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Non manca davvero nulla nel mini camper ricavato all'interno dell'Ape Piaggio di Cornelius Comanns. Il giovane designer industriale tedesco, per la sua tesi di laurea ha infatti trasformato un comune Ape car in un mini camper per viaggiatori solitari. C'è un letto da una piazza, il tavolino per computer, scaffali per lo stoccaggio, un appendiabiti e persino una piccola cucina con minifrigo. Manca davvero solo un bagno per essere un mini camper dotato di ogni comfort. Tutto l'abitacolo attorno al posto di guida è progettato nei minimi dettagli per essere una piccola casa mobile per una persona. L'Ape Piaggio è un classico del Made in Italy, che è impossibile non conoscere. Intere generazioni sono state segnate dal passaggio di un Ape Car che ancora oggi attraversa le strade delle nostre città. Oggi quel simbolo di un Italia passata, apprezzato per il suo basso costo e l'alto livello di efficienza del carburante, si trasforma in un oggetto di mobilità libera ed internazionale con Bufalino, ideato da Cornelius Comanns. Il designer tedesco non è l'unico ad aver ri-progettato l'Ape Piaggio: anche l'italiano Bignami ha progettato l'Apecamper, un Ape car 50 trasformato in un piccolo camper. "L’idea di camperizzare un Ape 50 nasce a metà circa degli anni ’90 da discussioni collettive tra amici, ripresa qualche anno più tardi in un fumetto (mai edito) su un gruppo di persone che vive in diversi tipi di camper, roulotte e rimorchi ai margini di un’affluente società contemporanea". La parte posteriore dell'Ape Piaggio si allunga per diventare un comodo mini camper dotato di letto, comodini, tavolo da pranzo, illuminazione e scaffali per lo stoccaggio. Insomma non manca nulla davvero per viaggiare in solitaria con il massimo comfort.
Se siete viaggiatori solitari ecco il mezzo che fa al caso vostro: un classico Ape car della Piaggio trasformato in una casa mobile per spostarsi ovunque con il massimo delle comodità.
Questa sera andrà in scena sulle passerelle di Shanghai l'attesissimo Victoria's Secret Fashion Show, la sfilata organizzata ogni anno dal noto brand statunitense di lingerie. Protagoniste dell'evento saranno le meravigliose modelle che indosseranno i completini intimi sexy pensati dal marchio per la prossima stagione e, anche se sono diversi i nomi noti che sono stati esclusi, da Bianca Balti a Gigi Hadid, tutto sembra procedere al meglio. Mancano molte ore all'inizio della sfilata ma i preparativi già fremono: ecco come si sono mostrate le top model.
Questa sera andrà in scena a Shanghai il Victoria’s Secret Fashion Show e le modelle sono già alle prese con i preparativi. Bella Hadid, Adriana Lima, Sara Sampaio: ecco le foto senza trucco degli angeli direttamente dal backstage dell’evento.
L'hype per la trasposizione cinematografica della serie cult anni 90 "Baywatch" sta crescendo esponenzialmente, man mano che vengono annunciati membri del cast. Dopo l'annuncio di Dwayne Johnson e Zac Efron come protagonisti maschili e quello della sexy Alexandra Daddario nei panni di Summer Quinn, ecco arrivare finalmente il momento più atteso. Tutti si chiedevano su chi sarebbe caduta l'ingombrante eredità di Pamela Anderson per il ruolo iconico di C.J. Parker? Ebbene, l'onore e l'onere è toccato a Kelly Rohrbach, splendida modella e attrice americana 24enne. Meno procace e formosa della Anderson, la Rohrbach non scontenterà certo i fan, visto il fisico mozzafiato e il fascino innegabile. Come per la Daddario, l'annuncio dell'ingresso nel cast non è arrivato da un comunicato della Paramount, bensì direttamente dalla pagina Instagram di Dwayne Johnson, anche produttore della pellicola. The Rock ha postato una serie di video spassosissimi, in compagnia della nuova arrivata: Diamo il benvenuto a Kelly Rohrbach nella nostra famiglia Baywatch, nel ruolo iconico di "CJ Parker". Oltre alla carriera come modella, la Rohrbach ha iniziato a lavorare in tv nella serie "The PET Squad Files" e con piccole parti in "Due uomini e mezzo" e "Rizzoli e Isles". Quello in "Baywatch" – in sala nel 2017 – è il suo primo ruolo importante sul grande schermo, ma ancor prima sarà anche nel nuovo film di Woody Allen (ancora senza titolo), al fianco di Kristen Stewart, Blake Lively e Steve Carell. Se a qualcuno il nome di Kelly Rohrbach suonasse familiare, è presto detto il motivo: la scorsa estate è girata voce di un suo flirt nientemeno che con Leonardo DiCaprio. For our #BAYWATCH and the iconic role of "CJ Parker" I had to make sure @kellyrohrbach was… tough.
L’eredità della procace Pamela Anderson nel remake cinematografico della serie cult va alla modella e attrice 24enne, nota anche per un flirt con Leonardo DiCaprio. L’annuncio arriva da alcuni video postati sulla pagina di The Rock, protagonista e produttore del film.
“Stai lontana da me”, la commedia di Alessio Maria Federici uscita nel 2013, è il remake della pellicola francese “Per sfortuna che ci sei”, diretto da Nicolas Cuche. Il protagonista maschile è Enrico Brignano nei panni di Jacopo, un noto consulente matrimoniale che, però, non riesce a sistemare la propria vita sentimentale. Da sempre, infatti, porta una sfiga nera a tutte le donne con cui si fidanza con lui e inevitabilmente le sue relazioni si interrompono con la fuga della lei in questione. Ormai rassegnato, l’uomo impara a fuggire prima di causare danni, ma un giorno incontra l’architetto Sara (Ambra Angiolini), della quale si innamora perdutamente. Lei lo ricambia, decisa ad amarlo e a resistere alle sventure che cominceranno a pioverle addosso, ma l’impresa non sarà facile. Il regista Alessio Maria Federici ha raccontato che sul set, per le scene più “pericolose”, Ambra Angiolini aveva la sua controfigura sempre a disposizione ma l’attrice insisteva per girarle in prima persona. Per esempio, in una scena in cui Sara sbatte la faccia contro una porta, la stessa controfigura è corsa verso di lei perchè era sicura che si fosse rotta il naso. Enrico Brignano ha affermato di non essere molto superstizioso ma ad un atto scaramantico in particolare non riesce a rinunciare: se gli cade il copione (soprattutto in teatro) lo batte tre volte prima di rialzarlo. Alessio Maria Federici ha lavorato a lungo come aiuto regista di grandi esponenti del nostro cinema e per girare “Stai lontata da me” ha applicato i vari insegnamenti che ha “assorbito” da ognuno di loro. Federici ha detto che da Paolo Genovese e Luca Miniero ha preso la capacità di raccontare con un’immagine tante cose; da Luca Lucini la capacità di essere leggero; da Massimiliano Bruno l'altissima vena comica in tutto quello che si sta facendo, dall'inizio alla fine. La Angiolini nel film affronterà ogni tipo di sfiga pur di stare con Jacopo. L’attrice, però, ha rivelato di non essere molto superstiziosa anche quando è sul set e che l’unica cosa che fa, ma solo per una sorta di buon augurio, è tappezzare il suo camerino con i disegni fatti dai suoi figli.
Alessio Maria Federici, nel 2013, portava al cinema la storia di Jacopo (Enrico Brignano), un consulente matrimoniale che porta una sfiga nera a tutte le donne con cui si fidanza. Un giorno, però, incontra l’architetto Sara (Ambra Angiolini) e se ne innamora perdutamente. Lei lo ricambia, decisa ad amarlo e a resistere a tutte le sventure, ma l’impresa non sarà facile. Ecco 5 curiosità che non sapevate.
Oroscopo di lunedì 16 agosto 2021, dà inizio alla nuova settimana con una bella novità astrologica: Venere, il pianeta dell'amore, si sposta dal segno della Vergine a quello della Bilancia.Venere in Vergine, insieme anche a Mercurio e Marte, ha segnato il predominio dei segni di terra in questa estate 2021. Da oggi anche i segni d'aria avranno la loro parte di gloria della quale godere, soprattutto nei flirt sulla spiaggia o nelle coccole al chiaro di luna. Venere in Bilancia dal punto di vista dell'astrologia mondana è ancora molto buona per quanto riguarda il rispetto del benessere altrui e delle regole sociali: la Bilancia, proprio come la Vergine, è un segno rigoroso e attento ma soprattutto con un grandissimo senso civico. Il segno fortunato del giorno è la Bilancia stessa che ama Venere nel segno: sente di poter portare armonia anche tutto attorno a lei… Non solo grazie ai suoi meravigliosi abbinamenti nell'outfit! Luna a favore ma una Venere che è appena entrata in opposizione… ti costringono a gestire emozioni contrastanti e un sacco di tempo “perso” nell’attesa che qualcuno si decida a dirti di sì per un primo appuntamento romantico…! Devi trovare il modo giusto per ingannare il tempo e potresti persino prendere ispirazione dagli automobilisti che si son messi a giocare a pallone sulla Salerno-Reggio Calabria durante un imbottigliamento eterno. Almeno hanno trovato un modo interessante per non annoiarsi, no? Amore: perdi mordente a causa di Venere: attento a dire le cose sbagliate alla persona sbagliata! Lavoro: smisti le mail con la stessa verve con la quale facevi il compito di matematica alle medie! Salute: solo qualche sbadiglio ogni tanto: avresti tanta voglia di fare qualche nuovo sport! Il consiglio del giorno: smettila di ritoccare le tue foto profilo con troppi filtri! È normale se poi i tuoi spasimanti non ti riconoscono quando li incontri! Voto 6 e mezzo Coraggioso come i turisti in visita nelle città italiane durante il solleone, ti munisci di borraccia, maglietta leggera e ciabattine per essere attrezzato al meglio contro l’afa e il sudore! Marte non ti consentirà di mollare il colpo e, a costo di fare 4 ore di fila, ti farai tutti i musei ancora aperti con tanto di visita guidata dove non c’è aria condizionata! Irriducibile e testardo come solo tu sai essere, riuscirai a superare ogni ostacolo… e persino questo lunedì! Amore: il tuo Tinder esplode di match… ma tu manco lo calcoli! Lavoro: la tentazione di inoltrare la mail che ti è arrivata poco prima della fine del turno a qualche collega è tanta… Salute: evita scorpacciate di pizzette e panini mentre sei in vacanza: Giove ti rende un po’ troppo goloso! Il consiglio del giorno: fai una pausa dalle tue uscite con gli amici e prenditi del tempo per te! Hai bisogno anche di tranquillità per ricaricarti! Voto 7 – Rivoluzionari e un po’ sindacalisti, oggi scegliete una causa totalmente a caso per iniziare una battaglia sui social e tenervi occupati. Siete talmente in astinenza da catfight virtuali che sareste pure disposti a difendere l’origine etnica del curry e far partire una petizione per fargli definitivamente cambiare nome in qualcosa di meno offensivo per la comunità asiatica! Certo è che questa Luna opposta vi fa davvero male eh… Amore: esagerate un po’ facendo i civettuoli con chiunque vi capita a tiro! Lavoro: se solo foste più precisi e controllaste bene le comunicazioni che vi arrivano non dovreste correre ai ripari e risolvere tutto all’ultimo minuto! Salute: emicranie e stanchezza. Sicuri di aver mangiato a sufficienza!? Il consiglio del giorno: la vostra voglia di mettervi in mostra potrebbe portarvi addirittura a fargli acidi su Facebook solo per il gusto di litigare con qualcuno. Evitate perdite di tempo! Voto 6 +
Con l’oroscopo di lunedì 16 agosto 2021, non si ha soltanto l’inizio di una nuova settimana ma anche un bel cambiamento astrologico: Venere, il pianeta dell’amore che resta in un segno zodiacale circa un mese, si sposta dal segno della Vergine a quello della Bilancia. Via libera quindi all’amore in tutte le forme per i tre segni d’aria: Gemelli, Acquario e Bilancia stessa.
La 30esima edizione del Torino Film Festival si è conclusa, apertasi tra le polemiche tra Ken Loach e Gianni Amelio, proclamando vincitrice la pellicola “Shell”, opera prima del regista scozzese Scott Graham, in cui si racconta la vita di un padre e una figlia, Pete e Shell, stretti da un legame d'affetto venato da sfumature incestuose, che gestiscono una stazione di servizio sperduta nel mezzo della strada che penetra nelle fredde Highlands scozzesi. Shell sogna la fuga ma sembra che solo il pensiero di lasciare suo padre e quel posto sia praticamente un’utopia. La giuria, presieduta da Paolo Sorrentino, ha attribuito anche, in ex-aequo, il Premio speciale all'italiano “Noi non siamo come James Bond”, di Mario Balsamo, e a “Pavilion”, dell'americano Tim Sutton. Di seguito trovate tutti i vincitori divisi per categoria Torino 30 – Lungometraggi MIGLIOR FILM a “Shell” di Scott Graham (UK, 2012) PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ex-aequo a:
L’opera prima del regista scozzese Scott Graham vince quest’edizione del Festival, partita tra le polemiche, ma conclusasi con grandi numeri. Il direttore Gianni Amelio, durante la confertenza stampa di chiusura ha dato il suo addio, passando il testimone a Gabriele Salvatores.
La tradizionale cena di Natale è a rischio in Inghilterra, dove gli inglesi dovranno fare i conti con una "carenza" di carne tra gli scaffali del supermercato. Il tutto è da ricondurre alla Brexit: con l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, il gas ha subito un aumento dei prezzi tale da costringere alla chiusura due grandi impianti produttori di fertilizzanti nel Paese. Sebbene la produzione di Co2 non sia il metodo più ecofriendly per garantire il rifornimento delle tavole dei cittadini, di fatto la chiusura dei due impianti ha causato una vera e propria crisi dell'industria alimentare. I gas prodotti, infatti, sono utilizzati per la conservazione dei prodotti, per il nutrimento del bestiame e nei processi di macellazione. La faccia più dura della crisi sarà visibile tra pochi giorni secondo gli esperti: i supermercati si accorgeranno della massiccia carenza di carne entro due settimane. Secondo i gestori dei market del Paese, l'assenza di prodotti e di lavoratori si farà sentire più che mai nei 100 giorni prima di Natale. In particolare questo potrebbe rappresentare una minaccia per la cena più dispendiosa dell'anno a causa della difficoltà per le forniture dei tradizionali tacchini natalizi. Le aziende avicole, infatti, sono già all'opera per mantenere la produzione alta in vista del giorno del 25 dicembre. Servono impiegati e prodotti per consentire l'allevamento del bestiame, ma nulla sembra essere migliorato da quando il problema è stato presentato per la prima volta nel mese di luglio. A rischio anche la fornitura di vino che però è già ampiamente avvertita in diverse zone del Paese. Gli esperti attribuiscono l'impossibilità di rifornire i supermercati alla Brexit, causa di un generale aumento dei prezzi, e alla pandemia di Covid-19 che ha impoverito il Paese e causato anche la perdita di molti posti di lavoro. Il governo ha incontrato diversi leader nel settore della produzione di gas e fertilizzanti per gli allevamenti. Il problema sembra essere più grande di quel che era stato inizialmente ipotizzato dalla politica: i grandi costi per mantenere gli allevamenti rendono impossibile garantire lo standard di benessere degli animali e dunque il rifornimento dei negozi, con una conseguente riduzione dell'offerta. A spaventare anche la conservazione dei pasti pronti, ora più difficile a causa di costi elevati del gas per tenere accese le celle frigorifere. Meno prodotto, meno possibilità di comprare dunque e minori possibilità di conservazione di quel che già è immesso sul mercato.
L’Inghilterra rischia di non sedersi a tavola per la tradizionale cena di Natale: l’aumento generale dei prezzi del gas ha portato infatti alla chiusura di due grandi impianti adibiti alla produzione di fertilizzante nel Paese. Questo mette a rischio la vita degli allevamenti, la produzione e la conservazione del tradizionale tacchino. La pandemia, poi, ha provocato una carenza di lavoratori più che mai critica nei 100 giorni prima di Natale.
Abbiamo visto in questi giorni le polemiche sorte intorno ai protagonisti di Amici nella squadra dei cantanti titolari, con Francesca Nicolì che è stata retrocessa ad aspirante a causa delle sue menzogne, le liti tra professori a causa di Daniele Blaquier, e il "caso" Virginio per via della partecipazione a Sanremo 2006 del giovane cantautore. Oggi, però, torniamo a parlare dei ballerini e della loro squadra, dal momento che la novità principale di questa decima edizione del talent show della De Filippi è proprio quella di aver costituito due squadre distinte tra cantanti e ballerini ognuna delle quali avrà un vincitore a fine programma. La scorsa settimana i riflettori erano puntati sulla coppia Vito e Debora che per un attimo sembravano essere in grande sintonia dal punto di vista anche amoroso ma a causa di alcune incertezze di Vito tutto questo ha messo in discussione addirittura la partecipazione stessa del ragazzo al programma.
Michelle Vitrano, giovane aspirante ballerina di Amici, viene ritenuta indegna di partecipare allo show da parte degli altri concorrenti, ma il maestro di danza Portal difende il suo stile unico.
John "Brad" Bradbury, batterista della storica band ska inglese dei the Specials è morto il 28 dicembre all'età di 62 anni. La notizia è stata data dalla band con un giorno di ritardo tramite il proprio profilo Twitter su cui hanno scritto, accompagnando una foto del musicista: ‘È con profondo dispiacere che salutiamo in nostro grande amico, il più grande batterista del mondo, il nostro amatissimo Brad. RIP'. Gli Specials sono una delle band storiche inglesi, fautori di quel genere definito 2 Tone Ska, che aveva nell'etichetta 2 Tone, fondata proprio dal tastierista della band Jerry Dammers, la propria origine. E Bradbury è stato un elemento fondamentale per fare della band una delle più importanti non solo del genere, fin dal suo ingresso nel gruppo nel 1979, continuando a farne parte anche nella versione Special AKA e mettendo la firma a pezzi come ‘Ghost Town', ‘Too Much Too Young' e ‘A Message To You Rudy'. Non sono state rese note le cause del decesso, mentre in una nota della famiglia si legge: È con enorme rammarico che dobbiamo annunciarvi la triste notizia della morte del nostro amato marito e padre John ‘Brad' Bradbury, avvenuta il 28 dicembre La morte del batterista avviene a tre mesi da quella del trombettista Rico Rodriguez: La batteria di Brad era la base dietro i The Specials ed era vista come una delle chiavi del suono Two Tone – continua il comunicato della band (via BBC) -. Era molto rispettato nel mondo dei batteristi e il suo stile di reggae e ska era visto come pionieristico quando gli Specials entrarono in classifica per la prima volta nel 1979. È stato anche una parte importante del ritorno della band nel 2008. Tra coloro che hanno voluto ricordare il musicista ci sono stati anche Billy Bragg e Alex Kapranos, voce dei Franz Ferdinand col primo che ha scritto Un brutto giorno per la musica. Prima abbiamo perso Lemmy e adesso la notizia della morte di Brad, degli Specials.
John “Brad” Bradbury, batterista dei The Specials, è morto il 28 dicembre per cause che non sono state rese note.
Torna l'appuntamento settimanale di Fanpage.it dedicato ai 5 gossip migliori degli ultimi sette giorni. Carichi di aggiornamenti sulla cronaca rosa, non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione di monitorare gli argomenti più caldi della settimana, al fine di offrirvi una rassegna imperdibile su tutto ciò che potrebbe esservi sfuggito. Dopo mesi di silenzio, torna alla ribalta Fabrizio Corona le cui condizioni di salute starebbero preoccupando – e non poco – chi gli sta vicino. In seconda posizione torna Tami Erin, l'ex Pippi Calzelunghe diventata una stella del cinema hard. Terzo posto per la Kardashian mania, quell'attitudine dilagata un po' ovunque che spinge le donne a fotografarsi – e poi mostrare via social network – il proprio lato b. In quarta posizione, e a sorpresa, ritroviamo Brad Pitt e la sua ultima fissa. Quinto e ultimo posto per la bellissima Belén Rodriguez, che manifesta apertamente la sua nostalgia nei confronti di De Martino. Fabrizio starebbe male: Pippi reggicalze: Kardashian mania:
Non si è ancora spenta l’attenzione del pubblico relativamente alla vicenda di Fabrizio Corona. L’ex re dei paparazzi vince la sfida di Fanpage.it dedicata al gossip della settimana. Insieme a lui, anche l’ex compagna Belén.
Per la Cassazione non è sufficiente, la sola "situazione di integrazione", per lavoro, studio o rapporti sociali, di un immigrato in Italia, per avere diritto al riconoscimento della protezione umanitaria. I giudici hanno dato ragione formalmente al Viminale su un ricorso che era stato presentato dal ministero. La Suprema Corte ha annullato con rinvio al giudice di merito il caso di un bengalese che aveva ottenuto il permesso perché aveva trovato lavoro stabile a Firenze, e di due gambiani. Al primo era stato concesso in base al fatto che il ragazzo studiava all'università di Trieste e aveva buoni rapporti sociali, mentre in Gambia non aveva più nessuna relazione, e il secondo – anche lui cittadino gambiano – aveva avuto il permesso di soggiorno per una generica situazione di pericolo alla quale sarebbe stato esposto nel suo Paese di origine. Il ministero dell'Interno, che era guidato da Matteo Salvini nel momento in cui il ricorso è stato depositato, sosteneva appunto che i permessi non possono essere concessi sulla base del solo elemento dell'integrazione e che invece occorre verificare anche la "specifica compromissione" dei diritti umani nel Paese di origine della persona che richiede il permesso di soggiorno in Italia. Esulta il segretario della Lega Matteo Salvini, commentando così la sentenza: "Sui permessi umanitari aveva ragione la Lega. L'ha stabilito la Corte di Cassazione. È la migliore risposta agli ultrà dei porti aperti e che vorrebbero cancellare i decreti sicurezza".
La Suprema Corte ha dato ragione al Viminale, che aveva presentato tre ricorsi per un bengalese e due gambiani a cui era stato concesso il permesso di soggiorno: per i giudici non è sufficiente, la sola “situazione di integrazione”, per avere diritto al riconoscimento della protezione umanitaria.
Sta vivendo un momento difficile Fiordaliso, naufraga dell’ultima edizione dell’Isola dei Famosi. Finita in nomination per volere del gruppo, aveva già dichiarato la sua insofferenza apertamente. “La noia mi sta consumando” diceva dall’Honduras solo pochi giorni fa, manifestando il desiderio di tornare alla sua vita di tutti i giorni. L’unico guizzo di vitalità lo si è avuto in seguito alla lite con Aristide Malnati ma, anche in quel caso, la calma è tornata a regnare sovrana dopo qualche giorno. La sua noia dipende probabilmente dalla vita avventurosa vissuta fino a oggi, una vita che è stata segnata da una serie di momenti difficili. Uno su tutti è quello che la cantante ha raccontato al settimanale “Nuovo Tv” poco prima di partire per l’Isola. Riguarda il suo passato e la terribile violenza subita quando era poco più che una ragazzina: Purtroppo le donne spesso non hanno la forza o il coraggio di denunciare i colpevoli perché non ci sono ancora leggi completamente dalla nostra parte. Però quando si arriva a prenderle di santa ragione, vuol dire che la donna gliel’ha permesso in qualche modo. Uno schiaffo che io immediatamente restituisco ci potrebbe anche stare ma le botte mai. Anch’io sono stata picchiata, tanto e per lungo tempo, quando ero poco più che una ragazzina. Ero molto giovane e allora era considerato quasi normale picchiare le donne. Per fortuna il mio babbo mi ha salvato. Lui mi ha riportato a casa strappandomi letteralmente da una situazione che non sarei mai stata in grado di affrontare e risolvere da sola. Fiordaliso si è gettata quell’esperienza alle spalle e oggi conduce una vita appagante. È molto legata alla sua famiglia e sarebbe proprio quell’affetto a non farle sentire la mancanza di un compagno:
La cantante Fiordaliso confessa di aver subito una terribile violenza quando era poco più che una ragazzina: “Sono stata picchiata tanto e a lungo da un uomo. All’epoca era quasi normale”.
Chi avrebbe mai pensato che il pomodoro potesse essere utilizzato lontano dalla tavola da pranzo e soprattutto che potesse avere dei benefici per il nostro viso? Non stiamo parlando di diete o di ricette salutari, il pomodoro agisce direttamente dall'esterno ed è uno dei migliori alleati beauty. Non ci credete? Leggete un po' qui. E' noto che i pomodori contengono vitamine, minerali e antiossidanti ma che questi facessero miracoli una volta tagliati e applicati su viso e capelli tutti, o quasi, lo ignoravano. Fino a quando Dana Oliver, beauty editor dell'Huffington Post, ha pubblicato la sua ricerca: il licopene, il carotenoide che dà al pomodoro il suo colore rosso, combatte i segni dell'invecchiamento come le linee sottili e rughe e inoltre la vitamina A aiuta a guarire e riparare le cellule danneggiate. E allora si scopre che il pomodoro è miracoloso per la pelle del viso: tonifica, purifica e idrata se miscelato con un avocado in un'insolita maschera facciale, riduce i pori se viene applicato sul viso insieme ad un limone e tamponato con un batuffolo di cotone, riduce la lucidità grazie all'effetto mattificante delle vitamine A e C, lenisce le scottature se viene miscelato con lo yogurt o illumina la pelle se si aggiunge al succo di pomodoro un cucchiaino di miele.
Da oggi il pomodoro non si mangia ma lo si usa per rituali di bellezza: combatte l’acne, i pori dilatati, i segni del tempo e illumina il viso. Ecco sette motivi per cui il pomodoro è meglio di una crema per la pelle.
