PanPers. Torniamo con piacere ad ospitare gli MTV Awards, appuntamento ormai consolidato che ogni anno porta in città il meglio della musica pop del momento e richiama migliaia di giovani anche grazie alla gratuità dell’evento e della simpatia, bravura e popolarità dei protagonisti” ha commentato Dario Nardella, Sindaco di Firenze. “Gli MTV Awards si inseriscono nel contesto dell’Estate Fiorentina, quest’anno particolarmente centrata sulla musica dal vivo e sui concerti all’aperto, e contribuiscono inoltre a valorizzare un luogo come il Parco delle Cascine sul quale l’amministrazione punta molto e che, grazie agli ampi spazi immersi nel verde, è particolarmente indicato per accogliere i giovani che vogliono passare una serata live con i loro idoli musicali.
Parte domani da Firenze la nuova edizione degli MTV Awards che vedrà salire sul palco del Parco delle Cascine alcuni degli artisti italiani più in voga del momento.
Il 26 marzo prossimo sbarca nelle nostre sale “Cake”, intenso film drammatico diretto da Daniel Barnz, con protagonista una straordinaria ed inedita Jennifer Aniston. Inedita perché l’attrice ci ha sempre fatto ridere e divertire con la serie cult "Friends" e con commedie come “Una settimana da Dio”, “Come ammazzare il capo…e vivere felici”, “Nudi e felici”, “Come ti spaccio la famiglia”, ma adesso il registro cambia decisamente. “Cake” è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival nel settembre 2014 ed è incentrato sulla storia di Claire (Aniston), una donna che soffre di dolori cronici, che porta cicatrici sul volto, che resta quasi affascinata dal suicidio di una donna che conosce appena e cerca la salvezza nel marito di quest'ultima. Uno di quei ruoli che capitano una sola volta nella vita e che ha portato l’attrice, incredibilmente trasformata nel fisico, ad essere nominata ai Broadcast Film Critics Association Awards, ai SAG Awards e ai Golden Globe, ma è stata clamorosamente esclusa dagli Oscar 2015. Beh, a giudicare dal trailer, la sua esclusione sembrerebbe assurda, ma dal prossimo marzo, anche il pubblico italiano potrà dire la sua in merito. Claire Simmons è una donna che soffre. Il suo dolore fisico è evidente dalle cicatrici che segnano il suo corpo e dal modo in cui si trascina in giro, sussultando a ogni tentativo di fare un passo. Non è brava nemmeno a nascondere il suo dolore interno, quello che le portano le sue emozioni. Spinta fino al punto dell'insulto violento, la rabbia di Claire ribolle in quasi tutte le sue interazioni con gli altri. È stata allontanata da suo marito, dai suoi amici; anche il suo gruppo di supporto sul dolore cronico l'ha buttata fuori. L'unica persona rimasta nell'altrimenti solitaria esistenza di Claire è la sua badante e domestica, Silvana, che poco sopporta il bisogno di liquori e pillole del suo capo. Ma il suicidio di Nina, uno dei membri del gruppo di supporto, fa giungere in lei una nuova ossessione. Facendosi continue domande sulla morte di una donna che conosceva a malapena, Claire esplora il confine fra vita e morte, abbandono e cuore spezzato, pericolo e salvezza. Mentre si insinua nella vita del marito di Nina, Roy, e il figlio che la donna ha lasciato,Claire forse troverà un modo di salvare se stessa.
L’attrice interpreta il ruolo di Claire Simmons, una donna che soffre di dolori cronici, che porta cicatrici sul volto e resta quasi affascinata dal suicidio di una donna che conosce appena e cerca la salvezza nel marito di quest’ultima. Un ruolo inedito per la Aniston, nominata ai SAG Awards e ai Golden Globe, ma clamorosamente snobbata agli Oscar 2015.
"Combatteva con una sua grave situazione di difficoltà personale che nulla c'entrava con il suo lavoro da medico e con il suo studio e sperimentazione sul plasma ipermmune come cura contro il Covid". Lo tiene a precisare a Fanpage.it il direttore generale di Asst Mantova Raffaele Stradoni nel ricordare il dottor Giuseppe De Donno, il medico trovato morto suicida nella sua casa a Curtatone, nel Mantovano, nel pomeriggio di martedì 27 luglio. "Si sono dette tante cose, ma non si può assolutamente pensare che fosse associato ai no-vax. Anzi, il dottor De Donno era uno dei primi 100 vaccinati del 27 dicembre, il primo giorno di somministrazione delle dosi contro il Coronavirus in Lombardia". Il direttore smentisce così complotti e notizie false che sono state riportate soprattutto sui social nelle ore successive la morte. Così come non conferma che il gesto dell'ex primario di Pneumologia all'ospedale Carlo Poma di Mantova sia legato alla riuscita o meno della sperimentazione sul plasma iperimmune che stava comunque andando avanti con l'Università di Pavia seppur la comunità scientifica nazionale e internazionale non ne avesse mai promosso l'efficacia durante i mesi di pandemia. "Quello che è successo è legato a una sua difficile situazione personale", ribadisce Stradoni. "Da tempo il dottore De Donno stava vivendo un momento di fragilità. Combattere il virus in prima fila in ospedale lo aveva aiutato, ma ormai da mesi aveva poi preso un periodo di malattia dall'ospedale. Tutti noi colleghi abbiamo cercato di stargli il più vicino possibile". Infine la decisione qualche giorno fa di dimettersi dall'ospedale e di andare a fare il medico di medicina generale a Porto Mantovano, comune vicino a Mantova: "Con il suo nuovo incarico aveva detto di stare meglio. Era un ottimo medico, la sua bravura era nota a molti in paese tanto che aveva già una lunga fila di pazienti dopo pochi giorni. Ora la notizie della sua morte ha sconvolto anche noi colleghi dell'ospedale", precisa il direttore Stradoni.
Il direttore generale di Asst Mantova Raffaele Stradoni ha spiegato a Fanpage.it che il dottor Giuseppe De Donno, trovato morto suicida nella sua casa a Curtatone (Mantova) nel pomeriggio di martedì 27 luglio, “combatteva da tempo una grave situazione di difficoltà personale che lo aveva già da mesi allontanato dall’ospedale. Noi colleghi abbiamo fatto di tutto per stargli vicino”. Nulla dunque c’entra con il successo o meno della sua sperimentazione sul plasma iperimmune come cura contro il Covid.
Amanda Tallman ha 29 anni e 5 anni fa ha deciso di convolare a nozze con Dan, l’attuale marito 30enne originario di Lake Orion, nel Michigan. A differenza di tutti le spose “normali”, Amanda ha scelto di incidere sulla fede nuziale una frase divertante: “Rimettilo”. L’obiettivo della ragazza era proprio quello di non far dimenticare l’anello neppure per sbaglio al suo maritino ed ha pensato a qualcosa di originale per farglielo entrare nella testa. Naturalmente, il tutto è stato fatto per scherzo, tanto che la prima volta che Dan lo ha visto è scoppiato a ridere. Amanda non ha mai dubitato dell’amore di Dan, l’uomo che l’ha resa mamma di tre bambini. La foto di quella fede nuziale è stata recentemente caricata su Imgur dal testimone Jordan Goddard, migliore amico dello sposo, ed ha ottenuto in pochissimo tempo 800mila condivisioni, diventando virale. “La moglie del mio migliore amico ha fatto fare questa incisione sull’anello del matrimonio. Sono una coppia esilarante e questa è solo una fetta del loro umorismo”, ha dichiarato Jordan nel post che accompagna la foto.
Amanda e Dan sono una coppia felicemente sposata da 5 anni e, ancora oggi, gli amici parlano dei loro anelli nuziali. La donna ha infatti fatto incidere “Rimettilo” sulla fede del marito, così da non fargli dimenticare mai di indossarla, neppure per sbaglio.
L'enorme quantità di cioccolato che si abbatterà su Perugia durante l'Eurochocolate da sola rappresenta un motivo valido per partecipare al grande festival del cioccolato. Gli amanti del cacao, ma anche chi ha bisogno di un pò di dolcezza, non potranno perdere quest'evento ed immergersi in tonnellate di cioccolato. E come si sa questo alimento riscalda il cuore e rallegra l'umore. Anche se schiere di golosi seguiranno l'odore del cioccolato, non è questo l'unico motivo per partecipare all'Eurochocolate. La maggior parte dei motivi sono al sapor di cioccolato, ma ne potreste scoprire alcuni che difficilmente immaginate. Un sogno di molte mamme e non solo è andare all'Eurochocolate ed imparare a realizzare le stesse delizie preparate dai grandi chef. All'Eurochocolate, dove sembra che tutto sia possibile, si può fare anche questo. E durante l'evento chiunque, dai più esperti ma anche i più impacciati, potranno partecipare a laboratori e corsi di cucina dove i grandi chef sveleranno qualche loro piccolo segreto. Potrete diventare i re della cucina ed essere protagonista di cene e rinfreschi con gli amici. Attenzione però l'Eurochocolate di certo non fa miracoli. L'Eurochocolate non è solo corsa per accaparrarsi un pezzo di cioccolato, ma si può trovare anche un momento per il relax e la tranquillità. Nei centri estetici situati nei dintorni dell'area della manifestazione si possono prenotare dei trattamenti un po' particolari. Infatti se l'Eurochocolate è il regno del cioccolato anche i messaggi non possono essere da meno. Sarete immersi nella morbida e gustosa crema nera, che coinvolgerà tutti i sensi. Il cioccolato è famoso per essere un prodotto nutriente, e non solo quando viene mangiato, ma anche spalmato sulla pelle, la rende più giovane ed elastica. Quindi durane l'Eurochocolate ritagliate un pò di tempo per chocomassaggi, chocoprofumi, chocomake up e per immergervi in una vasca idromassaggio al profumo di cacao. I prezzi per questi trattamenti sono abbastanza alti, ma durante i giorni della manifestazione i centri benessere prevedono alcuni sconti ed agevolazioni per i visitatori dell'Eurochocolate. Andare all'Eurochocolate è una cosa seria. Passeggiare per le bancarelle e non lasciarsi sfuggire nessuna novità e provare tutto ma proprio tutto quello che c'è, è una missione a cui possono partecipare solo i più temerari. Si tratta di una folla di golosi che pur di non lasciarsi scappare alcun tipo di cioccolato, non guardano in faccia a nessuno e sono pronti a lottare per accaparrarsi ogni dolcezza. Se si vuole evitare di incontrare questo esercito meglio evitare di andare all'Eurochocolate durante il week end. Infatti questi liberi dagli impegni e dal lavoro sono pronti ad impossessarsi della città. Se siete persone più tranquille meglio visitare l'Eurochocolate negli altri giorni per non finire in una lotta corpo a corpo. Se invece il vostro desiderio è quello di essere arruolati nell'esercito dei golosi, prepararvi a sgomitare nell'assalto agli stand del cioccolato. Questo appare il motivo più banale per andare all'Eurochocolate, ed in effetti lo è. Perchè andare alla fiera del cioccolato se non per mangiare cioccolata? Ed in effetti durante l'Eurochocolate è impossibile non assaggiarne neanche un pezzetto. Sarete circondati dal cibo del buon umore che si presenterà in ogni forma e in ogni gusto. Pensate ad una città piena di cioccolato, con statue di fondente decorate con il latte, fontane di cioccolata calda e polvere di cacao un po' ovunque. Impossibile non lasciarsi andare alla tentazione. Oltre ad essere buono il cioccolato fa anche bene alla salute. E questa può essere usata come buona scusa per mangiarne senza avere rimorsi. Anche se effettivamente recenti ricerche hanno dimostrato che mangiare cioccolato fa vivere più a lungo e fa bene al morale. Quindi quale occasione migliore se non l'Eurochocolate, per lasciarsi andare alle tentazioni della gola, senza avere rimorsi. All'Eurochocolate di Perugia, il cioccolato non lo abbandonerete proprio mai, neanche di notte. Infatti a Perugia esiste un albergo del cioccolato, dove tutto è a tema di dolcezza. Si tratta dell Etruscan Chocohotel, dove il cioccolato è proprio dappertutto. Dal nome delle stanze, ai gadget, all'arredamento e persino i copriletti sembrano delle tavolette di cioccolato. Appena svegli il dolce profumo invaderà le vostre stanze, e far colazione in questo hotel sarà una vera goduria. Cornetti caldi saranno passati sotto una fontana di cioccolato fuso, e se questo non vi basta prima di andare a letto potrete deliziarvi con una rilassante tazza di cioccolata calda. Durante la manifestazione l'albergo propone dei pacchetti speciali con molte promozioni. Durante l'Eurochocolate è anche bene ogni tanto staccarsi dalla folla e dagli stand per visitare le bellezze della città. Le cose da vedere a Perugia sono tante, essendo la città un gioiello dell'arte italiana. Dalla Chiesa di santa Chiara, alla Galleria Nazionale dell'Umbria, uno dei musei più importanti del nostro paese, a piazza IV novembre, centro dell'Eurochocolate, ma dove si trova anche la Fontana Maggiore, ritenuta una delle più belle del medioevo, che purtroppo ha subito dei danni nel terremoto del 1348, ed è stata ricostruita assemblando, talvolta in modo non corrispondente all'originale. Ma le bellezze sono ancora molte, la bella cattedrale di San Lorenzo, l'arco etrusco di Augusto, e la Rocca Paolina che si raggiunge salendo per le scali mobili. Insomma anche senza cioccolata a Perugia non ci si annoia mai. Se il pomeriggio vi dedicherete a gustare tutto il cioccolato, di mattina potreste dedicarvi alla scoperta di luoghi incantati ed unici al mondo. A pochi chilometri da Perugia infatti si possono trovare delle località molto belle da visitare e dove fare delle piacevoli avventure nella natura. Un viaggio in Umbria porta alla scoperta di piccoli comuni arroccati sulle colline, borghi antichi, città dove arte e religione hanno creato un connubio che le rende speciali. Una città da visitare è senza dubbio Assisi, la cui bellezza è indiscussa, dove si viene avvolti in un'atmosfera di pace, in un viaggio che non è solo spirituale, ma anche ricco di cultura, enogastronomia ed eventi, in un ambiente immerso in paesaggi incantevoli che interrompono il ritmo frenetico della vita quotidiana. Tra i dintorni da visitare anche Todi, Gubbio, Spoleto ed Orvieto.
Come ogni anno nel mese di ottobre un’ondata di cioccolata invaderà Perugia. Delizie e dolcezze attireranno l’esercito dei golosi che potranno assaporare questa bontà in tutti i gusti e forme. Se questo non basta come motivo per andare all’Eurochocolate, ce ne sono molti altri, tra cui qualcuno che non immaginate.
La puntata di ‘Uomini e Donne‘, registrata mercoledì 19 aprile, è stata dedicata al Trono Classico. Si parte subito da Cartasegna. Marco non accetta di uscire con Federica perché la corteggiatrice gli chiede di organizzare l'esterna e lui la vive come un ricatto. Jack lo critica: "Vuoi fare il tronista, sei pesante". In un video successivo, Marco Cartasegna spiega a Federica di reputare i suoi comportamenti puerili. Inoltre, è convinto che lei abbia sceso le scale per Luca Onestini e dunque, ritiene che debba mostrare più delle altre. Poi la sorprende con un "mi sei mancata". In studio, Luca critica il comportamento di Marco, inoltre, lo rimprovera per la protesta che il tronista avrebbe espresso in modi presumibilmente inopportuni, nella scorsa puntata. A suo dire, Marco si sarebbe infastidito perché non ha avuto sufficiente spazio durante la registrazione e avrebbe reagito con "urla e sferrando calci contro il muro" fuori dallo studio. Tina Cipollari interviene sostenendo di comprendere la reazione di Marco, perché Gianni Sperti non ha fatto altro che parlare delle stesse cose per un'ora, poi aggiunge: "Fuori dallo studio uno è libero di fare quello che vuole!" Va in onda l'esterna con Giorgia, nella quale Marco parla di Luca e del suo tentativo di screditarlo. Maria chiede un parere a Gianni sulle esterne, ma l'opinionista replica che non ha ancora sentito "gli argomenti importanti" di cui si è discusso nell'ultima puntata. Così, scatta un battibecco tra Marco e Sperti. Interviene Rosa Perrotta, che si ritiene offesa dalle affermazioni fatte da Gianni Sperti nei suoi confronti, nell'ultima registrazione. L'opinionista ha accusato la tronista di avere un accordo con il corteggiatore Alex e di essersi prestata a fare un video sexy con Fabrizio Corona. Tra loro riprende la discussione. Daniela interviene dal pubblico per sottolineare che da più di un'ora si sta parlando solo di Marco e dunque, il tronista non dovrebbe lamentarsi.
A svelare l’accaduto è stato Luca Onestini, durante la puntata di ‘Uomini e Donne’ registrata mercoledì 19 aprile. Marco Cartasegna avrebbe reagito con “urla” e “calci contro il muro” al fatto che non gli sia stato dato sufficiente spazio nel corso della puntata.
In attesa di conoscere il verdetto definitivo sull'eventuale espulsione o meno di Ermal Meta e Fabrizio Moro dal Festival di Sanremo 2018, il pubblico sembra stare dalla loro parte. Lo rivela in modo netto il sondaggio di Fanpage.it: i nostri lettori, a grande maggioranza, ritengono che Meta e Moro non debbano essere squalificati per violazione del regolamento, dopo che la loro "Non mi avete fatto niente" è risultata molto simile al brano "Silenzio", del medesimo autore Andrea Febo. I dati sono chiari: per l'81% dei lettori di Fanpage.it, Ermal Meta e Fabrizio Moro non devono essere esclusi da Sanremo 2018. Il 19% dei rispondenti al sondaggio ritiene invece che il duo dovrebbe essere squalificato definitivamente. Conosceremo il verdetto della Rai, verosimilmente, nella conferenza stampa di oggi, 8 febbraio. La decisione deve per forza di cose essere presa dai vertici in tempi rapidi: stasera si esibiranno infatti 10 Big (i restanti, dopo i 10 saliti sul palco ieri sera), per aggiornare la classifica in attesa della serata duetti prevista per domani. A prescindere da come andranno le cose, appare chiaro che il pubblico crede alla buonafede dei due artisti. Attualmente, Ermal Meta e Fabrizio Moro risultano sospesi, in attesa di verifiche per capire se davvero la coppia ha violato il regolamento del Festival, in realtà tutt'altro che chiaro. Sanremo dà infatti la possibilità di portare una canzone che cita altri brani preesistenti, fino al 30% della sua durata. La somiglianza netta tra i due ritornelli ha creato non poco malumore tra gli addetti ai lavori, ma il vero perno della vicenda potrebbe essere un altro: stabilire se davvero "Silenzio" (portata alle selezioni di Sanremo 2016 ma scartata) è stata commercializzata e rende quindi "Non mi avete fatto niente" un brano non inedito, dal momento che la prima canzone avrebbe guadagnato la pur modica cifra di 12 euro di Siae. All'annuncio della temporanea sospensione, Ermal Meta ha commentato così la decisione: "Abbiamo sentito parlare di plagio nei confronti della nostra canzone di Sanremo e il pomo della discordia è una canzone scritta da Andrea Febo (collaboratore storico di Fabrizio) che venne presentata nelle Selezioni di Sanremo giovani di 3 anni fa, venne scartata e MAI commercializzata. Fabrizio, io e Andrea abbiamo mantenuto una parte di quella canzone per non sacrificare qualcosa di bello (cosa che abbiamo raccontato in più interviste) e tutti e tre insieme abbiamo scritto una NUOVA canzone con un significato completamente diverso. Plagiare significa copiare, ma è ASSURDAMENTE RIDICOLO considerando che Andrea Febo ha scritto con me e Fabrizio “Non mi avete fatto niente”. (…) Siamo molto dispiaciuti di quello che sta accadendo perché non siamo venuti al festival a prendere in giro la gente, ma per abbracciarla. Siamo sicuri che tutto andrà per il meglio". Resta il fatto che Meta e Moro non hanno mai nascosto come "Non mi avete fatto niente" fosse un'autocitazione di "Silenzio".
Risultato nettissimo per il nostro sondaggio: secondo l’81% dei lettori Ermal Meta e Fabrizio Moro devono rimanere al Festival. Il duo è a rischio squalifica per l’evidente somiglianza tra “Non mi avete fatto niente” e il brano “Silenzio”, del medesimo autore.
Circa un mese fa è stata eletta la nuova Miss Italia Francesca Testasecca, la ragazza romana con i tatuaggi che rappresenterà la bellezza della nostra penisola per sempre e chissà che la sua carriera non sarà brillante come Cristina Chiabotto. Eletta nel 2006 ha conquistato subito il pubblico partecipando e vincendo a Ballando con le stelle e diventando la prima donna del Festivalbar e de Le Iene. Proprio al programma vorrebbe ritornare, perché è stata un'esperienza che l'ha fatta crescere: “Vorrei tornare a ‘Le Iene’ perché è il programma che rappresenta la mia prima esperienza di conduzione, mi ha svezzato e formato: a distanza di anni lo rifarei con una maturità diversa, anche con un look diverso”. Dichiarazioni rilasciate al mensile Maxim dove appare sexy come non mai con un body aderente nero e con capelli avvolti dietro, appare caliente come una torera. La dolce ragazzina si sta trasformando in una donna, che vuole essere l'anti Belen Rodriguez. Proprio della futura valletta di Sanremo 2011 commenta la carriera: “Lei sta facendo le proprie scelte lavorative sfruttando appieno la sua immagine, di certo io sono l’ultima persona che possa giudicarla. Osservo gli altri e ciò che mi circonda, ma mi concentro sul mio cammino”. Insomma, Cristina non ha niente di cui temere, anzi, si vocifera che George Clooney la vorrebbe in uno dei suoi prossimi film. Per quanto riguarda il lato sentimentale, invece, va tutto a gonfie vele. Da cinque anni è legata all'attore napoletano Fabio Fulco ma riescono sempre a dribblare il gossip cercando di tener riservata la loro storia d'amore quanto più è possibile: “La riservatezza non deve essere confusa con la noia, anzi, può regalare un lato misterioso niente male…”.
Cristina Chiabotto, ex Miss Italia, appare sulla copertina di Maxim sexy come non mai e sogna di tornare al Le Iene e di essere l’anti Belen Rodriguez.
Eugenio Colombo e Francesca Del Taglia si sposano! Dopo poco più di un anno di relazione e la nascita del loro piccolo Brando, la coppia uscita da Uomini e Donne ha annunciato ufficialmente che le nozze saranno celebrate entro il prossimo giugno. Ad annunciare il lieto evento sono proprio i diretti interessati che, in un’intervista rilasciata a Pomeriggio 5, hanno svelato che l’intenzione di sposarsi c’era sempre stata ma che, fino a oggi, non avevano ancora trovato il momento giusto per organizzare le cose per bene. Per fortuna, i due piccioncini sarebbero riusciti a trovare lo spazio necessario per dedicarsi a questo progetto. Solo uno è “l’inconveniente”, l’unico impasse che l’ex tronista di Uomini e Donne non è ancora riuscito a superare: Francesca gli avrebbe “bruciato” ogni tentativo di sorprenderla con una proposta di matrimonio ed Eugenio sta ancora arrovellandosi per cercare il modo di chiederla in sposa senza che la sua compagna debba necessariamente sapere tutto in anticipo. Alla domanda di Barbara D’Urso, Colombo ha risposto: Ti dico che le nozze avverranno in quest'anno e mezzo, sto pensando a come chiederle di sposarmi perché lei mi ha "bruciato" tutti i modi possibili per farle una proposta. Entro giugno, però, ci sposeremo.
Francesca Del Taglia ed Eugenio Colombo si sposeranno entro giugno 2015. Le nozze potrebbero quindi avvenire nello stesso periodo in cui anche Cristian e Tara pronunceranno il sì.
Ettore Scola, presidente del Bari Film Festival, in occasione della presentazione della quarta edizione della manifestazione in programma dal 16 al 23 marzo, si è soffermato sulla situazione italiana e sulla crisi della cultura nel nostro Paese. Un'Italia senza Papa, senza un Governo, senza idee, senza un Presidente della Repubblica, può essere salvata solo dalla cultura Un accorato appello a quei valori fondamentali che hanno da sempre fatto distinguere il nostro Paese e che nel momento in cui ci troviamo possono essere la sola ancora di salvezza. Stiamo vivendo un momento in cui il paese è confuso e stordito, le forze politiche non sono d'accordo su nulla, le proposte sono una in contrasto con l'altra, non esistono elementi di convergenza. E se questa edizione del festival, un evento culturale che abbraccia cinema, poesia, teatro, incontri, memoria, potesse suggerire una proposta su cui convergere e cioè la riaffermazione dell'importanza basica della cultura?
L’accorato appello del regista alla cultura come strumento di ripresa per l’Italia, durante la presentazione del Bif&st 2013.
Stefano Mordini, dopo l’esordio dietro la macchina da presa con “Provincia meccanica”, in concorso al Festival di Berlino nel 2005, torna nelle sale col suo secondo lungometraggio, tratto dall’omonimo e pluripremiato romanzo di Silvia Avallone. La pellicola è stata presentata alla selezione ufficiale delle Giornate degli Autori alla 69esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, riscuotendo un notevole successo. Il film ci porta nel mondo delle acciaierie, fatto di adolescenti che passano direttamente dalle scuole alla fabbrica, senza aver conosciuto nulla di quanto accade fuori da quel grigio contesto che annulla l’individualità delle persone. Una realtà durissima che, prendendo la città di Piombino come esempio e metro di paragone, ci sbatte in faccia delle situazioni estremamente vere ed esperienze che riguardano tantissimi giovani di oggi. Da non perdere. Anna e Francesca, due adolescenti, amiche da sempre, sono cresciute in un quartiere periferico di Piombino, in Via Stalingrado, tra le modeste case che sono come un’enorme villaggio destinato ai lavoratori della fabbrica d’acciaio che troneggia come una triste fortezza. Entrambe sognano di poter cambiare vita, di distinguersi da quella massa grigia, dalle famiglie violente e senza valori, spezzare quella catena inossidabile come l’acciaio, andando a vivere magari sulla vicina Isola d’Elba, per loro paradiso turistico privo di problemi. Alla loro storia, s’intreccia quella di Alessio, fratello di Anna, operaio integerrimo e fiero del suo lavoro duro ma pulito, che soffre per l’amore perso, Elena, diventata, nel frattempo, direttrice dell’acciaieria. Quando l’amore busserà, prepotentemente, alla porta di tutti loro, allora la vita prenderà una piega decisamente diversa, nel bene e nel male.