Di matrimonio non se ne parla, per adesso però solo un rapporto più saldo e profondo. Per quest’anno e anche il prossimo Elisabetta Canalis dovrà rinunciare al matrimonio col suo uomo George Clooney, apprezzato attore hollywoodiano. Il tormentone del matrimonio ha tenuto banco per tutto l’anno e le smentite sono fioccate a raffica. Il loro amore non è in discussione però, sono affiatati e George è subito entrato nel cuore della famiglia Canalis, che inizialmente aveva un po’ di timore referenziale nei confronti del divo. La vicinanza con la famiglia di lei si evince anche dalla scelta di trascorrere tutti il Natale 2010 in Messico, lontani dal gelo che in questi giorni sta attanagliando l’Italia. Le foto pubblicate dal magazine online Just Jared ritraggono il nucleo familiare allargato che si gode le meritate vacanze in Messico.
Elisabetta Canalis e George Clooney con le rispettive famiglie si godono le vacanze di Natale sotto il caldo sole del Messico.
La giornata di oggi, giovedì 13 maggio, è cominciata con piogge e temporali. A Roma e nel Lazio sono oggi previsti rovesci misti a schiarite, soprattutto nelle prime ore del mattino. In generale, da oggi fino alla fine della settimana le condizioni meteo non sono ottimali. Ci saranno dei momenti di sole ma anche delle piogge, con un generale abbassamento delle temperature che non andranno oltre i 20 gradi. In particolare a Roma sono previsti temporali intorno alle 8 del mattino, ma nelle successive ore il tempo dovrebbe migliorare. Al momento le previsioni danno sole per tutto il giorno senza nuvole, con temperature che vanno dagli 11 ai 21 gradi. I venti soffieranno moderati per tutto il giorno, e forti nel pomeriggio, rischiando di causare disagi ai cittadini.
Mattinata di maltempo oggi a Roma e nel Lazio: la mattina del 13 maggio sarà caratterizzata in quasi tutta la regione (unica eccezione Viterbo) da piogge e temporali. Le temperature in generale non supereranno i 20 gradi, mentre nella capitale questo pomeriggio sono attesi forti venti che potrebbero causare disagi.
Sul finire dello scorso anno sembravano essersi riappacificate e, invece, il loro rapporto è ancora a un punto morto. Parliamo di Francesca De Andrè e Guendalina Canessa, rispettivamente compagna ed ex moglie di Daniele Interrante. La storia tra Guendalina e Daniele sarebbe terminata proprio a causa di Francesca ma, a distanza di anni da quel presunto tradimento, le due avevano pensato bene di seppellire l’ascia di guerra in favore del bene comune. Questa tregua è durata poco. Nel salotto di Pomeriggio 5, è appena andato in onda un vero e proprio attacco ai danni della Canessa da parte di Francesca. Il motivo? A marzo, Guendalina aveva pubblicato una foto su Instagram in cui celebrava il suo ex compagno. Poche parole scelte con cure attraverso le quali l’ex gieffina aveva testimoniato la sua vicinanza a Daniele: Non ho mai pubblicato una foto con te, anche se le cose sono andate in una direzione diversa. Senza te non avrei fatto la mia bellissima Bambina. Sei Grande Papy! Quelle parole non hanno fatto piacere a Francesca che ha atteso mesi prima di dire la sua su quella storia. Chi pensava che avesse gradito il pensiero carino di Guendalina, si sbagliava. A Pomeriggio 5, infatti, la ragazza ha raccontato una versione completamente diversa di quella storia: Credo che Guendalina non si sia ancora messa l’anima in pace. Sa perfettamente che Daniele non gradisce che pubblichi foto di lui sui social ma lo fa lo stesso. Credo che non accetti il fatto che siamo felici e innamorati e a me dispiace. Abbiamo cercato di avere un rapporto civile io e lei, anche amichevole ma mi sono resa conto che non è possibile. Le foto sui social che hanno Daniele per protagonista lo infastidiscono molto. Lei lo sa perché lui glielo ripete continuamente, ma continua a pubblicarle. È anche per questo che non riesco ad avere un rapporto civile con lei.
Sembrava si fossero riappacificate e invece Guendalina Canessa e Francesca De Andrè sarebbero ancora ai ferri corti. Lo dimostra il duro attacco dell’attuale compagna di Daniele Interrante ai danni della sua ex.
Federico Bernardeschi c'era in quell'Italia-Spagna giocata lo scorso 6 luglio agli Europei, che si concluse 1-1 dopo i tempi regolamentari e si risolse solamente ai rigori a favore degli Azzurri che poi volarono verso l'avventura di Wembley. C'era, entrò al secondo minuto del secondo supplementare al posto di uno stremato Federico Chiesa e diede il proprio contributo al successo calciando uno dei tiri dal dischetto che ci fece vincere. Il prossimo 6 ottobre, a distanza di tre mesi esatti da quella partita, l'esterno della Juventus sarà ancora presente, convocato da un Roberto Mancini che non sembra poter fare a meno delle sue qualità e della sua duttilità offensiva. In palio, mercoledì sera a San Siro, alle 20:45 ci sarà un altro accesso per un'altra finale. Un ‘film' già visto e che Federico Bernardeschi – intervenuto sui canali social della Federcalcio – vorrebbe rivedere con lo stesso lieto fine. Anche se non sarà facile perché proprio la Spagna fu, tra tutte, l'avversaria che più evidenziò i difetti della nostra Nazionale facendo barcollare un sogno cresciuto cammin facendo e poi esploso nella notte di Londra. Una emozione grandissima ritrovare ancora una volta la Spagna, sarà una nuova semifinale. All'Europeo furono gli avversari più pericolosi, quelli che ci misero più in difficoltà di tutti. Fino a quel momento avevamo dominato gli altri incontri, loro riuscirono a crearci problemi con il loro gioco Parole che ripercorrono i pensieri anche del ct Roberto Mancini il quale auspica proprio attraverso un successo sulle Furie Rosse, un immediato ritorno al futuro, alla vittoria, dopo l'exploit agli ultimi Europei. "Una bella emozione giocare questa semifinale con la voglia e la volontà di dare continuità all'Europeo: vincere per andare in finale" continua Bernardeschi che saprà solamente all'ultimo se scenderà in campo o siederà ancora una volta, inizialmente, in panchina. Il mister sa preparare al meglio queste gare, ci faremo trovare pronti. Sarà una nuova sfida, ogni partita è un match con una storia a parte. Ma noi siamo carichi. Sarà un ‘replay' con una variante importantissima a favore dell'armata azzurra, il fattore campo. Si giocherà in Italia, a San Siro che ha già esaurito i biglietti per il massimo della capienza consentita, 37 mila tagliandi, con un ritorno importante del tifo per la gran parte a favore dell'Italia: "Responsabilità ancora maggiore? No, ci darà semplicemente più carica, sentire i propri tifosi è eccezionale, è tutto più bello"
A tre mesi esatti dal 6 luglio 2021, l’Italia ritrova in semifinale ancora una volta la Spagna. Il prossimo 6 ottobre per la Nations League, si dovrà vincere contro le Furie Rosse per puntare alla finale. Bernardeschi, che contro gli spagnoli a Euro 2021 entrò ai supplementari e segnò uno dei rigori decisivi, non ha dubbi: “Ci hanno messo più in difficoltà di altri, ma siamo cresciuti e pronti per vincere ancora”
E' iniziato ieri sera, lunedì 19 settembre 2016, il Grande Fratello Vip, reality show di Canale 5 in cui per la prima volta tutti i concorrenti rinchiusi nella casa spiata dalle telecamere sono personaggi famosi e volti noti della Tv. Tra i Vip ci sono Valeria Marini e Pamela Prati, le showgirl celebri per i loro look da da dive sensuali, Stefano Bettarini, Costantino Vitagliano, Elenoire Casalegno e Clemente Russo. A condurre lo show una splendida Ilary Blasi, che dopo aver detto addio a "Le Iene" ha fatto il suo debutto in prima serata su Canale 5. Sul palco del Grande Fratello Vip la conduttrice è apparsa in perfetta forma, nonostante abbia partorito da pochi mesi, ed ha sfoggiato uno scintillante look. Recentemente avevamo potuto ammirarla in costume con la sua chioma biondissima nei teaser di lancio del GF Vip, ora la ritroviamo in diretta Tv con un elegante outfit da sera. Molti ricordano lo stile eccentrico e sopra le righe scelto dalla Blasi per "Le Iene": come dimenticare gli abiti con piume in stile "The Crow", le tutine aderenti in pizzo da Catwoman e i modelli ipercolorati abbinati ad accessori fluo. Oltre alle stravaganze la Blasi aveva abituato il suo pubblico ad una serie abiti sensuali, magari con profondi spacchi che mettevano in mostra le gambe o con ampie scollature che evidenziavano il seno prorompente. Anche durante l'ultima gravidanza, Ilary non aveva rinunciato ai tacchi a spillo e agli abiti iper attillati. Per il GF Vip, invece, la Blasi sembra aver chiuso il capitolo precedente adottando uno stile più sobrio e ricercato, certo anche qui non mancano dettagli lucenti e tacchi chilometrici ma le scelte di stile appaiono, almeno per ora, più moderate ed eleganti. Niente scollature hot e minigonne, niente spacchi profondi e abiti attillati, per la prima puntata del Grande Fratello Vip Ilary Blasi ha indossato una tuta della collezione Autunno/Inverno 2016-2017 del brand Alice+Oliva. Si tratta di un elegante jumpsuit con top scollato sulla schiena e allacciato dietro al collo, interamente ricoperto da paillettes dorate ricamate per formare un'intricata trama sulla base nera. I pantaloni della tuta a vita alta cadono morbidi sui fianchi dando uno stile baggy e comodo all'intero look.
Cambio di stile per Ilary Blasi che sul palco del Grande Fratello Vip sfoggia un look elegante e ricercato, ben diverso dagli outfit eccentrici scelti per condurre “Le Iene”. Ecco tutti i dettagli dell’outfit per la prima puntata del GF Vip.
Sono passati solo pochi giorni dall'eliminazione in semifinale ad Amici 20 per Tancredi e sta già vivendo un'altra grandissima emozione: quella di veder pubblicato il suo primo progetto ufficiale, l'Ep "Iride". Una gioia che fa rima con la serenità espressa nelle canzoni come "Las Vegas", "Fuori di testa" e "Balla alla luna", che raccontano parte del processo di costruzione all'interno del programma, con alcune incognite, come il rapporto con Arisa "ci vedremo a Milano", ma anche con certezze, come il rapporto con il padre: "Sentirlo per quei cinque minuti mi ha fatto respirare, e una volta che ho staccato la chiamata, la sera mi son messo sulla sedia in giardino e gli ho dedicato questo cover, senza alcuna inibizione". Quali sono le prime sensazioni a qualche ora dall'uscita dell'Ep? Mi sento con 20 chili in meno, sono abbastanza in ansia. Però tutto bene, mi hanno già scritto in molti che l'Ep stia piacendo e sono molto felice di questo. Mi racconti la titletrack "Iride", un pezzo autobiografico che racconta la tua storia. Inizia tutto in campagna quando con due miei amici ho incominciato a scrivere su questo sample, con il fischiettino. Lo trovo molto bello, ma non riesco a scriverci assolutamente nulla. Qualche giorno dopo, vado a Milano e incontro Federico Nardelli e troviamo il ritornello insieme. Lascio la canzone lì, poi dopo un paio di settimane mi metto lì e comincio a scrivere come se stessi scrivendo dei pensieri sulle note del cellulare. Incomincio a parlare di me, di come mi sento e di qualche mia storia. È un brano che dopo averlo scritto ha assunto un significato per me: è un messaggio che afferma che andrà tutto bene, non solo in ciò che farai, ma nella tua anima. Significa imparare a rapportarti bene ai tuoi errori e a vivere con più leggerezza. Sto cercando di farlo anche io. La leggerezza di brani come "Fuori di testa" e "Balla alla luna" rappresenta anche il tuo scopo musicale, quello di trasmettere serenità? Io voglio fare musica che trasmetta leggerezza perché adesso che finirà questo periodo, ci sarà una sorte di Belle Époque. Le persone vorranno scendere e vivere felicemente, e la musica può essere la compagnia giusta per questo viaggio. La musica deve seguire questa nuova onda che arriverà, quest'onda di leggerezza in cui io cerco di rappresentarmi. Voglio cercare di vivere così. La storia un po' gipsy che hai rappresentato in Las Vegas, rispecchia un po' il tuo modo di vivere le relazioni?
Dall’uscita in semifinale, Tancredi ha trascorso l’ultima settimana in attesa del suo primo ep ufficiale “Iride”, pubblicato nelle scorse ore. Un progetto che dà punti chiave di lettura del giovane cantante, che si racconta nell’intervista, parlando sia del periodo vissuto in casetta, del rapporto con Arisa ma soprattutto della dedica al padre nell’ultima cover del programma.
È terminato il 4 novembre scorso con la seconda delle due date a Cagliari il "Made in Italy Tour" con cui Ligabue ha attraversato l'Italia con 34 date nei palazzetti. Una quantità enorme di date previste per l'inizio dell'anno, che il cantante ha dovuto spostare a causa dei problemi alla voce e alla conseguente operazione. Uno sforzo enorme che Ligabue sottolinea anche in un video che ha postato sui suoi social per ringraziare il suo pubblico e dare anche qualche informazione in più su quello che succederà prossimamente, quando il tour diventerà un film che andrà nelle sale italiane: "Sono qua per ringraziarvi per il tour che è stato un tour speciale anche nella sfiga, nel senso che abbiamo battuto ahimè un record negativo che è stato quello di far spostare 34 date…cosa che ovviamente nessuno voleva". Lo scorso febbraio, infatti, il cantante ebbe problemi alle corde vocali e fu costretto a cancellare alcune date prima dover annunciare la cancellazione momentanea dell'intero tour e successivamente sottoporsi a un intervento alle corde vocali che lo ha portato ad approcciarsi alle nuove date con un po' di timore visto che era tutto nuovo, come spiegò poco prima della partenza del tour: "Devo dire che poi riprendere queste 34 date ha voluto dire vedervi con un'emozione speciale per la vostra attesa, e io stesso vivere un'emozione speciale perché sentivo la gratitudine nei confronti di tutti quelli di voi che hanno conservato quel biglietto, dando atto di un segno di fiducia nei miei confronti che per un bel po' di tempo mi porterò nel cuore. Detto questo, grazie a tutti quanti! Tour finito a malincuore perché saprete che io andrei avanti sempre, adesso passo al film".
Ligabue ha postato sui social un video in cui ringrazia il pubblico per l’affetto mostrato durante il tour e ha dato appuntamento al film che sarà nelle sale a fine gennaio.
L'attrice Sara Tommasi ha trovato un nuovo amore: Mario Balotelli, promessa del calcio italiano e attualmente giocatore del Manchester City. L'attrice non è nuova al gossip calcistico, neanche un mese fa l'avevamo lasciata divisa tra Ronaldinho e Quagliarella. Ora la Tommasi sembra molto felice e afferma: " È una bellissima, intensa storia che sta iniziando appena adesso” I due come dice la Tommasi si sono conosciuti grazie ad Abigail, sorella di Mario: "Ho conosciuto sua sorella Abigail che mi ha confidato che Mario era single e che cercava una brava ragazza. Scherzando le ho detto: Posso propormi io? Lo trovo cosi’ sexy, E lei me l’ha presentato" . Abigail, prossima concorrente dell'Isola dei Famosi 8, ha presentato il fratello all'attrice durante una cena. Dopo il primo incontro la Tommasi afferma di aver rivisto il giocatore: "Sono venuti da me, abbiamo mangiato una pizza. Poi sono andata io da loro, in hotel e sono rimasta lì. Mario mi piace molto, sono felice".
Sara Tommasi ha un nuovo amore Mario Balotelli, i due si sono conosciuti grazie alla sorella di lui Abigail.
Kate Moss è una delle modelle più famose al mondo e, a differenza di molte altre colleghe che hanno spinto le proprie figlie a debuttare nel mondo della moda fin da giovanissime, lei ha preferito preservare la privacy di Lila Grace. A quanto pare, però, non è servito, visto che la 14enne è stata scelta come testimonial del brand The Braid Bar. L'adolescente è una delle protagoniste della nuova campagna pubblicitaria dell'azienda ed è stata immortalata in primo piano con delle trecce colorate, l'apparecchio ai denti e una felpa grigia con il logo del marchio. Anche se prima d'ora non aveva mai posato per un servizio di moda, è sembrata sicura di sé e suo agio, proprio come se fosse nata per essere modella. Prima di prestare il volto a una pubblicità, Lila era apparsa raramente in pubblico. Lo aveva fatto nel 2011 in occasione del matrimonio della mamma con Jamie Hince, durante il quale era la damigella d'onore, ha poi calcato il red carpet con la Moss nel 2014 alla prima del film "Paddington" ed è finita sulla copertina dell'edizione italiana di "Vogue" lo scorso giugno.
Lila Grace è la figlia 14enne di Kate Moss e ha appena debuttato nel mondo della moda. Ha posato per la campagna pubblicitaria del brand The Braid Bar, rendendo inutili i tentativi della mamma di preservare la sua privacy.
Su Twitter si chiama MalwareTech, il suo avatar è un gatto con gli occhiali e condivide spesso fotografie di surfisti e delle pizze che ordina a pranzo: è stato lui a bloccare la diffusione del terribile ransomware "WannaCry" che ha infettato 150 paesi del mondo con un contagio senza precedenti su oltre 75.000 computer di enti, aziende e università. Il terribile malware è riuscito anche ad infettare i computer all'interno di un laboratorio dell'Università Bicocca di Milano. Il poco più che ventenne – che attualmente vuole rimanere anonimo – è riuscito a bloccare la diffusione del virus in Europa, mettendo in salvo Usa, Canada e America Latina, acquistando per circa 10 dollari il nome di dominio nascosto nel programma, impedendo così a WannaCry di diffondersi oltre. MalwareTech ha descritto tutto il suo operato per fermare il ransomware sul suo blog, How to Accidentally Stop a Global Cyber Attacks, dove dimostra che, quasi "accidentalmente", è riuscito a fermare il malware. In pratica, MalwareTech ha usato e attivato una specie di "interruttore killer" che era scritto all'interno del malware stesso, quasi un pulsante di emergenza, probabilmente creato per disattivarlo quando il creatore del virus avesse voluto farlo. Il giovane si è quindi reso conto che quando WannaCry procedeva ad attaccare un nuovo computer provava a contattare la pagina web e, se falliva, andava avanti con l’attacco. Ma se aveva successo si fermava. MalwareTech ha quindi dedotto che se WannaCry non riusciva ad avere accesso a quel dominio, avrebbe cominciato a funzionare, cercando nuovi siti da attaccare, senza sosta, fino a disattivarsi. Ed è proprio quello che è successo. E mentre il giovane realizzava tutto questo, egli stesso non aveva la piena consapevolezza di quello che stesse facendo, spendendo 10,69 dollari per acquistare il dominio che avrebbe fermato WannaCry. Immediatamente dopo questa operazione, sul dominio da lui acquistato con un nome preso dall'interno del malware perchè compariva diverse volte si sono registrati 5/6 mila accessi al secondo. Un numero che rende bene la portata di questo terribile malware. Nel momento in cui questo avveniva, WannaCry cessava la sua attività distruttiva in Europa e altri paesi come Russia, Vietnam, Taiwan, dove era ormai troppo tardi per fare qualcosa, negli Usa hanno potuto sfruttare il rallentamento per correre ai ripari e mettersi al sicuro. "Non sono laureato" ha spiegato ad un giornalista il giovane informatico. "Pensavo di andare all'università ma mi è stato offerto un lavoro nella sicurezza informativa un anno prima, quindi ho accettato. Ho imparato da solo a programmare, quindi andare all'università sarebbe stato solo uno spreco di tempo e denaro". Oltre alle passioni per surf e pizza, al giovane programmatore pare piaccia programmare ascoltando canzoni di Taylor Swift, bere vodka e caffè. "Il mio lavoro è quello di cercare e bloccare botnet e altre tipologie di malware, quindi sono sempre attento a domini di controllo per i malware non registrati" ha spiegato. "In effetti ne ho registrati diverse migliaia negli anni passati".
Su Twitter è MalwareTech, @malwaretechblog, ed è stato lui a bloccare la diffusione del terribile ransomware “WannaCry” che ha infettato 99 paesi (stando alle ultime stime degli esperti), con un contagio senza precedenti su oltre 75 mila computer di enti, aziende e università. Compresa la Bicocca di Milano.
Diventata nel corso degli anni un modo di dire per sbeffeggiare gli aspiranti ballerini troppo presuntuosi «e chi sì, Carla Fracci?», la signora della danza italiana, morta giovedì 27 maggio 2021 a 84 anni, dopo una vita sul palcoscenico, sorriso meraviglioso e movenze celesti, aveva un rapporto forte con la città di Napoli. Un amore dichiarato più volte e assolutamente ricambiato: «Casa è dove stai bene», diceva, e tra le dimore della sua vita indicava ance le tavole del palcoscenico del Real Teatro di San Carlo, Napoli. Correva l'anno 2016 e la «prima ballerina assoluta», come la definì nel 1981 uno storico articolo del New York Times, aveva annunciato ai giornali l'intenzione di festeggiare i suoi ottant'anni a Napoli «dove mi sento a casa», aveva detto. In città due serate in suo onore con la regia del marito Beppe Menegatti e lei eccezionalmente in scena per un cammeo. E ancora, in un atto d'amore verso la città partenopea: «Ho un legame davvero profondo con il San Carlo e la città», disse parlando del teatro dove entrò bambina 70 anni prima: Quando penso a questa città e al suo grande teatro, il San Carlo, penso alla grande capacità di dare emozioni e di essere riconoscente per le emozioni provate, in uno scambio alla pari. Un rapporto che si chiama amore. Se penso a Napoli, penso a casa La Filumena Marturano del 1996 liberamente tratta dal testo di Eduardo De Filippo e prima ancora Margherita nella Signora delle Camelie nel 1982. A Repubblica aveva detto:
L’amore ricambiato tra Carla Fracci, la regina della danza, morta a 84 anni e la città di Napoli. Un legame che portò l’artista a festeggiare i suoi ottant’anni sul palcoscenico del teatro San Carlo: “Qui mi sento a casa mia, ho un legame davvero profondo con il San Carlo e la città”.
Un racconto intimo, fatto di passione e malinconia, di amore e solitudine: stiamo parlando di "Caruso", uno dei singoli manifesto del compianto Lucio Dalla, il cantautore bolognese che la pubblicò nel 1986. Un singolo che racconta tanto della passione di Dalla per Napoli, ma soprattutto per Sorrento, che diventa protagonista del racconto, con poche e semplici parole che riescono a restituire tutte le suggestione del luogo. Un'attrazione che stringe come una catena, ma che non fa assolutamente male, perché la bellezza del luogo sciolgono tutti i timori del cantante verso uno dei luoghi diventati fondamentali per raccontare la poetica di Lucio Dalla. Incisa nel 1986 e presentata per la prima volta alla Rassegna San Martino, "Caruso" di Lucio Dalla rimane una delle pietre miliari della discografia cantautorale italiana, un canto di passione che racconta il legame e le sensazioni del cantante con Sorrento. La storia racconta che in seguito a un guasto alla propria imbarcazione, il cantautore si trovò costretto a soggiornare in un albergo a Sorrento, proprio nella stanza che anni prima aveva ospitato il tenore napoletano Enrico Caruso, poco prima della morte. Qui i proprietari dell'albergo gli raccontarono degli ultimi giorni della vita del tenore e della sua passione per una giovane a cui dava lezioni di canto. Da quei racconti Lucio Dalla trasse ispirazione per scrivere il brano che già nei primi versi restituisce le sensazioni del luogo: "Qui dove il mare luccica, e tira forte il vento, su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento. L'attenzione e le passioni dell'artista si rivedono anche nella descrizione dell'uomo che abbraccia una ragazza, dopo aver pianto. L'unione tra la musica e i sentimenti, il pianoforte e le lacrime della donna, diventano immagini fisse, incatenate, come canta Lucio Dalla nel ritornello: "Te voglio bene assaje, ma tanto tanto bene sai, è una catena ormai, che scioglie il sangue dint' ‘e ‘vvene sai". Qui dove il mare luccica, E tira forte il vento Su una vecchia terrazza Davanti al golfo di Surriento Un uomo abbraccia una ragazza, Dopo che aveva pianto Poi si schiarisce la voce, E ricomincia il canto. Te voglio bene assaje, Ma tanto tanto bene sai è una catena ormai, Che scioglie il sangue dint' ‘e ‘vvene sai. Vide le luci in mezzo al mare, Pensò alle notti là in America Ma erano solo le lampare Nella bianca scia di un'elica Sentì il dolore nella musica, Si alzò dal pianoforte Ma quando vide la luna uscire da una nuvola Gli sembrò più dolce anche la morte Guardò negli occhi la ragazza, Quelli occhi verdi come il mare Poi all'improvviso uscì una lacrima, E lui credette di affogare Te voglio bene assaje, Ma tanto tanto bene sai è una catena ormai, Che scioglie il sangue dint' ‘e ‘vvene sai Potenza della lirica, Dove ogni dramma è un falso Che con un po' di trucco e con la mimica Puoi diventare un altro Ma due occhi che ti guardano Così vicini e veri Ti fan scordare le parole, Confondono i pensieri Così diventa tutto piccolo, Anche le notti là in America Ti volti e vedi la tua vita Come la scia di un'elica Ma sì, è la vita che finisce, Ma lui non ci pensò poi tanto Anzi si sentiva già felice, E ricominciò il suo canto Te voglio bene assaje, Ma tanto tanto bene sai è una catena ormai, Che scioglie il sangue dint' ‘e ‘vvene sai
“Caruso” del cantautore emiliano Lucio Dalla è uno dei brani più significativi del cantautorato italiano, una dichiarazione d’amore dello stesso cantante alla terra, Sorrento, che gli regalò la storia delle ultime notti di Enrico Caruso, tenore napoletano. La forza delle grandi passioni, la musica e l’amore, di Lucio Dalla viene tradotta in una ballata, a cui il golfo di Sorrento fa da sfondo.