Il sogno di una vita fuori dalla fabbrica fornisce la forza necessaria alle due amiche Anna e Francesca di andare avanti tutti i giorni in una realtà dura e senza sconti.
Recentemente è stata confermata la presenza in concorso al prossimo Festival di Cannes 2011 di This Must be the place di Paolo Sorrentino, ma l'attesissimo nuovo film del regista campano arriverà soltanto ad ottobre tra i film in uscita, quanti non potranno essere nella città francese per gustarselo in anteprima cominciano a non vedere l'ora di poter ammirare il risultato ottenuto da Paolo Sorrentino in coppia con Sean Penn, per questo non abbiamo potuto fare a meno di segnalarvi questo gustoso filmato. Quello che vi stiamo proponendo è in termini tecnici definito un outtakes, ovvero un filmato ottenuto montando alcune delle scene eliminate dalla versione del film che arriverà nelle sale, ma nei 3 minuti e dieci secondi di cui si compone il filmato è possibile cominciare ad ammirare tutta la maestria che Paolo Sorrentino ha saputo mettere in This must be the place. Nel film Sean Penn presterà il volto a Cheyenne, una ex rock star che ritiratasi a vita privata sopravvive crogiolandosi nella noia della suo ritiro dalle scene. La vita del padre di Cheyenne è a gli sgoccioli, così la rock star decide di passare con il padre almeno gli ultimi giorni della sua vita. Arriva troppo tardi ed attanagliato dal senso di colpa per la prima volta riflette sull'umiliazione che il padre ha dovuto subire ad Auschwitz, per mano di Aloise Muller ufficiale delle SS. Cheyenne intraprende un viaggio alla ricerca del criminale nazista, che ora si nasconde negli Stati Uniti.
Cominciamo a sbirciare nel prossimo film di Paolo Sorrentino con Sean Penn grazie ad un filmato outtakes con 3minuti e 10 secondi di scene che non vedremo mai al cinema.
Anche il professor Roberto Burioni, virologo dell'Università Vita-Salute San Raffaele nonché uno degli scienziati più noti a livello mediatico in Italia, mette in dubbio la validità dei dati comunicati giornalmente dalla protezione civile e dalle Regioni (tra cui la Regione Lombardia) nel corso delle consuete conferenze stampa giornaliere. "I dati che ci leggono ogni giorno alle 18 non hanno molto senso – ha scritto Burioni su Twitter in risposta a un utente che gli chiedeva come mai, dopo settimane di misure di contenimento della pandemia, la curva dei contagi non accenni a diminuire. "La curva non esiste perché i dati che ci leggono ogni giorno alle 18 non hanno molto senso. Una delle cose che dovremmo fare è per l'appunto metterci in condizioni di avere dei dati affidabili", è stata la risposta completa del virologo. Nel corso della discussione sul social network, che era iniziata con un commento di Burioni rispetto all'intervista in cui Matteo Renzi ha iniziato a chiedere la riapertura dell'Italia – "Dobbiamo cominciare a pensare a una ripresa delle nostre vite: non possiamo pensare di stare in casa al fine di rimanere in casa per sempre. Però in questo momento la situazione è ancora talmente grave da rendere irrealistico qualunque progetto di riapertura a breve", aveva scritto il professore a riguardo -, il virologo è anche tornato sulla questione dei dati spiegando che, a suo dire, "bisogna fare tamponi ogni settimana su un campione della popolazione per vedere l'andamento reale dell'epidemia. E ricercare gli anticorpi nella popolazione per capire quanti hanno effettivamente contratto la malattia in queste settimane".
La curva dei contagi da Coronavirus secondo il professor Roberto Burioni “non esiste perché i dati che ci leggono ogni giorno alle 18 non hanno molto senso”. Lo ha scritto il virologo su Twitter, aggiungendo che “una delle cose che dovremmo fare è per l’appunto metterci in condizioni di avere dei dati affidabili”.
Sta circolando da diverse ore un video relativo alle ore precedenti la messa in onda della puntata del Grande Fratello Vip di giovedì 25 ottobre, quando Fabrizio Corona ha fatto ingresso nella Casa più spiata d'Italia per parlare con Silvia Provvedi, prima dello scontro con Ilary Blasi. Immagini pubblicate dal canale Youtube Gossippiamo (ora rimosso) che mostrano Corona consultare Gabriele Parpiglia prima della trasmissione rispetto allo svolgersi della puntata. Nel video, girato all'oscuro dei protagonisti, si vede Parpiglia, giornalista e autore della trasmissione, nonché molto vicino a Fabrizio Corona, cui è legato da un rapporto di amicizia, dare all'ex fotografo dei suggerimenti su come comportarsi nel corso della sua apparizione al GFVip. Suggerimenti come quello di portare la Provvedi a fumare in giardino per continuare a parlare, cosa che è accaduta nel corso della puntata. Molti hanno voluto interpretare queste immagini come il chiaro e palese sintomo di una trasmissione manipolata e già decisa a tavolino, ma a difendersi ci ha pensato lo stesso Parpiglia, che in diverse storie pubblicate sul suo account Instagram ha replicato a questa versione dei fatti spiegando come, da autore del programma e conoscitore delle dinamiche della trasmissione, si sia di fatto limitato a dare suggerimenti a Corona rispetto a una distribuzione delle tempistiche a alla richiesta della produzione che il confronto tra i due avvenisse in due luoghi differenti della Casa, considerando la presenza di un blocco pubblicitario. Gabriele Parpiglia ha definito "fake news" quelle circolate nelle scorse ore e riportate come la dimostrazione di una macchinazione alla base della trasmissione annunciando sostanzialmente che querelerà chiunque abbia affrontato l'argomento, riprendendo il contenuto del video: "Chiunque ha riportato un video durante esercizio della professione verrà querelato, avevo dimenticato questo piccolo particolare". E nell'ultima storia pubblicata precisa: Sia chiaro, non sto difendendo minimamente Fabrizio Corona, sto difendendo il mio lavoro. Questo sia chiaro. Si aggiunge a Gabriele Parpiglia anche Fabrizio Corona. Quest'ultimo ha commentato il video circolato in rete come un attacco immotivato, dando la sua versione dei fatti a seguito delle numerose polemiche sollevate dal web alla visione del filmato in questione:
Circola in queste ore un video girato nel camerino di Fabrizio Corona, in cui l’ex fotografo viene istruito dall’autore e amico Gabriele Parpiglia su come comportarsi con Silvia Provvedi nella Casa. Parpiglia, difendendo il suo ruolo di autore, ha in seguito annunciato querela nei confronti di chiunque tratterà il contenuto del video.
Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Dario Violi presenterà oggi all'Ufficio di presidenza del Pirellone la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Una mozione che trae spunto dall'inchiesta sul "caso camici" che vede indagato il governatore leghista con l'ipotesi di reato di frode in pubbliche forniture, ma che critica più in generale tutta la gestione della pandemia di Coronavirus da parte della giunta lombarda. La mozione di sfiducia, che era già stata annunciata a fine luglio, non vede però tutte le forze di opposizione compatte. La consigliera regionale di Italia Viva, Patrizia Baffi, coerentemente con quanto dichiarato già il mese scorso non ha infatti firmato il documento, che sarà poi sottoposto a voto in aula il 7-8 settembre. "Da parte mia ho deciso di non sottoscrivere la mozione di sfiducia al presidente proposta dal Movimento 5 Stelle, perché ritengo che sia il frutto di una elencazione di fatti ancora sommari", aveva dichiarato la consigliera renziana, già criticata nei mesi scorsi per via della sua vicinanza al governatore Fontana. A maggio la consigliera era stata eletta, con i voti della maggioranza oltre al suo, a presiedere la Commissione d'inchiesta regionale sulla gestione della pandemia: dopo le polemiche di Pd e M5s si era dimessa. Sulla mozione di sfiducia, però, da parte della Baffi non c'è stata alcuna marcia indietro: al contrario invece il consigliere regionale di + Europa Michele Usuelli, che aveva espresso perplessità sul testo presentato dai Cinque stelle, alla fine ha deciso di firmarlo e sostenerlo dopo una lunga discussione con le altre forze d'opposizione.
Sarà presentata ufficialmente oggi, all’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, la mozione di sfiducia nei confronti del governatore della Lombardia Attilio Fontana. Le opposizioni ne chiedono le dimissioni dopo l’inchiesta sul “caso camici” che lo vede indagato per frode in pubbliche forniture. Unica consigliera d’opposizione a non sostenere la mozione è Patrizia Baffi, di Italia viva.
Sulla versione per iOS della piattaforma di messaggistica istantanea WhatsApp è arrivata una novità che renderà più semplice condividere con amici e parenti foto e video in grande quantità. L'ultimo aggiornamento dell'app per iPhone sta portando agli utenti di questi dispositivi la possibilità di selezionare contemporaneamente più elementi multimediali dal rullino fotografico per copiarli e poi incollarli direttamente nella conversazione desiderata e inviarli così agli altri partecipanti. Al momento WhatsApp permette di inviare foto e video ai contatti già in molti modi: gli elementi multimediali si possono scegliere dal selettore interno all'app, oppure condividere direttamente dal rullino fotografico. Con la novità in arrivo sugli smartphone Apple sarà inoltre possibile scegliere con tutta calma le foto e i video da inviare selezionandoli, poi attraverso il menu di condivisione e toccando la voce Copia all'interno delle opzioni di esportazione; la lista degli elementi selezionati viene salvata nella memoria temporanea del telefono ed è pronta per essere riversata all'interno dell'app. A questo punto occorre scegliiere il contatto o il gruppo al quale si desidera mandare gli elementi copiati: all'interno della relativa conversazione basta tenere premuto il dito nella casella per l'inserimento del testo e scegliere l'opzione Incolla.
L’ultimo aggiornamento dell’app per iPhone sta portando agli utenti di questi dispositivi la possibilità di selezionare contemporaneamente più elementi multimediali dal rullino fotografico per copiarli e poi incollarli direttamente nella conversazione desiderata e inviarli così agli altri partecipanti.
Oltre duemila uomini delle forze dell'ordine sono state mobilitate questa mattina per proteggere il blitz delle ruspe volto a sfondare barricate e presidi eretti dai manifestanti NO TAV in Val di Susa. La "prova di forza" arriva poco dopo le dichiarazioni del Ministro dell'Interno Roberto Maroni circa la necessità di riaprire i cantieri entro il 30 giugno e di riprendere i lavori per portare a compimento l'opera. Un'operazione iniziata nella prima mattinata con le forze dell'ordine che hanno bloccato gli accessi, mentre i manifestanti provavavno a "difendere" il presidio permanente ergendo una barricata. Nel frattempo le ruspe cominciavano ad avvicinarsi al cantiere, scortate da poliziotti in assetto anti sommossa che non esitavano a fermare i manifestanti che provavano ad opporsi al cammino dei mezzi meccanici. Poco dopo il blitz, era arrivata anche la notizia dell'emanazione di un'ordinanza da parte del prefetto di Torino che dava alla Polizia la "piena disponibilità dell'area della Maddalena di Chiomonte", sede del presidio degli attivisti che si oppongono alla realizzazione della linea ad Alta Velocità. Una delibera che ha provocato violente reazioni anche da parte dei legali dei No Tav, impegnati in queste ore in frenetiche trattative per bloccare l'avanzata delle forze di polizia, che tra le altre cose, non hanno esitato a disperdere i manifestanti utilizzando gas lacrimogeni e cariche a ranghi serrati.
Blitz della polizia nei cantieri occupati in Val Di Susa: violenti scontri, abbattuta una barricata eretta dai manifestanti e lanciati lacrimogeni.
Un amore cominciato nella casa del Grande Fratello 10 quello tra il ‘Prinicpe' George e la siciliana Carmela Gualtieri (al secolo Carmen Gualtieri). A qualche settimana di distanza dall'uscita della Casa, ecco cosa racconta la coppietta al settimanale Visto. La prima domanda riguarda il loro fidanzamento in diretta nella casa più spiata d'Italia e il dubbio diffuso che il tutto fosse stato fatto solo a beneficio delle telecamere, anche perché i due si conoscevano solo da 3 mesi. "Non credo che centri il tempo ma l'importanza di quello che provi" dice George Leonard, che aggiunge "Anche i miei genitori si sono sposati a 3 mesi dal primo incontro, e il loro è stato grande amore". Carmela racconta poi cosa le piace del fidanzato: "Di lui mi piace tutto. In particolare il suo essere un grande showman, uno che sa stare al centro dell'attenzione ma al tempo stesso anche una persona semplice e piena di tenerezza. E poi è un padre meraviglioso: suo figlio Dan è fortunato ad averlo come genitore". La palla passa a George, che svela cosa ama nella sua donna: "Il fatto di essere femmina, sensuale, ma anche molto dolce e protettiva, in grado di occuparsi in tutti i sensi del proprio uomo, di prendersene cura. E' l'unica donna in tutta la vita che mi ha fatto sentire davvero suo". Poi si parla dell'atteggiamento di George nella casa. Presentatosi come un uomo impegnato e leale alla sua donna, ha visto nascere e crescere i suoi sentimenti con Carmela. I primi tempi però ha continuato a sostenere che tra lui e Carla Giommi non ci fossero problemi e che quella con Carmela fosse solo una bella amicizia. Il Principe spiega il perché di questo comportamento: "Questo, lo ammetto, è stato il frutto di un momento di confusione mentale. Da una parte c'era Carla, e anche se il mio rapporto con lei era alla frutta, era pur sempre la madre di mio figlio e quindi una persona importante della mia vita, e dall'altra c'era il sentimento per Carmela che diventava sempre più grande. Però, quando ho capito quello che provavo, sono uscito allo scoperto". Ed eccoci alla verità. O meglio, alla macchina della verità. Sottoposto alla prova dal Grande Fratello, sembra che l'esperto che analizzata le risposte di George abbia rivelato falso il Sì da lui pronunciato alla domanda "Vuoi davvero sposare Carmela?". "Intanto non so che affidabilità possa avere questa sorta di marchingegno" comincia l'ex gieffino "e poi durante le prove era risultato tutt'altro quindi mi chiedo come mai poi alla sera sia cambiato tutto. E' stata solo una grande baggianata". "E' ovvio, si trattava solo di fare spettacolo" aggiunge Carmela "e noi siamo stati al gioco. Ma non mi faccio certo influenzare da una macchina".
Geroge Leonard e Carmela Gualtieri in copertina su Visto.
Manca meno di un mese al momento in cui scatterà l'obbligo di green pass per tutti i lavoratori: pubblici, privati, autonomi, partite Iva e chiunque svolga un qualche tipo di attività lavorativa. Insomma, i ministri sono stati chiari: il green pass sarà obbligatorio per tutti, ma proprio tutti i lavoratori, che si devono adeguare entro il 15 ottobre pena la sospensione e lo stop allo stipendio. La regola vale anche per i lavoratori domestici, ovvero colf, badanti e baby sitter. Ma in questi casi il problema non è tanto chi è obbligato ad averlo, quanto chi dovrebbe controllare che i lavoratori sono in possesso della certificazione verde ed eventualmente come dovrebbe fare. Insomma, da qui al 15 ottobre il governo dovrà chiarire diversi punti di domanda rimasti in sospeso. La ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha spiegato al Messaggero che "la famiglia dovrà comportarsi come qualsiasi altro datore di lavoro" e che "entro il 15 ottobre ha l'obbligo di farsi carico di verificare che la persona che lavora in casa sia dotata di green pass". Insomma, il compito di controllare i lavoratori ricadrà sulle famiglie, anche se la questione sembra già da ora abbastanza complicata: "Si tratta di una misura di protezione e di tutela nei confronti dei familiari e degli stessi lavoratori – ha continuato Bonetti – usciranno a riguardo delle linee guida, ma è chiaro che in casa valgono le stesse regole degli altri luoghi di lavoro".
Il green pass obbligatorio sarà valido dal 15 ottobre anche per badanti, colf e baby sitter. La ministra Bonetti ha spiegato che a controllare chi lavora all’interno delle abitazioni private dovranno essere le famiglie stesse, che dovranno verificare il green pass ed eventualmente potranno sospendere i lavoratori che non si sono adeguati alla misura.
Mentre Samuele preferisce Claudia e Valentina si elimina, Andrea Angelini è nel pieno di una crisi e si sfoga con la redazione di Uomini e Donne: "Sono stanco. Non ne posso più. Voglio andare a casa, voglio stare con mia mamma. Mi mancano tutti. Non mi interessa più. Voglio andare a casa, voglio andare a trovare mio nonno. Non voglio stare qua. Sono esaurito, mi sto esaurendo". L'esperienza televisiva alla corte di Maria De Filippi sta mettendo a dura prova il bolognese. Andrea attratto da Teresa perde Perla e Amerinda e in prossimità della scelta il tronista non sa più come sciogliere il bandolo della matassa: "Non riesco più a gestire niente". Il ricordo poi corre a quando era un semplice corteggiatore e a Ramona Amodeo e rivive con la memoria le sue esterne con la napoletana. Andrea Angelini vuole lasciare Uomini e Donne. Il motivo è da imputare alle sue corteggiatrici che non hanno avuto la pazienza di aspettare e di dimostrare così l'interesse nei confronti del tronista. L'unica per cui spende qualche parola che non sia la semplice lamentela è Teresa Langella: "Mi piace esteticamente. Io con ragazze belle come Teresa ne ho avute poche". Il bolognese è stanco di dover dare troppe spiegazioni, vorrebbe vivere Uomini e Donne con più spensieratezza e con la certezza di trovare finalmente la sua anima gemella. Riuscirà il nostro eroe a realizzare il suo sogno e a vivere finalmente felice e contento?
Andrea Angelini non riesce più a gestire le sue corteggiatrici e si sfoga con la redazione di Uomini e Donne, rivelando la sua stanchezza e il desiderio di tornare a casa.
L'autunno ha fatto il suo ingresso e con questa stagione arriva anche il primo freddo. Piumini, coperte, tende e oggetti di decoro tendono a riscaldare l'atmosfera casalinga. Con la nuova stagione il desiderio di novità è comprensibile. E portare piccole modifiche in casa può aiutare a respirare un po' aria di novità. Non serve per forza comprare un nuovo divano o un tavolo. Bastano a volte piccoli accorgimenti per donare un'altra veste, più autunnale, alla casa. Per un tocco di novità agli ambienti i tessili sono sempre la soluzione migliore. Una coperta, una tenda, un lenzuolo o un decorso differente può fare la differenza. La collezione Coincasa viene in soccorso per chi non sa da dove partire e propone una collezione fatta di elementi floreali e boschivi fiabeschi e con la tavolozza dei colori che un incontro di naturale e soprannaturale. Dominano i toni della terra e del verde che si alternano a tonalità metalliche e caratterizzano non solo i tessili ma anche nuove lanterne, vasi e specchi in ferro lavorati a mano. "In questa natura fantastica i disegni prendono ispirazione dalle trame e dalle creature che vivono la foresta; fiori e piante sembrano crescere direttamente sui disegni e donano loro un carattere surreale, quasi animato.", spiegano dalla Coin, "Cristalli e minerali sono un altro elemento chiave per raccontare la magia e il fascino della natura e sono utilizzati sia come pattern figurativi che come materiali, come il marmo di tavolini e accessori decorativi di scultorea eleganza o le pietre, talismani ben-augurali dell’abitare".
L’autunno ha fatto ormai il suo ingresso e ad ogni stagione il desiderio di novità affiora. Elementi floreali, colori nei toni della terra e colori pastello caratterizzano le novità dell’arredo per l’autunno 2019. La natura entra in casa portando vitalità agli spazi dove fiori, piante e creature della foresta sembrano animarsi.
Sulle cause che hanno provocato l'incendio nella notte tra sabato 2 e domenica 3 ottobre nel quale è crollata parte del Ponte di Ferro a Roma sono in corso gli accertamenti da parte dei vigili del fuoco. I pompieri con il funzionario di turno sono ancora sul posto e i sopralluoghi andranno avanti per la giornata di oggi. Ancora presto per dire cosa abbia originato le fiamme, ma ci sono alcune ipotesi. La prima è che siano partite dalle baracche sottostanti, che propagandosi hanno bruciato la vegetazione circostante fino ad abbracciare l'intera struttura. Un episodio che, se dovesse trovare conferma, non sarebbe la prima volta che accade: già nel nel 2013 infatti, un incendio ha mandato a fuoco il ponte, ma allora è stato un rogo di minori dimensioni rispetto a quello di ieri. La seconda ipotesi vede il coinvolgimento dei cavi dell'elettricità, in quanto ai lati della struttura ci sono cunicoli al cui interno passano la corrente e la fibra ottica. La terza ipotesi è che si sia trattato di un atto doloso, che al momento non si esclude. Ulteriori accertamenti arriveranno nelle prossime ore o domani, al termine delle verifiche da parte dei vigili del fuoco e dei carabinieri. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo d'indagine. Centinaia di residenti ieri sera sono rimasti senza luce, gas e acqua per l'incendio di Ponte dell'Industria, che collega Ostiense a Piazzale della Radio. Convocato il Coc – Comitato operativo comunale, per cercare di ripristinare il prima possibile tutti i servizi per i residenti che al momento ne sono sprovvisti. Da quanto si apprende i tubi del gas non sono stati danneggiati. Areti ha provveduto alle operazione per il ripristino dell'energia elettrica nella notte. Tre locali sono stati evacuati in via precauzionale. Non risultano persone ferite. Fanpage.it ha raccolto le testimonianze dei residenti: "Abbiamo sentito un forte odore acre e visto il bagliore delle fiamme, poi c'è stato un boato". Parte del ponte è crollato ed è finito nel Tevere, come mostrano le immagini, tuttavia fortunatamente la parte portante è rimasta intatta e sono in corso gli accertamenti sulla stabilità. Dopo l'incendio che ha imposto la chiusura del Ponte di Ferro cambia la viabilità, con conseguenti inevitabili disagi alla circolazione degli automobilisti nel quadrante. La chiusura riguarda il tratto compreso da via Antonio Pacinotti a via del Commericio, con il traffico deviato sulle strade limitrofe. Via Ostiense, via Marconi e via Ettore Rolli sono i percorsi alternativi. "Stringe il cuore vedere così un pezzo di storia – ha dichiato Virginia Raggi – Ci mettiamo immediatamente al lavoro. Poi dovremmo fare una verifica sulla stabilità del ponte e cercheremo, al netto di quello che ci diranno queste indagini, di aprire quanto prima la viabilità. Al momento non ci sono maggiori informazioni". Dal seggio elettorale di Ottavia, dove si è recata stamattina in vista del via al voto, la sindaca uscente ha detto: "Aspettiamo l'esito delle indagini. Io non mollo. Amo Roma". Secondo quanto specificato da un portavoce di Italgas, l'incendio che ha coinvolto il Ponte di Ferro non è stato alimentato dalle condotte del gas. "Dalle verifiche condotte già nelle prime ore della mattinata, le condotte del gas che corrono lungo il ponte di ferro all'Ostiense, prontamente isolate chiudendo le valvole a monte e a valle, non hanno subito danni dall'incendio né lo hanno alimentato" specifica l'azienda. Per quanto riguarda il servizio di distribuzione del gas nella zona, continua il portavoce, "prosegue regolarmente e non ha subito interruzioni. L'esiguità dei consumi di queste ore consente per il momento di poter fare a meno dell'apporto di gas proveniente dalle condotte chiuse". Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia Trastevere lungo le sponde del Tevere, dove si trovano i ricoveri di fortuna di alcuni clochard. Si fa sempre più strada l'ipotesi che il rogo abbia natura colposa, e che sia partito da un fornelletto o da un fuoco acceso dalle persone senza fissa dimora per scaldarsi. Le banchine sono al momento interdette con transenne che bloccano l'accesso in vari punti intorno al ponte. Sul posto anche gli agenti dei gruppi XV Marconi e VIII Tintoretto della Polizia Locale di Roma Capitale per regolare la viabilità.
Coinvolgimento dei cavi elettrici, fiamme partite dalle baracche, atto doloso. Sono le tre ipotesi formulate dai vigili del fuoco sull’incendio e sul crollo del Ponte di Ferro a Roma avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 ottobre. I pompieri e le forze dell’ordine indagano per accertare le cause e verificare lo stato della struttura.
Emma e Stefano si sono lasciati: ormai è una notizia vecchia e, ad oggi, poco veritiera stando alle foto esclusive pubblicate su Facebook dal fanclub ufficiale della coppia di ex talenti di Amici 9. La notizia che Step ed Emma fossero stati avvistati insieme stava circolando ormai da ore sul web ed ora abbiamo le prove di questo riavvicinamento: il ballerino ha accompagnato la cantante salentina ad un concerto all'Hard Rock Cafè di Roma, dove la aspettavano una folla scatenata di fan "marroncini". Tutto regolare insomma, la tempesta dopo il flirt con Giulia Pauselli sembra essere passata. Una laison d'amore durata il tempo di una stagione di Amici 10, tra mille pettegolezzi e insinuazioni in diretta tv, che forse hanno anche penalizzato il destino in finale della giovane ballerina. Penalizzata dal gossip, questa la versione circolata dopo la vittoria di Denny Lodi nella categoria ballo, nella quale ormai sembrava scontato il trionfo della sensuale danzatrice preferita dal maestro Mario Garofalo. Purtroppo essere la "terza incomoda" non le ha giovato e i fan della coppia ha trovato un modo alquanto duro per colpirla. Emma ha tenuto a precisare ai suoi fan, accorsi in massa per la performance romana, la preferenza per la musica e il fastidio per i frequenti pettegolezzi dell'ultimo periodo: "Ultimamente si parla troppo della mia vita privata, io spero che voi mi seguiate per la mia musica e che oggi quando tornerete a casa non penserete a chi avete visto con me oggi, ma alla musica che avete ascoltato…."
Emma e Stefano sono stati avvistati nuovamente insieme durante il concerto della cantante salentina all’Hard Rock Cafè di Roma: l’amore sboccia con l’avvento della primavera e Giulia sembra essere stata solo una breve parentesi.
L'oroscopo di lunedì 30 novembre ci dà il buongiorno subito con una bella Luna piena che è anche eclissi parziale di Luna. In più, ho un'altra novità: le eclissi si muovono a piccoli clicli ovvero avvengono in piccole sequenze di 5 o sei eclissi che coinvolgono sempre gli stessi segni e che si ripropongono poi uguali ogni 19 anni o poco più. I due segni coinvolti diventano importanti nell'astrologia mondana e questi segni sono, da oggi e per tutto il 2021, i Gemelli e il Sagittario. La Luna nel segno dei Gemelli e il Sole in Sagittario inaugurano un ciclo di eclissi dove la comunicazione, il dialogo anche fuori dai confini e i rapporti internazionali saranno decisamente coinvolti. Questi due segni hanno a che fare con il parlare e l'essere ascoltati ma anche con l'uscire dai propri confini, anche a livello intimo e psicologico. Sei pieno di idee per quanto riguarda i regali di Natale o di eventuali compleanni! Marte insieme a mercurio riescono a darti lo sprint giusto per ideare dei pensierini fuori dal coro e apprezzatissimi! La Luna di oggi inoltre ti rende senza limiti e nutre la tua curiosità portandoti a fare scoperte incredibili! Amore: Luna e Venere ti spingono un po' più in là nel rapporto…! Lavoro: stanno per arrivare importanti rivelazioni. Salute: la Luna di oggi ti regalo un po' di ottimismo. Il consiglio del giorno: riti di aiutare gli amici ad impacchettare i primi regalini da poter mettere sotto l'albero! È vero: forse siamo in anticipo, ma te risolvere le cose subito piace da morire! Voto 7 e mezzo Situazioni tese come quella fra Elisabetta Gregoraci e Francesca Cipriani che sembra proprio che non si sopportino a pelle. Anche tu, oggi, guardi gli altri con fare sospettoso. Magari per colpa di questa Venere che ti mette un po’ a disagio con te stesso e ti fa sembrare che tutti ti guardino storto! Stai tranquillo e lasciati andare ai momenti di positività che ti trasmette Giove! Amore: ancora qualche screzio dovuto ad incomprensioni… Lavoro: lascia perdere i compiti più ardui per un altro giorno (che non sia lunedì!). Salute: leggermente scarico e con energie latenti… Il consiglio del giorno: regalati un set di prodotti per la cura personale e goditi qualche momento ricreativo con te stesso. Voto 7 – Siamo tutti in attesa di avere il conteggio finale dei libri che vi siete letti quest’anno! La Luna di oggi potrebbe addirittura indurvi a prendere qualche altro volumone da divorare in men che non si dica. Mercurio e Venere spingono per qualche lettura un po’ romantica e un po’ thriller… cedere alla tentazione? Amore: avete storie amorose che “Temptation Island” scansati proprio! Lavoro: aspettate pazienti che arrivi la magagna del giorno… Salute: super reattivi! Spegnete la sveglia addirittura prima che suoni. Il consiglio del giorno: la Luna di oggi vuole che vi facciate un regalo come premio per il vostro impegno al lavoro! Approfittatene! Voto 7 + Prendi con preoccupazione (ed un po’ di ironia) la notizia che una compagnia italiana è riuscita a realizzare una bilancia per pesare i buchi neri… se ci sono riusciti con qualcosa di così lontano ed irraggiungibile potrebbero riuscire anche a scoprire quanto questo Giove e questo Marte sono riusciti a farti ingrassare! Non temere Cancretto: Venere ti rende sexy anche con la pancetta! Amore: la gente rimane incantata dalla dolcezza del tuo sorriso. Lavoro: sei un accanito ricercatore di errore nei documenti ufficiali. Salute: oramai il tappetino da yoga ti ha dato per disperso. Il consiglio del giorno: sfoggia subito i nuovi acquisti fatti con il Black Friday! Attrarrai ancora di più l’attenzione! Voto 7 e mezzo Attenzione alla baldoria, mio caro Leone! Potresti fare la fine dello scoiattolo che in America si è lasciato andare un po' troppo al consumo delle pere fermentate per finire un po’ ubriachello. Mercurio e Venere potrebbero offuscare un po’ i tuoi pensieri mentre la Luna, a favore per oggi, decide di renderti sufficientemente allegro! Amore: non confondere i destinatari dei suoi selfie piccanti…! Lavoro: osservi il cielo fuori dalla finestra e ti perdi nei tuoi pensieri al posto di rimanere concentrato. Salute: investito da un’ondata di positività! Il consiglio del giorno: usare gli screenshot di una conversazione è una tattica pericolosa… soprattutto perché potrebbe rivelarsi a doppio taglio. Voto 7 A volte gli insegnanti migliori che troviamo sulla nostra strada sono quelli che ci dicono delle verità scomode… Un po' come il regista Peter Jackson che, durante le riprese del Signore degli Anelli, non si fece problemi a far ripetere le scene ai suoi attori intimandoglielo con poca delicatezza. La Luna di oggi è un po' così anche per te Vergine: ascoltala bene poiché ti insegnerà tanto! Amore: verrai sommersa di abbracci calorosi.Lavoro: punti tutto sulla velocità di esecuzione. Salute: un po' giù di corda a causa della Luna quadrata. Il consiglio del giorno: troppo stanca per cucinare? È l’occasione giusta per farsi recapitare qualcosa di buono a casa! Voto 6 e mezzo
L’oroscopo di oggi presenta nelle prime ore della giornata l’ultima eclissi del 2020: si tratta dell’eclissi parziale di Luna tra appunto la Luna nel segno dei Gemelli e il Sole, a 180 gradi, nel segno del Sagittario. Da qui inizia un breve ciclo di eclissi che ci porteremo avanti per tutto il 2021 e che coinvolgerà sempre questi due segni zodiacali: i cambiamenti devono riguardare gli spostamenti e la comunicazione.
Con l'arrivo dell'inverno e delle basse temperature è fondamentale cambiare anche la beauty routine, scegliendo prodotti più ricchi e nutrienti che proteggono la pelle dal freddo. Creme, sieri e balsami sono gli alleati perfetti soprattutto durante l'inverno ma è fondamentale anche struccarsi nel modo giusto e utilizzare piccole accortezze per difendersi dalle temperature gelide ed evitare così secchezza e arrossamenti che si manifestano spesso durante i primi freddi. Ma quali sono gli effetti del freddo sulla pelle? Con l'abbassarsi delle temperature la pelle risente del cambio di stagione: gli effetti del freddo sulla pelle sono la comparsa di secchezza e aridità, ma anche arrossamenti cutanei. Cosa succede alla nostra pelle con l'arrivo del freddo? La barriera cutanea costituita di lipidi e acqua che serve per proteggere la pelle viene aggredita, degradandosi e provocando una conseguente disidratazione. Tanto più la pelle è sensibile e tendente di natura alla secchezza, maggiore sarà la disidratazione causata dal freddo. Non solo le basse temperature, ma anche gli agenti atmosferici tipici della stagione come la pioggia, il vento e la neve possono rivelarsi dannosi per la nostra pelle se non la proteggiamo adeguatamente con una corretta skincare e i giusti accorgimenti. 1. Evita la doccia troppo calda: nonostante durante l'inverno si tragga beneficio da bagni e docce caldi, è necessario limitare la temperatura dell'acqua: essa potrebbe aggredire eccessivamente la pelle per via dello sbalzo di temperatura, provocando stress e compromettendo ulteriormente la barriera idrolipidica. Meglio quindi preferire bagni e docce con una temperatura dell'acqua tiepida. 2. Scegli saponi e detergenti delicati: evita l'utilizzo di saponi e detergenti troppo aggressivi o sgrassanti, che andrebbero a indebolire la barriera di protezione rendendo la pelle più vulnerabile. 3. Il make up può servire da barriera: anche il make up può aiutare a proteggere la pelle dal freddo: durante l'inverno, al contrario del periodo estivo, sono da preferire prodotti liquidi e ricchi invece che quelli in polvere. 4. Scegli cosmetici più ricchi: sembrerà poi una banalità ma è fondamentale utilizzare prodotti adatti alla stagione: la skincare dovrà quindi focalizzarsi su prodotti cosmetici più nutrienti e ricchi, scegliendoli in base al tipo di pelle; le pelli secche potranno trovare beneficio in creme nutrienti e ricche, mentre le pelli miste o grasse dovranno indirizzarsi su creme idratanti ma più leggere. 5. Proteggiti con gli indumenti: se dovete trascorrere del tempo all'aperto, cercate poi di creare una barriera protettiva, indossando sciarpe, cappelli e guanti. 6. I cibi amici della pelle: l'idratazione non arriva solo dall'esterno con i cosmetici, ma anche da cibi e bevande che assumiamo. Per combattere il freddo il primo step è bere molta acqua, per apportare idratazione dall'interno. Per quanto riguarda il cibo invece, gli alimenti alleati della pelle sono noci, cereali, legumi e agrumi.
Le temperature basse sono il nemico numero uno della pelle: il freddo causa disidratazione, secchezza e arrossamenti deteriorando la barriera cutanea. Cosa fare allora per proteggere la pelle dal freddo invernale? Ecco tutti i consigli, i rimedi naturali e i cosmetici da utilizzare durante la stagione invernale per avere sempre una pelle idratata e morbida.
Fortunatamente i Black Eyed Peas tornano a far parlare di sè in campo musicale, dopo la notizia secondo la quale Apl.de.ap rischia di diventare cieco. E' stato annunciato, infatti, in questi giorni quale sarà il nuovo singolo della band, estratto dal loro ultimo album The Beginning. Dopo The Time (Dirty Bit), i Black Eyed Peas hanno deciso di far scegliere ai propri fan quale sarebbe stato il loro prossimo singolo. E così è stato indetto sul loro sito ufficiale una sorta di concorso affinchè i fan della band potessero esprimere la propria preferenza. Fra tutte le canzoni di The Beginning, due sono state votate quasi a parimerito. Si tratta di Just Can't Get Enough e di Whenever. Tra le due, però, la band ha annunciato lo scorso 21 gennaio che il prossimo singolo sarà proprio Just Can't Get Enough. A giudicare dal sound della canzone, sembra che i fan dei Black Eyed Peas abbiano deciso per una sorta di svolta rispetto ai singoli che la band ha pubblicato recentemente. Just Can't Get Enough, infatti, non assomiglia affatto a The Time (Dirty Bit) o alle canzoni che appartengono all'ultima produzione della celebre band. La data di uscita per Just Can't Get Enough è stata comunque fissata: il nuovo singolo dei Black Eyed Peas dovrebbe uscire il prossimo 8 febbraio, nonostante inizialmente la band avesse fissato il 6 marzo come data di uscita. Ma per il momento i fan dei Black Eyed Peas sono in trepidante attesa dal momento che la band si esibirà domenica prossima come performer in occasione del Super Bowl, uno degli appuntamenti più importanti nel panorama musicale e sportivo statunitense. Ecco il testo di Just Can't Get Enough dei Black Eyed Peas Ecco la traduzione di Just Can't Get Enough dei Black Eyed Peas
Il nuovo singolo dei Black Eyed Peas sarà Just Can’t Get Enough come hanno decretato i fan della band tramite un sondaggio online.
E' uscito oggi il nuovo disco di inediti di Elton John, di cui è abbastanza superfluo stare a tessere le lodi o semplicemente ricordare chi sia. Si chiama The Diving Board il nuovo lavoro e arriva dopo un periodo difficile per John, che come tutti ricordiamo quest'estate è stato affetto da un'appendicite piuttosto grave che ha rischiato di provocargli conseguenze ben più dure e l'ha costretto a fermare il suo tour. Arriva a ben sette anni di distanza dall'ultimo disco The Captain & The Kid e contiene in tutto quindici brani del tutto inediti con un singolo ad aprire l'opera, ovvero Home Again, titolo decisamente evocativo.
Dopo 7 anni di attesa esce il nuovo lavoro discografico di Sir Elton John, reduce da un malanno che ha causato lo stop di tutti i suoi concerti estivi. Si chiama “The Diving Board” ed è anticipato dal singolo “Home Again”.
Il Grande Fratello 12 comincia a mettere alla prova i suoi concorrenti. Al primo entrato nella casa più spiata d'Italia, Danilo Novelli, è toccato provare a sciogliere un cubo di ghiaccio per poter prelevare una Golden Key che, secondo Alessia Marcuzzi, gli avrebbe concesso dei privilegi speciali per poter rimanere nella casa. Il concorrente dallo spiccato accento barese non è però riuscito a sciogliere il ghiaccio e a quel punto Alessia Marcuzzi ha convocato un'altra concorrente per dargli una mano: Sofia D'Altrui. E' chiara l'intenzione degli autori del programma, hanno mandato Sofia per aiutare Danilo a "sciogliere il ghiaccio", appunto. Ma i due ragazzi non riusciranno a sciogliere il blocco di ghiaccio e recuperare la chiave al suo interno e così, dopo poco, Alessia convoca Danilo e Sofia in confessionale. Sorpresa delle sorprese: in un pacco glitterato ci sono due paia di manette legate da una catena nemmeno poi tanto lunga. I due saranno costretti a vivere, nelle prossime 24 ore, ammanettati. Per Danilo e Sofia ci sarà così l'occasione di conoscersi meglio, intanto il barese non ha perso l'occasione per mettere in difficoltà la sua nuova "compagna". All'uscita del confessionale si è rivolto a tutti i concorrenti del GF 12 esclamando: Ragazzi, guardate qua, questo è il mio cane! Sofia si è giustamente risentita per l'esclamazione di Danilo e non è rimasta a guardare perchè gli ha subito restituito il colpo: Semmai è il contrario! Tu sei il mio cane!
Arriva la prima grande prova del Grande Fratello 12: Danilo e Sofia costretti a vivere ammanettati per 24 ore per non aver “sciolto il ghiaccio” e prelevato la preziosa Golden Key.
A poco più di una settimana dalle elezioni comunali del 3-4 ottobre a Milano, nella sede della Confcommercio si è svolto il primo dei due confronti in programma tra i candidati sindaco. Stringenti le regole, dal momento che gli aspiranti a Palazzo Marino sono tanti: 13, anche se solo 12 dei candidati si sono presentati all'appuntamento in Confcommercio. Unico assente Teodosio De Bonis, del Movimento 3V. Tutti gli altri presenti hanno avuto a disposizione due interventi a testa da massimo tre minuti. Nel primo hanno potuto esprimere le loro priorità per Milano, nel secondo evidenziare quale tra i punti del manifesto di Confcommercio approfondire nel loro eventuale mandato. In apertura di confronto ha preso la parola Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, che ha ripreso il paragone tra guerra e pandemia che negli scorsi mesi è stato più volte sollevato: "Solo a Milano sono morte di Covid 5000 persone, non smettiamo mai di ricordarlo, non smettiamo mai di ricordarle", ha detto Sangalli, ricordando anche che nel 2020 "le imprese del terziario della città hanno perso il 40 per cento del fatturato". Adesso però "l'economia si sta trasformando, come nel Dopoguerra", ha detto Sangalli, che ha quindi sottolineato l'importanza delle imprese: "Sono al centro, non in centro, perché siamo convinti che debbano essere il più possibile diffuse nelle città e nei quartieri. Dal cuore del centro storico, che non possiamo permetterci di desertificare abbracciando senza se e senza ma la religione dello smartworking, alle periferie, che diventano la grande sfida di una città moderna". Ad aprire le danze il sindaco uscente Beppe Sala, sostenuto da tutto il centrosinistra: "Nel manifesto di Confcommercio ci sono le basi per proseguire lavoro fatto. Ripartirei dal lavoro fatto e dall'interpretazione non semplice che abbiamo fatto dei mesi difficili", ha detto Sala toccando tra i vari temi quello della movida e dei 3500 permessi per utilizzare gli spazi esterni concessi a bar, ristoranti e locali. "Però il punto è uscire dalla crisi e usare al meglio i fondi del Pnrr – ha aggiunto Sala – Abbiamo fatto un primo confronto tra parti sociali e abbiamo portato al governo le nostre istanze. Il Governo deciderà nei prossimi mesi: bisognerà partire senza perdere un giorno". Poi Sala ha elencato alcune delle priorità: "Il trasporto pubblico va allargato, abbiamo obiettivo di nuove metropolitane e del 50 per cento in più di chilometraggio sul trasporto pubblico. I fondi del Pnrr serviranno per l'edilizia popolare, sociale e scolastica. Abbiamo restituito 4.5oo appartamenti e ridotto abusivismo. Crediamo molto nella città a 15 minuti e nel fornire i servizi a ogni quartiere". Infine il tema sicurezza: Sala ha detto di voler "assumere 500 nuovi vigili che vogliono stare in strada". Nel successivo intervento Sala ha sottolineato l'importanza della medicina territoriale, chiedendo però un cambio di rotta a Regione Lombardia sul tema delle case della salute e affermando di voler "liberare i medici di base dalla burocrazia". Secondo a parlare Luca Bernardo, candidato del centrodestra: "So cosa vuol dire resistere – ha esordito il pediatra dell'ospedale Fatebenefratelli, in prima linea durante la pandemia -. I danni della pandemia ci hanno portato a dire che c'è bisogno di terapia d'urto. Milano deve essere irresistibile, attrattiva". Bernardo ha quindi chiesto un impegno direttamente ai commercianti, con l'istituzione di tavoli permanenti per risolvere tutte le necessità. Poi è entrato nel concreto con alcune proposte: "Abbattimento di Imu, Tari e occupazione di suolo pubblico per tutte quelle imprese in difficoltà anche nel 2022, ridurre l'imposta per la pubblicità sulle vetrine e anche l'Imu e la Tari per gli immobili sfitti". Inoltre per il candidato di centrodestra bisogna puntare sulla digitalizzazione, sulla "formazione degli uomini del Comune di Milano, che spesso sono stati messi da parte" e sulla semplificazione e sulla detassazione per i giovani. Nel secondo intervento Bernardo ha proposto un patto con i commercianti per risolvere i problemi e rispondere alle richieste che faranno. Sulla sanità: "È il mio mondo, immagino salute di prossimità, case della salute, dare immobili del comune gratis ai medici di base". Bernardo ha poi evocato presidi fissi della polizia locale, ha detto di essere "per il coworking più che per lo smartworking". Ha sottolineato come le Olimpiadi 2026 significhino occupazione e ha parlato di una "mobilità sostenibile per i nostri cittadini ma non solo, anche per aziende. La mobilità deve un avere approccio diverso, le piste ciclabili devono essere condivise e non disegnate nottetempo", ha aggiunto Bernardo, ribadendo che, se verrà eletto, l'Area C terminerà alle 14. Infine un passaggio sul turismo: "Voi siete il brand milanese – ha detto ai commercianti – senza di voi questa città non va avanti. Ma negli ultimi anni la politica milanese e voi siete andati a due marce diverse". Secondo la candidata sindaca del Movimento cinque stelle, Layla Pavone, Milano dovrà "decidere di investire anche sulla base di priorità e scelte che grazie al Pnrr avrà opportunità di fare: si è parlato molto di digitale e innovazione tecnologica", ha detto Pavone, sottolineando però che Milano nelle classifiche internazionali sulle smart city "è oggi al 74esimo posto. Abbiamo chiamato il nostro programma Milano Prima donna perché pensiamo che la città debba tornare a essere una prima donna. Gli investimenti tecnologici devono essere ‘on top' a tutte le scelte", anche perché sono trasversali a diversi ambiti come salute e mobilità. Per fare questi tipi di investimenti serve però "upskilling, innesto di competenze". E attenzione massima ai giovani: "Sono le generazioni future che faranno sì che la nostra città torni ad essere una prima donna", ha detto Pavone, che ha poi sottolineato l'importanza di fare sistema. Poco centrato su Milano e più sul governo l'intervento di Gianluigi Paragone. "Se è vero che è stata una guerra, è vero anche che ci hanno guadagnato molto i più forti", ha esordito Paragone, facendo subito un esempio: "Il mondo del delivery sta schiacciando il mondo della ristorazione". Il candidato ha posto l'attenzione sulla necessità di preservare l'economia reale da quella finanziaria. Tornando su temi più prettamente cittadini, Paragone ha parlato delle periferie e in particolare di Lampugnano: "Sta diventando una città nella città, da lì partono corrieri della droga e nessuno li controlla". "Siamo portatori di una visione totalmente diversa", ha subito chiarito il candidato sindaco del Partico comunista dei lavoratori Natale Azzaretto. "Al centro dell'operatività mettiamo gli interessi dei lavoratori e delle periferie. Negli ultimi 30 anni le amministrazioni che si sono succedute, sia di centrodestra, sia di centrosinistra, non hanno fatto che ripetere politiche che hanno utilizzato il centro della città e lasciato ai margini le periferie delle città. Se andiamo a Baggio, al Gratosoglio, a Quarto Oggiaro, vediamo un accavallarsi di problemi che nessuna giunta è stata in grado di risolvere, perché gli interessi della gente normale non vengono tenuti nella giusta considerazione. Sentivo parlare di costruire case – ha proseguito Azzaretto -, ma che tipo di case? Milano è altamente urbanizzata, bisogna riconvertire le case che ci sono e metterle a disposizione di chi non ce l'ha o non ha i soldi per comprarle". Da Azzaretto sono poi giunte domande su come governare alcuni fenomeni: "Se si diffonde lo smartworking il bar di prossimità che fine fa? Se si diffonde la consegna a domicilio del cibo, la ristorazione che fine fa?". Una "unica priorità" per Bryant Biavaschi e la sua lista "Milano inizia qui": "Attività commerciali, bar e ristoranti". Perché senza di queste non solo gli immobili perderebbero valore, ma ci sarebbe anche meno sicurezza. Per questo il Comune deve "concedere suolo pubblico gratuitamente per il periodo della durata della crisi". Questo però acutizzerà il problema dei parcheggi, che secondo Biavaschi si può risolvere con parcheggi sotterranei in edilizia convenzionata. "Bisognerà poi introdurre l'obbligatorietà del primo avviso bonario della polizia annonaria durante un controllo": in sostanza concedere tempo agli esercenti per mettersi in regola con le tante norme, senza "stangarli" subito con sanzioni. "A Milano abbiamo un grande capitale commerciale che dobbiamo impegnarci a proteggere".
Dodici dei 13 candidati sindaco alle prossime elezioni comunali a Milano si sono incontrati nella sede di Confcommercio per il primo confronto pubblico. Due domande a testa, con tre minuti a disposizione per ciascuno: hanno elencato le priorità per Milano, parlando di ciò che hanno intenzione di fare. Osservati speciali Sala e Bernardo, i due principali sfidanti. Ecco cosa hanno detto i candidati e come è andato il confronto.
La Coppa Italia entra nel vivo con le sfide che vedono protagoniste le big di Serie A. E così dopo il Milan anche il Napoli si giocherà gli ottavi di finale in gara secca contro l'Empoli di Dionisi. Gattuso non dovrebbe sconvolgere troppo la formazione iniziale, ma darà fiducia ad un gruppo che ha bisogno di ritrovarsi giorno dopo giorno. Il match prenderà il via alle ore 17:45 allo ‘Stadio Maradona' e vedrà gli azzurri sfidare una delle squadre più in forma del campionato di Serie B. I toscani infatti sono primi e domenica si giocheranno il big match contro la Salernitana. Due squadre molto diverse con i toscani che però, proprio in vista di questo scontro diretto, dovrebbero scegliere un massiccio turnover con il solo Ricci, talento seguitissimo anche dallo stesso Napoli, che invece dovrebbe partire dal 1′. Llorente potrebbe essere una novità importante per Gattuso che potrebbe anche scegliere di farlo giocatore da titolare nel suo 4-2-3-1 di partenza con Politano, Elmas e Lozano alle sue spalle. Dopo l'errore contro l'Udinese, il tecnico calabrese potrebbe dare ancora fiducia a Rrhamani in difesa al fianco di Koulibaly. Il Napoli non rinuncerà al suo 4-2-3-1 di partenza nella sfida che vedrà la squadra di Gattuso sfidare l'Empoli negli ottavi di finale di Coppa Italia. Il tecnico degli azzurri potrebbe dare nuovamente fiducia a Meret tra i pali dopo l'ottima prova offerta ad Udine con una linea difensiva che dovrebbe prevedere l'impiego dell'ex Di Lorenzo a destra e Ghoulam, a caccia di una condizione fisica ottimale, ad agire a sinistra con Koulibaly e Rrhamani centrali. A centrocampo potrebbe rivedersi invece il duo formato da Demme e Lobotka con Politano, Elmas e Lozano alle spalle di uno tra Petagna e Llorente che si giocano una maglia da titolare per il ruolo di punta centrale. L'Empoli invece dovrebbe optare per un massiccio turnover nella sfida dello ‘Stadio Maradona'. Troppo importante per Dionisi la sfida di domenica contro la Salernitana, praticamente la prima e la seconda della classe in Serie B. I toscani per il momento infatti comandano in vetta alla classifica del campionato cadetto e per nulla al mondo vorranno fallire l'appuntamento in casa con lo scontro diretto. Ecco perché ci saranno tante seconde linee in campo dal primo minuto con Furlan in porta e la difesa formata da Cambiaso, Casale, Pirrello e Terzic in difesa. Il centrocampo, nel 4-3-1-2 iniziale, potrebbe vedere una mediana formata da Damiani con Zurkowski e il talento Ricci. In attacco Bajrami alle spalle della coppia Matos-Olivieri. NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Ghoulam; Demme, Lobotka; Politano, Elmas, Lozano; Petagna. All. Gattuso
Napoli-Empoli è la sfida valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Il match tra la squadra allenata da Gattuso e quella di Dionisi, si giocherà allo ‘Stadio Maradona’ con calcio d’inizio alle ore 17:45. Gli azzurri dovrebbero scendere in campo con Rrhamani in difesa e con l’impiego di Llorente in attacco. Massiccio turnover per gli ospiti che si affidano al tandem offensivo formato da Matos e Olivieri.