Una coppia insolita, che cerca di trovare la propria identità attraverso la ricerca delle singole individualità. ‘L'esigenza di unirmi ogni volta con te‘ di Tonino Zangardi è il film in uscita al cinema, dal prossimo 24 settembre, che vede protagonisti Marco Bocci e Claudia Gerini. L'amore, la difficoltà di amare ed essere felici, l'ossessione dei sentimenti, la fragilità umana quando viene travolta dalla passione. Tutto questo è racchiuso nella pellicola di Zangardi, tratta dal suo romanzo omonimo, la fuga di un uomo e di una donna dalla colpa e dalle vite precedenti, che si trasformerà in un viaggio on the road, verso una nuova vita e dentro se stessi. Giuliana, interpretata da Claudia Gerini, conduce una vita normale insieme a suo marito Martino, con il quale è sposata da più di 10 anni. Martino è un uomo poco passionale e più preoccupato del lavoro che di rendere felice sua moglie. Tutto improvvisamente cambia quando una mattina, all'improvviso, il supermercato di Giuliana viene preso di mira da due malviventi armati, che irrompono nel negozio e minacciano le due povere commesse. In quel momento si palesa l'affascinante e tenebroso poliziotto Leonardo, conosciuto per caso qualche giorno prima, che interviene e le salva la vita.
‘L’esigenza di unirmi ogni volta con te’ di Tonino Zangardi è il film in uscita al cinema, il 24 settembre 2015, che vedrà protagonisti Marco Bocci e Claudia Gerini. La storia basata sull’attrazione fatale tra la commessa Giuliana e il fascinoso poliziotto Leonardo ha offerto l’occasione alla coppia di attori di cimentarsi su un set complesso, ad alto tasso erotico.
La diffusione di WhatsApp Messenger non ha davvero limiti. Il servizio di messaggistica istantanea più famoso al mondo ha superato ogni record di messaggi gestiti, arrivando all'incredibile cifra di cinquattaquattro miliardi di IM in un solo giorno. "Nel dettaglio" – spiega l'azienda californiana – "sono stati inviati 18 miliardi di messaggi e ne sono stati ricevuti 36 miliardi". Questa diversità numerica è figlia della diffusione sempre maggiore delle chat di gruppo e dei messaggi di broadcasting, che hanno sicuramente aiutato la piattaforma di IM a superare ogni suo record finora stabilito, triplicando in un solo anno il numero di messaggi gestiti: il 31 dicembre del 2012 infatti, i messaggi sono stati circa 18 miliardi.
Nuovo record di messaggi gestiti in un solo giorno per WhatsApp messenger, che lo scorso 31 dicembre ha superato ogni suo record, triplicando in un solo anno il numero di IM ricevuti ed inviati.
Quando si vive a lungo in una casa è normale avere voglia di cambiare lo spazio in cui si passa gran parte del nostro tempo. Semmai tornati da lavoro si vorrebbe rientrare in una casa più accogliente, più allegra, più vivace; ma non si ha mai il tempo, e a volte neppure la possibilità economica, di apportare quelle modifiche che trasmettono un senso di novità. Quando finisce la settimana di lavoro e si ha finalmente il tempo per stare di più a casa capita di iniziare a notare tutti quei difetti della propria abitazione che si vorrebbe cambiare ma che non si ha mai il tempo di fare o costa sempre tutto troppo. Ma per dare un tocco di novità in casa non per forza necessita avere a disposizione un lungo periodo di tempo né grandi quantità di denaro: bastano alcuni semplici accorgimenti per apportare dei cambiamenti in casa in meno di 48 ore.
Bastano 48 ore per dare un tocco di novità alla propria abitazione: ecco 11 suggerimenti da seguire.
Il video ufficiale della canzone "Never Gonna Give You Up" di Rick Astley ha raggiunto un miliardo di visualizzazioni su YouTube a 34 anni dalla sua uscita, avvenuta nel 1987. Il motivo è semplice: nel corso degli ultimi anni, la canzone è diventata un elemento fondamentale della cultura online e metodo principale per "trollare" gli altri utenti del web. Conosciuta con il nome di "Rickroll", la pratica è ormai diffusissima: si pubblica un link lasciando intendere che al suo interno ci sia qualcosa di clamoroso ma, quando la vittima lo clicca, in realtà contiene il video musicale di Astley. "Incredibile, folle, fantastico" ha scritto l'autore nei commenti del video, mentre su Instagram ha spiegato che "il mondo è un posto meraviglioso e io sono molto fortunato". Con canzoni in grado di raggiungere 7 miliardi di visualizzazioni, il record del Rickroll è comunque limitato ma non per questo meno importante. D'altronde il traguardo indica anche la forza del meme associato alla canzone, che ancora oggi rappresenta uno degli scherzi più in voga sul web. Prendendo in considerazione solo lo scorso primo aprile, per esempio, il video è stato visto oltre 2,3 milioni di volte in un giorno.
L’ormai famoso video ufficiale della canzone “Never Gonna Give You Up” di Rick Astley ha raggiunto un miliardo di visualizzazioni su YouTube a 34 anni dalla sua uscita, avvenuta nel 1987. È la consacrazione del troll per eccellenza, che ancora oggi resta uno degli scherzi più in voga sul web.
Lui era un semplice cucciolo di bradipo di nome Tuto, nato e cresciuto nella foresta amazzonica, ma ora è diventato una vera star del web. Come ci è riuscito? Semplice, gli è bastato fare ciò che gli riesce più naturale: sbadigliare. Accanto a lui, nell'hotel Inkaterra in Perù, una giovane coppia che lo riprende e commenta divertita la stanchezza del tenero animaletto, stremato dal "duro lavoro" che deve affrontare ogni giorno. Nemmeno a dirlo, il video di Tuto in pochi giorni ha già cumulato più di 200.000 visite e migliaia di commenti.
Il piccolo cucciolo di bradipo di nome Tuto ha conquistato la rete in poche ore grazie al suo irresistibile sbadiglio, ripreso in un hotel della foresta amazzonica.
Elena Santarelli ha deciso di non pubblicare più fotografie di suo figlio Giacomo sui social network. Una scelta molto importante negli anni in cui l'oversharenting, ossia il fenomeno di pubblicare compulsivamente foto del proprio bimbo sui social, è oggetto di discussione in tutto il mondo. Elena Santarelli, nel rispondere a una delle domande social su Instagram, ha spiegato di non voler più mostrare le foto di suo figlio Giacomo. Anche per quanto riguarda Greta, la seconda figlia della soubrette e di Bernardo Corradi, non mostrerà mai il volto, almeno per adesso. Non farò più vedere mio figlio Jack sui social. Ovviamente non abbiamo nulla da nascondere. Solo se lui lo vorrà. Vorrei che fosse libero di uscire un giorno da solo senza che nessuno lo indichi come ‘il figlio di’. Greta? Per ora non voglio mostrare il volto. La decisione di Elena Santarelli arriva due giorni dopo le dichiarazioni di Silvia Toffanin: "Non mosterò mai i miei figli sui social". Non ho nessun profilo personale sui social perché sono molto riservata e poi, in confidenza, credo che a nessuno interessi sapere cosa mangio a pranzo, dove sono stata a cena o che esercizi faccio in palestra. Soprattutto, e qui divento seria, sono molto protettiva nei confronti della mia vita privata: da mamma le dico che non pubblicherò mai una foto dei miei figli sui social.
Elena Santarelli ha deciso di non pubblicare più fotografie di suo figlio Giacomo sui social network e di non mostrare il volto della piccola Greta. Questa scelta è molto importante in un momento storico come questo in cui il problema dell’oversharenting, ossia il fenomeno di pubblicare compulsivamente foto del proprio bambino sui social network, è oggetto di discussione in tutto il mondo.
Nelle ultime ore, il discusso intervento della Segreteria di Stato Vaticana, presieduta dal monsignor Paul Richard Gallagher sul DDL Zan, ha acceso di nuovo i riflettori sul Concordato tra Stato e Chiesa, un accordo firmato nel 1984 e che fa seguito ai Patti Lateranensi del 1929. Due accordi che regolano la base giuridica dei rapporti tra Stato e Chiesa, impugnati dal Vaticano, che ha chiesto formalmente di fermare l'approvazione del DDL Zan nei termini presentati alla Camera e al Senato. Il Concordato è stato firmato il 18 febbraio 1984 dall'allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi e dal Segretario dello stato Vaticano Augusto Casaroli. L'accordo fu preso in considerazione dopo il cambiamento del quadro sociale e politico italiano, a 40 anni dal dopoguerra, che aveva sancito la nascita della nuova Repubblica, che aveva accettato il mantenimento dei Patti Lateranensi, firmati nel 1929 da Benito Mussolini e dal cardinale Pietro Gasparri. Il Concordato, che venne poi ratificato dal Parlamento a larga maggioranza, con l'assenza del partito socialista e delle forze laiche, comprendeva 14 articoli più un protocollo addizionale in 7 punti. Stabilì nuove regole sulla laicità dello stato italiano, mettendo da parte il cattolicesimo come religione di stato, ma non solo. A differenza dei Patti Lateranensi, il Concordato garantiva entrate economiche al clero tramite l'otto per mille e toglieva la possibilità al governo italiano di poter approvare la nomina di vescovi. Furono riconosciute anche nuove libertà alla Chiesa, come quella di organizzare e di esercizio del magistero, come la diffusione e l'insegnamento della religione cattolica. Sull'ultima nota, venne reso facoltativo e non più obbligatorio l'insegnamento della religione negli edifici scolastici pubblici e privati. Nelle scorse ore si è anche pensato alla possibilità di creare una commissione paritetica che discuta della legge. L'articolo 14 del Concordato, infatti, prevede anche che in casi di difficoltà di interpretazioni le due parti possano creare una commissione paritetica per trovare una "soluzione amichevole". Il testo, infatti, recita: "Se in avvenire sorgessero difficoltà di interpretazione o di applicazione delle disposizioni precedenti, la Santa Sede e la Repubblica italiana affideranno la ricerca di un'amichevole soluzione ad una Commissione paritetica da loro nominata".
Nelle ultime ore, la nota inviata dalla Segreteria di Stato Vaticana, presieduta dal monsignor Paul Richard Gallagher sul DDL Zan, ha acceso di nuovo i riflettori sul Concordato tra Stato e Chiesa, un accordo firmato nel 1984 e che fa seguito ai Patti Lateranensi del 1929. Cosa prevede il Concordato?
"Non voglio più vedere mia figlia" ha dichiarato sconsolata la madre di Katalina Erzsebet Bradacs, la 44enne accusata dell'omicidio a Città della Pieve del suo figlioletto di appena due anni. "Aveva pensato a tutto, sono incredula. Delle volte penso che non importa quanto io sia arrabbiata con lei adesso – racconta a La Nazione – perché devo ammettere che prima di questo omicidio, è sempre stata follemente innamorata del piccolo Alex e non poteva accettare il fatto che il giudice avesse affidato il bimbo al padre. Come si fa però ad uccidere il proprio sangue? Un'azione orribile". Katalina aveva deciso di fuggire dall'Ungheria insieme al piccolo Alex per non consegnare il bimbo alla custodia del padre il 23 settembre. I due avevano trovato un alloggio di fortuna nei pressi del Lidl di Città delle Pieve, vicino Perugia. Al figlio 18enne ancora residente in Ungheria aveva inviato le foto del cadavere del bimbo di due anni. "Così non lo avrà nessuno" aveva scritto accanto all'immagine. "Ho saputo dell'omicidio dalla foto – ha raccontato il padre del bimbo, sempre intervistato da La Nazione -. Il ragazzo mi ha inoltrato le immagini e la didascalia e io ho capito che Katalina aveva ucciso Alex. Aveva dimostrato di non essere in grado di occuparsi di un figlio: durante la gravidanza si tirava pugni in pancia e aveva già minacciato di dare fuoco al bambino. Nessuno ha fatto nulla". Non un raptus secondo il gip, ma un vero e proprio piano con un alibi già preparato.
La 44enne Katalina Erzsebet Bradacs, madre del piccolo Alex di appena 2 anni, avrebbe progettato un alibi già il giorno prima dell’omicidio. La donna aveva detto di essere in possesso di un coltello per difendersi da eventuali aggressioni. Secondo gli inquirenti, voleva far passare l’omicidio del figlioletto di 2 anni per un’aggressione per mano di sconosciuti.
I carrelli porta attrezzi – o carrelli porta utensili – sono indispensabili per tenere in ordine e a portata di mano gli strumenti da lavoro; sono apprezzati sia da chi lavora in un'officina, sia dagli hobbisti, amanti del fai da te casalingo. Collocare gli attrezzi nel giusto ordine rende il lavoro più facile e veloce: per questo, il carrello deve permettere di suddividere i suppellettili in maniera funzionale, deve essere compatto e facile da spostare. Al contrario di quanto si può pensare, i carrelli porta utensili non sono tutti uguali; bisogna valutare la stabilità delle ruote, il numero di cassetti, la resistenza dei materiali, le dimensioni della struttura e tanti altri aspetti. Non a caso, cercando i carrelli portautensili su Amazon si è messi di fronte ad una vasta scelta. In questa guida, cercheremo di aiutarvi a capire l'utilità di un carello porta attrezzi – sia per uso professionale che per uso casalingo -, ma anche quali sono i modelli più ricercati, acquistati e venduti in questo momento. L'utilità di un carrello portautensili non deve essere sottovalutata. I cassetti di diverse dimensioni permettono di conservare tutti gli utensili in maniera ordinata; in questo modo, non solo non andranno persi, ma sarà facile sapere sempre dove sono e ottimizzare i tempi durante il lavoro. Meglio ancora se sono anche estraibili o con apertura basculante, per andare incontro a qualsiasi tipo di necessità. Ma non è tutto; grazie alle ruote che girano a 360° e sono dotate di fermo, il carrello può essere spostato facilmente, per averlo con sè in tutti gli ambienti dove è necessario. Inoltre, i modelli più completi e funzionali hanno una struttura modulare: questo significa che sono scomponibili e si ha la possibilità di portare con sè solo alcuni scomparti, se si ritiene di non doverli utilizzare tutti. Quali sono i migliori carrelli portautensili al momento? Qui di seguito trovate una selezione dei modelli che, su Amazon o presso i rivenditori autorizzati, trovate in vendita con un buon rapporto qualità/prezzo, di diverse dimensioni e forme, ma anche colori.
Se lavorate in un’officina o siete amanti del fai da te casalingo, non potete non avere un carrello portautensili. Ma quale scegliere? Quello con più cassetti? Quello con le ante? Quello scomponibile? Tutto dipende dall’uso che ne dovete fare. In questa guida troverete alcuni consigli utili per fare le giuste valutazioni prima dell’acquisto.
Johnny Depp è impegnato nelle riprese del quinto film della saga "Pirati dei Caraibi" ed il piano di lavorazione prevede pochi spostamenti, se non in Australia. Tra una ripresa e l'altra, però, l'attore ha trovato il tempo per visitare, nei panni di Jack Sparrow, i bambini ricoverati presso il Lady Cilento, l'ospedale di Brisbane, uno dei più grandi di tutto lo stato di Queensland. Ad accompagnarlo, anche altri attori componenti della sua ciurma per una sorpresa che ha lasciato i bambini ricoverati all'ospedale sorpresi e pazzi di gioia. La dimostrazione è nelle foto, a bizzeffe sui social all'hashtag #LadyCilentoChildrenHospital, postate da chi era presente durante la visita. Johnny Depp ha anche regalato gadget pirateschi ai suoi piccoli fan: monete d'oro, fasce, guanti e bandane. Ma la cosa più bella che ha regalato, è stato il sorriso, l'evasione sincera dalle ansie e di problemi che questi piccolini stanno affrontando.
Tra una ripresa e l’altra del quinto film della saga di Jack Sparrow, l’attore trova il tempo di regalare gioia e sorrisi ai bambini ricoverati presso l’ospedale Lady Cilento di Brisbane.
Il varo del decreto sviluppo sta diventando con le ore che passano sempre più problematico, all’interno del Governo non vi è accordo sulle possibili misure da scegliere. L’imposizione del Ministro Tremonti di adottare provvedimenti a costo zero sta rendendo qualsiasi ipotesi molto problematica, perché senza fondi è difficile metter in atto accorgimenti per il rilancio della crescita del Paese. Tutti gli incontri fino ad ora sono stati infruttuosi, anche se varie bozze del decreto sono state fatte circolare. L’ultima idea è quella di un nuovo concordato fiscale che inviti tutti gli evasori a patteggiare con il fisco in modo da raggranellare qualche miliardo da investire in altre voci di spesa. Per lo stesso motivo sono allo studio anche un addizionale irpef del 5 per mille sulle aliquote più alte o anche un’emissione di Titoli di Stato a basso rendimento. Le misure più probabili allo studio dei Ministri sono tante, vediamo quelle più probabili: Procedure telematiche per università e scuole: tutti gli istituti scolastici e gli atenei potrebbero essere obbligati ad eliminare qualsiasi documento burocratico cartaceo e ad effettuare le loro procedure in modalità digitale. Assicurazione obbligatoria contro le calamità per le abitazioni: tutti gli edifici ad uso abitativo potrebbero avere l’obbligo di stipulare una polizza contro terremoti, alluvioni, ecc. Tutto questo per garantire una tempestiva riparazione o ricostruzione dell’immobile in caso di disastri naturali. Mutui agevolati per giovani coppie: le coppie con lavoro precario potrebbero usufruire della garanzia del Governo per accendere un mutuo per la prima casa. Silenzio assenso per i permessi di costruzione: tutti quelli che presentano domanda di costruzione potrebbero avvalersi del silenzio assenso nel caso in cui l’amministrazione non opponga un motivato diniego entro trenta giorni. Certificato online anche per la malattia dei figli: anche per le assenze dovute alle malattie dei figli, i certificati potrebbero essere inviati per via telematica.
Alcune delle misure allo studio dell’Esecutivo da inserire nel pacchetto definitivo per il decreto sviluppo.
Le polemiche per la vittoria di Mahmood al Festival di Sanremo 2019 non placano la voglia di "Soldi", la sua canzone al primo posto in tutte le classifiche. Altro che Ultimo: da Spotify a iTunes fino alle radio, il brano è nella Top50 Globale del più popolare servizio di musica on demand. È il brano italiano con l'ingresso più alto di sempre nella classifica mondiale. Scritto assieme a Dardust e Charlie Charles, “Soldi” è il pezzo che Mahmood ha portato al Festival di Sanremo per il suo esordio ufficiale tra i Big. Intervistato da Fanpage.it, Mahmood ha così commentato il successo di pubblico e critica del suo brano: Il pezzo si chiama ‘Soldi', non parla di soldi a livello materiale ma di come possono cambiare i rapporti all'interno di una famiglia. È un pezzo racconta una storia di una famiglia non tradizionale, tutto qua. Io non parlo arabo, ma ci sono delle frasi che mi ricordo, che fanno parte della mia infanzia ed era un modo perfetto, cantare quelle frasi mi rimanda proprio a una determinata scena, a un momento Il primo album ufficiale sarà pubblicato il prossimo 1 marzo: "Gioventù bruciata", prende il titolo dalla canzone che ha vinto Sanremo Giovani. Esce per etichetta Island Records e conterrà oltre ai brani tratti dal suo primo Ep anche degli inediti. Mahmood è anche autore: dal 2016 al 2019 ha scritto con Fabri Fibra, Michele Bravi, ha scritto per "Elodie" la hit "Nero Bali", per Marco Mengoni e per Gué Pequeno, il brano "Doppio Whisky".
Altro che polemiche, Mahmood è primo in tutte le classifiche, anche quella mondiale di Spotify. “Soldi”, il brano vincitore del 69esimo Festival di Sanremo, è diventato il brano italiano con l’ingresso più alto di sempre nella classifica mondiale. Il disco dell’artista milanese uscirà il 1 marzo per Island Records.
Attraverso un processo creativo che unisce incisioni su lastra alla stampa con il torchio, Laura Bisotti costruisce piccoli “nidi”, come li chiama lei, scatoline di carta che compongono un’installazione, dal titolo “Cajas”, capace di raggiungere i due metri di estensione sul muro. “Il risultato – spiega Bisotti – è una sequenza ritmata di pieni e di vuoti, in un’alternanza paragonabile a quella che c’è nella scrittura tra parole e pause”. Le incisioni sono realizzate attraverso la tecnica dell’acquaforte che, ci spiega, “lascia un segno pulitissimo, come quello di una penna bic”. Dopo aver disegnato sulla lastra, la si ricopre di inchiostro che penetra nei segni lasciati dall’incisione. La lastra viene poi ripulita con una garza, la tarlatana, che porta via il nero in eccedenza, ed è pronta per la stampa. Il foglio, poggiato sulla lastra, viene passato sotto il torchio e alla fine del procedimento assorbe il disegno inciso. Viene poi ritagliato in piccoli quadratini che formeranno le scatoline dell’esposizione finale. Diplomata all’Accademia delle belle arti di Bologna, triennale di pittura e specialistica in tecniche di stampa e grafica, Laura ha vissuto un anno in Spagna, a Bilbao, dove ha ottenuto una residenza d’artista, grazie alla quale ha potuto approfondire la sua ricerca stilistica, lavorando sulla rappresentazione del mare. Il rapporto con lo spazio è uno dei temi dominanti della sua opera, come ben rappresenta “Di giorno in giorno…Roma”, installazione composta dall’unione di stampe realizzate con le tecniche incisorie tradizionali, fotografie analogiche e scrittura. Dopo un periodo di studio alla “Slade school of fine arts” di Londra, Bisotti ha ottenuto nel 2012 una residenza d’artista a Roma, presso la “Reale accademia di Spagna”, per poi tornare a Bologna dove lavora all’Officina della stampa.
L’artista piacentina racconta la creazione delle sue “scatoline di carta” che ha esposto nell’edizione 2014 di Artefiera a Bologna.
È il 2019 e Antonello Venditti gira l'Italia facendo riascoltare "Sotto il segno dei pesci", album del 1978 che cambiò la percezione dell'artista romano, dopo la rottura con la vecchia etichetta. Eppure, quest'anno, cadono anche i 40 anni di un altro degli album più noti, amati e conosciuti di Venditti, ovvero "Buona domenica", lavoro in cui il cantante riversa tutto se stesso, cercando di aggiungere a Venditti anche Antonello, come ha dichiarato in alcune interviste, intendendo che la voglia era quella di mettere più se stesso nelle canzoni e in effetti questo è forse l'album perfetto, purtroppo per lui, che mentre scriveva alcune di queste canzoni si stava separando dalla moglie Simona Izzo. Venditti era sempre stato considerato tra i cantautori "impegnati" e in effetti non si è mai fatto problemi a parlare di droga (eroina, in particolare), omosessualità ("Giulia") senza contare i movimenti studenteschi, il riflusso, insomma, temi vari, impegnati, ma con la capacità anche di raccontare il disincanto dell'amore. Anche quest'album, come il precedente fini in testa alla classifica dei più venduti di quell'anno piazzandosi quarto in totale dietro all'omonimo di Lucio Dalla, che finì secondo anche con "Banana Republic" assieme a Francesco De Gregori, mentre terzi furono i Pooh con l'album "Viva". L'album conteneva alcune delle canzoni più belle del cantante, da quella che dà il titolo all'album, passando per "Stai con me", ma anche "Robin", "Mezzanotte" e quel capolavoro che è "Modena" con Gato Barbieri al sax. "I dieci mesi non sono serviti solo per scrivere, musicare e registrare le otto canzoni del disco. Ne sono uscite il doppio, tanto da riempire interamente un altro 33 giri. Queste otto che ho raccolto hanno comunque, tutte assieme un senso preciso. Secondo me un LP è fatto di capitoli. Poi c’è stato tutto il lavoro tecnico per raggiungere il suono ottenuto abbiamo rifatto quattro volte le matrici." dichiarò nel 1979 a Daniele Ionio (intervista qui). E il capitolo che aveva a che fare con "Buona domenica", la canzone, era quello di un'attesa d'amore, appunto, il racconto della domenica di una ragazza bloccata a casa nell'attesa di una telefonata da parte dell'amato. La canzone deve molto, a livello musicale, a "Dont't Stop" dei Fleetwood Mac e l'attacco del pezzo è evidente, mentre nel testo è la storia di questa domenica da buttare, passata in casa, con la madre che le dice "ma non esci mai, perché non provi a divertirti". "Buona domenica Passata a casa ad aspettare, tanto il telefono non squilla più, il tuo ragazzo ha preso il volo" dice Venditti introducendo subito l'argomento e poi lasciandolo sotteso per tutto il testo in cui c'è la radio che suona, la sorella che "parla parla", la scuola ("Tanto lo sai che non t'interroga e poi è domani che ti frega") e una giornata che, nell'attesa, non vuol passare, finché nella penultima strofa torna l'argomento principale, con quel "Ciao, ciao domenica il tuo ragazzo non ti chiama, tristezza nera nello stomaco e in testa voglia di morire".
Sono passati 40 anni da quando Antonello Venditti avrebbe pubblicato “Buona domenica”, apparso nel settembre del 1979. Un album che sarebbe entrato di diritto tra i più amati del cantautore romano, reduce dal successo di “Sotto il segno dei pesci” e in cui sarebbero entrate alcune delle sue canzoni più amate, compresa la title track.