È il 2009 e da "Amici" sono usciti molti artisti che non sono riusciti a trovare continuità artistica e popolarità, almeno fino all'anno precedente, quando Marco Carta vince il programma e diventa uno dei cantanti di talent più conosciuti, al punto da arrivare a vincere anche il Festival di Sanremo. Insomma, cominciano a essere note le potenzialità di pubblicità che i talent possono avere sul mercato. Carta ne è l'esempio, anche se visto col senno di poi, non è ancora il nome principe di quell'ondata di talenti che ancora oggi comandano le classifiche. Dopo i primi anni il cantante sardo ha una parabola di popolarità un po' discendente, anche se lo si attende col nuovo album, dopo che il singolo "Splendida ostinazione", uscito a metà ottobre, è diventato subito platino. Ma è il 2010 che porterà la prima vera star dei talent, grazie ad Alessandra Amoroso, tuttora una delle artiste più amate del paese. Fu l'anno che spinse anche il sardo Valerio Scanu (anche lui vincitore di Sanremo), tornato in auge in questi mesi grazie all'uscita dell'album autoprodotto "Lasciami entrare" e al programma che lo vede tra i protagonisti "Tale e Quale Show". Scanu si piazzò secondo, alle spalle della cantante pugliese e davanti a Luca Napolitano un ragazzo napoletano che pareva avere, anch'egli, le carte in regola per poter lasciare il segno, sia come cantante che come autore. Amante della musica fin da piccolo e autodidatta sia per quanto riguarda il pianoforte che il sax, riesce a entrare nella scuola della De Filippi, grazie anche alla volontà di Grazia De Michele e gli viene affidata la sigla dell'edizione pomeridiana del programma "Giorni", scritta da Gigi D'Alessio. Una ricompensa importante per il ragazzo che non riesce, alla fine, ad avere la meglio della Amoroso e di Scanu, chiudendo, però, un podio composto interamente da cantanti. Appena uscito dalla scuola, sulla scia del successo della trasmissione, pubblica l'Ep "Vai", certificato disco d'oro – a cui collaborano, tra gli altri, Frankie Hi-Nrg MC e Gigi D'Alessio -, che anticipa, però, l'album vero e proprio "Infinito", arrivato nell'ottobre dello stesso anno. L'album non ottiene lo stesso successo dell'Ep che lo aveva portato a programmare un tour andato bene, e che si aggiudicherà anche un premio ai Wind Music Awards dell'anno successivo. Luca paga lo scotto di un mondo vorticoso come quello musicale che tende a tirarti giù con la stessa facilità con cui ti ha spinto in cima. E gestire un successo improvviso non è una delle cose più semplici. Il ragazzo napoletano studia molto, ma non riesce a mantenere alta l'attenzione su di sé. A un anno di distanza dai due precedenti album esce un altro Ep "Di me" che probabilmente satura la fetta di mercato potenziale, e l'anno successivo, invece, è la volta del secondo album "Fino a tre", nel cui singolo omonimo Napolitano duetta con la cantante svizzera TinkaBelle. Nel frattempo Luca trova spazio anche per il cinema e recita nel film diretto da Elena Bonelli “A sud di New York” assieme a Francesco Paolantoni, Franco Neri e Patrick Rossi Gastaldi. Il ruolo gli viene cucito addosso, visto che Napolitano interpreta se stesso: "Io sono un giovane cantautore napoletano innamorato della musica, che vuole emozionare la gente con le sue canzoni, accompagnato da un pianoforte e un sax". Oggi Luca continua a suonare in giro per l'Italia e festeggia i suoi 6 anni di musica, come ha scritto il 15 ottobre su Facebook:
Da 3 anni Luca Napolitano non pubblica un album, sul quale, però, sta lavorando. Ma 3 anni senza album non vogliono dire 3 anni senza musica e Napolitano, terzo ad Amici del 2009, continua a trovare nella musica una delle sue ragioni di vita.
Vanessa Incontrada ha ricevuto migliaia di messaggi di apprezzamento per la copertina realizzata per Vanity Fair, in cui posa senza veli per incoraggiare le donne ad accettare i propri difetti e a non vergognarsi del proprio corpo che cambia. Lei stessa, vittima di cattiverie gratuite quando dopo la gravidanza non era riuscita a perdere i chili che aveva preso, ha poi capito che non doveva farsi scoraggiare dagli haters. Certo, ci è voluto tempo per imparare a non abbassare lo sguardo di fronte a una critica sul suo aspetto, ma poi ha capito che nessuna donna merita di essere giudicata per il proprio corpo. Eppure non tutti sono convinti che quello mandato dalla conduttrice sia un messaggio realmente genuino. A parlare è una modella che ha fatto dell’orgoglio curvy una vera e propria ragione di vita: Elisa D’Ospina. Da anni parla di body shaming e normalizzazione del corpo femminile, della necessità di uscire dalla gabbia del “corpo perfetto a tutti i costi” proposto sui social e su alcune passerelle. Nel corso di una trasmissione radiofonica è intervenuta per commentare il gesto di Vanessa Incontrada e ha avuto qualcosa da ridire. «Questa copertina è il momento più bello degli ultimi anni», racconta sul numero di Vanity Fair in edicola dal 30 settembre l’attrice e conduttrice @vanessa_incontrada che in cover si mostra completamente nuda. «È il punto d’arrivo che vede il mio corpo diventare un messaggio per tutte le donne (e per tutti gli uomini): dobbiamo tutti affrontare, capire e celebrare una nuova bellezza». «Abbiamo voluto questa copertina per riflettere sul tema della Body Positivity e sulle implicazioni del concetto classico di bellezza sulle nostre vite», dichiara il direttore di Vanity Fair @marchettisimone. «La questione è complicata, vede il corpo delle donne in prima linea e annovera tutto quello che ci è stato insegnato con libri, spot, film, moda, cartoni animati e condizionamenti sociali, culturali e famigliari dagli anni Cinquanta a oggi. In fatto di bellezza, oggi sta succedendo quello che è successo alla terra dopo la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo: là dove si pensava finisse il mondo, ne è iniziato un altro. E là dove si pensava finisse la bellezza forse e finalmente ne sta sorgendo una tutta nuova». #VFnessunomipuogiudicare Foto di @maxvadukul Fashion stylist on set @marchettisimone Assistente fashion per preparazione moda, Martina Antinori Assistente fashion on set, Camilla Fioravanti Producer @marinamoretti64 Hair @irenegrecomilano Make Up Arianna Campa @Closeupmilano Manicure Carlotta Saettone @W-MManagement Bracciali Iconica in oro rosa @pomellato A post shared by Vanity Fair Italia (@vanityfairitalia) on Sep 29, 2020 at 5:00am PDT Dopo Selvaggia Lucarelli, che aveva insinuato che Vanessa Incontrada non fosse abbastanza brutta e abbastanza grassa per andare in copertina in difesa delle donne vittime di body shaming, anche Elisa D'Ospina ha detto la sua. La modella curvy è intervenuta ai microfoni della trasmissione L'Italia s’è desta, su Radio Cusano Campus. La differenza tra me e Vanessa è che io parlo da 12 anni di queste cose, quindi sarebbe riduttivo dire che lo faccio solo per promuovere la mia immagine. Che lei lo abbia fatto per sé stessa è indubbio, perché ha messo sé stessa in copertina e non una serie di donne in sovrappeso. La modella ha anche rivendicato la paternità di alcune parole pronunciate in tv dalla conduttrice, nel corso del monologo contro il body shaming recitato nella trasmissione di Gigi D'Alessio. Per me Vanessa aveva vinto al 100% con quel monologo, anche se molte cose erano prese dal mio libro.
Elisa D’Ospina è intervenuta nel corso di una trasmissione radiofonica e ha commentato la copertina di Vanity Fair in cui Vanessa Incontrada posa senza veli. L’intento della conduttrice era quello di celebrare la bellezza del corpo femminile oltre gli stereotipi, ma la modella curvy lo ha trovato un gesto egocentrico.
Dopo la lettura del diario personale redatto per una settimana da Guenda e Margherita, un momento esilarante, arriva un momentaccio per la speaker. Alessia si rivolge a lei, e non appena parla di Nando e di vite parallele, Margherita si preoccupa. Viene mandata in onda un'intervista della Panicucci a Nando, con video annesso che testimionia la sua vita in discoteca, tra abbracci e balli con ragazze varie. In quella puntata viene anche detto che il pometino è stato avvistato frequentemente con una ragazza in particolare. Alessia chiede a Margherita cosa pensa di quelle scene: “Finchè non esco non lo so. Sono contenta se si diverte, ma se si diverte con altre ragazze per me è finita. Gli chiedo però di farmelo sapere”. Dopodichè Margherita viene invitata ad andare in confessionale. Lì le viene mostrato un video di Nando Colelli che legge una lettera scritta per lei: “dal terzo giorno che sono uscito non ti sento più dentro. […] Non ti meriti uno che deve ancora capire cosa vuole dalla vita. […] Non sono ancora pronto per portare avanti le cose che prometto. […] Sono un immaturo. Scusami di tutto, ti ho solo illusa. […] In casa non t'ho mai presa in giro. […] Pure se voglio finire la nostra storia, ricordati che ti voglio tanto bene. Per me rimani sempre la numero uno.” Margherita Zanatta è tra le lacrime e l'incredulità, poi arriva il nervosismo, e la fierezza. Il tutto in pochi secondi. “Ho dato il cuore, sono andata contro tutto e tutti. Dopo tre giorni? “. Alessia chiede se prova più rabbia o dolore. “Sinceramente, dolore”. Ed esce dal confessionale. Vuol essere lasciata in pace da tutti, si siede in un angolo. Rifiuta persino la compagnia di Guenda. “Sono una scema. Ce n'è sempre una meglio di me”. Di qui in poi racconta ai compagni cosa è successo in confessionale . Nando è nello studio del Grande Fratello 11, ed ha ascoltato tutto. Viene accolto dai fischi del pubblico. “Mi volevo convincere di amarla, ma sapevo che non era così. Mi dispiace aver preso questa decisione”. Signorini non ci vuol credere, perchè pensa Nando sia un bravo ragazzo, e che sia vittima della popolarità e di qualche amico che gli consiglia cose sbagliate, perchè le serate in discoteca finiscono, ma una ragazza come Margherita non la si trova spesso. Alessia è d'accordo con Alfonso, e chiede a Nando di pensarci bene. Nando insiste a difendere la sua idea, e a quel punto Signorini gli consiglia di parlarne a quattr'occhi con Margherita. Nei nostri video gf11 la lettera dell'addio e le giustificazioni di Nando in studio.
Margherita Zanatta apprende prima tramite un video che Nando è tutt’altro che affranto senza di lei, e poi con un’altra clip arriva la doccia fredda: Nando le comunica con una lettera che la lascia perchè non sente più quanto sentiva prima, scusandosi per la sua immaturità e assicurandole che le vorrà sempre bene.
Non si nascondono certo i parenti dei partecipanti al Grande Fratello 11, sono sempre prodighi di consigli e valutazioni, che finiscono dritte sui magazine scandalistici a rinfoltire il chiacchiericcio intorno ai coinquilini. A parlare adesso è la madre di Pietro Titone, che si trova al centro di una bufera sentimentale nata dall’ingresso nella casa della sua ragazza Ilaria Natali, quando il senese pareva attratto da Guendalina Tavassi. La signora si è espressa sul comportamento tenuto dal figlio all’interno della casa “Anche se in buona fede, lei ha condizionato questa esperienza di Pietro (…)non riesce ad essere se stesso fino in fondo e si sente frenato dalla sua presenza. Sono sicuro che lui tiene molto a lei. Prima che entrasse, Ilaria mi chiamava al telefono: era dispiaciuta per come lui si stava comportando e io cercavo sempre di rassicurarla. Ora avranno modi di chiarirsi” La madre ha risposto anche alle accuse di Viola l’ex di Pietro Titone, che aveva raccontato che il figlio fosse già incline ai triangoli “Avrà le sue ragioni per fare dichiarazioni del genere. Sono stati insieme nove anni, per me lei è come una seconda figlia e tuttora ci sentiamo, abbiamo un bel rapporto. Ma può darsi che tra lei e mio figlio ci siano state incomprensioni: la verità la sanno solo loro”
La signora Maria Titone, madre di Pietro esprime i suoi dubbi sul comportamento del figlio da quando è entrata nella casa Ilaria Natali e sul triangolo con Guendalina Tavassi.
Ci preparavamo a render testimonianza dell’ennesimo sfolgorante carrettino delle recriminazioni tra ex concorrenti del Grande Fratello 11, quando invece accade l’inaspettato. Guendalina, ospite d'onore a Pomeriggio 5, ma in overdose da sovraesposizione, abbozza risposte ai suoi interlocutori in maniera sempre meno partecipe: la sua verve mortificata dagli infiniti loop degli argomenti, la sua risata trasformata in un sorriso offerto in piena controvoglia, lo spezzone di Pomeriggio Cinque di quest’oggi, insomma, procede stancamente sui binari del già detto e già sentito. A rompere la serena turbolenza di un pomeriggio qualunque ci pensa la mamma di Remo Nicolini, della quale viene annunciata una telefonata in diretta. Come noterete all'inizio del nostro video gf11 Barbara d’Urso si guarda intorno con quel suo fare allarmato, ma Guendalina non le dà il tempo di aprir bocca, che già s’è alzata dalla sua postazione e saluta tutti. Dirigendosi verso l’uscita saluta Barbara, che ancora più attonita la ascolta mentre spiega le sue ragioni: aveva chiesto esplicitamente che in puntata non si parlasse delle sue situazioni familiari, e contava sul favore richiesto per preservare una minore. Sempre a Pomeriggio 5 una settimana fa Guendalina metteva in dubbio la paternità di Remo, quindi supponiamo nel frattempo debba essere successo qualcosa a livello familiare, se Guenda rinuncia ad un obiettivo polemico tanto facile quanto soddisfacente. Così ci si potrebbe spiegare l’inversione di rotta dal piacere dello scontro alla volontà di silenzio. Tornando alla cronaca della puntata, trattenuta da qualcuno prima che varcasse la soglia, Guendalina Tavassi subisce la controarringa della d’Urso: “una cosa non ammetto di quello che tu hai fatto, permetterti di dire a me che questa è una trappola. Non permetterti mai più.”. Guenda, che non è persona da adeguarsi al bon ton attendendo il suo turno di parola, la interrompe ricordandole che c’è di mezzo una minore, e per questo aveva chiesto un solo favore ormai noto. Barbara, sapientemente, rinuncia immediatamente al tono inquisitorio di pochi istanti prima, per modellarsi sul materno andante, visto che la risposta di Guenda aveva assunto toni commossi. Le spiega che non avrebbe mai fatto parlare la madre di Remo se non fosse prima stata d’accordo Guendalina, perchè questa è la prassi in tv.
Durante una puntata di Pomeriggio 5 che si prospetta come la solita rimpatriata burrascosa di ex concorrenti del Grande Fratello 11, telefona in diretta la madre di Remo: Guendalina Tavassi minaccia di abbandonare lo studio perchè Barbara d’Urso non sarebbe stata di parola, e subisce l’arringa della conduttrice.
È nato il terzo figlio di Brian Austin Green e Megan Fox, una delle coppie più sexy di Hollywood. Lo annuncia People, che comunica il nome del piccolo nuovo arrivato: Journey River Green, venuto al mondo lo scorso 4 agosto. Il bebè si aggiunge alla già numerosa famiglia composta dai genitori e dai fratelli maggiori Noah Shannon (3 anni e mezzo) e Bodhi Ransom (2); Green ha inoltre un altro figlio di 14 anni, Kassius, nato da una precedente relazione. Una gioia immensa per la diva di "Tartarughe Ninja" e l'attore divenuto celebre per il ruolo di David in "Beverly Hills 90210". E pensare che, solo alcuni mesi fa, la coppia essere sembrava sull'orlo della rottura definitiva. Nell'agosto 2015, Megan Fox e Brian Austin Green annunciarono a sorpresa la separazione: "Differenze inconciliabili" avevano portato una delle coppie apparentemente più solide dell'entertainment alla drastica decisione di divorziare. Poi, in aprile 2016, il clamoroso colpo di scena: la Fox si presenta incinta al CinemaCon di Las Vegas, con un pancione allo stato avanzato che non lascia dubbi. Ed ecco che il gossip impazza intorno al gran mistero: se lei e Green si sono lasciati, chi è il padre?
I due attori festeggiano la nascita del loro terzogenito, che ha compiuto il miracolo e fatto trionfare l’amore: solo un anno fa la coppia era sull’orlo del divorzio, oggi Megan Fox e Brian Austin Green sono più uniti che mai.
Un ragazzo di 21 anni è stato trovato gravemente ferito in un hotel del lungomare sud di Pescara. Trasportato d'urgenza in ospedale, è morto poche ore dopo nel reparto di Rianimazione dell'ospedale della città abruzzese. Stando a quanto si apprende, sul suo corpo ci sarebbero ferite da taglio e nella sua stanza d'albergo ci sono tracce di sangue sulle lenzuola e sul pavimento. Intorno alle 6 di questa mattina il compagno di stanza ha trovato l'altro a terra e ha chiamato immediatamente i soccorsi (stando al suo racconto). Sul posto sono arrivati i carabinieri, che si stanno occupando delle indagini, e i sanitari del 118, che hanno provveduto a trasportare il ragazzo al pronto soccorso in codice rosso.
Mistero a Pescara, morto un ragazzo di 21 anni in circostanze ancora da chiarire. Stando a quanto si apprende, sul suo corpo ci sarebbero ferite da taglio e nella sua stanza d’albergo ci sono tracce di sangue sulle lenzuola e sul pavimento. Intorno alle 6 di questa mattina il compagno di stanza ha trovato l’altro a terra e ha chiamato immediatamente i soccorsi.
Le foto sono state pubblicate dal Daily Mail: la mitica Naomi Campbell, la Venere Nera, è apparsa mezza calva in una serie di scatti fatti a New York durante un servizio fotografico per Dennis Basso. "Ha iniziato a pagare il pegno di anni di extensions, tinte e prodotti chimici sui suoi capelli" sostiene il Daily Mail. Sembra infatti che si tratti di un tipico caso di alopecia da trazione (o traumatica), conseguenza di trazioni ripetute sui capelli causata da pettinature troppo tirate (trecce, code, messa in piega, permanente, bigodini, extension, ecc). Tra l'altro i danni al follicolo pilifero possono essere irreversibili se non si ricorre subito ai ripari: il rischio è che si arrivi ad un'alopecia cronica. Un gran bel problema per una modella (oltre che per una donna). Secondo il tabloid britannico anche star del calibro di Britney Spears, Paris Hilton e Victoria Beckham hanno sofferto dello stesso problema proprio a causa dell'utilizzo smisurato di extension (avete notato che la Beckham in questi giorni è passata da un caschetto cortissimo ad una massa di capelli lunghi e mossi?). Chissà se la modella riuscità a risolvere il brutto problema prima delle nozze extralusso di Naomi e Vladislav Doronin…
Naomi Campbell perde intere ciocche di capelli.
Una casa di 40 metri quadrati a 6.000 euro (20.000 pesos) è il desiderio di tutti, se poi l'abitazione è anche rispettosa dell'ambiente è un vero affare. Così quando Fernando Llanos ha deciso di costruirsi casa a Cundinamarca, in Colombia, ha pensato che Conceptos Plasticos fosse la soluzione perfetta. Si tratta di mattoni fatti di plastica riciclata che si possono assemblare come i LEGO. Utilizzando un processo industriale chiamato estrusione, Conceptos Plasticos crea materiale da costruzione di qualità dagli scarti della plastica e della gomma. Questi mattoni di plastica vengono utilizzati per realizzare alloggi sicuri e resistenti, ma economici, che possono essere scomposti e ricostruiti altrove, se necessario. Ci vogliono solo quattro persone per costruire una casa con Conceptos Plasticos. In cinque giorni il team è in grado di realizzare un'abitazione completa di 40 metri quadrati. E considerando che solo a Bogotà ci sono 750 le tonnellate di plastica inviate in discarica ogni giorno, e il 75% di plastica prodotta a livello globale o è inviato alle discariche o resta ad inquinare l'ambiente, l'idea di utilizzare la plastica riciclate come materiale da costruzione è davvero geniale. Il progetto è stato ideato nel 2011 dall'architetto Óscar Méndez (di cui abbiamo già parlato qui,) e da allora Conceptos Plasticos ha realizzato diverse case in Colombia. Sono già 15 i dipendenti della società che recentemente ha anche completato un rifugio temporaneo per 42 famiglie sfollate in Colombia. La Conceptos Plasticos ha anche ricevuto un assegno di $ 300.000 dal Chivas Venture per espandersi a livello globale. La nostra attività non solo impedisce l'inquinamento generato dalla plastica e devia i rifiuti dalle discariche, li trasforma anche in materiali da costruzione necessari per le comunità di stabilire una infrastruttura fisica…I nostri clienti sono il governo, le organizzazioni non governative, fondazioni e aziende private, che pagano per soluzioni abitative nelle comunità in cui i progetti realizzati. Forniamo i materiali da utilizzare da parte delle comunità stesse e dare loro una formazione su come costruire le proprie case utilizzando il nostro sistema. Una casa per una famiglia è costruito da quattro persone, senza esperienza nella costruzione e richiede solo cinque giorni per costruirlo. Un rifugio per 14 famiglie è assemblato da 15 persone, senza alcuna esperienza nella costruzione, in soli 10 giorni.
Basta una squadra di quattro persone per costruire una casa completa in cinque giorni grazie ai mattoni Conceptos Plasticos realizzati con gli scarti della plastica: il risultato è un’abitazione economica e che fa bene all’ambiente.
Pezzo per pezzo, il Jobs act finisce ancora davanti alla Corte Costituzionale: tocca stavolta alla disciplina in materia di mancato rispetto dei procedimenti disciplinari, per la quale il Tribunale di Bari ha chiesto il vaglio del giudice delle leggi. La ragione? Sempre la stessa: un’indennità forfettaria e calcolata sulla sola base dell’anzianità non basterebbe né a riparare il danno subito dal lavoratore licenziato in violazione dei suoi diritti, né a dissuadere il datore di lavoro dal compiere un atto illecito. Il caso affrontato dal Tribunale di Bari riguarda una lavoratrice licenziata per ragioni disciplinari: il giudice ha verificato l’insussistenza dei fatti per due delle tre accuse mosse dall’impresa alla dipendente, ritenendo comunque giustificato il licenziamento per la terza ragione. Nel contestare alla lavoratrice gli addebiti, però, non era stata attivata la procedura richiesta dallo Statuto dei lavoratori, secondo cui, prima di subire sanzioni (licenziamento compreso), il dipendente deve essere informato per iscritto dei fatti che gli sono contestati e deve essere sentito a sua difesa. Il giudice dichiara quindi il licenziamento illegittimo in quanto affetto da vizio procedurale. Siccome la lavoratrice ricorrente è stata assunta dopo il marzo 2015, si dovrebbe applicare l’articolo 4 del decreto legislativo 23/2015, uno dei decreti attuativi del Jobs act. Questo articolo prevede che l’indennità per chi abbia subito un licenziamento illegittimo sia calcolata automaticamente sulla base dell’anzianità di servizio: una mensilità per ogni anno di anzianità, da un minimo di due mensilità a un massimo di dodici. Il Tribunale di Bari sospende la decisione sul calcolo dell'indennità, sollevando la questione di legittimità costituzionale rispetto ai principi di uguaglianza e ragionevolezza (art. 3 Cost), ai diritti al lavoro e sul lavoro (artt. 4 e 35 Cost) e al diritto alla tutela giurisdizionale (art. 24 Cost). Su quest’ultimo punto, il giudice sottolinea come il diritto costituzionale di difesa riguarda sì i processi, ma si riflette anche sui procedimenti disciplinari, dal momento che le sanzioni incidono sullo stato della persona e sull’impiego: nemmeno sul posto di lavoro si dovrebbe essere sottoposti all’arbitrio e devono quindi essere previste alcune garanzie, come per l’appunto il rispetto del procedimento delineato dallo Statuto dei lavoratori. Con il Jobs act, invece, si è deciso che la violazione di queste garanzie lasci intatto l’effetto del licenziamento, cioè l’espulsione del lavoratore dall’impresa, prevedendo soltanto il pagamento un’indennità di massimo 12 mensilità, peraltro non assoggettata a contribuzione previdenziale e calcolata rigidamente sulla base della sola anzianità di servizio. La logica del meccanismo di calcolo è la stessa censurata l’anno scorso dalla Corte Costituzionale: il giudice delle leggi, con la sentenza 194/2018, aveva infatti scardinato il Jobs act, dichiarando costituzionalmente illegittimo l’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 23/2018, che prevedeva appunto l’indennità forfettaria sulla base della sola anzianità. Secondo la Consulta è inefficace una tutela così prevedibile e standardizzata: l’automatismo impedisce infatti ogni valutazione del giudice, ad esempio riguardo alla gravità del comportamento delle parti o alle dimensioni dell’impresa. Questo significa che il rimedio non ripara il danno subito dal lavoratore, che anzi può ricevere una somma misera se è stato assunto da pochi anni, né dissuade il datore di lavoro dal licenziare ingiustamente, specie se l’azienda è di grandi dimensioni e può permettersi di pagare l'indennità senza particolari sacrifici. Il decreto legislativo 23/2015, sulle tutele crescenti, è allora oggi decisamente precario: il meccanismo centrale di calcolo (art. 3, co. 1) è stato dichiarato incostituzionale con la sentenza 194/2018, che potrebbe travolgere anche tutte le norme che fanno espresso riferimento a esso (come l’art. 6 sulle conciliazioni, o l’art. 9 sulle piccole imprese). Grazie alla Corte d’Appello di Napoli, poi, il sistema previsto per i licenziamenti collettivi (art. 10) è stato rinviato con una doppia pregiudizialità alla Corte Costituzionale italiana e alla Corte di Giustizia UE. E ora il rimedio contro i licenziamenti illegittimi per vizi procedurali è posto in dubbio con l’ordinanza del Tribunale di Bari. Ma perché soltanto ora si riprende a parlare di Jobs act? Servivano davvero quattro anni per accorgersi dei difetti di quella riforma del lavoro in materia di licenziamento? Per rispondere è necessario conoscere il sistema di controllo di legittimità delle norme. Per valutare la costituzionalità di una legge, e quindi disapplicarla, la Consulta deve essere chiamata a esprimersi. Il procedimento può essere in via principale, quindi su richiesta di un certo numero di parlamentari o di consigli regionali, o in via incidentale, cioè a partire da un processo. Ma non basta certo un processo qualunque: la questione di costituzionalità deve partire da un processo in cui la norma, che sarà poi analizzata dalla Consulta, è rilevante, cioè il giudice dovrebbe applicarla al caso concreto. Quando si accorge della possibile incompatibilità con la Costituzione, il giudice che dovrebbe decidere la questione sospende allora la causa di merito e individua i motivi per cui la regola che dovrebbe applicare appare in contrasto con i principi costituzionali.