Un punto di vista nuovo e coinvolgente: da lassù, la percezione del mondo cambia, la visione delle cose diventa più “leggera”, si aprono nuove prospettive e ci si riconnette alle sensazioni pure e indimenticabili dell’infanzia, quando costruirsi un rifugio tra le fronde è il sogno di ogni bambino. Da adulti, si scopre un luogo sospeso dove riappropriarsi del tempo per riposare, leggere, lavorare, condividere una privacy preziosa con amici e persone care. Concepita come un moderno loft dal design contemporaneo completato da una piccola veranda, la “casa sull’albero” Living Light è un versatile modulo base di circa 14 metri quadri che può essere attrezzato e modificato a seconda delle esigenze e dotato anche di servizi. È realizzata da Sullalbero, azienda italiana specializzata nelle costruzioni architettoniche pensili, e progettata secondo i criteri della bioedilizia con materiali naturali: la struttura e i tamponamenti esterni sono in lamellare e in tavole in massello di abete, la pavimentazione è in massello di larice. Tutti i legnami, essiccati al naturale per due anni e trattati con vernici naturali, sono certificati FSC, cioè provenienti da foreste a conduzione sostenibile. Il tetto con lucernario ospita una copertura verde, la parete esterna brise-soleil prevede una finitura con Mobicare, un sistema di pannelli con rampicanti prevegetati prodotto da Poliflor. La superficie verde costituisce per la casa una “seconda pelle” che migliora l’isolamento termico, evitando l’irraggiamento diretto dei raggi solari sulla parete e contribuendo anche a catturare le polveri sottili in ambiente urbano.
Una casa a qualche metro da terra, ancorata ai rami forti di un albero e protetta dal verde.
Spesso, soprattutto i capelli fini o sottili, tendono a dare poco volume ai capelli che risultano piatti alle radici e, qualche ora dopo aver fatto lo shampoo, hanno già perso la forma. È un inconveniente che riguarda di più chi ha i capelli lisci ma, spesso, anche il riccio, quando i capelli sono sottili, tende ad appiattirsi, soprattutto sulla nuca. Lo stesso vale per i capelli corti. Di sicuro, oltre a dei consigli pratici da seguire, è importante anche trovare il giusto taglio che volumizzi i nostri capelli. Per dare volume ai capelli lisci, soprattutto quando sono lunghi o medi, può essere necessario fare lo shampoo anche tutti i giorni, per evitare che sebo e smog appesantiscano i capelli rendendoli piatti e senza forma, i capelli lunghi, infatti, tendono ad appesantirsi più di quelli corti, quindi devono essere sempre leggeri e puliti. Anche se può sembrare strano, anche i capelli ricci possono avere poco volume, soprattutto quando sono lunghi e fini o poco folti. Ma ci sono dei rimedi per donare volume anche a questo tipo di capigliatura. Per dare maggior risalto e volume ai capelli corti ci sono dei semplici passaggi da seguire. Vediamo alcuni semplici rimedi per volumizzare i capelli in modo semplice. Cotona i capelli: un modo efficace per dare subito volume ai capelli è cotonarli. Funziona meglio su capelli lavati da uno o due giorni e richiede l'uso di un pettine a denti stretti. Fai la riga ai capelli e dividili in sezioni partendo dalla parte superiore della testa. Pettina e districa, poi mantieni i capelli verticalmente e mantienili dalle punte. Inserisci i denti del pettine nella parte centrale e pettinali in direzione del cuoio capelluto e ripeti un paio di volte. Dopo aver cotonato i capelli, liscia in maniera molto leggera la parte superiore dei capelli e spruzza la lacca per mantenere il volume. Fai la riga nel verso opposto: invece di fare la solita riga, dai volume istantaneo ai capelli cambiando la direzione della riga. Usa un pettine a denti stretti per farla precisa e spazzola i capelli prima di spruzzare la lacca. Prova con colore o colpi di luce: i colori scuri fanno sembrare la chioma più piena quindi, scurirli di un paio di toni darà un effetto volume. Anche i colpi di luce, per chi ha i capelli chiari, danno maggiore profondità e spessore ai capelli.
Come dare volume ai tuoi capelli con trucchi e rimedi naturali da utilizzare.
Dopo l’inchiesta di Fanpage.it sullo sversamento dei rifiuti in Veneto e sulla vicenda della Sesa di Este, il Sindacato unitario giornalisti della Campania e la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) esprimono la loro vicinanza a tutti i giornalisti della redazione di Fanpage.it. “Il Sindacato unitario giornalisti della Campania e la Federazione Nazionale della Stampa italiana sono al fianco dei colleghi di Fanpage.it che hanno respinto intimidazioni e mazzette e hanno portato a termine la loro inchiesta sui rifiuti”. Il riferimento è all’offerta di 300mila euro con cui si chiedeva, in sostanza, di mettere a tacere l’inchiesta condotta dal team ‘Backstair’: offerta rifiutata da Fanpage.it. Il sindacato e la Federazione nazionale della stampa colgono l’occasione per sottolineare l’importanza del ruolo svolto dai “cronisti che lavorano in prima linea” e che sono “continuamente e inevitabilmente sotto attacco”. Entrambi, quindi, si congratulano con la redazione di Fanpage.it e con chi ha realizzato l’inchiesta sullo sversamento dei rifiuti nella cittadina veneta di Este: “Complimenti al direttore e a tutta la redazione. Ci auguriamo adesso che la magistratura apra un’inchiesta che faccia chiarezza su una vicenda inquietante che, per ora, ha già portato alle dimissioni del consulente del Governo Fabrizio Ghedin”.
Dopo la pubblicazione dell’inchiesta sullo sversamento dei rifiuti in Veneto, il Sindacato unitario giornalisti della Campania e la Federazione Nazionale della Stampa italiana esprimono vicinanza alla redazione di Fanpage.it e ai “colleghi che hanno respinto intimidazioni e mazzette e hanno portato a termine la loro inchiesta sui rifiuti”.
Chi vive in una casa piccola, spesso in metropoli o città sovraffollate, sarà abituato ormai da tempo a rinunciare ad una serie di comodità che ci si può permettere in un'abitazione più spaziosa. Si rinuncia ad esempio ad una cucina più grande, ad un bagno più ampio, quasi sempre alla vasca, per non parlare dell'idromassaggio, alla camera degli ospiti fino addirittura a dover includere la camera da letto nel salotto. Con l'aumento dei prezzi immobiliari che stiamo vivendo e i problemi di disoccupazione o lavoro precario sempre più diffusi, potersi permettere una casa grande diventa un lusso davvero per pochi. Ma a volte il design ci fornisce delle novità che superano anche la nostra immaginazione: avreste ad esempio mai pensato, pur vivendo in una casa piccola, di potervi permettere una sauna? Non si tratta di uno scherzo né di un'utopia ma della nuova sauna S1 di KLAFS che occupa lo spazio di un normale armadio a parete ma premendo un solo pulsante si estende per diventare una comoda sauna in pochissimo tempo. Da zero ad una sauna in 20 secondi: ecco la prima sauna che riesce ad espandersi trasformandosi da un elemento simile ad un armadio per vestiti in un'incredibile sauna. In 20 secondi la sauna S1 di KLAFS si estende dai sessanta centimetri che occupa quando non in funzione al metro e sessanta di quando volete utilizzarla. Basta infatti premere un semplice pulsante per far diventare quello che è apparentemente un normale armadio a muro in una sauna in cui sedersi e rilassarsi. La struttura infatti è composta da tre elementi che, azionato il pulsante, si aprono verso l'esterno o, viceversa, si richiudono l'uno nell'altro.
Se pensavate di non avere spazio in casa per una sauna preparatevi a ricredere: arriva S1 di KLAFS, la sauna che passa da 60 a 160 centimetri in 20 secondi.
Innocenti bugie, il film con Tom Cruise e Cameron Diaz, l'antica coppia di Vanilla sky, un cult del cinema, sta riscuotendo un discreto successo al Box Office in questa prima settimana di programmazione cinematografica, benché sia stato scalzato da Step up 3d e dalla strepitosa commedia Benvenuti al Sud di Bisio e Siani. Vi proponiamo in alto il video youtube del trailer di Innocenti Bugie. Gli ingredienti fondanti di questo action movie sono certamente le straordinarie ambientazioni, il ritmo incalzante, uno spiccato senso dell'humor, la presenza scenica di Cruise e della Diaz, e soprattutto un budget milionario che ha permesso la realizzazione di tutto questo in circa un'ora e trenta di pellicola. "Innocenti bugie" diretto dal regista James Mangold, è la storia di un agente segreto (Tom Cruise) braccato dalla Cia e destinato ad imbattersi nella bella e biondissima Cameron Diaz. Il film si snoda tra le ambientazioni più disparate: dalla caliente Spagna alla fredda Russia passando per la California. Fernanda Pica
Innocenti bugie, il nuovo film con Cameron Diaz e Tom Cruise sta riscuotendo un notevole successo al Box Office. Vi proponiamo in alto il trailer youtube del film.
Il dramma di Claudia Galanti è quanto di più doloroso possa accadere a una madre. La showgirl che per anni è stata invidiata per la sua vita da sogno fatta di lusso sfrenato e viaggi in giro per il mondo, ha perso la sua bambina di soli 9 mesi a causa di un batterio killer che ha stroncato la sua giovane vita. Da quel momento, Claudia si è chiusa in un ostinato silenzio. Piegata dal dolore, scelse di chiudere il suo profilo Instagram per estraniarsi dal mondo esterno e dal web, e per vivere in solitudine quella parte così tragica della sua vita. Dal giorno in cui Indila è morta sono trascorsi circa 3 mesi, un periodo durante il quale Claudia ha conosciuto l’inferno in terra, inferno che è pronta finalmente a raccontare nella prima intervista dopo la tragedia. Le sue parole sono state raccolte dal settimanale Chi: Ero a Parigi, la mia bambina, Indila era morta già da qualche settimana quando ho deciso di farla finita. Sono salita in piedi sulla finestra: lo sguardo volava giù e volevo che il mio corpo lo seguisse. Mentre pensavo al salto è entrato mio figlio Liam. Mi ha detto: "Mamma". E io mi sono fermata. Ma ho capito che nella mia vita non potrò mai più essere felice. Non supererò mai questo momento. Sono stata in cura e lo sono ancora. Non so quando e come ne uscirò. ma ho deciso di ricominciare, per il bene dei miei figli. Ho lasciato Parigi e sono tornata a Milano. Ho chiamato a rapporto i miei fratelli e mio padre. Sono tornata una bambina indifesa, senza forza e senza coraggio. Per tanti anni mi sono presa cura di loro, ora sono io che ho bisogno di aiuto. Ho trovato la forza di vivere grazie a Indila. Lei e mia madre dall'alto mi danno la spinta per non mollare. Pochi mesi prima della tragedia, la Galanti aveva chiuso il suo rapporto con Arnaud Mimran, ricchissimo uomo d’affari diventato il padre dei suoi tre figli. Claudia non rinnega quella storia d’amore e quell’uomo che, al di là che guai giudiziari che starebbe vivendo al momento, le ha regalato quanto di più prezioso la showgirl possieda: Abbiamo vissuto una storia d'amore fatta di tanti eccessi. Eravamo all'inferno. Io volevo scappare. Se tornassi indietro non rifarei tante cose. Mi sono pentita di aver mostrato forse un mondo che non era reale. Oggi sono cambiata. Mi guardo indietro e mi pento. Ma quando penso ad Arnaud e leggo le accuse che gli muovono non rivedo la persona con cui ho fatto tre figli. Mercoledì su #chimagazine la storia di #claudiagalanti. La sua storia. Una mamma che ricomincia a vivere perché deve farlo, per amore dei suoi 'tre' figli. 😢 #interview tvb #friends A post shared by Gabriele Parpiglia (@gabrieleparpiglia) on Feb 23, 2015 at 3:51pm PST Le ultime parole sono per Tommaso Buti, l’uomo accanto al quale è uscita allo scoperto di recente e che le starebbe insegnando a ritornare a poco a poco in vita: Gli devo tanto. Gli devo tutto. Mi ha aiutato a capire come dovevo rialzarmi dopo la tragedia di Indila. Ha un cuore immenso. Non mi ha lasciato nel momento in cui stavo precipitando, nel momento in cui volevo farla finita.
È scioccante la prima intervista rilasciata da Claudia Galanti dopo la morte della figlia Indila. La showgirl, che ha perso una bambina di soli 9 mesi, racconta di aver addirittura pensato al suicidio.
Sono passati 20 anni dall'uscita di uno degli album che hanno segnato la storia della musica degli ultimi decenni. È "In Utero" dei Nirvana a festeggiare il compleanno e per l'occasione l'Universal lo veste a festa. L'etichetta, infatti, ha annunciato che il 24 settembre farà uscire un box in edizione "Super Deluxe" che sarà ampliato – e non poco – da circa 70 pezzi in più tra "pezzi rimasterizzati, remixati, rarità, inediti e registrazioni live". Insomma un super rinnovo per l'album che conteneva pezzi come Hert-Shaped Box, All Apologies e Pennyroyal Tea.
Uno dei capisaldi del grunge compie 20 anni e si rifà il look con una ristampa deluxe che vedrà 70 nuovi brani tra pezzi rimasterizzati, remixati, rarità, inediti e registrazioni live.
Neanche a Natale si fermano le notizie bufala sulla morte degli artisti. Dopo che erano girate voci di un ricovero per Gigi D'Alessio, protagonista del Capodanno di Napoli e quello di Canale 5, ieri anche i Subsonica sono stati colpiti da un fake che ha cominciato a girare nella serata del 26. Un momento perfetto per far credere che Samuel, il leader della band avesse avuto un incidente mortale. Ormai queste notizia sono sempre più frequenti e colpiscono tutte le categorie di musicisti, perpetuando uno schema abbastanza fermo. Si sceglie un artista e si pubblica la notizia della sua morte: ricovero, incidente, infarto da pubblicare assolutamente in un momento di bassa attenzione, solitamente nei weekend e a tarda ora, quando presumibilmente il cantante è intento a fare altro (anche suonare). A lanciare la notizia il solito piccolo blog creato ad hoc, che così racimola un po' di visite e ride alle spalle dei tanti creduloni. Non farci attenzione e non dargli spazio è l'arma migliore, ma evidentemente il gruppo piemontese ha ricevuto una quantità tale di segnalazioni da aver preferito smentire con un post su Facebook, in cui hanno pubblicato una foto di Samuel in piena forma, accompagnandola con queste parole: "un sito di sfigati (al servizio dell'antigroove) ha appena pubblicato, che questo ragazzo qui – in piena salute, ancorché scaramanticamente atteggiato- di fronte a noi, avrebbe avuto un qualche incidente. Di tipo mortale. In realtà qui a Palermo tutto bene. Certo, essendoci alzati da tavola ora: quasi a mezzanotte, qualche problema digestivo dovremo metterlo in conto. Ma nulla di più grave. Evitiamo di donare click a questi acchiappaclick e lanciamo loro, tutti insieme, una maledizione psichica augurandogli per il 2015: formiche in tinello, briciole tra le lenzuola e bonghi sotto casa. Ci vediamo domani e dopodomani live ai Candelai, il 30 a Perugia e il 31 al Circo Massimo a Roma. Daje".
I SUbsonica hanno smentito la morte di Samuel, data da un piccolo “blog di sfigati”, come lo definisce la band. Il cantante sta bene, al massimo ha “qualche problema digestivo” dovuto alla cena, ma niente di grave, scherzano con un post su Facebook.
Il sistema dell'invalidità degli atti negoziali prevista dal codice civile Nel codice civile il legislatore prevede due categorie di sanzioni che colpiscono l'invalidità degli atti: la nullità e l'annullabilità. Le differenze tra nullità e annullabilità possono, in modo semplificato, essere così descritte: Un'altra differenze tra nullità e annullabilità è la convalida dell'atto invalido. L'art. 1444 cc ammette la convalida solo degli atti annullabili, non è possibile la convalida degli atti nulli (salvo alcune eccezioni). Il contratto annullabile può essere convalidato dal contraente al quale spetta l'azione di annullamento, quindi, la convalida può essere effettuata da una delle parti del contratto annullabile e, naturalmente, dagli eredi delle parti, in quanto successori a titolo universale. La convalida può essere espressa, mediante un atto che contenga l'indicazione del contratto annullabile del motivo di annullabilità e la dichiarazione che s'intende convalidarlo (di fatto rinunziando all'azione di annullamento). La convalida può anche essere tacita, Infatti, il contratto annullabile è convalidato, se il contraente al quale spettava l'azione di annullamento vi ha dato volontariamente esecuzione conoscendo il motivo di annullabilità.
Cassazione 30 gennaio 2019 n. 2700 La donazione nulla è insuscettibile di sanatoria da parte del donante, che può soltanto rinnovarla mediante un altro atto dotato dei requisiti di forma e di sostanza prescritti dalla legge. Una convalida della donazione nulla può essere, invece, compiuta ex art. 799 cc solo dagli eredi o dagli aventi causa del donante mediante conferma o volontaria esecuzione del negozio.
Dopo l'annuncio dei giorni scorsi da oggi è possibile ascoltare il nuovo singolo firmato da J-Ax e Fedez "L'Assenzio", il secondo estratto dall'album che uscirà il prossimo gennaio e segnerà il debutto di una coppia inedita solo discograficamente dal momento che è noto il loro rapporto che va avanti da anni, e che da amicizia si è trasformata in affari, grazie alla Newtopia, l'etichetta di cui sono proprietari e che pubblicherà anche il loro album e che ha nel roster artisti come Fabio Rovazzi e Greta Menchi oltre ai due rapper. Non si conoscono molti dettagli su quello che sarà, se non che il titolo farà discutere come spiegò proprio Fedez durante una delle sue dirette su Facebook: "È un titolo ironico e non so in quanti coglieranno l'ironia, perché l'ironia è il privé dell'intelligenza, quindi verrà criticato, però è giusto sbattersene. Probabilmente affronteremo anche delle cause (…) detta così sembra che è una bestemmia ma è un titolo concettuale che rompe un tabù socio culturale e sdogana quello che non si è mai sdoganato". Quel che è certo è che con questo nuovo singolo hanno mostrato due facce diverse, segnate sempre dalla volontà di mandare un messaggio, ma con un ritmo diverso e, nel caso specifico, anche con due ospiti, ovvero la cantautrice siciliana Levante e il cantante dei The Kolors Stash, che li accompagnano e forse aprono alla possibilità che non siano gli unici feat dell'album. Non è caciarona come "Vorrei ma non posto" ma più lenta con un testo ricco di parole – a differenza di quanto spesso si ascolta con canzoni ‘da classifica' – e il tocco alla produzione del duo Ketra e Tagaki, autori di alcune delle maggiori hit di questi ultimi anni, tra cui "Roma-Bangkok". Una canzone che invita a fermarsi e a pensare alle cose care, che si guarda indietro per far sì che si possa imparare dagli sbagli commessi: "E ho pregato Dio prenditi i soldi, la mia moto e la carriera ma non portarti via la mia ragazza. E in un attimo solo capire veramente quello che conta, realizzare per tempo che nessuno vive per sempre. Quando è domenica in casa in hangover, invece che andare a trovare la nonna (…) Me ne pento amaramente, perché quando corri per vincere, non vedi quello che perdi: tua mamma chiama in ufficio, tu rispondi In fretta e coi nervi".
È uscito “L’assenzio”, il secondo singolo firmato da J-Ax e Fedez con la collaborazione di Levante e Stash, estratto dall’album che uscirà il prossimo gennaio.
Il corpo senza vita di un uomo è stato trovato in un garage a Catania. Si chiamava Giuseppe Dell'Arte, era un geometra di 43 anni, ed era residente a Catania: la sua identità è stata resa nota dagli investigatori dell'Arma coordinati dalla procura di Catania. Il corpo presentava diverse ferite di arma da taglio. A scoprire il cadavere sono stati i carabinieri all’interno di un garage di un condominio in via Fiume, in una zona periferica di Catania, nel rione Picanello. Sul caso indagano i militari dell'Arma del comando provinciale coordinati dalla Procura distrettale etnea. Sul caso si mantiene uno stretto riserbo, basta pensare che il corpo sarebbe stato ritrovato già nella notte tra giovedì e venerdì, ma la notizia è trapelata soltanto stamattina. Il 43enne sarebbe stato assassinato con diversi colpi di arma da taglio da una o più persone. L'arma utilizzata sarebbe un taglierino che è stato trovato dai carabinieri nelle vicinanze del cadavere. Probabilmente l'omicidio è avvenuto al culmine di lite, forse dopo un incontro ‘chiarificatore' che si sarebbe tenuto nel garage dove è stato trovato il corpo senza vita. L'ipotesi che prende corpo è che il delitto sia maturato nell'ambito della sfera personale della vittima: sarebbero al momento da escludere collegamenti con la criminalità organizzata, anche per le modalità del delitto. Sarebbe stata esclusa anche l'ipotesi di rapina, dato che sul posto sarebbero stati trovati l'auto dell'uomo e oggetti personali della vittima, compreso il suo telefono cellulare. I carabinieri della compagnia Piazza Dante e del comando provinciale di Catania, coordinati dalla Procura distrettuale, hanno sentito e stanno ancora interrogando familiari, amici e conoscenti della vittima per ricostruirne la personalità e anche le sue ultime frequentazioni alla ricerca di elementi utili a risalire al movente dell'omicidio e per individuare i possibili autori. Sul cadavere disposta l'autopsia.
I carabinieri di Catania hanno trovato il cadavere di un uomo di 43 anni all’interno di un garage in via Fiume, in una zona periferica della città. Sul corpo erano presenti secondo le prime informazioni ferite di arma da taglio. Sul caso indagano i militari dell’Arma del comando provinciale coordinati dalla Procura distrettale etnea.
Come diventare Miley Cyrus con un semplice tutorial? Impresa senza sforzi per Joseph Harwood, truccatore e modello 22enne che sta spopolando su Youtube con i suoi video dove riesce a realizzare lo stesso trucco delle star. Incredibile ma vero Joseph non è solo il truccatore… ma anche il modello delle sue trasformazioni! Dotato di una buona dose di cerone e molta inventiva, Joseph si è trasformato nei suoi video in Miley Cyrus "ultima versione" come l'abbiamo vista in Wreking Ball, o in star del passato come Liz Taylor in Cleopatra e Marilyn Monroe. Sul Daily Mail si legge: Fin da bambino sono stato creativo, mi piaceva disegnare vestiti e truccare, fin quando mi sono detto "Perché non provare su di me?"
Un modello 22enne si è calato a pieno nei panni di Miley Cyrus imitandone perfettamente il trucco. Non solo la star di “Wreking Ball” ma anche miti del passato come Liz Taylor e Marilyn Monroe imitate perfettamente da Joseph attraverso il make up.
Nel 1988 l'idea di un grande albergo galleggiante con ristoranti, bar, discoteche, piscine e campi da tennis, sembrava del tutto avveniristica. Oggi che si parla di città galleggianti e intere comunità negli oceani la storia del primo hotel galleggiante del mondo potrebbe non sembrare sorprendente se non fosse che di recente questa mega struttura da record rischia di essere distrutta per volontà del leader nordcoreano Kim Jong-un. L'incredibile Hotel Haegumgang si trova infatti attualmente attraccato a Mount Kumgang, sulla costa orientale della Corea del Nord, e ha ricevuto la visita del leader della Nord Corea che ha trovato le attrezzature piuttosto gradevoli. L'Hotel Haegumgang è il simbolo dell'unione della Corea del Nord e del Sud. L'enorme albergo galleggiante è stato costruito nel 1988 a Singapore e ha aperto le sue attività come John Brewer Floating Hotel nel Queensland, in Australia, per poi essere trasferito in Vietnam ed essere attualmente attraccato a Mount Kumgang, in Corea del Nord. L'albergo era stato anche acquisito dalla catena Four Seasons Barrier Reef Resort è stato trasferito a Ho Chi Minh City, in Vietnam, nel 1989, prima di essere poi acquistato dalla Corea del Nord e portato nella regione turistica di Mount Kumgang, a confine tra le due Coree, ed è appunto qui che le famiglie della Corea del Nord e Corea del Sud potevano incontrarsi pacificamente.
Realizzato in Australia, trasportato in Vietnam e ora attraccato sulla costa orientale della Corea del Nord, l’Hotel Haegumgang è il primo albergo galleggiante della storia, una mega struttura di sette piani con quasi 200 camere, discoteche e ristoranti che rischia di essere demolito dal leader nordcoreano Kim Jong-un.
Dopo il suo primo viaggio nello spazio ieri, Jeff Bezos oggi non è solo il fondatore, CEO di Amazon e uomo più ricco del mondo ma anche il più chiacchierato. La sua impresa ha dato inizio ufficialmente alla stagione del turismo spaziale e ad un era in cui i sogni di fantascienza risultano più reali che mai. E dopo essere tornato con i piedi per terra, la nostra domanda è stata: e ora? Probabilmente ora tornerà a casa. E stupirà scoprire che la sua residenza non è nello spazio e neppure nel deserto del Texas bensì a Los Angeles, nella casa più costosa di Beverly Hills. Lo scorso anno, infatti, Bezos ha acquistato la storica Warner Estate a Beverly Hills al prezzo di 165 milioni di dollari, un nuovo record per l'area di Los Angeles. Situata nel cuore di Beverly Hills, la vasta tenuta di Jeff Bezos a Los Angeles si sviluppa su una superficie di nove acri ed è un pezzo di storia di Hollywood perché appartenuto al fondatore della Warner Bros. La proprietà comprende un edificio principale in stile coloniale di 1.200 metri quadrati con numerose terrazze e giardini, diverse dependance per gli ospiti, campi da tennis, un campo da golf a nove buche e un complesso di piscine. È inoltre protetto da un sistema di sicurezza all'avanguardia, che comprende una delle siepi più alte della città e non a caso, nonostante Los Angeles sia largamente mappata su Google, la proprietà a distanza ravvicinata risulta impenetrabile.
Rientrato dal suo primo lancio nello spazio, Jeff Bezos farà ritorno a casa e il CEO di Amazon e uomo più ricco del mondo non poteva non vivere nella villa più costosa di Los Angeles, pagata un ottavo del suo patrimonio. Situata nel cuore di Beverly Hills, la vasta tenuta di nove acri è una proprietà storica, in stile coloniale, della città, costruita da Jack L. Warner, defunto ex presidente e co-fondatore della Warner Bros.