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul meccanismo di calcolo dell’indennità e le nuove ordinanze di rinvio sui licenziamenti collettivi, ecco una nuova questione di legittimità, stavolta dal Tribunale di Bari sui licenziamenti illegittimi per violazione del diritto di difesa nel procedimento disciplinare.
Leonardo Bonucci lascerà oggi il ritiro dell'Italia: il capitano della Nazionale, espulso nel corso del primo tempo della semifinale di Nations League, non potrà prendere parte per squalifica alla finale per il terzo posto in programma domenica prossima alle 15 e dunque farà subito ritorno a Torino. Una buona notizia per la Juventus, che ritrova in anticipo uno dei giocatori cardine della squadra di Allegri, ma sicuramente un brutto colpo per il morale del ragazzo viterbese, il cui doppio giallo ha pesantemente condizionato l'esito dell'incontro perso a San Siro per 2-1. Nel dopo partita, Bonucci ha postato un messaggio sui propri profili social, chiedendo scusa a tutti per il suo improvvido comportamento in campo che ha lasciato in inferiorità numerica la formazione di Mancini, condannandola ad una gara di grande sofferenza: "Sono più arrabbiato di Voi, prima di tutto con me stesso. Mi dispiace e chiedo scusa. Ma questa Italia si rialzerà e sarà più forte che mai!" A post shared by Leonardo Bonucci (@bonuccileo19)
Leonardo Bonucci lascia il ritiro della Nazionale italiana e torna a Torino. Il capitano azzurro sarà infatti squalificato per la finale per il terzo posto della Nations League in programma domenica prossima. Il difensore della Juventus nel dopo partita ha chiesto scusa a tutti per la sua espulsione.
Windows 10 sarà l'ultimo Windows. Niente panico però, perché nelle ultime ore Microsoft ha semplicemente spiegato più chiaramente quello che sarà il futuro del sistema operativo. O meglio, dei servizi che d'ora in poi l'azienda di Redmond offrirà ai suoi utenti. Nel corso della conferenza Ignite dedicata ai suoi clienti IT, Jerry Nixon, uno degli "evangelisti" dell'azienda, ha spiegato che attualmente stanno "rilasciando Windows 10 e visto che Windows 10 sarà l'ultima versione di Windows, stanno ancora lavorando su questo sistema operativo". Questo, però, non significa che Microsoft sia pronta ad abbandonare Windows, anzi. In realtà la questione è semplice: d'ora in poi Microsoft si impegnerà ad offrire Windows 10 come servizio e non come software completo che viene aggiornato solo con la release successiva. In questo modo si spiega anche la politica sul prezzo e sull'aggiornamento gratuito: se acquisti un prodotto Microsoft – o che comunque fa girare l'OS di Redmond – avrai accesso a tutti i successivi aggiornamenti in forma gratuita. Un esempio in questo senso è rappresentato dal browser Chrome di Google; gli aggiornamenti avvengono in automatico e attivano nuove funzionalità senza che l'utente debba selezionare qualcosa. Si tratta di uno degli esempi più diffusi di software inteso come servizio. Per questo Windows 10 sarà l'ultimo Windows. Microsoft continuerà ad aggiornare il sistema operativo, così come Chrome viene costantemente aggiornato da Google, ma non presenterà più un "numero" ad ogni rilascio importante. Ad oggi Chrome è giunto alla 42esima versione, ma gli utenti – e Google – continuano a chiamarlo semplicemente Chrome. D'ora in poi questo accadrà anche con Windows 10. È anche per questo che Microsoft è sempre più restia ad ufficializzare la data di lancio, attualmente prevista per luglio: molte funzionalità saranno attivate nei mesi successivi, quindi il lancio vero e proprio non avrà un'importanza paragonabile a quella delle versioni precedenti. Insomma, ora se acquistate Windows una volta – o se effettuate l'update gratuito – sarete a posto per sempre. O, per dirla in maniera ancora più chiara, non vedrete mai un Windows 11.
Windows 10 sarà l’ultimo Windows. Niente panico però, perché nelle ultime ore Microsoft ha semplicemente spiegato più chiaramente quello che sarà il futuro del sistema operativo.
Una proposta mai ben vista dai giudici del Festival di Sanremo, che si ripete ciclicamente ad ogni edizione: Nino D'Angelo, ad esempio, è stato uno dei tanti ad aver proposto alla kermesse un brano in dialetto, ottenendo riscontri piuttosto deboli. Ora ci prova anche Davide Van De Sfroos, uno dei big di questa edizione del festival della musica italiana. Il cantautore d'origini monzesi parteciperà per la prima volta alla competizione, nonostante una carriera piuttosto duratura. Nome d'arte di Davide Bernasconi, Davide Van De Sfroos ha utilizzato questo nomignolo per rappresentare una tipica espressione di un particolare dialetto lombardo, tradotto come "vanno di contrabbando". Il dialetto tremezzino (o laghée) caratterizza da sempre le canzoni del cantautore, che nei primi anni della sua carriera ha fondato una band chiamata proprio "I De Sfroos".
Ci sarà anche il dialetto tremezzino al Festival di Sanremo: Davide Van De Sfroos canterà infatti “Yanez”, brano scritto nel dialetto lombardo.
C'è un'altra, imperdibile puntata da aggiungere alla telenovela Balotelli – Fico. Dopo la rivelazione choc di Raffaella secondo cui Supermario si sarebbe completamente disinteressato al benessere di quella che dovrebbe essere sua figlia, è lo stesso campione a scendere in campo e ad annunciare battaglia nei confronti della sua ex. Ai Danni della Fico, che avrebbe leso il suo onore di uomo, sarebbe già partita una querela. Questa almeno è quanto Balotelli racconta attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport: In relazione a quanto riportato nell’ultima intervista concessa da Raffaella Fico al settimanale "Chi", mi vedo costretto mio malgrado a reagire. Avrei preferito evitare di dover prendere posizione pubblicamente su questioni private e tener fede alla scelta che avevo fatto di non replicare in nessun caso alle fantasiose dichiarazioni di Raffaella Fico, anche per rispetto di una creatura che è da poco venuta al mondo. Ma c’è un limite a tutto e non posso tollerare che venga leso il mio onore di uomo e mi vengano falsamente attribuiti comportamenti gravi che non hanno riscontro nella realtà. Ho pertanto incaricato i miei legali di adottare tutte le iniziative giudiziarie opportune per difendere la mia onorabilità ingiustamente lesa dalle false affermazioni rilasciate da Raffaella Fico e pubblicate dal settimanale "Chi". Diffido inoltre per il futuro Raffaella Fico dal divulgare in qualunque sede e con qualunque mezzo notizie che mi riguardano non corrispondenti al vero e, comunque, lesive della mia privacy. Ricordo infine a Raffaella Fico che verrà chiamata a risarcire tutti i danni che ingiustamente sta arrecando al mio onore e reputazione con le sue condotte irresponsabili. E' furioso Balotelli che non ci sta a essere dipinto come l'uomo disinteressato che Raffaella lo ha accusato di essere. A dargli man forte scendono in campo anche i genitori adottivi che, sempre attraverso la Gazzetta, pubblicano la prima lettera alla Fico, una lunghissima dichiarazione nella quale mettono per la prima volta nero su bianco tutti i dettagli che il pubblico non conoscerebbe della storia tra Raffaella e Mario. Un racconto completo che va dalla loro rottura fino a quel bacio "segreto" che avrebbe dovuto sancire la loro riappacificazione: Cara Raffaella, ti scriviamo questa lettera aperta non solo perché siamo i genitori di Mario, ma anche perché ti abbiamo conosciuta quando sei stata ospite di Mario qui a Concesio. Abbiamo letto la tua ultima intervista a un noto settimanale e, anche se con fatica e sofferenza, permettici di fare pubblicamente un po’di chiarezza perché conosciamo da vicino la vicenda e riteniamo che vada ristabilita la verità quanto meno per correttezza di informazione. Crediamo infatti che nostro figlio non sia quell’essere irresponsabile e senza dignità che tu hai descritto. Da tempo purtroppo i tuoi interlocutori sono pubblico, giornalisti e fotografi. Non hai avuto la minima esitazione a esternare periodicamente ogni tuo sentimento confondendo verità e finzione pur di suscitare interesse e apparire in copertina. Certo, avrai le tue ragioni per fare della tua vita un evento mediatico, per far entrare telecamere e cronisti ovunque, ma non puoi trascinarci tutti con te e, soprattutto, non puoi vendere per vera la storia che ti fa più comodo infangando la dignità altrui. «Come hai fatto a innamorarti dell’uomo che vai descrivendo?», ti chiede a un certo punto il giornalista nell’intervista che da ultimo hai rilasciato. Tu rispondi che non lo sai e torni all'episodio di Manchester di fine aprile 2012, quando Mario, trasformatosi in un «mostro», improvvisamente ti cacciò fuori da casa come non si fa neppure con un cane. Così ti esprimi. E no, Raffaella, le cose non andarono proprio così! La vostra storia era già finita a inizio aprile, lo sai bene, e allora perché mentire a te stessa e agli altri? Oggi racconti che eri già incinta; può essere, ma perché allora hai detto a Mario della tua gravidanza solo a fine giugno, durante gli Europei, ovviamente informando prima la stampa pur di avere la ribalta di una ennesima copertina? E poi come puoi accusare Mario di averti incontrato a ottobre 2012 solo «per ripulirsi l’immagine»? Sappiamo che amici comuni organizzarono l’incontro e che tu «pretendevi» da Mario un comunicato stampa di impegno pubblico a riprovarci. Lui ti chiese solo una cosa: la privacy. Noi, come anche le persone che gli stanno vicino, lo avevamo sconsigliato di venire a Napoli avvisandolo che non avresti perso l’occasione per lucrare sull’evento. Mario non ci ha dato ascolto e di testa sua ha fatto tutto quello che gli hai chiesto, perché ingenuamente credeva di risolvere i problemi guardandoti in faccia, lontano dai riflettori, magari portandoti vicino a lui. E tu rifiutasti. Questo ci disse Mario al telefono il giorno dopo, profondamente amareggiato e ancora più deluso per le foto del vostro incontro «segreto» vendute ai giornali. Chissà chi aveva così ben informato quei fotografi appostati sul balcone di casa… In questo modo hai nuovamente e definitivamente allontanato Mario, come avresti allontanato chiunque altro al suo posto. Ma non ti sembra poi di aver lucrato abbastanza sulla storia con Mario? Quando pensi di poter voltar pagina e magari far parlare i giornali di te per qualcosa che hai fatto tu?Invece parli sempre e solo di Mario e da ultimo arrivi a sentenziare che Mario è privo dell’istinto della paternità, lui che ha subito l’abbandono, ora abbandona quella che secondo te è sua figlia! Raffaella, anche se non sappiamo di chi sia figlia la bambina, crediamo che l’unica cosa certa è che Mario fino ad oggi sia rimasto, per quanto possibile, in silenzio anche e proprio per rispetto di quella creatura che portavi in grembo e che ora hai dato alla luce. Ci appelliamo quindi al tuo istinto materno, Raffaella, affinché tu possa mettere da parte gli interessi personali e agire per il bene della bambina. Ti chiediamo solo un po’ di privacy perché crediamo che le persone che ti stanno vicino e la tua bimba ne abbiano sacrosanto diritto. Di una cosa infine siamo certi: Mario, o chiunque altro fosse al suo posto, oggi forse sarebbe al tuo fianco se tu avessi capito in tempo che l’AMORE vale assai più del DENARO e della NOTORIETÀ Franco e Silvia Balotelli
Mario Balotelli è stanco di rimanere in silenzio e, insieme ai suoi genitori, rispende per le rime a Raffaella Fico, raccontando la sua verità e aggiungendo soprattutto una cosa: ha già dato mandato ai suoi legali di procedere con una querela.
Dopo essersi dichiarata convinta che Andrea Offredi avesse fatto una scelta di comodo, Stefania Zappa torna a scagliarsi contro l'ex tronista e la sua bella fidanzata. Mentre Claudia D'Agostino professa la sua felicità via Facebook, la bionda corteggiatrice rilascia un'intervista al forum Il Vicolodellenews al quale confessa di non credere nella veridicità di questo rapporto. Secondo lei, quella di Andrea sarebbe stata una scelta non sentita, anche perchè tra lui e Claudia non ci sarebbe mai stato nemmeno un vero bacio. E' ancora avvelenata la Zappa, che anni fa fu la scelta di Marcelo Fuentes a Uomini e Donne. Anche in questo caso, si aspettava che la preferenza del tronista sarebbe ricaduta su di lei, cosa che non è accaduta sebbene Stefania ancora non se ne spieghi i motivi: Andrea mi piaceva. Ho deciso di corteggiarlo perché pensavo ne valesse la pena. A oggi, però, dico che un uomo come lui non vorrei mai. Se avesse scelto me, avrebbe dovuto andare contro tutto e tutti come ho fatto io per lui, ma ha preferito fare la scelta più comoda. Le nostre esterne parlano da sole, perciò ripeto che ha scelto per convenienza. Non me lo toglie dalla testa nessuno. Da dov'è uscito tutto questo interesse per Claudia? Non si sono mai dati nemmeno un vero bacio! E' pazzesco. Probabilmente arriveranno a settembre ma sono convinta che dopo, ognuno avrà ciò che si merita.
Non ha ancora digerito la scelta di Andrea Offredi la bella Stefania Zappa che torna a scagliarsi contro l’ex tronista e Claudia D’Agostino, la sua nuova fidanzata.
Mentre divampano le polemiche per Idris Elba, tra i papabili per vestire i panni del prossimo James Bond e definito ‘troppo di strada' da Anthony Horowitz, autore dell'ultimo libro della serie, intervistato dal Daily Mail, ecco che l'attuale interprete del fortunato agente segreto, Daniel Craig parla della possibilità che ‘Spectre‘, l'ultimo capitolo della saga del personaggio nato dalla penna di Ian Fleming possa essere il suo ultimo ruolo. Craig, infatti, è stato intervistato dalla rivista americana Esquire e proprio in questa occasione ha parlato della possibilità che possa essere l'ultima volta che lo vedremo nei panni di Bond. Non so, Veramente non lo so. Onestamente, non è per modestia, ma al momento non riesco a vedermici. aggiungendo, incalzato che al momento non gli andrebbe di girare ancora: Ho una vita e devo prendermi una pausa per un po'. Ma vedremo. La porta resta aperta, insomma, ma l'attore pare stanco di un ruolo che pure gli ha dato enormi soddisfazioni: tutti, infatti, sono stati enormi successi al box office e l'ultimo, prima di ‘Spectre', che uscirà il prossimo novembre, ‘Skyfall' è stato il film della serie che ha avuto il maggiore successo, oltre a essere quello di maggiore successo nella Storia della cinematografia inglese con un totale di 1 miliardo e 100 milioni di incassi. Craig ha dato al personaggio uno stile inconfondibile, prendendo il posto di Pierce Brosnan che lascio dopo ‘Die Another Day' e seguendo attori del calibro di Timothy Dalton e Sean Connery, tra gli altri. Ma nell'intervista Craig ha parlato anche del personaggio Bond, con cui successo a parte non condivide tantissimo, soprattutto quando si parla del rapporto col sesso opposto:
In un’intervista Daniel Craig parla di come ‘Spectre’ possa essere la sua ultima interpretazione di James Bond, autore che gli ha dato tante soddisfazioni ma che lo rispecchia poco: troppo sessista e misogino.
Di chi è la tecnologia con cui si fa arte? Di chi sono i mezzi di produzione artistica? Da chi sono determinati? E, di conseguenza, di chi è il prodotto artistico finale realizzato attraverso di essi? Sono alcuni dei quesiti centrali attorno ai quali ruota la riflessione teorica e metodologica di uno dei compositori più rilevanti del panorama italiano contemporaneo: Agostino Di Scipio. Raccolti per iniziativa di Luigi Maria Sicca in un'agevole pubblicazione della “Editoriale Scientifica”, i sei saggi che compongono “Pensare le tecnologie del suono e della musica” offrono un quadro ampio ed esaustivo su un dibattito attualmente di largo interesse storico-critico, ovvero la competenza tecnologica nel processo artistico e analitico. Nella prospettiva metodologia di Di Scipio “tecnologia” è etimologicamente un necessario discorso sulla tecnica, un lògos della technè, discorso razionale auspicabile, e oramai ineludibile, circa le tecniche necessarie all'artista per compiere determinate azioni/scelte. Un campo che, come vedremo, conduce alla rilettura stessa dei criteri estetici soggiacenti alla produzione e alla fruizione artistica dell'opera. La pubblicazione cerca di porre rimedio a un vizio di forma, o come lo chiama l'autore “errore strategico”, della critica musicale e della musicologia attuale: il delegare ad altre discipline extramusicali il discorso intorno alla tecnologia della musica. Errore che non nasconde e, anzi, evidenzia un problema ben più generale di approccio scorretto e parziale alla tecnologia, connaturato all'attuale società dei consumi e riassumibile in una riedizione del concetto di “determinismo tecnologico” di ottocentesca memoria. Per Di Scipio l'inevitabilità e la neutralità dello sviluppo tecnologico vanno messe in discussione: se nel sentire comune sembra sia ormai radicata l'idea che ogni nuova acquisizione debba essere vissuta e applaudita come innovazione, a ben vedere è invece evidente che la tecnologia non segua un percorso d'evoluzione lineare. Essa, invece, è ramificata e si snoda attraverso un proliferare di strade molteplici e parallele. Nel rapporto tra mezzi e tecniche si materializza il rapporto di un artista con la società che gli fornisce o gli nega strumenti e tecniche di lavoro, che gli dice o gli nega come procedere (e, con ciò, gli dice o gli nega che “cosa” produrre). Nel cuore del libro si fa strada qui, quasi inevitabilmente, Sostituendo al poeta la figura del musicista-tecnologico/compositore/artista-sonoro il gioco è presto fatto. Non può esistere arte, e dunque un fine, senza la totale padronanza del mezzo. Per Di Scipio il processo di costruzione dell'opera e la struttura della sua configurazione finale sono domini di esperienza parimenti densi di significato. L'obiettivo del suo studio, che arriva a spingersi in prospettive dichiaratamente etnomusicologiche, è la verifica costante della convergenza tra mezzi e fini nell'opera d'arte.
La pubblicazione del volume “Pensare le tecnologie del suono e della musica”, raccolta di saggi del compositore Agostino Di Scipio, è l’occasione per affrontare più da vicino un avvincente problema della modernità: a chi appartengono i mezzi di produzione tecnologica?
Si torna a parlare di Isola dei Famosi 2017, con Simone Susinna intervistato nella trasmissione radiofonica Non Succederà Più su Radio Radio. Secondo classificato nel reality, il modello 24enne è stato senza dubbio tra i concorrenti più affascinanti e desiderati dell'edizione. Simone ha però chiarito ancora una volta di non aver avuto alcun flirt con le concorrenti: Non ho avuto nessun riscontro con nessuna donna sull'Isola perché nessuna mi ha colpito veramente. Perché io sono andato lì con una mentalità di non avere nessun tipo di rapporto. Non c’era materia prima, nessuna mi ha preso, erano bellissime donne ma nessuna rispecchiava i miei canoni. Il pensiero va inevitabilmente a Malena, ma anche a Dayane Mello, su cui mormora di una storia d'amore "pianificata" ("È una bellissima ragazza, è durato poco il suo percorso, non abbiamo avuto modo di conoscerci più approfonditamente") e a Eva Grimaldi. Quest'ultima infatti, benché impegnata con Imma Battaglia, ha recentemente sorpreso tutti sostenendo di aver ricevuto avances da Simone. Susinna nega però tutto, accusando la Grimaldi C’è solo da ridere! Ovviamente Eva è una bellissima donna, ma ha il doppio della mia età. Voleva un po’ di visibilità, notorietà per far parlare un po’ di sé e ha inventato questa cosa. Anche riguardo a Malena, Simone nega ancora una volta le presunte effusioni che, secondo la pornostar, ci sarebbero state tra loro. Era semplicemente un bellissimo rapporto d’amicizia. Non c’è stato niente tra noi, Malena ha detto una bugia bianca, non mi ricordo di un bacio. È la mia parola contro la sua, poi ognuno è libero di credere ciò che vuole. Se l’è inventato. Attualmente, il modello si dichiara single. La sua vita privata appare impenetrabile, e forse proprio per questo gli vengono attribuite periodicamente relazioni con star famose. Tra queste, anche un'improbabile storia con Barbara D'Urso, che il giovane smentisce nettamente.
Il bel modello smentisce di aver tentato di sedurre Eva Grimaldi all’Isola dei Famosi 2017: “Si è inventata tutto per visibilità”.
Il piccolo Santiago De Martino ha compiuto due anni. Mamma Belén ha condiviso questo momento speciale con i fan, pubblicando un tenero video in cui canta "Tanti auguri a te" insieme al bambino. Il festeggiato, poi, è immortalato mentre con grande impegno soffia sulle candeline della sua torta. La clip è accompagnata dalla frase: "Due candeline per il mio piccolo principe". Il bambino è abituato agli auguri in grande stile. Lo scorso anno, infatti, i fan dei suoi genitori hanno persino messo degli striscioni in suo onore, sotto casa sua. Il suo faccino felice, basta a mettere a tacere l'ennesima polemica scoppiata alcuni giorni fa e che lo ha riguardato. La figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker ha pubblicato un video in cui si dilettava ad imitare la showgirl argentina, mentre si trovava in compagnia di un amico. Rivolgendosi al ragazzo, lo prendeva in giro dicendo: "Sei brutto come Santiago" Il video è diventato subito virale e ha portato la giovane Aurora a ricevere diverse critiche, al grido di: "I bambini sono tutti belli". Così, poco dopo, la Ramazzotti si è scusata tramite un messaggio pubblicato sul suo profilo Instagram:
In occasione del compleanno di Santiago, Belén Rodriguez ha pubblicato un tenerissimo video. La showgirl è immortalata mentre canta “Tanti auguri a te” insieme al suo piccolo.
Era pronto a festeggiare il matrimonio di sua sorella nel meraviglioso scenario di Cuba, ma una malattia ha rovinato la sua serenità familiare. Il poliziotto inglese Philip Miller, 31 anni, ha subito un sospetto infarto aver contratto la salmonellosi presso l'hotel Playa Pesquero di Cuba, proprio mentre erano in corso le celebrazioni nuziali. Quella che doveva essere una rilassante vacanza, fatta di momenti da trascorrere in allegria, si è trasformata in un incubo per il giovane inglese. Fin dai primi giorni nel resort cubano, Philip ha iniziato ad avvertire i classici sintomi di un'intossicazione alimentare: diarrea, dolori addominali e letargia, culminati poi in qualcosa di più serio. Subito dopo il rientro nel Regno Unito, Philip ha iniziato ad avvertire forti dolori al petto ed è stato ricoverato per sospetto infarto. In ospedale è arrivata la diagnosi dei medici: salmonellosi e miopericardite. Dopo le dimissioni, Philip è stato ricoverato in un altro ospedale per una sintomatologia simile. L'uomo ha impiegato ben tre mesi per riprendersi del tutto. L'intossicazione alimentare da salmonella ha quindi innescato una reazione a catena che ha causato al giovane una serie di problemi di salute. Grazie all'intervento di alcuni avvocati, Philip ha ricevuto un indennizzo di 30.000 sterline (circa 40.000 euro) da parte del tour operator TUI UK. Secondo l'avvocato Jatinder Paul, il caso di Philip dimostra le serie conseguenze che una patologia come la salmonellosi può avere sulle vittime, considerando che il soggetto in questione è un trentenne sano. Il risarcimento, in questo caso, compenserà l'impatto che la malattia ha avuto sulla sua vita, ma certamente non lo ripagherà dei momenti persi. Philip si dichiara "distrutto e arrabbiato" per non essere riuscito a godersi il giorno più bello per sua sorella. E oggi sostiene di volersi lasciare l'"incubo" alle spalle.
Durante il soggiorno in un resort cubano, l’inglese Philip Miller ha contratto la salmonellosi, seguita poi da un sospetto infarto. Il tour operator TUI UK è stato costretto a versare un risarcimento di 30.000 sterline per compensare il danno fisico e morale causato al giovane.