Addio paillettes, trasparenze e abiti lingerie, sul palco della decima puntata del Grande Fratello Vip 2 Ilary Blasi è apparsa con un lungo vestito scuro dalle linee essenziali ed eleganti. Nessun accento lucente, nessun decoro vistoso, accessori e gioielli ridotti all'osso, Ilary sceglie l'eleganza della semplicità indossando un modello monospalla da sera davvero chic. L'animo rock ed aggressivo della conduttrice si sente però nella scelta della scarpe, non semplici tacchi ma maxi stivali alti fino alla coscia. Per la decima puntata del GF Vip 2, andata in onda lunedì 13 novembre 2018, Ilary Blasi ha indossato un abito nero che fa parte della collezione Pre Summer 2018 di Redemption, marchio diretto da Gabriele Moratti di cui Ilary aveva scelto già altri modelli per quest'edizione del reality. Il vestito lungo è un monospalla in total black con spallina grossa e strutturata, manica lunga e profondo spacco laterale alto fin quasi al fianco.
Per la decima puntata del Grande Fratello Vip Ilary Blasi sceglie la semplicità e l’eleganza di un lungo abito monospalla, senza rinunciare al dettaglio sexy. Ecco tutti i dettagli del look scelto dalla conduttrice per la decima puntata del GF Vip.
Amanda e Raffaele sono stati assolti con formula piena. Non sono stati loro ad uccidere Meredith Kercher il primo novembre di quattro anni fa. La sentenza della Corte d'Appello di Perugia, ribaltando completamente la sentenza di primo grado, che aveva condannato la Knox a 26 anni e Sollecito a 25, stabilisce che i due ex fidanzati possono ora lasciare il carcere dopo circa 1.400 giorni di reclusione. Con la stessa sentenza, emessa dopo otto ore di camera di consiglio i giudici ,hanno anche condannato la stessa Amanda a 3 anni di reclusione per calunnia nei confrondi di Patrick Lumumba. Ma la pena è già stata scontata, quindi la ragazza è ufficialmente libera. Lacrime per la ragazza americana al momento del verdetto che le ridà la libertà Cala, dunque, il sipario su quello che molti avevano già definito il processo dell’anno, data la catalizzazione mediatica internazionale che ha portato media inglesi e americani ad una copertura h24. Un’attenzione simile da parte dei media USA per un caso giudiziario oltre l’Atlantico non si era forse più vista dai tempi del processo Eichmann. Subito dopo la sentenza una folla di oltre mille persone, soprattutto giovanissimi, che ha attendeva la sentenza asall'esterno del palazzo di giustizia di Perugia, ha reagito con fischi e urla alla notizia dell'assoluzione in appello."Datela a noi Amanda", "Vergogna! Vergogna!" Urla anche all'indirizzo dell'avvocato della ragazza, Giulia Bongiorno. Fischi e urla alla notizia della sentenza di assoluzione per Amanda Knox e Raffaele Sollecito Una vittoria anche e soprattutto per Giulia Bongiorno. L'avvocato che ha difeso Raffaele Sollecito, e che ha permesso l'assoluzione anche di Amanda Knox, è soddisfatta: "Un verdetto che ci aspettavamo" è il suo commento. La soddisfazione dell'avvocato di Sollecito
La Knox e Sollecito saranno scarcerati. Lacrime e abbracci dopo la sentenza d’assoluzione, urla e proteste in piazza contro Amanda e i suoi legali. Tutti i momenti salienti del processo di Perugia.
Ottobre è il mese rosa e come ogni anno nel corso dei suoi 31 giorni in tutta Italia verranno organizzate una serie di iniziative per combattere il tumore al seno. A lanciarle, la Lilt e l'Airc, il cui obiettivo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della prevenzione, l'unica vera arma efficace per ridurre al minimo gli elevati tassi di mortalità legati alla terribile malattia. È proprio per sostenere la Breast Cancer Campaign che alcune città del nostro paese hanno cominciato a tingersi di rosa. Firenze, in particolare, è stata la prima. Si è schierata in prima linea nella lotta contro il cancro al seno e a partire dalle 20 di ieri sera, alla presenza del sindaco Dario Nardella, ha visto il suo iconico Ponte Vecchio illuminarsi con delle romantiche luci fucsia. Il Comune di Firenze aderirà anche alla XXVII edizione di "LILT for Women – Campagna nastro rosa 2019" promossa dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori, la cui testimonial d'eccezione di quest'anno è Belén Rodriguez.
È partita la Breast Cancer Campaign che, in occasione dell’ottobre rosa contro il tumore al seno, lancerà una serie di iniziative per sostenere l’importanza della prevenzione. A inaugurare la campagna è stata Firenze, il cui iconico Ponte Vecchio si è illuminato di rosa.
Elton John e il suo compagno David Furnish sono diventati genitori. E' nato Zachary. La coppia è al settimo cielo per il regalo ricevuto proprio il giorno di Natale e già iniziano a progettare di allargare la famiglia. E' soprattutto il produttore cinematografico a volere fortemente per il suo piccolo angelo un fratellino o una sorellina, perché crede sia importante per Zachary non essere un figlio unico. I due artisti si sono uniti in matrimonio nel 2005 e fonti loro vicine confermano che sia Elton John sia David Furnish hanno vissuto la nascita di Zachary come una vera e propria benedizione, tanto da stabilire una nuova data ( il 2013 ) per mettere al mondo un compagno di giochi per il loro primogenito. La decisione dei due neo genitori ha scatenato molte polemiche. La BBC in particolare è stata accusata di omofobia per aver puntato il dito contro gli artisti. Il motivo è da imputare alla scelta di far nascere il piccolo Zachary grazie ad una mamma in affitto e alla leggerezza con cui si è arrivati a considerare il ruolo di genitori: "Quel bambino sarà solo un accessorio della casa, scelta egoistica privarlo di una madre". Già nel 2008 Elton John e suo marito avevano tentato di intraprendere questa strada per poter finalmente diventare genitori e solo l'anno scorso il cantante ha ceduto alle richieste del suo compagno che ora vuole ripetersi per dare un fratellino o una sorellina al piccolo Zachary.
Elton John e David Furnish vogliono dare un fratellino o una sorellina al piccolo Zachary preoccupandosi del futuro da figlio uno dei loro primogenito.
L’edizione 2017 dell’Isola dei famosi è ai nastri di partenza. La conduttrice Alessia Marcuzzi e la squadra formata dall’opinionista Vladimir Luxuria e dall’inviato Stefano Bettarini sono pronti a fare il loro debutto in prima serata. Il cast di questa nuova stagione è appena stato definito. Sono già due le concorrenti escluse (Wanna Marchi e Stefania Nobile a furor di popolo) e altri sono stati i forfait inaspettati, dati o subito dai personaggi che si era certi sarebbero partiti alla volta del Sudamerica. Ci si chiede adesso quanti tra i naufraghi saranno in grado di resistere fino alla fine. Nel reality che conta il più alto numero di rinunciatari, quanti saranno quelli che abbandoneranno il gioco? Circa 30 sono i ritiri collezionati dai famosi dal momento in cui l’Isola ha fatto il suo debutto sulla televisione italiana. Di seguito tutti quelli che non ce l’hanno fatta a portare a termine la loro avventura nel gioco. Per "ritiri obbligati" intendiamo tutti quelli che si sono resi necessari a causa delle condizioni di salute dei concorrenti. Alcuni tra i vip che hanno preso parte alle stagioni dell’Isola dei famosi andate in onda fino a oggi sono stati costretti ad abbandonare il gioco dopo a causa di malesseri più o meno gravi che non gli avrebbero consentito di vivere quest’esperienza fino alla fine. Il primo abbandono fu quello di Dj Ringo, che dovette lasciare l’Isola pur senza volerlo. Era la prima edizione mai andata in onda in Italia e l’uomo, sbarcato da circa 10 giorni, fu visitato dal medico della produzione Enrico Frontini e ritenuto non idoneo a proseguire. Ringo era reduce da due interventi chirurgici per l’asportazione di alcuni calcoli alla cistifellea. Volle partire a tutti i costi, salvo poi essere costretto a ritirarsi meno di due settimane dopo. Paolo Calissano fu l’unico concorrente della seconda edizione costretto a ritirarsi. Anche nel suo caso, a determinare l’uscita furono dei seri problemi al ginocchio che lo costrinsero a uscire dal gioco anzitempo. Furono ben tre gli abbandoni avvenuti nel corso della terza edizione, ma solo uno fu “forzato”. Enzo Paolo Turchi chiese e ottenne di lasciare il gioco a causa di una forte infiammazione emorroidale, in seguito alla quale fu costretto a sottoporsi a un intervento chirurgico. Memorabili le sue lacrime in diretta tv, finite dritte nella lista dei momenti più trash della storia dell’Isola. Durante la quarta edizione si ritirò per seri problemi di salute solo Simona Tagli. Gli altri 4 abbandoni che si verificarono quell’anno erano legati a motivazioni di natura differente. La quinta edizione fu segnata dall’abbandono per motivi di salute di Victoria Petroff, modella che dovette uscire dal gioco contro la sua volontà a causa di una forte infiammazione. Prima di partire, si era sottoposta a una mastoplastica additiva che le risultò fatale. I “motivi di salute” giustifarono anche l’abbandono di Giucas Casella, Antonio Cabrini e Massimo Ciavarro nel corso della sesta edizione dell’Isola dei famosi. Il primo, vittima di un malore, fu costretto a tornare in Italia con una certa urgenza. Solo più tardi si scoprì che a determinare la sua uscita dal gioco fu un’ischemia. Le difficoltà di natura fisica determinarono anche l’abbandono di Cabrini, la cui permanenza nel gioco fu resa impossibile da un’ernia al disco. Ciavarro ebbe, invece, un’ulcera gastrica e, come i suoi compagni di avventura, fu costretto a lasciare l’Honduras.
Mancano pochi giorni al debutto dell’isola dei famosi 2017 su Canale 5. Il cast è in via di definizione ma, considerando tutti i precedenti abbandoni, quanti tra loro saranno in grado di resistere fino alla fine?
Ieri sera PresaDiretta ha affrontato un tema che sta facendo molto discutere: la femminilizzazione del maschio moderno. Il tema non riguarda la nuova figura dell'uomo all'interno della coppia, già ampiamente discussa in altre sedi, ma approccia la questione da un punto di vista scientifico che dimostra come, negli ultimi decenni, il testosterone sia diminuito in quello che, ormai, non è più il ‘sesso forte'. Ma perché ci sono uomini con il seno? E cosa sta provocando la riduzione dell'ormone considerato maschile? Il testosterone è un ormone che, nel maschio, è responsabile dello sviluppo degli organi sessuali e dei caratteri sessuali secondari (barba, peli, voce, muscoli). Ma non solo. Nell'uomo il testosterone ha un ruolo fondamentale per la sessualità, garantisce infatti la fertilità e la produzione di spermatozoi. Negli ultimi decenni, i livelli di testosterone dei maschi sono scesi così come il numero di spermatozoi: questo comporta un incremento dell'infertilità e sterilità maschile, stiamo parlando del doppio negli ultimi 20 anni. E non è tutto. Lo stesso pene si è ridotto, si parla anche di quasi un centimetro in meno rispetto al passato. La situazione è al limite del drammatico. Dalle analisi effettuate negli ultimi anni, gli uomini hanno il 50% in meno di spermatozoi e i restanti non se la cavano benissimo: sono più lenti, in alcuni casi immobili. Questo sta provocando una forte riduzione delle nascite. A dimostrazione della riduzione della mascolinità dell'uomo moderno è anche lo sviluppo, in alcuni casi, del seno. Perché? A causa di un'anomalia riconducibile all'azione di sostanze chimiche che sono simili agli estrogeni. In pratica, in partenza siamo tutti femmine, grazie al testosterone però alcuni feti ‘diventano' maschi. Se il testosterone viene prodotto in quantità inferiori rispetto a prima, accade dunque che qualcosa, nella formazione del sesso maschile, possa andare per un verso non completamente corretto. Ecco perché preoccupa la riduzione generale di testosterone riscontrata negli uomini moderni. L'era moderna è caratterizzata dal consumo di prodotti composti da sostanze chimiche. Queste sostanze però, se prese singolarmente all'interno di ogni prodotto non sono pericolose, possono diventarlo quando si sommano. Ma quali sono queste sostanze?
L’uomo di oggi ha livelli di testosterone più bassi rispetto al passato, questo ha provocato una riduzione della lunghezza del pene, lo sviluppo del seno e un incremento del rischio di infertilità: ecco le sostanze sotto accusa che utilizziamo ogni giorno, da tutta la vita.
I fiori acquatici ispirano arredi outdoor dedicati al piacere di vivere all’aperto e non solo. Vetro, alluminio, polipropilene e design si integrano in rilassanti poltroncine lounge impilabili e ampi e comodi tavolini d’appoggio di diverse misure proposti nelle tinte del bianco, del caffè e dell’antracite. La seduta Ninfea Relax, è impilabile, con scocca in resina e gambe che riprendono le dolci curve del tavolo in alluminio anodizzato argento e curvato. L’ampio tavolino Loto Relax ha gambe sinuose realizzate in alluminio anodizzato che riprendono le linee della seduta accostate al piano quadrato in laminato o in vetro temperato disegnato a righe colorate vetrificate a caldo.
Il potere espressivo della natura raccontato nella collezione relax, forme sinuose e materiali dalle prestazioni garantite.
Lo scorso sabato è andata in onda la terza puntata di Verissimo, il rotocalco di Canale 5 che ormai da anni allieta i telespettatori nel weekend, e, oltre agli ospiti speciali, da Federica Nargi a Paola Perego, fino ad arrivare a Luca Argentero, ad aver attirato le attenzioni del pubblico è stata la "padrona di casa" Silvia Toffanin. Come succede ogni settimana, ha incantato tutti con il suo look elegante e sofisticato, dando prova di essere non solo un'icona di bellezza ma anche di stile. Se nelle scorse settimane aveva optato prima per uno smoking total white e poi su una tuta nera con i sandali gold, questa volta ha portato un tocco di colore sul palco, apparendo più in forma che mai. La conduttrice ha sfoggiato infatti un lungo abito a portafoglio di colore fucsia firmato P.A.R.O.S.H, caratterizzato da una gonna sinuosa fino alla caviglia e un corpetto incrociato, con lo scollo a V, le maniche lunghe e una cintura tono su tono che le ha segnato il punto vita, portata annodata dietro la schiena. Per completare il tutto ha tenuto i capelli sciolti e lisci, ha indossato solo un bracciale in argento e ha scelto di aggiungere un dettaglio molto particolare, dei décolleté con il tacco a spillo "a contrasto", ovvero di colore rosso.
Lo scorso sabato è andata in onda una nuova puntata di Verissimo e ad attirare le attenzioni del pubblico è stata ancora una volta Silvia Toffanin. Per il terzo appuntamento con il programma ha puntato sul fucsia ma con le scarpe a contrasto di colore rosso.
L'infiammazione cerebrale blocca la capacità di alcune cellule presenti nel cervello di avviare la riparazione del tessuto, un meccanismo scoperto da ricercatori italiani che potrebbe portare a una cura della sclerosi multipla e di altre patologie neurodegenerative. Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Maria Pia Abbracchio dell'Università Statale di Milano, in precedenti studi avevano scoperto che alcune cellule progenitrici degli oligodendrociti precoci (OPC) che espongono uno specifico recettore, il GPR17, possono maturare in oligodendrociti mielinici, cioè produttori di mielina che possono riparare i tessuti danneggiati. Com'è noto il processo di demielinizzazione è alla base di patologie neurodegenerative come appunto la sclerosi multipla, una malattia autoimmune. La guaina mielinica riveste infatti gli assoni dei neuroni, e un suo deterioramento – in questo caso specifico ad opera del sistema immunitario – comporta gravi deficit fisici e cognitivi. Riuscire a ripristinare la mielinizzazione del tessuti deteriorati è il principale obiettivo dei ricercatori impegnati nella lotta alla sclerosi multipla, e con la ricerca guidata dalla professoressa Abbracchio ora sappiamo che l'azione dei precursori degli oligodendrociti mielinici viene interrotta proprio dall'infiammazione cerebrale. Allora come ripristinare il processo di riparazione? Secondo gli studiosi la strategia migliore è quella di adottare farmaci anti-infiammatori in associazione con agenti mielinizzanti, che operando in sinergia favorirebbero anche l'azione dei precursori con recettore GPR17. Abbracchio e colleghi hanno infatti dimostrato che queste cellule “coltivate” in vitro maturano effettivamente in oligodendrociti mielinici. Ciò potrebbe portare a terapie innovative in grado di ridurre i sintomi e contrastare patologie alla stregua della sclerosi multipla. I dettagli della ricerca italiana sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Glia.
Ricercatori italiani hanno scoperto che l’azione di riparazione della guaina mielinica ad opera di specifiche cellule viene interrotta dall’infiammazione cerebrale. Aver svelato questo meccanismo potrebbe portare a terapie innovative per curare la sclerosi multipla e altre patologie neurodegenerative.
Qual è il musicista più venduto del 2016 negli Usa? No, non è Beyoncé e nemmeno Drake, lasciate stare Britney Spears o Kanye West, perché siamo molto lontani. L'album più venduto del 2016, infatti, è… Mozart. Sì, Mozart, il compositore austriaco di cui la Universal ha pubblicato, quest'anno, l'opera monstre "Mozart 225: The New Complete Edition" che, come ha scritto Billboard è il progetto più venduto della stagione: "Il cd più venduto del 2016 non canta, non suona la chitarra e non va in tour, infatti nessuno l'ha mai visto", scrive la rivista americana. Il cofanetto, imponente per dimensioni, infatti, ha venduto 1 milione e 250 mila copie in poche settimane, essendo uscito lo scorso 28 ottobre. Un risultato difficilmente immaginabile, anche per l'abitudine a confrontarci con altri nomi e personaggi quando parliamo di record musicali e album più venduti. La collezione comprende 200 cd con, praticamente, tutti i lavori più conosciuti e l'impegno di 600 musicisti e 60 orchestre, per un totale di circa 240 ore di ascolto. Per realizzare questo progetto la Universal ci ha messo 18 mesi di cura e progettazione, affinché nulla venisse lasciato al caso e per creare un prodotto che, infatti, si è rivelato più che proficuo per quello che la stessa etichetta ha dichiarato come "il box più autorevole, completo ed erudito dedicati al lavoro di un singolo compositore".
È un cofanetto dedicato a Mozart, in occasione dei 225 anni dalla morte del compositore austriaco, il progetto musicale più venduto del 2016 negli Stati Uniti, mettendosi alle spalle fenomeni pop come Beyoncé e Drake.
Versace è tra le Maison che hanno presentato la collezione per la Primavera/Estate 2021 durante la Milano Fashion Week, la prima andata in scena in formato Phygital. Come già aveva annunciato Donatella Versace in persona qualche settimana fa, la sfilata si è svolta senza pubblico, così da preservare la salute dei seguaci della griffe, ed è stato possibile seguirla in streaming sui principali canali del brand. Il front-row, però, è stato ugualmente popolato da alcuni ospiti: la stilista ha dato al suo team la possibilità di assistere allo show direttamente dalle prime file, così da ammirare da vicino il risultato del lavoro svolto in questi mesi difficili. Per l'occasione è stato creato un mondo nuovo e immaginario, una città sommersa chiamata Versacepolis dominata da creature fantastiche e sinuose sirene. Tra colori sgargianti, tacchi a spillo e dettagli brillanti, è stato il trionfo dell'ottimismo e della gioia. Donatella Versace ha fatto viaggiare il suo pubblico in una città sommersa immaginaria che non sarebbe altro che una metafora del mondo di oggi, dove tutto sembra essere nuovo e inesplorato, dove ci si deve abituare a un nuovo concetto di normalità. Versacepolis sembra sorgere tra le rovine di Atlantide, la passerella è stata allestita tra colonne, rovine a forma di medusa e un soffitto specchiato: è proprio qui che conosciuto e ignoto si incontrano. "Ho voluto creare qualcosa di dirompente, qualcosa che potesse essere in sintonia con ciò che è cambiato dentro tutti noi. Per me ha significato sognare un nuovo mondo. Un mondo fatto di colori sgargianti e creature fantastiche, nel quale possiamo tutti coesistere pacificamente. Questa collezione ha un’anima divertente ed è ottimista, sognatrice, allegra… Questi sono abiti che portano gioia", sono state queste le parole con cui la stilista ha descritto lo show.
Donatella Versace ha sfilato alla Milano Fashion Week con la sua collezione Primavera/Estate 2021. La passerella è stata allestita in una città sommersa e immaginaria chiamata Versacepolis, dove meravigliose sirene in tacchi a spillo e colori sgargianti hanno inviato un messaggio di speranza per il futuro.
A vent'anni Flóra Borsi è già considerata una delle più talentuose fotografe della sua generazione. Con una passione innata per l'arte del ‘900 e una grande maestria nel ritoccare le immagini in Photoshop, i suoi progetti stanno invadendo la rete con un enorme successo di pubblico e di crititca. Vi proponiamo varie serie di suoi lavori: "The real life models", "Photoshop in real life", "Time travel", "99 problems" e "Selfportraits", nonché un focus su una interessante campagna di crowdfunding da lei messa in piedi per comprarsi una nuova macchina fotografica. THE REAL LIFE MODELS. In questi lavori Flóra si autoritrae come la musa ispiratrice di una serie di grandi dipinti del secolo scorso, tutti caratterizzati dal superamento delle proporzioni umane, in funzione di un maggiore espressionismo visivo. A ricreare i fantomatici modelli di questi famosi quadri ci si imbatte in donne con occhi grandissimi, colli e nuche allungati, pose innaturali. I dipinti in oggetto sono: Amedeo Modigliani – Ritratto di una donna polacca, 1919; Kees Van Dongen – The Corn Poppy (Le Coquelicot), 1919; Pablo Picasso – Donna con cappello verde, 1939; Rudolf Hausner – Gelber Narrenhut, 1955; Kazimir Malevich – Torso di donna, 1933. Ad ispirare la fotografa ungherese probabilmente la famosa foto che ritraeva i veri soggetti di American Gothic di Grant Wood di fianco all'opera. PHOTOSHOP IN REAL LIFE. Ancora una riflessione su Photoshop e sul suo potere di creare modelli. Questa volta siamo di fronte ai modelli femminili artefatti, perfetti, irreali e iperreali, necessari all'industria pubblicitaria per indurre al consumo. Flóra si chiede in questo caso: cosa accadrebbe se una donna allo specchio avesse a disposizione un tool di Photoshop? Un sogno per molte donne. Forse, però, anche un incubo di omologazione forzata a cui nel terzo millennio è quasi inevitabile essere assuefatti. TIME TRAVEL. Un progetto ironico, che vede ancora una volta protagonista la stessa fotografa ungherese che, in questo caso, impressiona per le sue doti tecnico-mimetiche nell'uso delle nuove tecnologie grafiche. In questa serie Flóra realizza il suo sogno, tutto fotografico, di esser presente (immortalata con la sua piccola fotocamera o con il cellulare), in grandi foto storiche ritraenti personaggi dell'arte e dello spettacolo: da Marilyn, ai Beatles a Warhol. 99 PROBLEMS e SELFPORTRAITS. Qui raccogliamo una serie di autoritratti, a tema vario, che, con ironia, sagacia o spietata critica sociale, vedono la Borsi alle prese con il concetto di identità e femminilità, più semplicemente, la ritraggono in pose ben calibrate e ricche di simpatica tensione. I NEED YOUR HELP. Per un fenomeno del web come Flóra tentare la strada del crowdfunding, una raccolta fondi online, non dev'essere stato complicato. Con una serie di scatti promozionali l'intelligenza della giovane artista le ha permesso di raccogliere un gruzzolo necessario ad acquistare la sua nuova fotocamera. L'iniziativa è partita con un appello che recitava così: "La mia attuale camera (Canon eos 40D – 2008) sta per morire. Ci ho scattato 60.000 fotografie, e non posso permettermi di comprarne un'altra. Inoltre, spero di essere ammessa al Dipartimento Universiario di Fotografia. È questa la seconda ragione per cui vi chiedo aiuto".
Le fotografie elaborate in Photoshop da Flóra Borsi danno vita ai modelli dei grandi maestri del XX secolo, rendendoli reali secondo le fantasiose proporzioni immaginate dagli artisti. Ma il talento della ventenne ungherese non si ferma qui.
È sbocciata una nuova love story nel mondo dello spettacolo: i diretti interessati sono due star che non hanno bisogno di presentazioni. Tom Cruise, divo di Hollywood che non sembra conoscere declino, avrebbe iniziato una relazione con Miranda Kerr, modella tra le più belle e pagate al mondo, famosa soprattutto per essere stata a lungo testimonial delle linee di lingerie di Victoria’s Secret. Lo scoop è di Daily Mail Australia, che ha riportato di diversi incontri segreti e telefonate intercorse tra i due. Poco importa che lui abbia 52 anni e lei 31: la differenza d’età non conta, visto che il precedente amore di Cruise è stata Katie Holmes, oggi 35enne, con cui è stato sposato dal 2006 al 2012. Peraltro, l’attore di "Top Gun" e "Mission: Impossible", ha sfoggiato ancora un’ottima forma nei recenti "Oblivion" e "Edge of Tomorrow", dimostrando di non voler rinunciare al suo status di sex symbol. E sembra avere una particolare attrazione per le australiane, dal momento che la Kerr, nata a Sydney, è della stessa nazionalità di Nicole Kidman, storica moglie di Cruise fino al 2001. La top model, da parte sua, sembra essere particolarmente attratta dal fascino delle star del cinema: in passato è stata infatti sposata con Orlando Bloom, da cui si è separata nel 2013. Ha poi iniziato a frequentare il magnate James Packer (amico, guarda caso, proprio di Cruise), ma pare che la liason tra i due sia già tramontata.
Alcune indiscrezioni rivelano che tra il celeberrimo divo di Hollywood, single dopo il divorzio da Katie Holmes, e la top model australiana ex di Orlando Bloom ci sarebbe del tenero.