I Mondiali 2010 hanno aperto i battenti e, dopo il pareggio conquistato dalla Nazionale italiana contro il Paraguay, Marcello Lippi si trova di nuovo al centro delle polemiche per non aver preferito il bomber Giampaolo Pazzini, in forza alla Sampdoria, ad Alberto Gilardino. Mentre in campo e fuori campo si consumano accesi dibattiti, le Wags della Nazionale sono impegnate a sostenere i loro compagni in vista dei durissimi impegni calcistici. Dopo Valentina Liguori vicina a Zambrotta per i Mondiali, un’altra bellissima Silvia Slitti ha deciso di seguire il fidanzato fino in Sudafrica. La meteorina è la storica compagna di Pazzini, i due stanno insieme ormai da circa otto anni e, mai come in questo momento, l’attaccante ha bisogno di tutto il sostegno possibile. Adesso, infatti, è il turno di Giampaolo Pazzini, il bomber è al centro dell’interesse mediatico dopo un periodo in cui la sua compagna gli ha rubato momentaneamente la scena, quando cioè fu eletta meteorina nel Tg4 di Emilio Fede. Silvia è originaria di Monsummano e proviene da una famiglia di noti cioccolatai. La coppia fu pizzicata insieme durante un serata in discoteca ma, a parte quell’apparizione in pubblico, i due sono molto riservati e preferiscono vivere con discrezione il loro rapporto d’amore, che nonostante gli impegni di entrambi, prosegue nel migliore dei modi. Mentre alcune Wags hanno preferito seguire i loro compagni, altre hanno osato di più come Alice Bregoli moglie di Alberto Gilardino, che ha posato per la Nazionale.
Silvia Slitti decide di seguire Pazzini nel Mondiale 2010 in Sudafrica nonostante gli impegni lavorativi.
Ormai ci siamo. Manca davvero poco alla chiusura ufficiale del tanto utilizzato Google Reader che nella giornata di oggi per volere del suo creatore chiuderà i battenti per sempre. Negli ultimi mesi dal momento della notizia da parte del colosso di Mountain View gli sviluppatori di terze parti hanno iniziato la lotta per la sopravvivenza cercando di realizzare nuovi lettori di notizie RSS proprio in alternativa a quello di Google. Molte le idee come anche le importanti alternative dalle più fedeli all'originale andato in pensione a quelle che vogliono aumentare la usabilità nei confronti dell'utente. Con certezza è facile confermare la presenza tra tutti i lettori di Feedly, che per il momento si pone come l'alternativa migliore a Google Reader. Lo possono dimostrare senza dubbio gli oltre 3 milioni di utenti che l’hanno scelto già da qualche mese come nuovo feed reader di riferimento per l'uso quotidiano, ma anche il grande sviluppo che l'intera azienda ha messo sin dalla notizia dell'abbandono da parte di Google del suo reader, apportando in pochissimi mesi delle imponenti modifiche di utilizzo che lo hanno fatto crescere in modo importante divenendo addirittura migliore rispetto a quanto non fosse l'originale di BigG. Feedly risulta essere completamente gratuito e accessibile direttamente dal browser o utilizzando, in mobilità, anche l'applicazione esistente sia per Android che per iOS. Una seconda alternativa potrebbe essere Digg Reader. Aperto da poco tempo proprio in concomitanza con la prossima chiusura di Google Reader, il programma di lettura si presenta come un clone, o almeno quasi un clone di Google Reader, con un gruppo di sviluppatori sicuramente affidabile. Prima che scatti la chiusura definitiva di Google Reader, provando Digg, sarà permesso l'import immediato dei vari feed che venivano utilizzati con il lettore di Google. Come Feedly, anche Digg Reader risulta essere completamente gratuito. Ulteriore alternativa potrebbe essere quella di Feedbin, un ottimo lettore web based di RSS molto pulito ed elegante che potrebbe candidarsi per dare del filo da torcere al primo della classe Feedly. Possiede tutte le carte in regola per non far rimpiangere l’analogo servizio del colosso di Mountain View, eccetto il fatto che sia a pagamento. Abbonarsi può costare dai 2$ al mese fino ai 20$ all’anno, chiaramente in base alla scelta temporale e di servizio. Feed Wrangler risulta un altro ottimo servizio di lettura delle notizie web. Un feed reader molto promettente che per il momento però si pone a pagamento nei confronti degli utenti. Costa 19 dollari l’anno, ma offre un’interfaccia utente molto interessante con la possibile integrazione di applicazioni di terze parti e il supporto a filtri e stream di notizie personalizzabili.
Nella giornata di oggi, 1 Luglio, il famoso servizio di Reader di Google andrà in pensione. Molte le alternative che si sono fatte spazio negli ultimi mesi. Cerchiamo di fare il punto della situazione.
La sorellastra di Lindsay Lohan ha ormai un nome e una fama tutta sua. Ashley Horn, questo il nome della pepata 18enne, è riuscita a catturare l'attenzione della stampa made in Usa che le dedica uno spazio sempre maggiore, soprattutto dopo che la giovane ha confessato di aver speso 25.000 dollari in chirurgia estetica per diventare proprio come Lindsay. Comparsa sulla copertina di InTouch che a lei ha dedicato il servizio principale di quest'edizione, Ashley si è detta felice della trasformazione subita per diventare simile in tutto e per tutto alla bella Lindsay. La ragazza, per chi ancora non lo sapesse, è la figlia che Michael Lohan – papà di Lindsay – ha avuto da una relazione extraconiugale con Kristi Horn. L'uomo ha però confessato di essere rimasto spiazzato dalla scelta di Ashley. Furioso nei confronti di quella che ritiene essere stata una decisione infelice, ha dichiarato: E' disgustoso e assolutamente folle. Per me è stato scioccante. Ha solo 18 anni, perché una persona dovrebbe fare una cosa del genere? E' malato e contorto. Ma lei si sente più sexy – La giovane Horn continua a essere convinta della bontà di questa scelta. Adesso che è diventata più simile alla sua famosa sorella – non che la somiglianza sia lampante, però – ha addirittura osato dichiarare di sentirsi meglio dell'originale: Ho fatto una rinoplastica, rimodellamento delle guance e della mascella, ho avuto iniezioni di grasso sul mento, sugli zigomi. Il mio obiettivo era quello di assomigliare a Lindsay, nei sui tempi migliori, quando aveva 18, 19 anni. Ora sono addirittura più sexy di Lindsay! Non ho problemi a dirlo!
Ashley Horn, sorellastra di Lindsay Lohan che ha speso 25.000 dollari per somigliarle, è stata bocciata dal suo stesso padre che proprio non approva la metamorfosi operata dal chirurgo.
Ieri è stata una giornata importante per la Royal Family, è stato celebrato alla St. George Chapel del Castello di Windsor il Garter Day, ovvero l'evento dedicato all’Ordine della Giarrettiera, e per l'occasione la regina Elisabetta II ha voluto al suo fianco anche il principe William e Kate Middleton, oltre che Carlo e Camilla. Ad attirare le attenzioni del pubblico non poteva che essere la Duchessa di Cambridge, che ha dato per l'ennesima volta prova di essere un'indiscussa icona di stile.
Kate Middleton ha attirato tutti i riflettori su di sé al Garter Day e, nonostante fosse circondata dalle più amate principesse europee, è riuscita a distinguersi per eleganza. Ha puntato tutto sul bianco, non rinunciando al cappellino in pieno stile britannico.
Il nuovo capolavoro Disney, “Cenerentola”, diretto da Kenneth Branagh, si prepara a piazzarsi in cima alla top ten dei film più visti di questo weekend. Attenzione, però, perché nelle sale ci saranno film altrettanto validi come “Foxcatcher”, nominato a ben 5 Oscar e “Blackhat”, con il nerboruto Chris Hemsworth. Se volete passare, invece, qualche ora in estrema spensieratezza e allegria, allora per voi arriva “Ma che bella sorpresa”, con l’inedita coppia formata da Frank Matano e Claudio Bisio, alle prese con una donna invisibile. “Cenerentola”: Il padre della giovane Ella, un mercante rimasto vedovo, sposa in seconde nozze Lady Tremaine e la porta a vivere in casa insieme alle sue due figlie Anastasia e Genoveffa. Quando il padre scompare misteriosamente, Ella si ritrova in balia di una famiglia in cui gelosia e crudeltà regnano sovrane. Relegata al ruolo di sguattera, la giovane non si arrende alle difficoltà a cui va incontro e, memore delle ultime parole della madre, si mostra sempre coraggiosa e gentile, senza cedere mai alla disperazione o al disprezzo verso chi la umilia in continuazione. La sua fortuna è destinata a cambiare quando si profila all'orizzonte la possibilità di partecipare a un evento reale, dove spera di incontrare nuovamente il misterioso e affascinante sconosciuto che ha incontrato nel bosco, del tutto ignara di come questi sia in realtà il principe. “Ma che bella sorpresa”: Guido, romantico sognatore e professore di letteratura in un liceo, la cui vita va in pezzi quando la fidanzata con cui convive da anni lo lascia per un altro uomo. Paolo, un suo ex svogliato studente, ora insegnante di educazione fisica, è diventato il suo improbabile miglior amico e farà di tutto per aiutarlo a uscire dalla crisi, a cominciare dal convocare a Napoli i milanesissimi genitori di lui. La situazione per Guido sembra tornare a sorridere grazie all'incontro con Silvia, la nuova vicina di casa. Silvia non è solo bellissima ma si intende anche di sport. All'apparenza la donna perfetta. Ma questa donna perfetta esiste davvero? “Blackhat”: I servizi speciali americani e cinesi collaborano insieme per sventare il piano cospirativo di un cyber-criminale che ha già colpito quattro grandissime banche e sta minacciando l’intero cyber-mondo con i suoi attacchi multipli. Con l'aiuto dell'ex galeotto Nicholas Hathaway, uno dei più grandi e ingegnosi hacker, le autorità saranno coinvolte in un pericoloso inseguimento che li porterà da Chicago ad Hong Kong alla ricerca dell'invisibile malvivente della rete.
“Cenerentola”, nuovo capolavoro Disney diretto da Kenneth Branagh, si prepara a conquistare il botteghino italiano, ma in sala ci saranno film eccellenti come “Foxcatcher”, nominato a ben 5 Oscar e “Blackhat”, col muscoloso Chris Hemsworth. L’Italia schiera la commedia “Ma che bella sopresa”, con la coppia Frank Matano/Claudio Bisio, alle prese con una donna invisibile.
Tempo fa, in rete circolavano alcuni rumors incentrati su un probabile progetto di un nuovo film targato Marvel con protagonista la sexy e famosa Donna Ragno. L’eroina mascherata, il cui vero nome è Jessica Drew, è uno dei personaggi femminili più amati dei fumetti. Fu creata da Archie Goodwin, Sal Buscema e Jim Mooney nel 1977 e la sua prima apparizione avviene in “Marvel Spotlight”, nel n°32. Nel 1979 abbiamo potuto ammirare le sue gesta anche in una seguitissima serie animata. Dopo il successo di “The Amazing Spider-Man”, la scorsa estate, sono circolate nuovamente le voci su una pellicola dedicata a Spider-Woman e su quale attrice potesse impersonarla. Il primo nome saltato fuori fu quello di Vanessa Hudgens
La celebre eroina di casa Marvel potrebbe essere protagonista di uno dei prossimi film, ma al momento tutto sembra essere ancora fermo. Intanto spuntano i nomi delle attrici che potrebbero impersonarla.
Allegria e canzone d’autore per il gran finale del Tarantella Power Festival 2011, la manifestazione di musica etno-popolare che da dodici anni si tiene a Badolato, caratteristico borgo medievale in provincia di Catanzaro. Sarà Simone Cristicchi a chiudere la rassegna, che ha preso il via domenica 21 agosto: nella serata di oggi, giovedì 25 agosto, a partire dalle 21:30, il cantautore si esibirà in Piazza Fosso, con l’accompagnamento dell’Orchestra Popolare Calabrese diretta dal maestro Danilo Gatto. Nel corso della serata, Cristicchi renderà anche omaggio a Rino Gaetano, interpretando tre dei suoi intramontabili successi, e canterà alcuni brani della tradizione popolare calabrese. La stessa Orchestra, poi, eseguirà alcune canzoni dell’artista romano – tra cui Ti regalerò una rosa – con un’inedita rivisitazione in chiave etnica. Dopo il concerto a Badolato, Simone Cristicchi sarà in tour sino alla fine di settembre, portando nelle piazze della Penisola spettacoli diversi. Ecco le date:
Nella serata di oggi, 25 agosto, il cantautore romano si esibirà nel borgo medievale in provincia di Catanzaro, per il gran finale del festival di musica etno-popolare. L’artista sarà poi in tour fino al 21 settembre.
Tredici feriti tra le forze dell’ordine, alcuni tra i manifestanti, un arresto e altri quattro rilasciati dopo essere stati fermati in un primo tempo: è il bilancio dell'ultima notte di scontri tra No Tav e forze dell’ordine in Val di Susa sulla A32 dopo il tentativo di sgombero dell’autostrada. Tra i feriti, un funzionario della polizia è stato colpito da una bomba carta e ha riportato ustioni a un piede, un ispettore della questura è stato colpito al volto da una pietra. Delle cinque persone arrestate nella tarda serata di ieri, quattro sono state identificate e rilasciate mentre un uomo di 32 anni è stato fermato per reati di resistenza, violenza, lesioni a pubblico ufficiale. La Digos della Questura di Torino sta analizzando le immagini al fine di identificare altri manifestanti responsabili dei reati avvenuti nel corso dello sgombero. Sassi e altri oggetti contro gli agenti, lacrimogeni in risposta, getti di idranti e cariche di alleggerimento. I No Tav sono stati allontanati dalla polizia che è rimasta sull’autostrada a presidiarla e garantire le operazioni per la riapertura del traffico. Alcuni di loro hanno provato ad opporre resistenza sedendosi per terra per evitare lo sgombero ma la battaglia vera e propria è avvenuta nella notte quando i No Tav hanno provato a riprendersi l’autostrada. Attualmente, dopo un blocco iniziato lunedì mattina come segno di opposizione alla realizzazione della ferrovia ad alta velocità Torino-Lione, le forze dell’ordine fanno sapere che la A32 è nuovamente regolare in entrambi i sensi di marcia ma la tensione resta ancora alta con i No Tav che promettono un’altra giornata di scontri nella valle. La nuova protesta dei No Tav – “Blocchiamo tutto, dappertutto, alle 18”, il passaparola dei manifestanti prevede nuovi stop nel corso della giornata, non solo allo svincolo di Chianocco ma il tentativo sarà quello di coinvolgere il maggior numero di persone in tutta Italia e mettere in atto una serie di “azioni a livello nazionale”. Questa è la decisione presa dagli stessi quando, dopo essere stati allontanati dall’autostrada, si sono riuniti nel salone del centro polivalente della cittadella della Val di Susa e hanno progettato le prossime iniziative di protesta. Il gruppo continua ad accusare le forze dell’ordine responsabili di cariche violentissime, macchine vandalizzate e caccia all’uomo.
Nella serata si sono verificati duri scontri tra i manifestanti che si oppongono alla realizzazione del treno ad alta velocità e le forze dell’ordine sulla A32 occupata. Un 32enne è stato arrestato mentre il gruppo dei No Tav accusa la polizia di cariche violentissime e promettono oggi nuove proteste. 13 i feriti tra le forze dell’ordine.
Sabato sera il Forum di Assiago è stato invaso da migliaia di ragazzine accorse a Milano per assistere al concerto di Justin Bieber. La giovane stella del pop-r'n'b si è esibito per la prima volta in Italia e più di diecimila scatenate ed innamoratissime fan non hanno perso l'occasione di vedere il loro beniamino suonare e cantare dal vivo nell'ultima tappa del suo tour mondiale My World Tour. Presenti al Forum di Assiago anche tantissimi genitori che volenti o nolenti hanno accompagnato le proprie figlie al concerto. Tra i genitori famosi c'era anche Michelle Hunziker insieme alla figlia Aurora, avuta con Eros Ramazzotti. La conduttrice svizzera tre settimane fa aveva ospitato Justin Bieber nel suo programma Wetten Das?, versione tedesca del nostro Scommettiamo che?. Ma se il decoltè di Michelle Hunziker è tra i 10 video di Youtube più visti in Italia da sempre, il cantante col sito di video sharing ha un rapporto d'amore e odio. Justin Bieber è il più visto e odiato di Youtube, eppure è stato proprio il famoso sito di condivisione di filmati a permettere a Justin di postare i video delle sue performance e di essere scoperto dai produttori.
Il concerto di Justin Bieber al Forum di Assiago è stato un successo enorme, ad assistere alla giovane stella anche Michelle Hunziker insieme alla figlia Aurora.
Vivere in un super attico da sogno con piscine a sfioro sulle spiagge bianche di Miami è un sogno che diventa realtà nel primo progetto residenziale completato da Renzo Piano in suolo americano. La torre alta 200 metri si chiama Eighty Seven Park ed è stata costruito sull'ultimo pezzo di terra a nord di North Shore Open Space Park, al limite della città di Miami Beach. Il progetto comprende 70 super abitazioni di lusso, sospese tra il mare e gli alberi, circondate da un ampio parco privato. Eighty Seven Park è il nuovo complesso residenziale di lusso di Miami Beach. Il progetto non si trova solo su un sito unico di straordinaria bellezza, l'ultimo pezzo di terra a nord di North Shore Open Space Park, ma sembra essere sospeso tra il mare e il parco. "L'idea principale del progetto è quella di migliorare la presenza dello spazio verde nell'area di North Shore Park, estendendo l'area verde all'87a terrazza al limite settentrionale del sito del progetto.", spiega RPBW, "Ridurre l'impronta dell'edificio per creare più spazio per il verde sarebbe meglio raggiungere questo obiettivo e orientare l'edificio est-ovest massimizzando la vista da Harding Avenue e Collins Avenue verso l'oceano. L'architettura esprimerà leggerezza, trasparenza e luminosità, nel rispetto dell'ambiente. L'edificio è pensato per essere contemporaneo e comunicherà lo spirito dell'artigiano. La dignità e l'integrità dell'edificio saranno espresse attraverso dettagli avanzati e know-how tecnico.". Following on from the last post, here are a few drone shots taken on the same day. @renzopianofficial @eightysevenpark @terragroupmiami . . . @noeassociates #miami #miamibeach #florida #realestate #residential #architecturaldesign #architecture #photography #architecturalphotography #dawn A post shared by The Boundary (@the_boundaryuk) on Mar 2, 2020 at 10:38am PST
Il primo progetto residenziale dello studio Renzo Piano Building Workshop in terra americana è stato completato a Miami Beach, nell’ultimo pezzo di terra a nord di North Shore Open Space Park. Il complesso comprende 70 super abitazioni di lusso, sospese tra il mare e gli alberi. C’è persino un super attico con hammam e due piscine a sfioro venduto per 68 milioni di dollari.
Nuova tegola si abbatte sul capo di Karin Trentini, moglie di Riccardo Fogli. Il giornalista Riccardo Signoretti, direttore del settimanale Nuovo, ha pubblicato sul suo profilo Facebook una foto che mostra la donna abbracciata a Giampaolo Celli, l’uomo con il quale è stata accusata di avere tradito il marito. Non c’è alcun bacio nell’istantanea, nulla che provi la relazione tra i due. Ma il giornalista, ospite di Barbara D’Urso a Pomeriggio5, anticipa: “La smentita di Celli non è apparsa molto solida ai telespettatori. Ora noi pubblichiamo in esclusiva questa foto. Ci sono poi altri elementi che alimentano il dubbio e che pubblicheremo nel prossimo numero di Nuovo”. La produzione dell’Isola dei famosi, reality di cui Fogli è concorrente, ha scelto di non credere alle voci circa il presunto tradimento della moglie. Si è detto certo della fedeltà della sua compagna, al punto da non prestare attenzione alcuna ai pettegolezzi che la vedono protagonista. In diretta tv l’ha sollevata da ogni accusa: “Posso mettere la mano sul fuoco sull’amore di mia moglie per me e del mio per lei. Non credo assolutamente a niente. È la donna più importante della mia vita. Sarà la donna che mi porterà in mano quando sarò morto e spargerà le mie ceneri! Uno come me dove lo trova! Credo a cuore mio per toda la vida”.
Il settimanale Nuovo pubblica la foto di Karin Trentini, moglie di Riccardo Fogli, abbracciata a Giampaolo Celli, l’imprenditore che aveva già smentito il tradimento. E Riccardo Signoretti, direttore della rivista, anticipa: “C’è ancora altro materiale”. Intanto, la modella e attrice preferisce restare in silenzio.
Dal portamento all'improvvisazione, dal ballo alla presenza scenica sul palco. Senza dimenticare make up e gestualità, fondamentali per far passare al meglio quel messaggio di libertà che per Giuseppe Lamura, meglio noto come Simona Sventura, si nasconde dietro ai segreti dell'arte drag. Professionista del settore, Lamura ha creato da qualche anno a Bologna una vera e propria Drag Queen Academy per condividere la sua esperienza con chiunque abbia voglia di approcciarsi a questa forma d'arte. Nel tempo, sottolinea lui stesso, “è stata sdoganata tantissimo, visto che ormai ci sono drag dappertutto: nella televisione, nel cinema, nei locali. Quindi per molti può diventare anche una professione, oltre che un hobby. E non ci sono soltanto uomini, ma anche donne -continua- trans, non binari: è un'arte che non prevede generi, assolutamente, dandoti la possibilità di trasformarti in quello che vuoi”. Una volta al mese, solitamente di domenica, gli iscritti al corso si ritrovano in un teatro, svolgono le loro lezioni e a fine giornata si esibiscono davanti ad un pubblico vero, spesso pieno zeppo di amici o parenti invitati alla loro prima volta sui tacchi. Come nel caso di Stefano, in arte Stephanie La Monaca e autista di ambulanze di professione, che dopo il teatro ha deciso di darsi all'arte drag, battezzando il suo esordio in altri panni davanti a papà e zio, giusto qualche giorno fa. O come Alessio, 32enne che dal pronto soccorso Policlinico Sant'Orsola di Bologna ha deciso di dilettarsi anche con la pole dance per la sua prima esibizione, col cuore in gola per l'emozione. “Mi voglio lanciare in questo mondo di luccichini e paillette perchè è una passione nascosta da anni e finalmente ho deciso di tirarla fuori e lanciarmi” racconta invece Davide, 44enne della provincia di Varese, che lavora in aeroporto. Ma poi ci sono anche Frales (“O Ludmilla, dipende da come come sono vestito”), venuto dal Brasile proprio per inseguire il sogno di affermarsi nel mondo dell'arte drag, e Marco (“Marcela di notte”) che così può ampliare le sue capacità nella professione di animatore. O ancora come Edoardo, studente di 22 anni in un istituto di grafica, in arte Kannibal (già Miss Drag Queen Emilia-Romagna), che spiega: "Sono sempre stato una persona creativa e mi piaceva espormi, fin da piccolo, e quindi ho indeciso di intraprendere questa strada perchè lavora su tantissimi aspetti. La musica, i colori, i vestiti, comunicare con le persone: unisce tanti aspetti che magari con altre forme d'arte è più difficile".
Al via le nuove lezioni della Drag Queen Academy ideata da Simona Sventura, al secolo Giuseppe Lamura. Corsi di portamento, trucco, improvvisazione e gestione del palco per tutto il giorno e poi spettacolo finale. Per molti è la prima volta sui tacchi davanti ad amici e parenti. “E non ci sono soltanto uomini, ma anche donne – spiega la preside – trans, non binari: è un’arte che non prevede generi, assolutamente, dandoti la possibilità di trasformarti in quello che vuoi”.
Finalmente sono arrivati i fiori d'arancio anche per Alena Seredova e Gigi Buffon. I due piccioncini hanno pronunciato il tanto atteso sì ma le loro nozze resteranno per sempre nella storia della cronaca rosa. Il motivo? I numerosi imprevisti hanno quasi fatto perdere la pazienza alla sposa. Alena ha dovuto prima affrontare l'enigma dell'abito e poi lo sciopero che ha paralizzato Praga. Nessuna paura, perchè se i bravi minacciarono Don Abbondio tuonando: "Questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, nè mai", il destino ha deciso diversamente per i due piccioncini che sono riusciti a superare ostacoli e traversie pur di percorrere la navata della Basilica dei Santi Pietro e Paolo a Vysehrad. Eppure la coppia aveva optato per la cattedrale di San Vito. Niente da fare. E pensare che l'antico castello di Hradcany è un luogo inaccessibile ai comuni mortali. Purtroppo anche la popolarità, così come la vita, dà e toglie. Così la coppia, dopo aver anticipato il matrimonio per uno sciopero dei trasporti, ha dovuto fare i conti con il cambio di location che sembra non aver creato eccessivi problemi visto che la funzione religiosa è stata celebrata, rendendoli finalmente marito e moglie. Per vedere le foto del matrimonio di Alena e Gigi, cliccate qua. Ovviamente gli stravolgimenti di fronte hanno creato qualche problema, ma niente di irrisolvibile. Gigi e Alena Seredova infatti hanno dovuto spedire di nuovo gli inviti agli ospiti che fortunatamente erano solo una sessantina ma sulla testimone della sposa si è purtroppo creato un vero e proprio giallo. La migliore amica della soubrette, Pavla Hrbkova, è stata costretta a rinunciare a un ruolo tanto importante perchè non battezzata e immediatamente l'indiscrezione, volando di bocca in bocca, si è trasformata in una notizia da urlo: "La madre di Buffon contro la testimone atea". I misteri della cronaca rosa!
Alena Seredova e Gianluigi Buffon si sono sposati. I due piccioncini, nonostante gli imprevisti dello sciopero e dell’abito da sposa, hanno pronunciato il tanto atteso sì.
"Parigi è la città più congestionata d'Europa. Ogni giorno è paralizzato da oltre 200 km di ingorghi. Durante i grandi scioperi del 2019, quando non c'erano né metro né treni RER, questa cifra ha raggiunto i 700 km. In questi ingorghi, ci sono anche medici di emergenza che ogni giorno si recano nei luoghi di intervento. Tuttavia, si stima che in caso di disturbi cardiaci, ogni minuto perso è il 10% in meno di possibilità di sopravvivenza. In queste condizioni il tempo di reazione dei medici in città è determinante.", con queste parole i creativi dell'agenzia Wunderman Thompson in collaborazione con Ecox hanno presentato Emergency Bikes, la bici elettrica progettata da e per i medici che aiuta le ambulanze e il pronto soccorso a muoversi più velocemente col traffico delle città rispetto a qualsiasi altro veicolo. Emergency Bikes è la bicicletta elettrica che aiuta i medici del pronto soccorso a muoversi quando il traffico paralizza la città o in particolari emergenze mediche. "Come posso rispondere a un'emergenza medica se i medici non possono viaggiare o arrivano troppo tardi? Perché non sviluppare un nuovo prodotto che li aiuti a risparmiare tempo prezioso quando si recano nei siti di intervento?", è da questi interrogativi che Wunderman Thompson è partito per la creazione di una bicicletta in grado di aiutare nei soccorsi medici. L'esigenza di un veicolo veloce per il pronto soccorso si era reso necessario alla fine del 2019 a Parigi quando a causa degli scioperi la città fu paralizzata. Così l'agenzia Wunderman Thompson Paris ha avuto l'idea di proporre a Ecox, lo specialista delle bici elettriche, il progetto di una bicicletta pensata per aiutare i medici del pronto soccorso per ridurre i loro tempi di risposta in caso di emergenze mediche. Preparato nelle officine di Ecox, Emergency Bikes è un concentrato di tecnologie immaginate seguendo un preciso disciplinare stabilito dai medici del settore. Il veicolo ecologico è in grado di trasportare attrezzature mediche complete, intrufolarsi nel traffico enorme e parcheggiare più facilmente, Emergency Bikes consente ai medici di raggiungere i luoghi di intervento due volte più rapidamente e anche più rapidamente in caso di sciopero o incidente stradale. È un veicolo che consente anche ai medici di lavorare nelle migliori condizioni. "Più che una merce, Emergency Bikes è uno studio medico mobile in costante miglioramento.", dichiara Ecox che dal primo lancio dell'Emergency Bike con i medici delle emergenze mediche di Parigi, ha già ricevuto dozzine di richieste da altri servizi di emergenza per creare nuove biciclette di emergenza su misura per le specifiche esigenze.
Più che una bici elettrica, Emergency Bikes è il primo veicolo progettato per soddisfare le esigenze dei medici. Ogni minuto perso per il trasporto in città, in caso di ingorghi o scioperi, costituisce infatti il 10% in meno di possibilità di sopravvivenza. Con questa e-bike di emergenza si aiutano le ambulanze e il pronto soccorso a muoversi più velocemente nelle città rispetto a qualsiasi altro veicolo.
Dormire è un'attività piacevole e per molti non dura mai abbastanza. Se il nostro corpo nel corso dell'evoluzione ci ha portati ad ottimizzare il tipo di sonno rendendoci abili a ricaricarci in meno ore rispetto agli animali, la vita frenetica ci impedisce comunque di goderci le ore che vorremmo trascorrere sotto le coperte. Ma, tra il desiderio e la realtà, quanto dovremmo dormire per ricaricare completamente le nostre batterie? A rispondere è la National Sleep Foundation americana attraverso uno studio che ha visto la collaborazione di 18 scienziati e ricercatori. Gli studiosi hanno realizzato una tabella che spiega quante ore di sonno siano necessarie in corrispondenza dell'età: Per migliorare la qualità del nostro sonno, la National Sleep Foundation consiglia di:
Quanto è bello dormire? Non sempre però dopo aver trascorso qualche ora a letto riusciamo a sentirci riposati. Come mai? La National Sleep Foundation spiega quante siano le ore che dovremmo dormire a seconda della nostra età e come ottimizzare la qualità del sonno.
Randi Zuckerberg, sorella del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, in una intervista alla CNN, all'interno del documentario "Facebook at 15: It's Complicated", ha confessato che odiava essere l'unica donna in ufficio quando lavorava nell'azienda del fratello. Randi, sorella maggiore di Mark, ha iniziato da subito a lavorare in Facebook sin dagli esordi nel 2004, avviando quello che sarebbe poi diventato il servizio di live streaming. La sua permanenza nell'azienda del fratello è durata poi sette anni, fino al 2011, quando ha lasciato l'azienda perché odiava "essere l'unica donna nella stanza". Oggi Randi ha una sua società, la Zuckerberg Media, e durante l'intervista ha rivelato anche una curiosità. In pratica, prima di iniziare il percorso universitario il papà aveva offerto a lei e anche a suo fratello l'opportunità di sfruttare di un piccolo gruzzoletto da investire in qualche attività, come l'avio di un ristorante McDonald's. La sorella di Mark Zucerberg dice anche che a distanza di 15 anni la Silicon Valley resta ancora troppo sbilanciata verso gli uomini. "Odiavo essere sempre l'unica donna in ufficio a Facebook". A dichiararlo è Randi Zuckerberg, la sorella maggiore di Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook che ha da poco compiuto 15 anni. E infatti, l'occasione del compleanno dell'azienda del fratello è stata quella per rilasciare un'intervista alla CNN che fa parte del documentario dell'emittente americana "Facebook at 15: It's Complicated". Randi è rimasta in Facebook sette anni e si è decisa a lasciare l'azienda del fratello proprio perché mal sopportava di lavorare in un ufficio in cui era l'unica donna. "Ho sempre vissuto in modo problematico la disparità di genere nella Silicon Valley" – dichiara Randi alla CNN – "Ho amato molto il mio lavoro in Facebook. Tuttavia odiavo essere quasi sempre l'unica donna negli uffici in cui lavoravo. A un certo punto mi sono detta che non potevo più accettare questa situazione e ho sentito il bisogno di andare via dalla Silicon Valley per capire i motivi dell'esclusione delle donne dal mondo tech. Una delle cose che ho capito al tempo è che desideravo disperatamente vedere un mondo in cui c'era più rappresentanza delle donne". Nonostante la sua grande stima per il fratello e per tutto quello che è riuscito a fare in questi anni, Randi non perde occasione di sottolineare il fatto che, in realtà, in questi 15 anni le cose nella Silicon Valley sono cambiate poco. "Non riesco proprio a capire come sia possibile che dopo 15 anni la situazione sia cambiata così poco". Randi si spinge anche a dare qualche consiglio alle donne, prendendo l'impegno di voler lavorare per aiutare le donne ad emergere. "Consiglio a tutte di presentarsi con un nome neutro tipo il mio. Non immaginate neppure quanti meeting ho avuto nei primi giorni in cui lavoravo a Facebook presentandomi come Randy. Tutti pensavano che stessero per incontrare un uomo".
Randi Zuckerberg, sorella del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, in una intervista alla CNN, all’interno del documentario “Facebook at 15: It’s Complicated”, ha confessato che odiava essere l’unica donna in ufficio quando lavorava nell’azienda del fratello.
La querelle tra il Codacons e Fedez continua. L'associazione a tutela dei consumatori ha depositato una denuncia formale alla Procura di Roma, ai danni del rapper, accusato di diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e induzione a commettere reati. Questo l'elenco degli illeciti che il cantante avrebbe commesso contro l'associazione e il suo presidente Carlo Rienzi. L'azione legale da parte del Codacons ha lasciato perplesso Fedez, che non ha esitato a commentare più volte l'accaduto sui social, mostrando il suo sgomento. L'ex giudice di X Factor, inizialmente, ha commentato la notizia della querela da parte del Codacons con un post su Twitter, dove alla lunga lista di reati che avrebbe commesso ai danni dell'associazione e del suo presidente, ovvero diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e induzione a commettere reati, ha domandato sarcastico: "Omicidio no?". Ma, come era ovvio che accadesse, le considerazioni non si sono fermate qui e anzi il cantante, servendosi del suo profilo Instagram, ha pubblicato dei video in cui dichiara: Se ci pensate viviamo in un Paese fantastico, dove chi costruisce una terapia intensiva da zero per aiutare nell'emergenza riceve 100 cause in un giorno, è fantastico perché significa che in questo Paese tutto è possibile. Nella vita non ho capito un cazzo. Per cercare di dare un mano, senza pretendere nemmeno una pacca sulla spalla, cosa ho guadagnato? Cinque anni che perderò in tribunale a intasare i pubblici uffici. Perché? Perché un'associazione che promuoveva una raccolta fondi spacciata per aiuto al coronavirus, che poi i soldi finivano a loro, ha deciso che non sono al livello della loro moralità. Mi viene da ridere. Federico Lucia ha continuato ad infierire sull'associazione che lo ha accusato, sbeffeggiandone le azioni e mostrandogli quali dovrebbero essere le questioni di cui occuparsi come, per l'appunto, l'acquisto di un prodotto che non funziona come dovrebbe, ricalcando l'entità delle accuse: "a questo aspirapolvere che non funziona non glielo diamo il 41 bis?". Precedentemente aveva poi dichiarato: "Non è una guerra fra me e Codacons: sta cercando di bloccare tutte le raccolte fondi su gofundme, forse non sanno che è la piattaforma più usata al mondo per le raccolte". Inoltre, insieme al cantante sono stati accusati anche i sui followers che avrebbero rivolto delle minacce di morte all'associazione, individuate dalla Polizia Postale.
Continua lo scontro tra Fedez e il Codacons, iniziato lo scorso marzo, in seguito alle indagini sulla raccolta fondi avviata dai Ferragnez per la costruzione di un nuovo reparto di terapia intensiva. L’associazione a tutela dei consumatori ha depositato una querela ai danni del rapper milanese, che dovrà rispondere di “diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e induzione a commettere reati”. Il cantante ha commentato l’accaduto sui social, mostrando il suo sgomento per l’azione legale avviata dal presidente Carlo Rienzi, rispondendo sarcastico: “Omicidio no?”, per poi proseguire con altre considerazioni.
A cosa servono i social network? Sicuramente a divertirsi, restare in contatto con i propri amici e a pubblicare selfie molesti in situazioni improbabili. Ma non solo e a dimostrarlo è una simpatica vicenda che ha per protagonista un viaggiatore sedicenne, Adam Greenwood, e per luogo un treno partito il 2 dicembre 2014 dalla stazione Euston di Londra e diretto verso Glasgow. Tutto comincia con un bisogno primordiale e con la triste scoperta: il bagno del treno non è provvisto di carta igienica. Da cui la trasposizione social con tanto di selfie con espressione dubbiosa e preoccupata ed un tweet: "ne ho fatta tanta e non c'è carta igienica nel treno della Virgin", con tanto di mention al profilo ufficiale della società ferroviaria. Dopo due minuti risponde la Virgin, sempre via Twitter, e chiede in quale vagone si trovi Adam, questi dà le indicazioni giuste e dopo poco un impiegato della società, come racconta il ragazzo, bussa alla porta del bagno e fa scivolare la carta igienica all'interno.
Twitta dal bagno la propria richiesta di aiuto. La società ferroviaria risponde ed interviene tempestivamente.
L’11 agosto del 1939, nelle sale di Cape Cod, una piccola cittadina del Massachusetts, usciva la fiaba senza tempo di Victor Fleming, “Il Mago di Oz”(“The Wizard of Oz”). Il regista, ispirandosi al primo dei 14 libri di L. Frank Baum, racconta la storia di Dorothy Gale (Garland), una ragazzina del Kansas che, stanca di essere inascoltata dagli zii, inizia a viaggiare con la fantasia immaginando di vivere in un posto da sogno dove stare tranquilla e dove tutti sono felici. Poco tempo dopo, un violento tornando si abbatte nella sua zona e Dorothy, rifugiatasi in casa col suo cagnolino Totò, viene letteralmente trascinata via e si ritroverà in un mondo tutto colorato dove ad accoglierla c’è Glinda (Billie Burke), la Strega buona del Nord che la ringrazia per aver ucciso, a sua insaputa, la malvagia Strega dell’Est, finita sotto la sua casa. Da quel momento, Dorothy conoscerà i Mastichini, i piccoli abitanti del paesino ma anche la perfida Strega dell’Ovest, sorella della defunta Strega dell’Est, che intende impossessarsi delle scarpette rosse di Dorothy. Nel frattempo, la ragazza s’incamminerà per la Strada dei Mattoni Gialli alla ricerca del Mago di Oz (Frank Morgan), l’unico che può riportarla a casa, assieme all’Uomo di Latta (Jack Haley), che vuole dal Mago un cuore; lo Spaventapasseri (Ray Bolger) che vuole richiedere un cervello e il Leone codardo (Berth Lahr) che vuole un po’ di coraggio. “Il Mago di Oz” è la favola per eccellenza che si apre a mille interpretazioni. Victor Fleming, nel 1939, era impegnato anche nella regia di “Via col vento”, quindi in cabina di regia si avvicendarono George Cukor, Mervyn LeRoy, Norman Taurog e King Vidor e, ognuno di loro, seppe dare il proprio tocco ma senza che alla fine il film risultasse un “collage” senza senso, ma un viaggio armonioso tra realtà e fantasia. Protagonista e pilastro della storia è Judy Garland, all’epoca 16enne, che superò in corsa Shirley Temple – che aveva un contratto in esclusiva con la 20th Century Fox – per il ruolo di Dorothy. L’attrice aveva già 10 anni di esperienza cinematografica alle spalle e, soprattutto, sapeva cantare e ballare, quindi per lei non fu assolutamente un problema entrare nel personaggio. Tra l’altro, l’iconico ruolo resterà quello più riuscito e famoso di tutta la sua carriera (oltre a “E’ nata una stella”, del 1954), finita forse troppo presto dato che la Garland è mancata a soli 47 anni. La pellicola è rimasta nel cuore di tutti soprattutto per il viaggio onirico che affascina grandi e bambini, reso dal passaggio dal mondo reale, quello del Kansas volutamente in bianco e nero a quello del Regno di Oz, con colori brillanti e vivaci. Ci si immedesima da subito nella voglia di evasione di Dorothy e nella sua voglia di recarsi in un mondo tranquillo “Over the rainbow”, oltre l’arcobaleno, quindi di superare i proprio limiti, andare oltre i confini della propria fantasia, anche se “Il Mago di Oz” si apre a mille altre interpretazioni. Non bisogna dimenticare che il film arriva dopo la Grande Depressione, quando tutto era in ripresa e il futuro era in salita ma aleggiavano fiducia e buono propositi, ma anche poco prima della Seconda guerra mondiale. “Il mago di Oz” s’inserisce in questo contesto propiziando valori come la solidarietà, l’amicizia autentica, l’amore universale, il continuo miglioramento di se stessi. Il viaggio di formazione dei personaggi principali non farà altro che restituirgli la fiducia nelle proprie capacità e l’autostima che avevano perso. Lo straordinario script del film fu curato addirittura da 14 sceneggiatori, anche se la maggior parte del lavoro è stato fatto da Florence Ryerson, Noel Langley e Edgar Allan Wold. Il vero mago di Oz è il geniale A. Arnold Gillespie, all’epoca il creatore degli effetti speciali più famoso di Hollywood che creò il tornado con dei pezzi di stoffa rotanti e fece costruire un modellino volante della casa di Dorothy facendolo piombare su un pavimento dove c’era dipinto il cielo del Kansas, girando la scena al contrario per far sembrare che fosse proprio la casetta a cadere sulla terraferma. Naturalmente, fu agevolato dalle scenografie di Noel Langley, dalla fotografia di Harold Rosson e dall’abile montaggio di Blanche Sewell, mentre il tutto fu incorniciato dalle musiche di Harold Arlen e Herbert Stothart.
L’11 agosto 1939 usciva nelle sale della piccola Cape Cod, nel Massachusetts, la favola senza tempo diretta da Victor Fleming con protagonista Judy Garland. L’attrice è Dorothy Gale, un ragazzina del Kansas che sogna di vivere in un mondo dove tutti sono felici. Ci arriverà grazie ad un tornado e conoscerà un uomo di latta, uno spaventapasseri e un leone codardo in cerca di autostima e fiducia nelle proprie capacità. Un faro imprescindibile del cinema che non si spegnerà mai.
Mancano le conferme ufficiali, ma le indiscrezioni sui super ospiti del prossimo Festival di Sanremo 2015 arrivano direttamente dall'Ansa. Al Bano e Romina Power dovrebbero essere i più accreditati per la prima serata. Sono voci che rincorrono da tempo ormai, qualcuno li dava addirittura in gara nella rosa dei Big e lo stesso Carlo Conti, quando annunciò i nomi ne "L'Arena" di Massimo Giletti, si sbilanciò anticipando la possibilità di averli come ospiti d'onore. Al Bano e Romina artisticamente sono fermi al 1993, anno di pubblicazione del loro ultimo singolo, ma si sono ufficialmente ricongiunti dopo un live in Russia nello scorso anno. Un grande ritorno sarà quello di Will Smith, probabilmente sarà la guest della serata finale. L'attore di "Indipendence Day" e "Io sono leggenda" è stato già protagonista di una serata a Sanremo nel 2005, sotto la gestione Bonolis. Gianna Nannini e Tiziano Ferro potrebbero essere le star italiani "fuori gara". Le star internazionali confermate e annunciate: Imagine Dragons, autori di hit come "Radioactive" e "Demons", e i Saint Motel, fenomeno indie pop da milioni di download con "My Type". Per tutte le conferme dei nomi anticipati e per la presentazione di tutto il cast ufficiale, bisognerà ancora aspettare. È molto probabile che tutto avverrà a ridosso dell'inizio del Festival, prima del 10 febbraio, quando si chiuderanno tutti i contratti.
Fioccano le indiscrezioni sui super ospiti del prossimo Sanremo 2015: sembra scontata la presenza di Al Bano e Romina, salgono le quote di Will Smith per la finale e di Tiziano Ferro e Gianna Nannini.
Ieri l’esordio della Nazionale italiana contro il Paraguay contava un assente d’eccellenza: Andrea Pirlo. Il calciatore, in forza al Milan, è stato costretto ad abbandonare in anticipo i Mondiali 2010 in Sudafrica per un infortunio avvenuto durante il match contro il Messico, che gli è costato la prima partita degli Azzurri. E, mentre le Wags della Nazionale sostengono i loro compagni, Lady Pirlo si è dichiarata dispiaciuta dell’incidente che ha visto come protagonista suo marito. “Il morale non è certo quello dei giorni migliori”, con queste parole la moglie del centrocampista, ha commentato lo stato d’animo del marito e ha, poi, aggiunto “ma Andrea è convinto di riuscire a giocare anche questi Mondiali. Stringerà i denti, farà il possibile. Sa che la squadra ha bisogno anche di lui e lui ci tiene troppo a difendere il titolo conquistato nel 2006. Qui a Brescia ci siamo noi familiari a fargli coraggio, a tenerlo su di morale. Allo Sport Life si è sempre trovato bene, speriamo che anche questa volta riescano a fare il miracolo e rimetterlo in sesto. Io sono convinta che ce la farà”. Nonostante la vicinanza della famiglia, Andrea Pirlo non è riuscito a mascherare il cattivo umore ma è sembrato essere ugualmente convinto di riuscire a raggiungere i suoi compagni di squadra per la partita contro la Nuova Zelanda. Mentre le fidanzate e le mogli dei calciatori si godono il momento magico dei loro compagni, Deborah è vicina ad Andrea con la speranza di vederlo quanto prima in campo, nonostante le polemiche dovute all’esultanza di Radio Padania per il gol del momentaneo vantaggio del Paraguay.
Deborah Pirlo racconta dello stato d’animo del marito in seguito all’infortunio avvenuto durante il match contro il Messico.
Che andiate in spiaggia, nel parco a rilassarvi o ad un festival di musica rock, ad un certo punto capiterà a chiunque di sentire la stanchezza e desiderare sdraiarsi, sedersi comodamente ma non sempre si ha a portata di mano un comodo materassino o se siete stati previdenti e lo avete portato con voi quanta fatica per gonfiarlo. Specialmente se si sta in un clima goliardico e ci si vuole godere il momento, mettersi lì a montare, gonfiare anche solo un materassino può sembrare noioso. Ma dall'Olanda arriva la soluzione perfetta per ogni tipo di esigenza all'aperto, comoda e veloce per godere del relax ovunque voi siate: si chiama Lamzac Hangout ed è una piccola borsa, di quelle a spalla che porterebbe anche una donna, che si gonfia in pochissimi istanti per diventare un morbido materasso. L'idea del Lamzac è nata il 4 aprile 2010 durante una festa con gli amici nella città olandese di Meppel. Dopo una notte di festa e troppo poco sonno era il momento di sgonfiare e imballare tutti i materassi ad aria. Durante questo processo Marijn Oomen, l'inventore del Lamzac, notò che i materassi erano molto veloci da sgonfiare, mentre la notte precedente un notevole sforzo era stato fatto per riempirli d'aria. La prima intuizione di Marijn fu capire che si poteva usare l'aria in un materasso ad aria per riempire un altro materasso ad aria. Questo poi ha generato un'idea, cosa succede se si prova a prendere l'aria in un sacchetto e poi, seduti su di esso, si spinge l'aria dal sacchetto in un materasso ad aria?
Al parco, sulla spiaggia o in montagna non dovrete più preoccuparvi di trovare un posto comodo: ecco la prima borsa che diventa un morbido materassino su cui rilassarsi.
Il Met Gala 2021 è stato un vero e proprio successo: dopo essere "andato in pausa" lo scorso anno a causa della pandemia, l'evento è tornato ed è stato più spettacolare che mai. Il red carpet è stato letteralmente invaso dalle star, che per l'occasione hanno dato il meglio di loro in fatto di stile e di originalità. Billie Eilish si è trasformata in una principessa, Cara Delevingne si è ribellata al patriarcato con un top decorato con uno slogan eloquente, Jennifer Lopez sembrava uscita dal Far West. La più audace? Kim Kardashian: ha fatto scalpore anche con il volto e il corpo completamente coperti, tanto da riuscire a "oscurare" addirittura la sorella Kendall, presentatasi sul tappeto rosso con un abito nude ricoperto di cristalli. Al loro fianco, però, mancava la piccola di casa Kylie Jenner e il motivo vi sorprenderà. Il Met Gala è un evento a cui Kylie Jenner è molto legata, dunque la sua assenza non poteva che farsi sentire. Negli ultimi anni vi ha preso parte per ben quattro volte: il debutto risale al 2016, quando si è presentata sul red carpet con un lungo e sinuoso abito di cristalli firmato Balmain e un caschetto netto, cortissimo e nero. Nel 2017 ha invece puntato sull'esuberanza di Versace, sfilando al fianco di Donatella con un inedito bob in biondo platino, mentre nel 2018 è stata la sua prima volta agli Oscar della moda al fianco del fidanzato Travis Scott (i due per l'occasione avevano sfoggiato dei look coordinati in nero). L'ultima sua sfilata sul tappeto rosso del Metropolitan Museum of Art di New York è stata con l'appariscente vestito lilla di paillettes e piumedi Atelier Versace, accanto a lei non potevano che esserci le sorelle Kim Kardashian e Kendall Jenner. Stando alle indiscrezioni trapelate dai tabloid americani, il nome di Kylie Jenner era sulla lista degli ospiti approvata da Anna Wintour, l'organizzatrice del Met Gala. La disdetta, però, è arrivata poche ore prima dell'evento, per la precisione quando l'influencer si è servita di una Stories per annunciare la sua assenza sul red carpet.
Il Met Gala 2021 è stato spettacolare ma, nonostante il red carpet sia stato letteralmente invaso dalle star, in molti hanno notato l’assenza di una “veterana” dell’evento. Si tratta di Kylie Jenner, che ha deciso di disdire la sua partecipazione all’ultimo minuto, lasciando le sorelle Kim e Kendall da sole.
Chi ha detto che i capelli bianchi compaiono solo quando si supera una certa età? La verità è che si tratta di una questione di genetica e i primi fili argentati possono diventare evidenti anche da giovanissimi. Lo sa bene Aurora Ramazzotti, che nelle ultime ore è stata costretta a correre dal parrucchiere di fiducia per dire addio alla ricrescita che stava diventando davvero evidente. La figlia di Michelle Hunziker compirà 24 anni il prossimo dicembre ma, nonostante ciò, ha già alcune ciocche grigie al centro della testa. La cosa particolare è che, piuttosto che nasconderle come di solito fanno le star, le ha messe in mostra sui social, non avendo paura di immortalarsi in versione "Crudelia Demon" poco prima di fare la tintura. Così facendo, Aurora ha dato prova di grande coraggio ed è proprio questa una delle caratteristiche che i fan amano di lei.
Aurora Ramazzotti ha dato prova di grande coraggio sui social: nelle ultime ore non ha avuto paura di mettere in mostra la ricrescita dei capelli bianchi. Dopo aver fatto la tintura, ha anche rivelato il nuovo look con le punte schiarite e sfumate.