Sono i Muse il miglior gruppo inglese secondo la rivista musicale New Musical Express, autorevole periodico “rock” del Regno Unito. La band del Devon è stata premiata agli Shockwaves NME Awards, durante la cerimonia che si è svolta lo scorso 24 febbraio alla London’s O2 Academy Brixton. A consegnare il premio ai Muse – che hanno vinto anche nella categoria “Best Website” – sono stati Slash, l’ex storico chitarrista dei Guns’n’Roses, e la cantante Lily Allen. Nella competizione Matth ew Bellamy, Christopher Wolstenholme e Dominic Howard hanno battuto altri grandi nomi della musica made in England, vale a dire Oasis, Arctic Monkeys, Biffy Clyro e Kasabian. Matt Bellamy, frontman del gruppo, ha commentato così la vittoria: “Questa è una vera sorpresa. È estremamente lusinghiero vincere questo premio contro band come Arctic Monkeys e Kasabian”. Comunque anche a quest’ultima band è andata bene, dal momento che ha ottenuto due riconoscimenti prestigiosi, nelle categorie “Best Album” e “Best Album Artwork”, grazie al disco West Ryder pauper lunatic asylum, uscito nel 2009. Tornando ai Muse, cresce l’attesa per l’epocale concerto che il gruppo terrà a San Siro, l’8 giugno prossimo. Il loro successo è testimoniato anche da una nuovissima applicazione per iPod e iPhone, nata proprio in questi giorni: il prodotto offre ai fan l’accesso a video esclusivi, documentari, concerti live, foto, art work interattivi e contenuti extra di The Resistance, l’album che la band ha pubblicato nel settembre scorso.
La band ha ottenuto il riconoscimento agli “Shockwaves NME Awards”. Premiati anche i Kasabian con il loro ultimo album.
Ci sono molti elementi che rendono PlayStation 5 una versa console di nuova generazione. I caricamenti ultra veloci, la potenza di calcolo, la qualità grafica dei giochi. Ma anche il controller DualSense, vera punta di diamante (spesso sottovalutata) della proposta di Sony. La strategia dell'azienda giapponese è molto differente da quella di Microsoft, che invece ha optato per una sorta di continuità che, nei fatti, si tramuta in piccoli cambiamenti a livello di esperienza utente rispetto alla vecchia generazione. PS5, invece, continua con la tradizione: fin dai primi momenti è chiaro che questa è una console nuova, così come sono nuove le interfacce e le modalità. Insomma, PlayStation 5 è davvero next gen. Prima di tutto, l'elemento tanto chiacchierato: la console è grande, enorme. Lo è fin dalla sua scatola, che comprende poche cose: console, controller, cavo HDMI, cavo per l'alimentazione, cavo USB di tipo C per il controller, base orizzontale e fogli con le istruzioni. Sul design di PS5 si sono dette molte cose e di certo non è una console che fa del minimalismo il suo elemento principale. La verità è che, superato l'impatto iniziale, la console si inserisce abbastanza bene in ogni contesto, a patto di trovare spazio vicino al televisore. Può ovviamente essere montata in verticale o in orizzontale, con quest'ultima possibilità resa possibile da un particolare stand che va agganciato alla parte posteriore e consente alla console di non traballare sulle sue forme tondeggianti. La plasticità della scocca lascia quasi subito spazio alla solidità della costruzione, lasciando solamente un po' di dubbi sulla lucidità della parte nera; forse troppo riflettente e con una capacità innata di attirare polvere e ditate. Perfetto, invece, il controller, che con questa versione raggiunge davvero un livello di ergonomia e design quasi impeccabile. Come dicevamo poco sopra, l'esperienza utente è quella di una console "nuova". Si parte quindi con una configurazione guidata che, attraverso il design dei nuovi menu abbelliti da elementi particellari e schede tondeggianti, guidano l'utente verso la schermata principale. Qui resta lo schema a schede, già presente su PlayStation 4 e decisamente funzionale, con qualche leggera modifica. Prima di tutto, l'homepage è ora indipendente dal tasto PlayStation presente sul controller. Questo significa che premendolo durante la riproduzione di un gioco non si torna all'homepage (come avviene invece su PS4) ma si apre una ulteriore schermata dove sono presenti alcune schede utili (trofei, catture, party) e delle icone per raggiungere rapidamente alcuni elementi del sistema. Una di queste porta alla schermata principale. Si inserisce in questo modo un ulteriore livello tra i due elementi che non va a oscurare totalmente il gioco ma, anzi, lo mantiene sempre visibile sotto alle schede. È una soluzione utile, simile a quella introdotta da Xbox da ormai diverso tempo e che consente di gestire vari elementi senza dover perdere la testa tra menu che distolgono l'attenzione dal gioco. Ma PlayStation 5 eccelle ovviamente anche nella gestione di tutti questi elementi grazie alla potenza della sua CPU e alla velocità garantita dal suo SSD da 825 GB (a cui va sottratto lo spazio occupato dal sistema). Dalla homepage alle schede rapide, tutto funziona in maniera assolutamente fluida, senza rallentamenti nei caricamenti di elementi grafici o dei sottomenu. Lo stesso, ovviamente, si può dire dei giochi: i caricamenti sono fondamentalmente scomparsi completamente. Per fare un esempio, in queste settimane di prova abbiamo potuto mettere le mani su due titoli appositamente pensati per la next gen: Astro's Playroom e Spider-Man: Miles Morales. Entrambi sfruttano le capacità grafiche e di potenza di PlayStation 5, riducendo il tempo che passa dall'apertura dell'applicazione al momento in cui controlliamo il gioco a pochi secondi. Nel caso di Spider-Man, per esempio, il passaggio dalla schermata di homepage al gioco è di meno di 10 secondi. Astro's Playroom e Spider-Man sono appunto i primi due giochi con cui abbiamo avuto modo di testare la nuova generazione di Sony. Il primo è disponibile gratuitamente per tutti gli acquirenti della console, che lo troveranno preinstallato alla prima accensione. Si tratta di un titolo molto interessante perché in grado di far comprendere sia le potenzialità grafiche della console ma anche e soprattutto le incredibili capacità del controller, su cui torniamo più avanti. Non è, attenzione, una tech demo: Astro's Playroom è un gioco vero e proprio con una serie di livelli in stile platform che richiederà qualche ora per essere completato. Il tutto ambientato all'interno della console: ogni livello è in realtà la rappresentazione grafica di un hardware di PlayStation 5, dal processore al sistema di raffreddamento. Il consiglio è di partire proprio da questo gioco nel momento in cui prenderete in mano la PS5 per la prima volta. Spider-Man: Miles Morales è invece la ciliegina sulla torta del lancio di PlayStation 5, che a differenza di Xbox Series X offre effettivamente un titolo first party di lancio. Si tratta del seguito del riuscito Spider-Man uscito su PlayStation 4 che ha come protagonista, ovviamente, Miles Morales. Difficile sbagliare visto il successo del primo capitolo: anche in questo caso dondolarsi per New York nei panni del secondo Uomo Ragno è fenomenale, così come lo è il comparto grafico di un titolo che stupisce per ricchezza dei dettagli nonostante il suo essere un open world. Una volta scesi per strada è possibile camminare tra negozi, marciapiedi innevati e carretti di street food, mentre svolazzando tra i grattacieli si possono ammirare gli interni degli edifici, riprodotti e visibili attraverso le vetrate trasparenti. Il costume di Spidey riflette il mondo attorno a sé e si sporca di neve quando si trova sotto una bufera di neve. Il tutto è reso ovviamente magnifico dal supporto al Ray Tracing offerto da PlayStation 5, che può far girare i giochi a 4K a 120 frame per secondo. Il risultato è un impatto davvero clamoroso che fa ben sperare per il futuro di questa console e, soprattutto, dei titoli first party che su PS4 hanno tirato fuori delle grafiche incredibilmente dettagliate. Di Miles Morales poi funzionano le nuove caratteristiche di gameplay offerte proprio dal personaggio, che rispetto a Peter Parker è dotato di maggiori poteri come la possibilità di diventare invisibile e quella di utilizzare speciali mosse "elettriche". Due elementi che da soli riescono a rivoluzionare il gameplay di un titolo già riuscitissimo. La vera star di PlayStation 5, però, è il suo controller. È difficile farlo capire senza poterlo mettere in mano a qualcuno. Ci piace definirlo così: avete presente gli ASMR, quei video che puntano sull'esperienza sensoriale uditiva con registrazioni di suoni molto ravvicinate e dettagliate? Ecco, il DualSense è un ASMR per le mani. Lo è per i molti feedback aptici che lo caratterizzano e che vengono utilizzati in cooperazione con i vari giochi (in questo caso appunto Astroboy e Spiderman). Non si tratta di una semplice vibrazione, ma di tremolii, tap e scossoni che possono "posizionarsi" in vari punti del controller. Per esempio, in una scena di Spiderman ci si ritrova sopra un treno e la sensazione delle rotaie è data da piccoli scossoni riprodotti a intervalli regolari prima dal lato destro del controller e poi da quello sinistro. Proprio come quando ci si trova su un treno. E poi ci sono i grilletti, un capolavoro di ingegneria che fa impallidire quelli già ottimi di Xbox. Se sulla console microsoft i grilletti possono offrire un feedback attraverso la vibrazione (come quando si spara o si frena in un gioco di guida), sul DualSense possono "opporsi" al dito del giocatore. Se per esempio premendo il grilletto destro stiamo provocando la compressione di una molla nel gioco, il grilletto sarà duro e resistente, richiedendoci uno sforzo per la sua pressione. Quando si lanciano ragnatele in Spiderman, per fare un altro esempio, il grilletto farà una leggera resistenza alla fine per poi lasciare libera la corsa quando il personaggio molla la presa. Utilizzare il DualSense è davvero una delle cose più piacevoli e soddisfacenti di PlayStation 5. Si potrebbe quasi dire che la vera next gen è il controller della nuova console Sony. Chiudono le caratteristiche del controller due elementi importanti. Il primo è la presenza di un microfono e il classico speaker direttamente sul DualSense. Questo consente, per esempio, di avviare party o chat vocali senza dover utilizzare cuffie esterne, che possono comunque essere collegate al controller tramite un semplice jack o senza fili con le soluzioni compatibili (a proposito, entrambe le cuffie di PS4 lo sono). È inoltre presente un pulsante per mutare il microfono ed evitare di far sentire a tutti i compagni di squadra cosa succede attorno a noi. Sempre sulla parte frontale del DualSense è presente anche il classico pulsante per la condivisione di screenshot e video, le cui funzionalità sono rimaste invariate rispetto a PS4. Quello che cambia, però, è la velocità e la fluidità con cui questo strumento è in grado non solo di registrare ma anche di riprodurre e condividere gli elementi multimediali.
Dopo due settimane in compagnia di PlayStation 5, possiamo dire senza dubbi che quella di Sony è la vera next gen. Dalla potenza e velocità del suo hardware alla complessa e geniale gestione dei feedback aptici del controller DualSense, la nuova console punta chiaramente a mantenere alto il nome di PlayStation dopo che PS4 si è rivelata una vero successo commerciale. Ecco la nostra recensione.
L’incremento delle temperature sulla Terra sta portando allo scioglimento dei ghiacciai e della neve anche sull’Everest e, al termine della stagione di arrampicata di quest’anno, la conta finale pubblicata dalle autorità, che mostra gli effetti di riscaldamento globale, è piuttosto tragica: quattro corpi e decine di tonnellate di spazzatura. Ma com’è possibile? Un monte di spazzatura. Gli esperti spiegano che il riscaldamento globale ci ha messi di fronte ad anni di commercializzazione dell’Everest che è diventato una sorto di discarica a cielo aperto. Fino a qualche tempo fa, la mano ‘sporca’ dell’uomo non si vedeva così chiaramente, ma lo scioglimento dei ghiacciai e delle neve, a causa dell’incremento anomalo delle temperature, ci ha messi di fronte alla nostra inciviltà: le autorità hanno infatti trovato decine di tonnellate di spazzatura lasciate dai turisti arrampicatori. Quattro morti. E non è tutto. A conclusione di questa stagione, sull’Everest sono stati trovati anche quattro corpi che sono stati recuperati con un elicottero e adesso sono in attesa di essere identificati. Una lunga operazione. L’operazione di recupero e di conta della spazzatura e dei deceduti è durata circa sei settimane e ha visto quattordici persone impegnate nel recupero dei rifiuti lasciati nel capo base e nel campo 4, che ci trova 8.000 metri più in alto: la spazzatura raccolta comprende lattine, bottiglie di plastica, plastica in generale e attrezzi da arrampicata abbandonati o persi. Ma non solo. Anche tende fluorescenti, bombole di gas vuote ed escrementi sono stati trovati fino a 8.848 metri di altitudine.
Sull’Everest i ghiacciai e la neve si stanno sciogliendo a causa del riscaldamento globale che sta portando ad un innalzamento delle temperature e questo ha portato in superficie quattro corpi e decine di tonnellate di spazzatura lasciate dai turisti. Plastica, lattine, tende, bombole sono solo alcuni dei rifiuti recuperati.
Oggi Il MIBAC – Ministero per i Beni e le Attività culturali – ha reso noti i titoli dei film ai quali andrà il prezioso contributo riconosciuto alle pellicole d’interesse culturale, per un valore di quasi 4,5 milioni di euro. Quello più sostanzioso (1 milione e 250 mila euro) è andato a Mario Martone (grande regista di "Noi Credevamo") per il film “Il giovane favoloso”, “L’ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi, “Il vedovo” di Massimo Venier e “Buongiorno papà” di Edoardo Leo, hanno ricevuto solo il riconoscimento d’interesse culturale.
Il Ministero per i Beni e le Attività culturali ha reso noti i titoli dei film italiani a cui andranno i preziosi contributi. A Mario Martone quello più alto.
Lampedusa, una piccola isola di circa 6.000 abitanti, per alcuni è la terra promessa. La situazione tesissima in molti paesi nord africani fa sì infatti che molte persone siano partite alla volta di quest'isola, spesso su barconi malandati e affollatissimi, spesso pagando somme ingenti per la traversata. Dopo la calma apparente della scorsa settimana, in queste ore gli sbarchi stanno diventando sempre più frequenti: dopo le 53 persone sbarcate ieri, all'alba di stamane circa 130 immigrati sono arrivati sull'isola, ma alcuni di loro hanno rischiato di non arrivare a causa di un surriscaldamento del motore di un barcone. In difficoltà per il mare forza 5 anche una barca a remi che si trovava a 26 miglia da Lampedusa; la barca, sulla quale viaggiavano 6 persone, è stata aiutata da due motovedette. Gli immigrati sull'isola superano attualmente le 1300 unità e, anche se la "convivenza è pacifica", non mancano attimi di tensione. Come quelli che stamattina ci sono stati tra un gruppo di tunisini e le forze dell'ordine: in pratica tra una ventina di clandestini s'era accesa una piccola rissa, che i carabinieri hanno cercato di sedare. Probabilmente l'intervento delle forze dell'ordine ha irritato i clandestini che hanno reagito con un fitto lancio di pietre. Un carabiniere è rimasto lievemente ferito, prima che la situazione sia tornata alla normalità. Ma quanto durerà questa "normalità provvisoria"? Fin quando andranno avanti gli sbarchi? E come potranno essere prevenuti? Domande lecite, quasi banali, ma cui rispondere è molto difficile. A dare una risposta ci proveranno i funzionari del Frontex, l'Agenzia europea delle frontiere, che sono giunti in queste ore sull'isola (per quanto riguarda l'Italia, ricordiamo che il Cdm aveva dichiarato lo stato di emergenza). Per la Commissaria europea per gli affari interni Cecilia Malmstrom, si tratta di "un chiaro segnale della solidarietà europea tra Stati membri e una prova concreta dell'impegno della Commissione europea ad assistere l'Italia in questa difficile situazione", cui seguirà nei prossimi giorni l'invio di altri esperti. Michele Cercone, portavoce della Malmstrom ha dichiarato che "l‘Unione europea teme nuove ondate migratorie dalle coste del Nord Africa verso quelle dei Paesi della sponda opposta del Mediterraneo ed è pronta ad aiutare gli Stati che verranno a trovarsi in difficoltà". E sulle previsioni di quante persone possano sbarcare a Lampedusa ha aggiunto: "la situazione resta molto fluida e al momento è difficile avanzare delle cifre" (FONTE: ANSA).
In queste ore gli sbarchi nell’isola di Lampedusa stanno diventando sempre più frequenti. L’Unione Europea si sta mobilitando per aiutare l’Italia e ha già mandato sull’isola alcuni funzionari del Frontex.
Tre temi forti caratterizzano la collection Autunno/Inverno 2013-14 di Burberry Prorsum: disegni animalier, cuori stampati e fantasie con maxi stripes, prints originali che rendono unici capi spalla, top, gonne e abiti. Tra questi si fanno largo meravigliosi capi ricoperti con particolari frange in cuoio, fissate sul tessuto con occhielli metallici, e particolari abiti realizzati in gomma traslucida o in cuoio laminato stampato con effetto pitone. Christopher Bailey, designer del brand, propone per la prossima stagione fredda uno stile che mescola la tradizione dell'alta sartoria con elementi del tutto innovativi ed estremamente moderni.
Alla Settimana della Moda di Londra sfila la collezione donna per l’Autunno/inverno 2013-2014 di Burberry Prorsum. Fantasie animalier, romantici cuori e tessuti moderni caratterizzano i capi creati dalla maison inglese per la stagione fredda.
Essere emozionati come la prima volta, a 35 ani si può anche se sei un campione affermato, hai sulle spalle 15 stagioni da professionista e ti chiami Edin Dzeko. Il gigante bosniaco ha esordito con la sua maglia alla prima di campionato, in casa, a San Siro, contro il Genoa. Una partita che ha visto anche il ritorno ufficiale del pubblico negli stadi in un clima finalmente tornato alla normalità, seppur sotto l'attenta osservazione di rigide regole sanitarie. In campo tutto bene, anche se non benissimo: Simone Inzaghi ha scelto l'ex Roma per inserirlo al centro dell'attacco dove, in mancanza di altri titolari fermati da problemi fisici più p meno gravi, ha dovuto portare l'intero peso del reparto sulle sue spalle. Una situazione che Dzeko aveva già vissuto a Roma e che non gli è gravata visto che nello schema tattico nerazzurro è stato comunque assistito, alternandosi, da Sensi e Cahlanoglu chiamati a fare da supporto. E' arrivato anche un gol, liberatorio, vista l'esultanza rabbiosa del gigante nerazzurro, che ne aveva sfiorati altri e che aveva mostrato la volontà di lasciare subito il segno: per la gioia dei tifosi sugli spalti che hanno festeggiato il poker al Genoa, dimenticando per 90 minuti Hakimi, Lukaku e l'amarezza di averli persi. Gli stessi tifosi che devono aver messo in soggezione più del dovuto Dzeko già sotto pressione per un debutto ricco di aspettative. "Ho visto tanti tifosi, ero molto emozionato ma non è da me" ha poi rivelato il giocatore che in vista di Verona tornerà in campo per la 2^ di campionato al fianco probabilmente di Lautaro Martinez in quella che è considerata ad oggi la coppia titolare in avanti, in attesa di capire se ci sarà anche Joaquin Correa, neo nerazzurro. "Lo stadio era stupendo, l'ho sentito subito casa mia".
L’esordio di Edin Dzeko con l’Inter a San siro è stato più che positivo: 4-0 al Genoa, un gol al debutto, di fronte ad uno stadio che ha rivisto i tifosi in tribuna: “Tutto bellissimo, ero emozionato e non è da me. Clima stupendo, sento di sentirmi a casa”. Ma c’è stato anche un curioso retroscena che non dimenticherà facilmente.
La paura di molte persone che vorrebbero smettere di fumare è quella di prendere peso una volta eliminata la sigaretta. Capita spesso infatti che, per distogliere il proprio cervello dalla voglia di fumare, si decida di optare per uno snack, di solito ipercalorico, con il tempo però, questa fame impulsiva finisce per far ingrassare al punto da far quasi rimpiangere il tabacco. Secondo uno studio pubblicato dalla University of Glasgow, in realtà il fumo stesso sarebbe associato ad una generale perdita di peso eccezion fatta per il punto vita. I dati raccolti da 29 studi, che hanno coinvolto un totale di 150 mila partecipanti e mostrano abitudini, peso e circonferenza della vita dei fumatori, evidenziano come in alcuni pazienti un numero maggiore di sigarette fumate corrispondesse ad un minore indice di massa corporea (BMI). Allo stesso tempo però a questo minor BMI era associata una circonferenza vita maggiore rispetto a quella misurata in soggetti non fumatori con lo stesso BMI. Secondo i ricercatori, il fumo delle sigarette induce il corpo a produrre più grasso proprio nel punto vita che è la stessa zona in cui si tende ad accumulare massa grassa una volta smesso con il vizio del tabacco. Non è ancora chiaro come questo sia possibile e solo studi futuri potranno fare fornire spiegazioni. Resta comunque utile essere consapevoli di questa mutazione sia per le persone che hanno intenzione di iniziare a fumare che per quelle che invece vogliono smettere.
Le sigarette portano il corpo ad accumulare grasso nel punto vita, per questo, a parità di BMI, i fumatori hanno più pancia di chi non ha il vizio del tabacco.
Joe Biden è il candidato democratico alle elezioni presidenziali USA che si svolgeranno martedì 3 novembre. Ex vice di Barack Obama, i sondaggi lo danno in vantaggio sull'attuale inquilino della Casa Bianca, Donald Trump. In attesa di conoscere il nome del vincitore con l'Election Day, ecco i principali punti del suo programma elettorale: dall'emergenza Coronavirus al problema immigrazione, dalla politica estera all'economia, cosa cambierà nel caso in cui Biden dovesse confermare le previsioni della vigilia e diventare il 46esimo presidente degli Stati Uniti, secondo il programma elettorale pubblicato sulla piattaforma programmatica del Partito Democratico. Tra i problemi più urgenti che il nuovo presidente si troverà ad affrontare c'è la pandemia di Coronavirus. Gli Stati Uniti sono al momento il primo paese al mondo per numero di contagi, con quasi nove milioni di casi, che continuano ad aumentare giorno dopo giorno. A differenza del suo sfidante repubblicano, Trump, Biden pensa che dovrebbe essere imposto a livello nazionale l'obbligo di mascherina. Distanze simili sui test diagnostici, che l’attuale inquilino della Casa Bianca delega ai singoli stati, lamentandosi in qualche occasione che i cattivi numeri dei contagi negli Usa siano causati da un eccesso di test, mentre Biden vorrebbe gestire la diagnostica a livello centrale e aumentarne l’intensità. Biden, inoltre, ha già dichiarato ufficialmente che ribalterà la decisione di Trump di far uscire gli Usa dall'Organizzazione mondiale della Sanità il primo giorno di (eventuale) insediamento. Restando in ambito sanitario, Biden è ovviamente favorevole cosiddetto Obamacare, la riforma sanitaria fortemente voluta e ottenuta dall’ex presidente Barack Obama, firmata il 25 marzo 2010, quando lo stesso Biden era vicepresidente, e che ha consentito a milioni di statunitensi, che allora non avevano alcuna forma di assistenza medica, di stipulare un'assicurazione privata con un sistema di aiuti pubblici. Il candidato democratico vorrebbe addirittura allargarlo, dando la possibilità a ogni cittadino di scegliere un'opzione di assistenza pubblica oltre che privata. Si è anche espresso favorevolmente riguardo la possibilità di importare farmaci dal Canada, se venduti a prezzi inferiori rispetto agli Stati Uniti. Biden, cosi come Trump, si è detto favorevole ad alzare la paga minima a 15 dollari l’ora, promettendo anche penali da pagare per le aziende che delocalizzano la produzione o i servizi per poi venderli sul mercato domestico. Entrambi i candidati hanno poi promesso che firmeranno una legge per impedire durante la pandemia gli sfratti degli affittuari insolventi. Sui trattati internazionali entrambi sono sostanzialmente favorevoli al trattato tra Usa, Messico e Canada sul commercio all’interno del Nord America. Inoltre, Biden ha avvisato gli elettori di voler radicalmente cambiare la riforma di Trump sulla tassazione, con consistenti tagli fiscali alle classi più agiate e all’industria, facendo in modo che siano proprio le aziende a contribuire maggiormente alle spese da sostenere per limitare l’impatto della crisi climatica oltre all’educazione e alla sanità pubblica. Il candidato democratico ha inoltre promesso che non aumenterà il carico fiscale per chi guadagna meno di 400mila dollari l’anno. Biden, come Trump, ha promesso di non diminuire i fondi per la polizia, richiesta fatta da una parte di manifestanti del movimento per la giustizia sociale Black Lives Matter. Biden vorrebbe inoltre mettere fine alla privatizzazione delle carceri e alla libertà su cauzione, perché causa di disparità di trattamento in base al ceto sociale. Joe Biden ha proposto un piano da 2 miliardi di dollari per ridurre le emissioni di CO2 come punto forte del proprio Green New Deal sull’ambiente. Il suo obiettivo è quello di rendere l'America anche una superpotenza energetica, sfruttando il sistema degli appalti pubblici per arrivare ad alimentare la nazione interamente grazie ad energia rinnovabile, oltre a promuovere l'utilizzo di veicoli elettrici e il potenziamento delle linee ferroviarie ad alta velocità per ridurre la dipendenza dal petrolio. Tuttavia, si è detto anche favorevole al mantenimento del fracking in Pennsylvania. Si è comunque impegnato affinché gli Usa arrivino a produrre zero emissioni entro il 2050.
Qual è il programma elettorale di Joe Biden? Stando a quanto riportato sul sito del partito democratico, lo sfidante di Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa 2020 ha le idee chiare su emergenza Coronavirus, politica estera, ambiente e sanità: ecco tutto quello che c’è da sapere sul suo programma politico e sulle promesse che cercherà di mantenere se diventerà il prossimo presidente degli Stati Uniti.
Debiti delle società di persone (snc) e la posizione dei soci Mentre le società di capitali (spa e srl) hanno una propria personalità giuridica ed hanno un'autonomia patrimoniale perfetta e, di conseguenza, dei debiti della società risponde solo la società con il suo patrimonio (e non i soci), nelle società di persone la situazione è diversa, infatti, manca la personalità giuridica e manca una autonomia patrimoniale perfetta, quindi dei debiti della società (snc) rispondono anche i soci illimitatamente responsabili (2291 cc) i creditori, però, per recuperare quanto dovuto, non possono agire direttamente contro i soci. ma devono prima escutere il patrimonio sociale ex 2301 cc. Anche se l'art. 2291 cc qualifica come solidale la responsabilità dei soci per i debiti societari, si ritiene che tale articolo faccia riferimento al rapporto tra soci per i debiti sociali e non al rapporto tra società e soci (verso il creditore), infatti, si discute se sussiste una responsabilità solidale tra società e soci per i debiti sociali, considerando anche alcune peculiarità della posizione dei soci rispetto ai debiti. Infatti, la responsabilità dei soci per i debiti sociali è dipendente da quella della società (del resto, il socio risponde nei limiti in cui i crediti sussistano nei confronti della società) ed è una responsabilità sussidiaria (nel senso che ex art. 2304 cc, i creditori sociali possono richiederne il pagamento soltanto dopo aver escusso inutilmente il patrimonio sociale). E' vero infatti che l'obbligazione del socio è dipendente e sussidiaria rispetto all'obbligazione sociale, ma questo non esclude l'esistenza della solidarietà tra società e socio per i debiti sociali. Anzi, va ribadito che il rapporto di dipendenza e sussidiarietà che collega la responsabilità dei soci di società di persone rispetto alla responsabilità della società non esclude la natura solidale della relativa obbligazione, con alcune conseguenze in sede processuale. Il creditore sociale ha due strade per recuperare il credito vantato verso una società di persone: a) chiedere la condanna al pagamento solo verso società di persone; b) chiedere il pagamento alla società e al socio illimitatamente responsabile. Se il creditore sociale si limita a presentare un decreto ingiuntivo solo verso la società di persone, in tale eventualità, il decreto ingiuntivo non opposto o tardivamente opposto varrebbe come titolo esecutivo anche nei confronti dei soci sui quali ricadrebbero gli effetti dell'inerzia della società, pur valendo nei loro confronti, in sede esecutiva, il beneficium excussionis di cui all'art. 2304 cc; così come, la sentenza di accoglimento dell'opposizione a decreto ingiuntivo produrrebbe i suoi effetti anche nei confronti dei soci, in relazione all'accertamento di un minor debito sociale o di inesistenza del debito. Sono notevoli i vantaggi a favore del creditore che presenta un decreto ingiuntivo (contemporaneamente) contro la società di persone e contro i soci illimitatamente responsabili; infatti, il creditore si munisce di uno specifico titolo esecutivo nei confronti del socio, inoltre può iscrivere ipoteca giudiziale sugli immobili di quest'ultimo, infine può agire in via esecutiva contro il medesimo, senza ulteriori indugi, una volta che il patrimonio sociale risulti incapiente o insufficiente al soddisfacimento del suo credito.
La Cassazione del 26.7.2016 n. 15376 ha stabilito che una volta che si sia chiesta ed ottenuta la condanna in sede monitoria della società di persone (snc) e dei singoli soci illimitatamente responsabili, il decreto ingiuntivo acquista autorità di giudicato sostanziale nei confronti del socio che non proponga tempestiva opposizione e la relativa efficacia resta insensibile all’eventuale accoglimento dell’opposizione avanzata dalla società o da altro socio.
Il giorno prima di San Valentino, avevamo assistito al bacio tra Stefano e Giulia, in diretta ad Amici, restando assolutamente sbalorditi, totalmente convinti che tra Emma e il ballerino andasse ancora a gonfie vele. Ci sbagliavamo. Pochi giorni dopo, in concomitanza con il periodo sanremese, Emma aveva confermato la fine della storia, ma noi una volta tanto colti da un lampo di bontà, avevamo voluto pensare che Giulia non fosse la causa della rottura, e che quel bacio facesse parte della passionale coreografia. Ci sbagliavamo, ancora. Ieri durante la finale, Stefano e Giulia hanno decisamente dato spettacolo, confermando le voci di una nuova love story. Se noi ci eravamo fidati delle smentite e delle apparenze, sabato pomeriggio Alfonso Signorini aveva già confermato il gossip, rivelando che tra i due ballerini ci sarebbe un feeling e che durante la finale, avremmo assistito al pericoloso triangolo tra Giulia, Stefano ed Emma, quest’ultima presente in studio in quanto vincitrice della nona edizione. E così è stato. Dopo i sospetti, le rivelazioni e la conferma arrivata in diretta ,vedendo i baci che i due ballerini si sono scambiati durante le esibizioni, finalmente leggiamo la confessione di Stefano: "Con Giulia è innegabile che si sia creato un feeling particolare. Senza dubbio tra noi sta nascendo qualcosa. Ma è solo da oggi che ci possiamo frequentare veramente in libertà fuori dagli studi televisivi. Quindi non sappiamo neanche noi come andrà a finire. Non mettiamo ipoteche. Vedremo cosa succede. Ma c'è una cosa che ci tengo moltissimo a sottolineare: la mia relazione con Emma era già finita un mesetto prima di Sanremo", per la serie “puliamoci la coscienza”.
Dopo la finale di Amici, Stefano De Martino scioglie ogni dubbio e confessa che tra lui e Giulia Pauselli è nato un feeling. La relazione è ancora agli albori e il ballerino precisa che il tutto è avvenuto dopo la fine della relazione con Emma Marrone.
Tosare il cane in casa, può essere una pratica necessaria soprattutto con l'arrivo del caldo. Certo, non tutte le razze di cani hanno bisogno di essere tosate, soprattutto quelle con il doppio pelo come il pastore tedesco, il pomerania, chow chow, l'husky, l'alaskan malamute e il samoiedo, e prima di procedere con la toelettatura è importante chiedere consiglio al proprio veterinario di fiducia. E no, questa pratica non ha lo scopo di rasare a zero il pelo del cane, ma di sfoltirne il pelo, e quanto non lo si può portare in una toelettatura professionista, è possibile compiere questa operazione anche in casa, ma soltanto se si ha un rapporto di fiducia con il cane, che deve avere un carattere tranquillo e non aggressivo. In ogni caso però, sarebbe sempre meglio affidarsi ad un professionista, qualora fosse possibile: le mani di un esperto potrebbero con più facilità eliminare il pelo morto e i grovigli, per poi regolare con cura le parti del manto più complesse. Ma qualora la toelettatura dovesse essere chiusa e si avesse la necessità di tosare il proprio cane, questa particolare pratica può essere effettuata anche in casa. Qualora il padrone non avesse mai tosato un cane in casa, la prima volta potrebbe risultare un po' complicata, ed è indispensabile armarsi di calma e pazienza e tentare di rendere il momento il meno stressante possibile per il proprio amico a quattro zampe. Prima di cimentarsi nel tosare il cane in casa, è importante essere certi di avere tutti gli strumenti necessari per procedere con questa delicata pratica. Potrebbe sembrare una sciocchezza, ma avere gli strumenti giusti non solo porterà a risultati migliori, ma renderà la tosatura più veloce e meno stressante per il proprio cane. La spazzola per cani è essenziale per procedere alla tosatura dell'animale. In effetti è l'accessorio che si utilizzerà più volte nel corso della tolettatura, sia inizialmente per districare i primi nodi e rimuovere il pelo morto, sia durante il taglio, per riuscire a focalizzarsi su punti ben precisi, sia dopo la tolettatura, per sistemare il pelo ed eliminare eventuali residui derivanti dal taglio. In commercio esistono tanti tipi di spazzole per cani, adatte ad qualsiasi razza e qualsiasi taglia, in grado non solo di migliorare il pelo, ma anche di stimolare la circolazione della cute: è quindi essenziale capire come scegliere la migliore spazzola per il proprio cane, in modo da riuscire ad ottenere i migliori risultati per il proprio inseparabile amico. Anche le forbici per la tosatura del cane sono un prodotto essenziale, che va acquistato in base ad alcuni fattori molto importanti. Qualsiasi sia il modello scelto, è importante accertarsi che siano realizzate in titanio o in acciaio inox, e che la lunghezza delle lame non superi i 10/15 cm, in modo da rendere possibile il taglio in precisione e sicurezza per il proprio amico a quattro zampe. Anche in questo caso in commercio sono in vendita tante forbici per la tosatura del cane, ed è importante riuscire a scegliere il modello con il giusto compromesso in lunghezza e materiali, basandosi sulla taglia del proprio amico a quattro zampe: più sarà grande la taglia del cane e più, chiaramente, dovranno essere grandi le forbici utilizzate nella tosatura.
Soprattutto con l’arrivo del caldo, potrebbe essere necessario tagliare il pelo del cane. È una procedura importante per alcune razze canine, che sarebbe sempre opportuno far fare ad un professionista: ma qualora la tolettatura fosse chiusa, tosare un cane in casa è possibile, soprattutto se il proprio amico è calmo e fiducioso verso il padrone.
Irama prenderà parte della seconda serata del Festival di Sanremo grazie alla volontà della Rai e alla scelta di etichette e artisti. Come noto, infatti, due collaboratori sono risultati positivi ma il cantante resterà in gara con l'ultima prova fatta – quella di lunedì – per partecipare al Festival questa sera e in attesa di capire cosa succederà per venerdì e sabato. In una conferenza stampa il cantante ha voluto chiarire un po' la propria posizione, partendo da una questione fondamentale che è quella della salute di tutti, confermando la sua negatività. Tutte le etichette e gli artisti hanno accettato la richiesta della Rai: "È stata espressa richiesta di Rai per iscritto a cui hanno aderito tutte le case discografiche" dice Marco Alboni di Warner. Non si sa ancora cosa succederà in caso di arrivo sul podio o di vittoria finale, spiega Irama ai giornalisti: "Non abbiamo ancora parlato d'altro, a dire la verità, ma ci siamo preoccupati soprattutto della salute di tutti quanti. Vediamo nelle prossime ore cosa succede" dice il cantante, che ribadisce la sua gratitudine a chi gli ha teso la mano ma spiegando anche che è mortificato per l'impossibilità di suonare su quel palco: "Sono grato che mi sia stata tesa la mano, dall'altra parte, però, c'è la mia mortificazione perché non potrò esibirmi come volevo esibirmi. Non c'è stato un momento in cui ho pensato di accettare o non farlo, ma dopo un confronto abbiamo deciso di accettare, ringraziando, ma consapevole del mio dispiacere, e del fatto che non sarà la performance che è stata preparata".
Irama farà parte della seconda serata del Festival di Sanremo. Come noto due collaboratori sono risultati positivi e adesso il cantante resterà in gara, scegliendo l’ultima prova fatta – quella di lunedì – per partecipare al Festival. Il cantante ha spiegato che non ha ancora deciso che succederà in caso di arrivo sul podio.
È un’estate 2015 vissuta all’insegna della passione quella di Eros Ramazzotti e Marica Pellegrinelli, beccati durante una romantica vacanza nel Salento dai fotografi del settimanale “Diva e Donna”. L’ex compagno di Michelle Hunziker si gode la compagnia della nuova moglie e dei due figli avuti da lei, ritagliandosi qualche giorno di relax a Otranto, nota località vacanziera pugliese. Bellissima in bikini a pochi mesi dalla nascita di Gabrio Tullio, Marica sa bene come catturare l’attenzione del marito che non la perde di vista un attimo sebbene insieme a loro ci sia anche la piccola Raffaela Maria, la prima bambina nata dalla loro unione.
Marica Pellegrinelli ed Eros Ramazzotti si stanno concedendo una romantica luna di miele nel Salento. Beccati dai fotografi di “Diva e Donna”, moglie e marito fanno fatica a nascondere la passione.
"Dì la verità e ti prendi solo tre anni, se lo scopriamo noi rischi trent'anni anni di carcere. Ma io non posso dire bugie, se devo farmi trent'anni me li faccio, vado a processo, ma non posso dire che ho ucciso mia madre, è una bugia, me la sono tenuta vicina per quarant'anni. Che faccio, ammazza mamma dopo che l'ho curata per quarant'anni? Quello che è successo l'ho raccontato". A parlare ai microfoni di Chi l'ha Visto è il figlio di Graziella Bortolotta, la donna di 68 anni trovata morta ieri mattina nella sua abitazione di Ardea con una vistosa ferita alla testa. L'uomo è stato ascoltato dai carabinieri che indagano sul caso, è indagato per omicidio. È l'ultima persona ad averla vista viva, il suo cellulare è stato sequestrato. La 68enne, che aveva problemi di salute e si trovava su una sedia a rotelle, è stata trovata riversa a terra in mezzo a una pozza di sangue.
L’uomo è stato convocato dai carabinieri per essere ascoltato riguardo la morte della madre, 68enne con problemi di salute trovata deceduta ieri mattina in casa con una ferita alla testa. L’uomo ha dichiarato di essere passato dalla donna per farle il caffè e di essere poi andato al lavoro. “L’ho curata per quarant’anni, come posso averla uccisa?”.
Non c’è pace per la 30esima edizione del Torino Film Festival. Ieri ad aprire le danze è stata la commedia “Quartet”, che segna l’esordio alla regia di Dustin Hoffman. Ma i giornalisti sono stati attratti soprattutto dalle contestazioni fuori dall’Auditorium del Lingotto, dove tra centinaia di vip e invitati, c’erano anche decine di lavoratori iscritti al sindacato di base Usb e che hanno volantinato in sostegno dei cosiddetti “Sfruttati della cultura”, contro il sistema torinese degli appalti al massimo ribasso.
Tira una brutta aria al Festival di quest’anno. I lavoratori del sindacato di base Usb hanno hanno volantinato in sostegno dei cosiddetti “Sfruttati della cultura” e l’intervento del sindaco Fassino non ha fatto altro che peggiorare la situazione.
Oggi Prince Michael Jackson ha 19 anni e sogna una carriera da produttore e regista, grazie o nonostante quel cognome così difficile da indossare. Prince Michael, infatti, è uno dei tre figli di Michael Jackson, il re del pop morto nel 2009, quando il figlio aveva 12 anni e aveva già vissuto gli onori e gli oneri di essere il figlio di una delle più grandi postar mai esistite. Aveva già dovuto fare i conti con i paparazzi e con un padre che non lesinava a farli uscire mascherati pur di difendere la loro privacy, così come non si era fatto problemi a farli ballare fuori a un balcone in un'immagine ormai iconica e al tempo contestatissima. È stato il Los Angeles Times a incontrare Prince Michael in una delle rare interviste concesse dal ragazzo che oggi sta cominciando a muovere i primi passi importanti all'interno dello show business, come dimostrato con il primo video diretto per "Automatic", di Omer “O-Bee” Bhatti. Un'intervista in cui il ragazzo parla anche del padre, del loro rapporto che ha dato il la a questa sua passione per musica e cinema, ma anche di come il padre lo abbia più volte messo in guardia da chi l'avrebbe cercato solo per il nome che ha. La musica è una parte importante della mia vita. Ha modellato quello che sono oggi grazie alla mia famiglia, ma ho sempre voluto cercare un posto nella produzione. Mio padre mi chiedeva cosa avessi voluto fare da grande e la mia risposta era produrre e dirigere. Una vita straordinaria per chi lo vedeva da fuori ma al tempo stesso ordinaria per chi viveva Michael Jackson come un padre e Elizabeth Taylor, per esempio, come nient'altro che la propria madrina, come spiega mentre mostra le foto di famiglia al giornalista nella casa di Hayvenhurst, quella in cui è cresciuto. Oggi cerca di tenere un profilo basso, evitando troppo i social e i luoghi pieni di fotografi e ricorda le parole del padre: "Non credere a nessuno": Suona brutto, ma… un sacco di persone sono motivate da se stesse. Mi disse di non credere a qualcuno solo perché quella che diceva sembrava una buona idea, ma fai le tue ricerche. Ci sono un sacco di persone che vogliono interagire con noi solo per quello che siamo. Prince Michael ha affrontato anche le accuse rivolte negli anni al padre: "Dopo la sua morte siamo stati bombardati da qualunque cosa", comprese le accuse di molestie a minori, abusi sessuali e tutto quello che negli anni si è riversato sul cantante, assolto da ogni accusa, ma nonostante ciò sempre sotto l'occhio dei riflettori, anche oggi, a 7 anni dalla morte: "Fu uno shock, arrivò tutto all'improvviso, ma abbiamo imparato a conviverci semplicemente ignorando tutto". Sulle maschere che dovettero indossare da bambini spiega che fu una scelta del padre per tutelare la loro privacy: "Mio padre mi parlò come se fossi un adulto e ci spiegò che i motivi per cui indossavamo quelle maschere era che voleva che avessimo una vita anche senza di lui" e infatti riuscirono anche a circolare da soli per strada grazie a quello stratagemma.
In un’intervista al Los Angeles Times, Prince Michael Jackson, figlio del Re del Pop, affronta la sua vita, l’amore per la musica, il rapporto col padre e quello con il gossip e la privacy.
Schiaffi, minacce, punizioni di ogni tipo al primo pretesto utile: una maestra d'asilo del Vallo di Lauro è stata sospesa per dieci mesi su ordine della Procura di Avellino, che indaga per maltrattamenti da parte sua nei confronti di minori. Ma le accuse sarebbero testimoniate da diverse registrazioni ambientali, intercettazioni audio e video, che dimostrerebbero come la donna avrebbe di fatto instillato nei bambini anche la paura stessa di recarsi a scuola, come spiegato dalla stessa procura avellinese. Le indagini sono state svolte dai carabinieri del comando provinciale di Avellino, che questa mattinata ha dato anche esecuzione all'ordinanza interdittiva nei confronti della donna. Da quanto ricostruito dopo la denuncia di alcune madri, la maestra d'asilo non perdesse occasione per sgridarli, anche gratuitamente ed alla prima occasione, nonché picchiarli fisicamente. A questo seguivano minacce, denigrazioni ed altri rimproveri che i carabinieri stessi hanno definito "in maniera sproporzionata" nonché particolarmente "severi". Fondamentali le intercettazioni audio e video, che sono state acquisite durante le indagini e che avrebbero tolto ogni dubbio agli inquirenti. Le mortificazioni subite dai piccoli alunni avvenivano infatti in maniera reiterata e continua, tanto da creare un "clima generale di sopraffazione e timore", spiegano ancora dalla Procura, "compromettendo una sana crescita dei bambini a causa del disagio psicologico generato da tali condotte". Alla fine per lei è arrivata la denuncia in stato di libertà ma al contempo anche la sospensione dall'insegnamento per dieci mesi in qualunque scuola di ogni ordine e grado, in attesa di capire che si arriverà anche ad un processo nei suoi confronti perché gravemente indiziata di maltrattamenti nei confronti di minori.
Una maestra d’asilo sospesa per dieci mesi e gravemente indiziata per maltrattamenti nei confronti di minori: è accaduto nel Vallo di Lauro. La donna aveva creato, spiegano gli inquirenti “un clima generale di timore e sopraffazione”, con minacce verbali, punizioni fisiche e vessazioni di ogni tipo giudicate “sproporzionate e particolarmente severe”, talvolta anche senza motivo.
Scott Derrickson torna a farci spaventare con un nuovo horror-thriller che potrebbe rappresentare la sorpresa al botteghino di metà marzo. Il titolo della pellicola del regista di “The Exorcism of Emily Rose” è “Sinister” e i produttori sono gli stessi di “Paranormal Activity” e “Insidious”. Il film riprende a grandi linee la tematica sviluppata nella saga di “The Ring”, destreggiandosi con maestria tra plot da thriller e immagini forti e crude, ambientazioni classiche ma sempre “destabilizzanti”, maneggiando i più usati luoghi comuni del genere horror in maniera mai scontata. La storia della divinità pagana vi rapirà dal primo minuto, mantenendo sempre viva l’attenzione e la suspense, con tanto di colpo di scena finale. Attenzione però, perché il film potrebbe essere vietato ai minori di 18 anni. Lo scrittore di cronaca nera Ellison Oswalt è caduto nell’anonimato dopo aver ottenuto un grandissimo successo con il libro “Kentucky Blood”. Dieci anni dopo, decide quindi di trasferirsi con la moglie e i due figli Trevor e Ashley, a King County, in Pennsylvania, per indagare sulla tragica impiccagione di un’intera famiglia, a eccezione della figlia più piccola, misteriosamente scomparsa. La casa comprata dallo scrittore è proprio la stessa dove è avvenuto l’efferato omicidio. Dopo aver trovato una misteriosa scatola contenente una serie di pellicole che testimoniano la tragedia e altri terribili crimini, Ellison capisce di avere tra le mani il materiale perfetto per un nuovo romanzo e comincia a investigare. Tuttavia, le sue indagini risveglieranno una divinità pagana di nome Bughuul, che entrerà nella sua vita e in quella della sua famiglia trascinando tutti verso l’oblìo.
La divinità pagana di nome Bughuul torna dall’oltretomba per tormentare la famiglia Oswalt e impossessarsi delle loro anime. Preparatevi al peggio.
E' raro che un musical ai giorni nostri riesca a trasformarsi in un vero e proprio classico a livello mondiale, soprattutto quando non si tratta neppure di una produzione statunitense. Eppure, dieci anni or sono, la trasposizione musicale del celebre romanzo di Victor Hugo Notre Dame de Paris, è riuscita a catturare il pubblico di tutto il mondo in maniera quasi inaspettata. Nato dalla collaborazione tra Luc Plamodon per i testi e Riccardo Cocciante per la musica, Notre Dame de Paris ha iniziato il suo viaggio verso la gloria partendo dal Québec e dalla Francia con un libretto francese per arrivare poi in ogni angolo del pianeta, con traduzioni in diverse lingue e interpreti di ogni nazionalità. Nel nostro Paese sfortunatamente la versione originale non ha conosciuto un grande successo a causa della barriera linguistica, ma la produzione italiana del musical ha ottenuto un così grande successo di pubblico da essere tornata oggi, a distanza di dieci anni, per celebrare questo importantissimo anniversario. Il musical Notre Dame de Paris, infatti, torna in Italia con un tour nei principali teatri della penisola, inclusa una tappa allo Stadio di San Siro a Milano che per l'occasione ha subito un vero e proprio re-styling per assicurare un'acustica migliore. Il cast, rispetto alla versione italiana di dieci anni fa è cambiato arricchendosi di nuovi giovani interpreti che cercheranno di riproporre a modo loro la grandezza di questo classico contemporaneo. Queste sono le date del tour di Notre Dame de Paris dieci anni dopo Dall'11 al 22 maggio – Parma, Teatro Regio Dal 25 al 28 maggio – Trieste, PalaTrieste
Torna in Italia dopo 10 anni il musical Notre Dame de Paris: ecco tutte le date del nuovo tour di questo classico dei giorni nostri.
L'ironia sferzante di Selvaggia Lucarelli corre attraverso i cinguettii di Twitter, e chi è suo follower sa bene che pubblica quotidianamente notizie dal sapore gossipparo, su personaggi più o meno in voga. A volte Selvaggia è vittima di querele, le sue affermazione così sicure spesso vengono mal digerite dai vip in questione, ma in compenso con parole semplici e affilate rende alla perfezione l'idea dell'accaduto. L'ultima di Selvaggia riguarda il video porno di Belen, non quello che conosciamo tutti, di memoria "Tobiasiana", bensì uno nuovo di zecca, inedito, e che farebbe tremare di paura la showgirl argentina:
Selvaggia Lucarelli da una notizia via Twitter a dir poco eclatante. Secondo la blogger sta per spuntare fuori un nuovo video a luci rosse di Belen Rodriguez.
Tutti siamo abituati agli omini LEGO tra mattoni e riproduzioni di monumenti e città. Ma che cosa accadrebbe se magicamente un personaggio LEGO apparisse in alcuni dei dipinti più famosi del mondo? L'artista italiano Stefano Bolcato lo immagina in una serie di immagini che riproducono alcune delle opere d'arte pittorica più conosciute della storia. Stefano Bolcato ricrea dipinti famosi in olio su tela dove i protagonisti sono i piccoli amici LEGO. Dalla pop art ai maestri del Rinascimento, Bolcato reinventa ironicamente alcuni dei dipinti più conosciuti. "L'Autoritratto con collana e Thorn Hummingbird" di Frida Kahlo è riprodotto in chiave Lego. Lo studio della figura è la stessa, solo che al posto del volto dell'artista messicana c'è un personaggio Lego con abilmente attorcigliato sulla testa dei fiori ed un gatto con una scimmietta alle spalle. Anche le sopracciglia iconiche di Kahlo sono riprodotte fedelmente. La Marilyn Monroe di Andy Warhol perde tutta la sua sensualità nella versione Lego ma reinventa in chiave ironica l'iconico personaggio pop. I personaggi storici dipinti da Piero della Francesca o da Leonardo Da Vinci diventano ironiche figure nelle opere di Bolcato.
Come sarebbe la Marilyn Monroe di Andy Warhol se fosse un personaggio LEGO? L’artista Stefano Bolcato reinterpreta così le opere d’arte più celebri.