L’Italia intera sostiene Fabrizio Corona, perfino Beppe Grillo e Belén Rodriguez, gli ultimi ad essersi espressi sull’argomento. Quella che ha ingaggiato una vera e propria battaglia al fine di renderlo libero, però, è la madre Gabriella Corona che approfitta di qualunque spazio pubblico le sia concessa per perorare la causa di Fabrizio. Depresso e dimagrito, l’ex re dei paparazzi sta vivendo in condizioni durissime, più dure ancora del normale perché il suo stato di salute non gli consentirebbe di rassegnarsi al carcere. Detenuto modello, è profondamente cambiato dal dandy più ambito d’Italia, un uomo che ha avuto il mondo ai suoi piedi per un lungo periodo prima di cadere dall’altissima torre dorata che si era costruito intorno. Intervistata nella trasmissione “L’aria che tira” su La7, Gabriella è tornata a parlare della necessità che suo figlio sia scarcerato. Non chiede l’assoluzione piena la signora Corona, solo che a suo figlio sia concesso di scontare la sua pena in un luogo che non sia il carcere: Io non posso accettare che mio figlio muoia in carcere, non posso. Non è un criminale. Mettano dentro i veri criminali, allora starò zitta. Fabrizio ha seri problemi di salute, il personale sanitario del carcere ha già suggerito per lui misure alternative, per la sua salute. La condanna per il caso Trezeguet, però, ne impedisce la scarcerazione, come per i mafiosi. Dopo la mobilitazione di personaggi famosi che si sono riuniti per chiedere la scarcerazione di Fabrizio, anche Belén ha voluto dire la sua. Ex fidanzata di Corona, è stata per anni l’unica donna in grado di tenere a bada i suoi colpi di testa. Oggi è la felice signora De Martino ma non ha voluto far mancare il suo sostengo a quell’ex così illustre, un uomo che ha amato con tutta se stessa e che con altrettanta passione ha provato a cambiare, non riuscendoci: Il carcere è ingiusto. Dovevano dargli una multa salata, salatissima, ma una multa. Sanno tutti che il metodo usato da Fabrizio per mettere a profitto le sue foto era tanto ambiguo quanto generalizzato. Ci passai perfino io con un altro fotografo. Riprendendo mia sorella nuda, al mare. ‘Diffondiamo le foto?' mi dissero. ‘Oppure preferite due servizi su voi due insieme?'… Facemmo i due servizi.
Non si rassegna la madre di Fabrizio Corona che lancia un ultimo, accorato appello affinché le istituzioni consentano al figlio di scontare in maniera alternativa la sua pena detentiva.
Lorenzo Pellegrini lascia la Nazionale. Non può giocare gli Europei, si ferma sul più bello. Nell'immediata vigilia della partita inaugurale contro la Turchia deve prendere tutto, rabbia, maglia, scarpette, ambizioni e chiuderle a forza nella valigia. L'infortunio muscolare alla coscia sinistra lo ha bloccato di nuovo, strappandogli la possibilità di indossare la maglia azzurra. Lo aveva fermato nel derby contro la Lazio di metà maggio e per lui un campanello d'allarme. Fece una smorfia ed ebbe sentore che da quel dolorino non sarebbe guarito abbastanza in fretta. E quando in allenamento lo avvertito di nuovo ha capito che sarebbe finita lì. L'esito degli esami strumentali ha solo ribadito quanto aveva già immaginato: deve tornare a casa, non c'è possibilità di restare aggregato al gruppo sperando nella guarigione. Non può rischiare Mancini, che ha già rinunciato a Sensi (al suo posto è stato convocato Pessina) e attende che Verratti sia pienamente recuperato dall'infortunio al ginocchio. Non può permetterselo lo stesso giocatore, in previsione di una stagione (la prossima) che potrebbe addirittura non rivederlo in Serie A. A ribadire la notizia filtrata in mattinata è stato lo stesso calciatore attraverso un messaggio pubblicato su Instagram. Purtroppo questo maledetto problema alla coscia non mi permetterà di giocare questo europeo. L’amarezza in questo momento è molta… ma è proprio ora che bisogna stringersi ancora di più e fare il tifo per questo gruppo fantastico di uomini veri che di sicuro darà l’anima ogni partita dall’inizio alla fine. Io ci credo. Forza ragazzi, Forza Italia. Tutti insieme. È Gaetano Castrovilli il calciatore che la Nazionale ha selezionato per colmare il vuoto apertosi a centrocampo. La Federazione aveva già chiesto alla Uefa di poter inserire – come da regolamento – il nome del sostituto nella lista dei 26 calciatori attualmente in ritiro.
Lorenzo Pellegrini non potrà giocare gli Europei con la Nazionale. Fermato ancora una volta da un problema muscolare, è stato costretto ad annunciare l’addio alla maglia Azzurra alla vigilia del debutto dell’Italia contro la Turchia. “L’amarezza in questo momento è molta… ma è proprio ora che bisogna stringersi ancora di più a questo gruppo fantastico”.
"Io ho un progetto e direi che è un po' forte, perché su un tema come il sisma ci vuole altro. Ho un progetto non come architetto, bensì come senatore a vita e credo che sia l'unica cosa con cui possa essere utile in quest'Aula un senatore a vita", così ha esordito l'Architetto e Senatore a vita Renzo Piano a Palazzo Madama, giovedì 29 Settembre 2016, nel suo intervento sull'emergenza post terremoto del 24 agosto 2016 e sul progetto Casa Italia. Il discorso dell'architetto italiano più famoso e stimato al mondo è una analisi attenta della situazione italiana dopo il sisma: Ho quasi l'impressione che in Italia ci si sia assuefatti alla bellezza del nostro Paese… È una bellezza diffusa del tessuto urbano. È una bellezza che non appartiene a noi, ma al mondo: è patrimonio dell'umanità. Me lo sento dire molto spesso: "Non vi sembra di essere dei custodi leggermente disattenti di tanto patrimonio"? Noi ci accorgiamo della bellezza solo quando ci crolla addosso. Ci sentiamo colpevoli solo per il tempo in cui piangiamo i morti. C'è qualcosa di sbagliato. L'intervento del Senatore a vita Renzo Piano è tutt'altro che pura teoria: è un programma concreto e preciso di ciò di cui il Paese ha bisogno. L'Architetto genovese ha parlato di un progetto di lunga durata, che duri due generazione, ma anche cinquant'anni, perché deve riguardare l'intero patrimonio italiano da trasferire al meglio ai posteri. Per realizzare questo progetto bisogna innanzitutto partire dalla diagnostica. In un momento così di emergenza e dolore parlare di un progetto di lunga durata e di interventi di diagnosi sul costruito può sembrare irrispettoso e sciocco. Ma Renzo Piano parla da architetto e costruttore di città. Il motivo per cui la diagnostica è importante è perché in questo modo si permette alle persone di non allontanarsi dalle proprie case mentre si ricostruisce. La diagnostica degli edifici è un punto di partenza, perché questa diagnostica così precisa consente subito di passare ad una cantieristica leggera… Esattamente come accade in medicina, più la diagnosi è precisa, più la chirurgia diventa leggera. Ebbene, ci vogliono i cantieri leggeri, che sono fatti con degli strumenti diversi, che quarant'anni fa non esistevano, ma che esistono oggi. Vi assicuro che si possono fare delle chiavi, che rinforzano gli edifici, senza distruggerli e spaccare tutto… Sul tema della casa, bisogna passare dal mondo leggermente medioevale in cui viviamo, ad un mondo che ci appartiene. Renzo Piano propone di intervenire con la costruzione di dieci prototipi. I prototipi dovranno funzionare come esempi lungo l'arco dell'Appennino. La costruzione di prototipi è fondamentale in architettura e l'Architetto genovese ne è consapevole. Inizialmente si interverrà sul patrimonio residenziale, sulle case dunque, perché tutti passano la vita "a tornare a casa". E il patrimonio italiano costruito per Piano è da suddividere in case realizzate prima di settant'anni fa e quelle più recenti, costruite appunto meno di sett'antanni fa. Bisogna distinguere le case inoltre in base alle tecniche e i materili costruttivi, e su queste intervenire. Renzo Piano non chiederà altro compenso per realizzare il progetto: "Io intendo fare questo progetto non come architetto ma come senatore a vita, usando il mio gruppo di lavoro. Quindi sia chiaro che non ho bisogno di niente; ho bisogno solo di quello che già ricevo come emolumento da senatore a vita. Ho bisogno solo di questo". Il tessuto su cui intervenire subito, nei prossimi dieci anni, riguarderà circa 10 milioni di case, quelle dei borghi appenninici inizialmente. E i soldi "possono essere trovati facilmente nei bilanci di ogni anno". Per la prima volta un Senatore a Vita parla di un progetto concreto, fattibile, da realizzare, di cui fornisce anche gli strumenti possibili. L'intero discorso, leggibile sul sito del Senato, è ricco di spunti interessanti e condivisibili che sottolineano l'importanza di avere professionisti stimati alla guida del nostro paese, perché l'intento primario dovrebbe essere proprio la salvaguardia del nostro bellissimo patrimonio storico. Vi riportiamo, dunque, qualche altro stralcio significativo dell'intervento di Renzo Piano al Senato di giovedì 29 Settembre 2016: Vorrei occuparmi di casa…Sono una persona molto pratica e so che bisogna concentrare gli sforzi per ottenere il risultato. Vorrei concentrarli, quindi, sulla casa, perché essa è il rifugio di tutti. La casa è un rifugio, ma è anche il luogo del silenzio. In fondo, tutti noi abbiamo passato la vita a tornare a casa, ogni settimana, ogni mese, ogni giorno. La casa è il rifugio, il luogo del silenzio, in cui si ritrova se stessi. Non è immaginabile che essa non sia un luogo sicuro: è sicuro per definizione. (…)
“Ci accorgiamo della bellezza solo quando ci crolla addosso” ha dichiarato Renzo Piano durante il suo intervento in Senato in cui ha parlato di ricostruzione post terremoto e di messa in sicurezza del Paese.
Ore di terrore a New York. Nel pomeriggio del 31 ottobre, l'uzbeko Sayfullo Saipov è piombato con un furgone su una pista ciclabile uccidendo otto persone e ferendone quindici. Nek ed Emma Marrone si trovavano a New York durante l'attentato. I due artisti sono intervenuti sui social per rassicurare i fan. Erano le tre del pomeriggio di martedì 31 ottobre 2017 quando New York è ripiombata nel terrore. Il ventinovenne uzbeko Sayfullo Saipov si è scagliato con il suo pick-up su una delle più frequentate piste ciclabili di Manhattan. L'uomo, che ha ammesso di avere agito in nome dell'Isis, ha ucciso otto persone. Sarebbero una quindicina i feriti. Interrogato dall'FBI, Saipov si sarebbe detto "orgoglioso" dell'attentato. Da alcuni giorni, Emma Marrone si trova proprio a New York insieme alla manager Francesca Savini e al suo staff. La cantante starebbe registrando le canzoni del nuovo album. I fan che da tempo seguivano le tappe del suo soggiorno americano sui social, si sono subito preoccupati per lei. L'artista, allora, è intervenuta su Twitter e ha commentato "Tutto bene". A completare il messaggio, due mani giunte in segno di preghiera. Anche Nek si trova a New York e come Emma ha visto la preoccupazione dei suoi fan crescere non appena si è diffusa la notizia dell'attentato. Filippo Neviani ha rassicurato tutti con un messaggio pubblicato sul suo profilo Instagram: "Qui a New York stiamo bene…ma a pochi isolati da noi purtroppo qualcun altro ha perso la vita in un probabile ennesimo attentato alla libertà, alla gioia, alla normalità, al vivere". Qui a NewYork stiamo bene…ma a pochi isolati da noi purtroppo qualcun altro ha perso la vita in un probabile ennesimo attentato alla libertà, alla gioia, alla normalità, al vivere. 🙏
Nel pomeriggio di martedì 31 ottobre, un uomo alla guida di un furgone è piombato su una pista ciclabile uccidendo otto persone. Nel momento dell’attentato, Nek ed Emma Marrone si trovavano a New York. I due artisti hanno tranquillizzato i fan sui social.
Ogni giorno capita a tutti di desiderare un aiuto nel rassettare casa, nel portare a spasso il cane, per delle riparazioni o dei piccoli servizi. È il sogno di chiunque quello di avere una bacchetta magica, ma anche solo una persona di fiducia, che possa risolvere i piccoli problemi quotidiani. Da oggi a Parigi quella persona esiste e si chiama "Lulu dans ma rue". La capitale francese ha infatti introdotto un nuovo concetto di conciergerie, aperto a tutti e capace di trovare la soluzione a piccoli e grandi problemi di tutti i giorni a costi accessibili. Lulu dans ma rue è il nuovo portierato di quartiere: se si ha bisogno di una baby sitter, di qualcuno che pulisca casa, che vi aiuti a montare un mobile, che si prenda cura del vostro cane o delle piante in vostra assenza, basta rivolgersi a Lulu che aiuterà tutti. All'apparenza sembra una normale edicola ma al posto dei giornali vende servizi. Il primo chiosco di Lulu dans ma rue è stato installato a Saint Paul, nel 4° arrondissement di Parigi, con l'appoggio dell'amministrazione comunale, e rintroduce il concetto, in chiave moderna, di portierato di quartiere: "Ci si riunisce senza appuntamento. Il nostro portiere risponderà a tutte le vostre richieste.", si legge sul sito di Lulu dans ma rue, "Egli ti ascolta. Fategli sapere le vostre esigenze, i vostri desideri e le vostre osservazioni e dissotterrerà rapidamente un Lulu di quartiere disponibile e competente". Lulu è prima di tutto uno stato d'animo, che si fonda sulla condivisione, l'incontro e l'aiuto reciproco. Charles-Edouard Vincent è l'ideatore di Lulu dans ma rue, con un passato da professore di Economia alla Stanford University: la sua idea è quella di fornire un servizio sociale trovando occupazione ai numerosi studenti, disoccupati, e pensionati e dando contemporaneamente un aiuto a tutti gli abitanti del quartiere. Chiunque infatti può rivolgersi al chiosco di Lulu per avere la risoluzione di un piccolo problema come un aggiusto sartoriale, un dopo scuola per i bambini, una riparazione in casa o anche la consegna di cornetti e giornale la mattina; Lulu indicherà la persona più adatta per far svolgere tali attività, sempre rivolgendosi a gente del quartiere. Abbiamo tutti sognato di avere, a portata di mano, una persona di fiducia che ci può aiutare con i problemi di tutti i giorni nella nostra vita quotidiana o che ci permette di esaudire piccoli desideri…Nel mio quartiere è pieno di belle persone che hanno il tempo, il know-how, un vero e proprio desiderio di essere utili e che hanno bisogno di denaro. Lulu nella mia strada desidera pertanto rispondere alle esigenze del primo, con l'aiuto di quest'ultimo, è semplice come questo: così abbiamo inventato il "distretto sovrintendente" che assicura un rapporto personalizzato!
Dal bricolage alle pulizie in casa, ecco la nuova conciergerie di Parigi che risolve i piccoli problemi degli abitanti del quartiere dall’interno di un’edicola.
Moise Kean non parteciperà ai prossimi Europei con la maglia dell'Italia. L'attaccante del PSG non rientra nella prima lista dei convocati diramata da Roberto Mancini che ha deciso di puntare su un altro tipo di attaccante. Scontata la presenza di Ciro Immobile e Andrea Belotti, il Commissario Tecnico ha capito che era sicuramente più opportuno considerare la convocazione di un profilo diverso in zona offensiva per garantirsi maggiore imprevedibilità, soprattutto a partita in corso. Kean è una punta, veloce, anche molto tecnica, ma che probabilmente non riesce ancora ad adattarsi a un sistema di gioco che prevede diversi spostamenti sulla linea orizzontale d'attacco. Ma soprattutto, la sua ultima deludente prestazione contro San Marino, avversario semplice e facilmente penetrabile, avrà fatto innervosire Mancini che avrà percepito l'atteggiamento poco volenteroso del giocatore come una sua certezza della convocazione al prossimo Europeo. Ecco perché, anche per questo, poi la scelta è ricaduta su Politano. Giocatore capace di giocare a destra o a sinistra del tridente offensivo ma anche eventualmente come falso nove in alcuni frangenti della partita. Con il Napoli ha sempre dimostrato di poter cambiare la partita anche a gara in corso. Fondamentale nelle partite secche. La duttilità in più ruoli, è stata forse la chiave della mancata convocazione di Kean. Kean ha perso la sfida a distanza con Bernardeschi per decretare chi avrebbe giocato da jolly d'attacco in questa spedizione per gli Europei. L'esterno offensivo della Juventus ha dimostrato, soprattutto in Nazionale, di saper interpretare al meglio il 4-3-3 del Ct, proprio come visto a Firenze, al ‘Franchi', in occasione della sfida contro l'Estonia dell'11 novembre 2o20 quando Bernardeschi, partendo da destra, riuscì a mettere a segno un gol, ma soprattutto dimostrò grande spirito di sacrificio, corsa e supporto ai propri compagni di squadra. A prescindere dall'utilizzo alla Juventus, Mancini ha premiato proprio questo.
Moise Kean non è stato convocato da Roberto Mancini per i prossimi Europei. L’attaccante del PSG è stato lasciato fuori dalla lista diramata dal Commissario Tecnico dell’Italia che ha preferito portare Bernardeschi e Politano, giocatori duttili in diversi ruoli. A pesare su Kean, anche lo scarso rendimento contro il modesto San Marino nell’ultima amichevole.
La nuova stagione televisiva è ripartita a pieno ritmo dopo che l'emergenza Coronavirus aveva costretto diversi programmi a chiudere in anticipo e con lei sono ricominciate anche le registrazioni di alcuni dei film più attesi del prossimo anno. Tra questi c'è “Ostaggi” di Eleonora Ivone, che vedrà come suoi protagonisti Gianmarco Tognazzi e Vanessa Incontrada. Prima di partire alla volta di Rende, la cittadina della Calabria in cui verrà allestito il set, la showgirl spagnola ha fatto visita al parrucchiere di fiducia e il motivo è molto semplice. Non voleva rinnovare la sua immagine per vanità o per dare il via all'autunno con il piede giusto, è stata costretta a cambiare look per esigenze di copione.
Vanessa Incontrada ha dato il via alle riprese di “Ostaggi”, il film che la vedrà protagonista al fianco di Gianmarco Tognazzi, e per l’occasione ha cambiato look in modo drastico. Per interpretare il suo personaggio non solo si è fatta mora ma ha anche dovuto tagliare i capelli.
Zuleika Closs, una giovane madre inglese, durante la gravidanza ha scoperto di essere allergica al bambino che portava in grembo. Sembra impossibile, eppure è accaduto a questa donna della Cornovaglia la quale, durante il periodo di gestazione, ha notato che sul corpo le erano comparse diverse vesciche. Le bolle, presenti in varie parti, tra cui anche le braccia, le recavano un forte e continuo prurito. All'inizio, aveva pensato che fosse un semplice sfogo legato a un'orticaria, ma in realtà questa reazione col tempo non è scomparsa. La storia è stata raccontata dal Daily Mail.
Zuleika Closs, giovane inglese, ha sviluppato una gravidanza autoimmune, ossia una reazione allergica al feto che portava in grembo.
E' un luogo comune che le donne soffrono di più degli uomini per la fine di una relazione d'amore, ma ora a confermarlo è la scienza. Noi donne soffriamo di più la solitudine, spesso diventiamo succubi del partner, questo è quanto rilevato da uno studio “Quantitative Sex Differences in Response to the Dissolution of a Romantic Relationship", realizzato dai ricercatori dell'Università di Binghamton e dell'University College London, guidati dall’antropologo Craig Morris, e pubblicato sul sito online di Binghamton University. Lo studio è stato condotto su 5.705 volontari provenienti da 96 Paesi diversi, a ognuno dei partecipanti è stato chiesto di valutare il dolore fisico e psicologico dopo la rottura di una storia su una scala da uno a dieci. Le donne, immediatamente dopo l'addio, hanno riportato maggiori livelli di ansia e un crollo fisico che causa insonnia, tachicardia ma riescono facilmente a recuperare. Gli uomini invece "non si riprendono mai del tutto, semplicemente passano oltre", afferma Morris. Inoltre la ricerca ha dimostrato che le donne pongono fine ad una relazione più facilmente degli uomini, delle partecipanti all'indagine infatti il 47% delle donne contro il 28% degli uomini ha chiuso una storia, il restante 25% ha deciso di comune accordo. In una relazione il limite tra amore e dipendenza è molto labile, spesso noi donne ci immergiamo così tanto nel rapporto a due che quasi dimentichiamo noi stesse. Secondo la ricerca di Morris, l'insicurezza e il bisogno di affetto non sono le ragioni del nostro legame quasi ossessivo con il partner poiché a differenza di quello che si pensa comunemente, la donna di oggi è molto più forte e indipendente rispetto al passato e non ha bisogno di appoggiarsi a qualcun'altro, ma è il sogno di avere una famiglia che non ci fa accettare la fine di una storia d'amore. Evitare di soffrire non è possibile, ma possiamo rassicurarci pensando che la donna soffre molto all'inizio della rottura ma poi impara dagli errori e diventa più forte, non ricadendo negli stessi sbagli, al contrario l'uomo inizialmente sembra non soffrire ma poi, a lungo termine, ne risente molto e ripensa al passato, non superando mai del tutto il lutto emotivo. Noi donne non dobbiamo aver paura di soffrire, il dolore è un sentimento normale che va accolto e capito e non allontanato, il lutto emotivo per la fine di una relazione comporta inevitabilmente un dolore ma è questo il momento giusto per riprendere la propria vita in mano e puntare sugli amici, sui parenti, sulle passioni, per sentirci amate e fiere di noi stesse. L'importante è non isolarsi e sentirsi insicure, pensando che non ci sarà più un'amore che ci renderà felici, dobbiamo ricordarci che spesso è proprio dopo una rottura che impariamo ad amarci e a bastarci. E' altrettanto importante lasciare al partner il tempo per riflettere, senza costringerlo a tornare insieme a noi, perché in questo modo soffriremo maggiormente.
Le donne soffrono di più degli uomini per la fine di una storia d’amore, non è più solo un luogo comune ma è la scienza a confermarlo. Uno studio svela che le donne soffrono di più per una rottura ma si riprendono facilmente, gli uomini invece reagiscono in modo differente.
Una morte accidentale. È così che è stata definita la scomparsa della piccola Freya Thorpe, una bambina morta a soli quattro anni d’età nel settembre dello scorso anno. La piccola Freya stava giocando con la sua bicicletta fuori casa a Upper Heyford, nella contea dell'Oxfordshire in Inghilterra, quando avrebbe deciso di arrampicarsi su un albero. La bambina indossava ancora un caschetto della bicicletta che, a quanto ricostruito, si sarebbe incastrato in un ramo. Così la piccola, evidentemente scivolando, ha perso la vita. Un incidente, secondo quanto accertato ora nel corso di un’inchiesta. Quando si è verificata la tragedia il padre della bambina era appena uscito per andare a lavoro mentre la mamma era in casa con le due gemelline nate da poco.
La morte della piccola Freya Thorpe, una bambina scomparsa a soli quattro anni d’età nel settembre dello scorso anno, è stata un incidente. Lo hanno stabilito i giudici nel corso di una udienza sul caso della bimba, morta nei pressi della sua casa in Inghilterra dopo essersi arrampicata su un albero.
L'11 settembre, Canale 5 ha lasciato spazio alla prima puntata del ‘Grande Fratello Vip‘. Sebbene il programma sia iniziato da meno di ventiquattro ore, il pubblico ha già avuto modo di assistere a un battibecco in piena regola. Ma andiamo con ordine. Non appena si sono palesati sulla scena Cecilia e Jeremias Rodriguez è iniziato una sorta di tiro al bersaglio. Ad aprire le danze è stato il pungente Alfonso Signorini che ha salutato Cecilia dicendo: "Sembri Belén prima delle punturine". Mentre a Jeremias ha chiesto: "Ma tu perché saresti vip?" Jeremias, senza poi scomporsi troppo, ha replicato: "Mi avete voluto voi, io non mi reputo vip". Quando Cecilia e Jeremias Rodriguez sono entrati nella casa, l'accoglienza non è stata delle migliori. Alfonso Signorini ha fatto notare a Cristiano Malgioglio di non essersi nemmeno alzato per salutare i fratelli di Belén. Lui ha replicato:
Il ‘Grande Fratello Vip’ è iniziato da meno di 24 ore eppure c’è già stato il primo battibecco. Cecilia e Jeremias Rodriguez, infatti, non sono stati accolti nel migliore dei modi. Prima sono stati presi di mira da Alfonso Signorini, poi hanno avuto uno scontro con Cristiano Malgioglio.
E’ una donna fortunata Maria Soledad, fortunata perché è riuscita a conquistare il cuore di uno tra gli uomini più puliti che il calcio italiano abbia mai conosciuto, quello del Matador del Napoli, Edinson Cavani. In un’intervista al settimanale Chi, il campione ha voluto raccontare qualche inedito dettaglio legato al rapporto con la sua compagna, un amore solido che non teme – a differenza di moltissimi altri – alcuna ingerenza dall’esterno. Sì perché Cavani, il campione con la fede in Dio, non teme tentazione. Grazie a Soledad, infatti, è diventato papà di Bautista e basta questo a garantirgli che il loro amore sarà per sempre. Il campione azzurro è riuscito a conquistare tutti grazie alla sua semplicità, tifosi o meno che siano. E vederlo da anni accanto a una sola donna – a differenza di tantissimi altri colleghi – e per nulla appassionato alla vita mondana che di certo potrebbe permettersi di condurre, fa capire più di qualunque altra teoria che nei valori che predica, Cavani ci crede davvero. Al settimanale diretto da Alfonso Signorini, il goleador azzurro ha raccontato: Non ho mai corteggiato una donna dello spettacolo. E sai perché? Non le conosco. Non guardo la tv. Sono stato un mese fa nella trasmissione di Maria De Filippi solo perché mia moglie Sole è una fan di C’è posta per te. Ma a differenza di tanti miei colleghi, non so distinguere una velina da una conduttrice. A me interessa solo mia moglie. E’ lei l’unica donna della mia vita. L’ho vista per la prima volta quand’ero ragazzino e me ne sono innamorato subito. Ma ero timido e non avevo il coraggio di chiederle il numero di telefono. Quando alla fine mi sono fatto forza e gliel’ho chiesto, non potevo segnarmelo perché il mio cellulare aveva le batterie scariche. Insomma, una frana. Così ho chiesto il contatto a un amico comune. Lei faceva l’università e ha lasciato tutto per seguirmi. Quando mi sono trasferito in Italia, ha mollato anche la sua famiglia per seguire me. Oggi sono felice di aver costruito la mia famiglia con lei. E’ la mia donna.
E’ quasi una mosca bianca nell’ambiente calcistico El Matador Edinson Cavani che racconta per la prima volta come ha conquistato la moglie Sole e per quale motivo, nonostante le tentazioni cui un uomo come lui è sottoposto, non potrebbe mai lasciarla.