Nuovo rapporto su "Lo stato di Internet" di Akamai, elaborati attraverso la propria piattaforma, e che si riferiscono ai primi tre mesi del 2014. I dati rilevanti di questa nuova analisi dello stato di Interne a livello globale è che crescono le connessioni 4K, le Ultra HD, infatti l'11% delle connessioni globali con il 4K (Ultra HD) e paesi come Svizzera, Paesi Bassi e Svezia son tra i primi in Europa con oltre il 20% di connessioni più veloci di 15 Mbps. In Italia da questo punto di vista il 4K è ancora un miraggio, il nostro paese è al 38° posto a livello globale con solo l’1,6% delle connessioni che superano i 15 Mbps, anche se si registra un incremento del 49% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Resta stabile la banda larga in Italia, cresce di poco infatti attestandosi al 58%. Nel primo trimestre 2014, continua a crescere la velocità media di connessione globale, che, con un incremento del 1,8% rispetto al trimestre precedente, si attesta intorno a una media di 3,9 Mbps. E si prevede che nel prossimo trimestre sorpasserà la soglia dei 4 Mbps. La velocità media di connessione è cresciuta del 24% anno su anno. A guidare la classifica mondiale ci sono la Corea del Sud, al primo posto assoluto, con una velocità di picco di 23,6 Mbps e un +8% di crescita, in sorpasso rispetto al Giappone, ora al secondo posto con una velocità di picco di 14,6 Mbps. Da segnalare le impressionanti performance di Lettonia (#6) e Finlandia (#9), che rispetto al trimestre precedente hanno registrato un aumento della velocità di connessione del 15% e del 18% rispettivamente. Per quanto riguarda il picco di connessione ottenuto in questi primi tre mesi, è la Romania l’unico Paese a raggiungere un picco di velocità media di connessione di oltre 50 Mbps (54,4 Mbps per la precisione) nel primo trimestre del 2014. Sono invece cinque i Paesi europei che superano la soglia dei 40 Mbps: i Paesi Bassi (45,2 Mbps), la Svizzera (44,8 Mbps), il Belgio (44,6 Mbps), la Svezia (42,7 Mbps) e la Gran Bretagna (42,2 Mbps). In Italia, la velocità media di connessione nel primo trimestre 2014 si conferma a 5,2 Mbps, rimanendo sostanzialmente invariata (+0,4%) rispetto al trimestre precedente ma registrando un +22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q1 2013). E il picco di velocità media di connessione raggiunto in Italia è pari a 21,4 Mbps, con una flessione dello 0,7% rispetto allo scorso anno e una diminuzione di 2,8% rispetto al trimestre precedente. Tra i Paesi europei, l’Italia è l’unico Paese a registrare un declino nel lungo periodo. Cresce l'adozione del high broadband, la connessione superiore ai 10 Mbps, con Svizzera e Paesi Bassi ai vertici della classifica. Ma sono Italia e Turchia gli unici due Paesi che nel primo trimestre di quest’anno hanno registrato un tasso di adozione della high broadband sotto il 10%. Nel nostro Paese, rispetto allo scorso trimestre, l’adozione di high broadband è diminuita del 6,4%: a oggi, solo il 4,3% degli italiani utilizza connessioni al di sopra dei 10 Mbps, una crescita del 56% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Rispetto al Primo trimestre 2013, in Italia l’adozione della banda larga (>4 Mbps)è aumentata del 54%, con un leggero incremento del 0,9% rispetto al trimestre precedente, stabilizzandosi al 58%. Ormai l'offerta dei contenuti in 4K, Ultra HD, richiede una connessione tra i 10 e i 20 Mbps e per la prima volta il rapporto su "Lo Stato di Internet" di Akamai offre dei dati interessanti anche da questo punto di vista. A livello globale, l'11% delle connessioni ha registrato una velocità pari o superiore a 15 Mbps nel primo trimestre del 2014. Con il 60% delle connessioni pronte per il 4K, la Corea del Sud guida la classifica dei primi 10 Paesi, seguita da Giappone con il 32%. Tra i primi dieci, sei sono i Paesi europei: Svizzera (#4), Olanda (#6), Svezia (#7), Norvegia (#8), Finlandia (#9) e Repubblica Ceca (#10). L’Italia, si attesta al 38° posto a livello mondiale, con solo l’1,6% delle connessioni che superano i 15 Mbps, con un incremento del 49% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Aumentano gli attacchi DDoS in Europa del 50% nel primo trimestre di quest'anno, causato in buon parte dagli attacchi che hanno avuto come obiettivi il settore retail in Gran Bretagna e i siti connessi alle Olimpiadi di Sochi in Russia. Per quanto riguarda la connettività Mobile, nel primo trimestre 2014 sono ben 56 i Paesi inclusi all'interno della sezione connettività mobile, che comprende l’utilizzo di Internet da smartphone, tablet, computer e altri dispositivi che si connettono a Internet tramite operatori di telefonia mobile. A partire dal Rapporto sullo Stato di Internet Q1 2014, la connettività mobile è stata aggregata a livello Paese, anziché a livello provider. Nel trimestre in esame, in Italia la velocità media di connessione mobile si attesta sui 4,6 Mbps. Il picco di velocità media di connessione tra i Paesi inclusi abbraccia un ampio spettro che va dai 114,2 Mbps dell’Australia fino ai soli 5 Mbps dell’Iran. In totale, 43 Paesi hanno mostrato un picco di velocità media di connessione superiore a 10 Mbps.
Nuovo rapporto su “Lo stato di Internet” di Akamai, elaborati attraverso la propria piattaforma, e che si riferiscono ai primi tre mesi del 2014. Crescono a livello globale le connessioni 4K, ma in Italia sono ancora un miraggio. Stabile la banda larga nel nostro paese, al 58%
Agenzia delle Entrate Circolare n. 44/E del 26 novembre 2012 Oggetto: Liquidazione dell’IVA secondo la contabilità di cassa, cd. Cash accounting – Articolo 32-bis del d.l. 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134 Indice Premessa; 1. Caratteristiche del Cash accouting; 2. Limite di volume di affari; 3. Differimento dell'esigibilità; 4. Differimento della detrazione; 5. Operazioni escluse dal cash accouting; 6. Adempimenti; 6.1 Esercizio dell'opzione; 6.2 Altri adempimenti; 6.3 Adempimenti del concessionario o committente; 7. Entrata in vigore e regime transitorio; Premessa L’articolo 32-bis del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134 (di seguito articolo 32-bis), ha introdotto nel nostro ordinamento il regime di IVA per cassa, cd. “cash accounting”, di cui all’articolo 167 bis della Direttiva 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006, come modificata dalla Direttiva 2010/45/UE del 13 luglio 2010.
Con la circolare del 26.11.2012 n. 44/E l’Agenzia delle Entrate, descrive la novità dell’iva per cassa o cash acconting, fornendo alcune spiegazioni ed indicando anche le modalità operative.
Dopo lo sbarco in Italia di Google Music Play, da oggi avete un nuovo strumento per scoprire ed ascoltare (nuova) musica. È arrivato in Italia, infatti, Twitter #Music il servizio musicale offerto da Twitter che vi permetterà soprattutto di scoprire musica nuova grazie all'interazione con il servizio di microblogging. Nulla di nuovo sotto il sole, se non un servizio in più che Twitter, come molti altri è ormai quasi obbligato a offrire. È successo con le foto, coi video, succede con la musica e succederà col prossimo fenomeno. Un servizio, però, che è meglio avere, piuttosto che bucare e così su Twitter Music potrete ascoltare l'ultimo successo del vostro artista preferito, ascoltarne di simili, scoprirne di nuovi e seguire i gusti dei diversi artisti che vi piacciono. E una possibilità in più per gli artisti di allargare la propria base fan. Nella nota sulla nuova versione del servizio – che ha permesso l'approdo anche in Italia, oltre che in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia Germania, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia e Svizzera – si legge anche di come Twitter #Music potrà aiutarvi nella scelta della musica che fa maggiormente al vostro caso:
La nuova versione di Twitter #Music permette al servizio musicale del microblogging di arrivare anche in Italia (e altri paesi), offrendo un modo in più per scoprire nuova musica e seguire i vostri artisti preferiti.
«Siamo noi, siamo noi, la risorsa dell’Italia siamo noi». No, non è uno dei cori della nuova stagione calcistica di Serie A (non lo è anche visti gli sviluppi delle ultime vicende legate alla firma del contratto collettivo dei calciatori), ma lo slogan riarrangiato dagli oltre mille sindaci di ogni colore politico che a Milano poco prima di mezzogiorno hanno lasciato la sede del Pirellone per muoversi in corteo e verso Palazzo Marino, sede dell'amministrazione comunale meneghina, con l'obiettivo di protestare contro i tagli a Regioni e Comuni inseriti nella manovra finanziaria approvata dalla maggioranza lo scorso 15 agosto. «Siamo qui per far sentire la nostra voce e far capire che la manovra ammazza gli enti locali e i cittadini», ha detto Attilio Fontana, sindaco leghista di Varese, presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), che ha organizzato il corteo, aperto da un mega-striscione con su la scritta “Giù le mani dai Comuni”, retto dal presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, dal sindaco di Torino Piero Fassino, da quello di Verona Flavio Tosi e dal primo cittadino di Roma Gianni Alemanno. Su altri cartelli si è potuto scorgere uno squalo, con la didascalia «Governo che mangia dei pesci piccoli». Secondo l’Anci i partecipanti sono stati circa 2.000. «Va al di là delle nostre aspettative», ha aggiunto Fontana. «Credevamo di essere 500-600 sindaci, siamo oltre duemila. Questo dimostra che siamo coesi contro la manovra». Tra gli interventi che hanno anticipato la manifestazione quello del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: «Nessun sindaco, di destra o di sinistra, può permettere che ai cittadini siano tagliati i servizi fondamentali. Finché il governo non farà marcia indietro la mobilitazione non si deve fermare» Per il solo Comune di Milano i nuovi tagli, «sarebbero – ha chiarito Pisapia – di oltre 100 milioni di euro, che significa l’estrema difficoltà a potere avvicinarsi, ma non a rispettare, il patto di stabilità». A fargli eco è il sindaco della Capitale: «I tagli sono devastanti , 270 milioni di euro solo per Roma, e se non tolgono i tagli andremo a protestare con i disabili e la Caritas a Palazzo Chigi», afferma Alemanno. «È la più grande manifestazione che l'Anci ha fatto in moltissimi anni – ha aggiunto Alemanno – i Comuni hanno mille anni e ne avranno altrettanti davanti". Presente anche il sindaco di Reggio Emilia e vicepresidente dell'Anci nazionale Graziano Delrio: «Non siamo qui per protestare, ma per fare proposte per far crescere il paese e ridurre il debito. «Bisogna invertire la rotta. La giornata di oggi è importante non per i sindaci ma per il Paese». Non c'era invece il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che è stato però rappresentato da un suo assessore per ribadire che «Napoli c'è, è in piazza, è mobilitata con le altre città a difesa dei diritti dei suoi cittadini». «Tagliare a regioni, province e comuni – spiega nel suo sito – significa una crescita delle tasse e delle tariffe oppure una diminuzione dei servizi offerti ai cittadini da questi stessi. Settori come welfare, sanità, trasporti vedranno una contrazione dell'offerta e un danno per l'intera comunità. La domanda che da amministratori ci poniamo è allora la seguente: e' possibile che questa sia l'unica strada percorribile per rispondere alla crisi economica in atto? La risposta e' no, un'altra via si può costruire e va percorsa: si tratta di una manovra che preveda un vero e drastico abbattimento dei costi della politica e una lotta altrettanto drastica e vera all'evasione fiscale, perché sia finalmente strutturale e duratura». La manifestazione di protesta dei sindaci italiani, organizzata dall’Anci, segue quella di giovedì scorso in piazza Montecitorio, a Roma, davanti alla Camera organizzata dall’Ancpi, l’Associazione dei piccoli Comuni, per dire no all’accorpamento dei municipi sotto i mille abitanti previsto dal decreto di ferragosto.
Da Alemanno a Pisapia, passando per Tosi e Fassino, i sindaci di tutte le parti politiche si sono riuniti presso la sede del Pirellone per dire “no” ai tagli a Regioni e Comuni inseriti dall’esecutivo nella manovra bis.
Con una storia su Instagram, Tiziano Ferro ha voluto ricordare la sua concittadina Martina Natale, ragazza di 19 anni, sua fan che è morta tre giorni dopo l'uscita degli scrutini, senza riuscire, quindi a discutere l'orale che, però, hanno deciso di discutere i suoi compagni di classe: "Non abbiamo fatto in tempo a conoscerci – ha scritto Tiziano Ferro -. Ma ero con te e tu adesso sarai con me, per sempre. Buon viaggio Martina". Un messaggio emozionante per una storia raccontata dal quotidiano online Latina Oggi che nei giorni scorsi ha raccontato la storia di questa ragazza che frequentava la VB del Liceo linguistico Manzoni della città. Martina aveva studiato fino alla fine, dopo aver scritto una tesina che aveva come argomento quello che era una delle sue più grandi passioni, ovvero il teatro e grazie alle sue amiche è riuscita a diplomarsi, seppur simbolicamente, come hanno specificato le amiche proprio al quotidiano laziale: "Quel diploma, Martina Natale lo ha meritato davvero. E infatti la Commissione ha consegnato alla famiglia della ragazza, una pergamena, non appena le giovani compagne hanno concluso la loro esposizione e subito dopo la proclamazione.Purtroppo il diploma consegnato ieri non ha altra valenza se non quella simbolica, ma i professori sono chiari: si sono attivati affinché il Ministero possa certificare il diploma ufficiale a nome di Martina Natale" si legge su Latina Oggi.
Si chiamava Martina Natale la 19enne di Latina scomparsa tre giorni dopo l’uscita degli scrutini, che non ha potuto sostenere l’esame di maturità – che hanno sostenuto per lei i suoi compagni di classe – e a cui ha voluto dedicare un pensiero sui social Tiziano Ferro artista di cui la ragazza era fan oltre che concittadina.
Simona Ventura è una delle showgirl italiane più richieste e in voga del momento. Da sempre sulla cresta dell'onda passa dalla diretta de l'Isola dei Famosi 2010 a “Quelli che il calcio” senza sosta. E così eccola in vacanza in Costa Smeralda per godersi qualche giorno di meritato riposo ma…non è da sola! L'ex moglie di Stefano Bettarini è stata avvistata in compagnia di un uomo, ancora lui, Alessandro Martorana. Già qualche mese fa si era parlato di un amore sbocciato tra i due ma la conduttrice si era precipitata a chiarire che si trattava solo di amicizia. Dopo il sarto dei vip sul web si erano diffuse voci circa una love story con Luca Dorigo, anche stavolta prontamente smentita dalla donna. Gli ultimi avvistamenti di Simona con Martorana però danno adito alle voci che parlano di una storia d'amore tra i due. La Ventura ha ospitato nei giorni scorsi l'uomo nella sua casa in Costa Smeralda, hanno pranzato insieme in un ristorante e hanno passeggiato teneramente mano nella mano come una coppia a tutti gli effetti. Tutto lascia pensare che si sia trattato di un week end d'amore per i due innamorati, chissà se anche stavolta la Ventura avrà il coraggio di dire che si tratta solo di amicizia, le foto parlano chiaro.
La conduttrice de L’Isola dei Famosi 7 è stata avvistata in vacanza mano nella mano con il noto sarto di lusso.
Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini, vercellesi che salgono sul gradino più alto del cinema mondiale. Un po' d'Italia ai premi Oscar 2017 grazie alle statuette vinte dai due truccatori come "Miglior Trucco" per "Suicide Squad", il film campione d'incassi con i supercattivi della DC Comics. Sono proprio loro ad aver truccato l'iconico cast del film: dalla "Harley Quinn" di Margot Robbie al "Joker" di Jared Leto e ancora "Deadshot" di Will Smith ed "El Diablo" di Jay Hernandez. Io sono italiano e questo premio è dedicato a tutti gli immigrati. Parole sentite quelle di Bertolazzi in un momento storico difficile, complicato e significativo per tutti gli americani. Bertolazzi lavora da più di dieci anni fianco a fianco con le produzioni di Hollywood, accanto a lui Giorgio Gregorini nel ruolo di "wig supervisor", il responsabile di tutte le parrucche. Gregorini ha lavorato a produzioni storiche, da "Troy" a "Babel", da "Moulin Rouge" a "Gangs of New York".
Trucco e parrucco premiati agli Oscar 2017 sono italiani: Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini hanno curato insieme il trucco del film campione d’incassi “Suicide Squad”.
La professione di conduttrice la costringe a stare costantemente attenta alla linea ma adesso che è incinta, Michelle Hunziker può finalmente dare sfogo alle sue pulsioni…nel senso gastronomico del termine, s'intende. In vacanza a Varigotti con il fidanzato Tomaso Trussardi, la presentatrice ha deciso di concedersi qualche lusso in più considerando anche il fatto che fino a oggi è riuscita a mantenere una linea invidiabile. Con Tomaso, la passione non si è spenta e il merito va certamente attribuito alla straordinaria forma fisica di Michelle, che riesce a essere bellissima perfino col pancione. Stando così le cose, la conduttrice può dunque concedersi qualche piccolo strappo alla regola che appaghi appieno la sua golosità.
In vacanza a Varigotti insieme al fidanzato Tomaso Trussardi, Michelle Hunziker si concede una supercalorica coppa di gelato, che mangia con una certa golosità e il sorriso sulle labbra. La dieta può attendere fin dopo il parto.
Alcuni oggetti di uso quotidiano vengono usati e dati per acquisiti nell'immaginario comune sin da piccoli, lo sono le penne, le matite, le tazze, le posate, le bottiglie. Eppure il design di ogni oggetto cela sempre uno studio, un progetto e una spiegazione ben precisa. Forse non tutti sanno, ad esempio, che c'è una ragione ben precisa per la quale i tappi delle penne hanno sempre un buco sulla sommità. E se siete tra coloro che si chiede il motivo dietro al quale un oggetto viene prodotto in un certo modo, questo articolo vi aiuterà a fornirvi le risposte che cercavate. Molte delle cose che conosciamo vengono date per scontate dal cervello umano come la Terra che non è piatta; che i capelli e le unghie non crescono dopo la tua morte; e che i tappi delle penne più comuni hanno un foro nella parte superiore. Il motivo di questo particolare design delle penne è in realtà oggetto di curiosità da parte di tanti. Se si naviga sul sito web di Bic, una delle penne col cappuccio più comuni e usate al mondo, si scopre che: “Il motivo per cui alcune penne BIC hanno un foro nel cappuccio è per impedire che il cappuccio ostruisca completamente le vie aeree se inalato accidentalmente. Ciò è richiesto dagli standard di sicurezza internazionali ISO11540, tranne nei casi in cui il tappo è considerato troppo grande per essere un pericolo di soffocamento.". Anche se è sconsigliato masticare o succhiare il cappuccio di una penna di plastica, per questioni di igiene e non solo, molte persone, soprattutto i bambini, si dedicano a tale pratica, in classe, a casa o in biblioteca. Spesso capita che le persone possano per sbaglio ingoiare i cappucci delle penne. Aziende come Bic realizzano quindi cappucci per penne che non impediscono la respirazione se vengono ingeriti accidentalmente. Uno studio del 2012 ha riportato che i tappi della penna rappresentano tra il 3 e l'8% dei casi di "aspirazione da corpi estranei". Secondo un altra ricerca su 1280 bambini (di età compresa tra 6 e 14 anni) trattati tra il 1997 e il 2007 per l'inalazione di corpi estranei a Pechino, 34 avevano inalato i cappucci delle penne. Ed è per questo che qualsiasi penna che possa finire nelle mani di un bambino deve avere un foro per l'aria nel tappo che fornisce un flusso minimo di 8 litri di aria al minuto, secondo lo standard ISO11540.
Spesso gli oggetti di uso quotidiano come una penna, una tazza o una bottiglia hanno un design che diamo per acquisito e utilizziamo in modo immediato e senza porsi particolari interrogativi. Eppure dietro ogni forma e caratteristica di un oggetto esiste una spiegazione ben precisa come la ragione per la quale i tappi delle penne hanno sempre un buco sulla sommità.
L'ultima intervista di Paul McCartney si è trasformata in quella che potrebbe essere la notizia musicale dell'anno: il ritorno dei Beatles alle Olimpiadi 2012 di Londra. In realtà diciamo subito che la news è sola una semplice ipotesi, una interpretazione venuta fuori anche grazie ai soliti rumors degli arcinoti tabloid britannici. Ad ogni modo, a riaccendere le fantasie di centinaia di milioni di fan dei Fab Four è stata una domanda e la successiva risposta di Macco nel corso di un’intervista alla tv americana "Us tv". Dunque, quando gli è stato chiesto se prenderà parte alle Olimpiadi del prossimo anno nella capitale inglese, il cantante ha prima risposto sì, salvo poi glissare e cambiare subito argomento, quasi come se volesse tener segreto qualcosa. Quel qualcosa è stato interpretato, appunto, come la partecipazione alla cerimonia d'apertura dell'evento sportivo più importante del 2012 nella veste di Fab Four. Ma, considerato che metà dei componenti della storica band inglese sono passati a miglior vita, (George Harrison e John Lennon), con chi suonerà McCartney oltre che con Ringo Starr? A chiarire i dubbi ci ha pensato The Sun. Il quotidiano riporta la testimonianza di una presunta fonte vicina agli "addetti ai lavori" che rivela che insieme ai Fab Two in vita di cui sopra, suoneranno i figli dei due defunti Beatles: Sean Lennon, cantautore con già all'attivo due album, e Dhani Harrison, che insieme a Ben Harper e Joseph Arthur, suona nei Fistful Of Mercy. «McCartney – scrive il Sun – semplicemente non ha voluto entrare nei dettagli. Ha parlato con gli organizzatori e ha detto che adorerebbe far parte dei giochi, in qualche modo. Gli organizzatori della cerimonia vogliono che la leggenda della musica appaia durante il grande evento britannico. E vogliono anche Ringo Starr sul palco per rendere tutto davvero speciale».
Paul McCartney si è lasciato andare ad una parolina di troppa nel corso di un’intervista. Tanto è bastare per far tornare i fan dei Fab Four a sognare.
Il giallo dell’estate 2015 è certamente: chi ha ucciso la Grecia? Per scoprirlo occorre ripercorrere la vicenda dall’inizio. Era il 2000 e l’euro debuttava anche in Grecia, che pareva un piccolo “paese emergente” in seno alla vecchia Europa con un Pil in grado di salire costantemente fino al 2007 toccando anche picchi del 6,6% di incremento annuo (nel 2003). L’esplosione della crisi finanziaria mondiale del 2008 ha cambiato drasticamente le prospettive di prosperità ma qualcosa era già cambiato negli anni precedenti: come testimoniano i dati ufficiali Eurostat la crescita del Pil stava già rallentando, passando dal +5% del 2004 al +3,5% del 2007. Certo, con la crisi mondiale la recessione divenne conclamata e nel 2008 il Pil perse lo 0,4% per poi accelerare al ribasso l’anno successivo (-4,4%). In quell’anno, a peggiorare le cose, Standard & Poor’s decise di ridurre a “BBB+” il merito di credito sovrano di Atene (il rating sarebbe poi caduto sino a “junk” pochi mesi dopo, impedendo di fatto ad Atene di rifinanziare il proprio debito pubblico sul mercato da allora). Cos’era successo? Facciamo un passo indietro: fino al 1999 il deficit/Pil greco era rimasto sopra il 3% annuo, dunque oltre i limiti previsti da Maastricht, dal 2000 invece, “potenza dell’euro”, lo stesso rapporto tornò magicamente al di sotto di tale limite. Tutto bene? Beh, non proprio perché nel 2009 il premier greco Papandreou ammise che i conti erano stati “truccati” facendo ricorso ad alcuni derivati per tenere fuori dalla contabilità alcune voci di spesa, cosa che teoricamente era legittimo secondo le norme contabili europee (tanto che anche l’Italia ricorse almeno in parte a simili artifici contabili), ma in pratica costituiva una grave violazione della fiducia accordata alla Grecia dagli altri paesi dell’eurozona. Si scoprì che nel 2006 il “vero” deficit/Pil era già al 6% mentre nel 2009 aveva ormai superato il 15%, ossia il deficit creva a tassi multipli del Pil e non viceversa. Se avete presente il film “Titanic” questo è il momento in cui il capitano, dopo aver deciso di proseguire la navigazione anche se l’acqua stava già riempiendo le stive, ha appena dato l’ordine di calare in mare le prime scialuppe per i passeggeri di prima classe, con l’avvertenza che non si deve scatenare il panico. Il panico in realtà si scatenò eccome arrivando a minacciare nel 2011 tutti i “porcellini europei” ed in particolare Spagna e Italia che coi propri debiti pubblici e sistemi bancari rappresentavano due mine ben più serie della piccola Grecia per l’intera Unione europea oltre che per i mercati finanziari mondiali. Nel frattempo si varavano “bailout”, ossia piani di salvataggio “condizionati”, assistiti dalla “troika” Ue-Bce-Fmi. In cambio di una montagna di soldi (circa 220 miliardi in tutto da allora ad oggi) e di un primo taglio del debito pubblico greco (con un’operazione di swap, ossia di concambio dei titoli, il Tesoro greco ridusse del 53,5% il valore dei titoli di stato in circolazione), la troik, pressata dalla Germania, chiedeva e otteneva da Atene una serie di misure “lacrime e sangue” peraltro varate non da Papadreou, dimessosi mesi prima, ma dal governo “tecnico” di Papademos (cui successe nel 2012 il governo Samaras, battuto nelle elezioni dello scorso gennaio da Alexis Tsipras). Misure che, come da manuale, contribuirono a far crollare ulteriormente il Pil tanto che se nel 2010 il Pil aveva segnato -5,4%, nel 2011 registrò un crollo dell’8,9%, l’anno dopo del 6,6% e nel 2013 del 3,9%, prima di “tornare a crescere” (si fa per dire) di uno striminzito +0,8% lo scorso anno. In sei anni di recessione la “cura letale” contribuiva a bruciare il 25% del Pil reale greco, riducendo il Pil procapite dal 93% del Pil procapite medio Ue-28 (nel 2003) al 72% dello stesso (nel 2014). Una sorpresa? Mica tanto, se fin dal 2012 lo stesso Fondo monetario internazionale (si legga al riguardo il suo rapporto annuale) dovette ammettere che le previsioni sull’andamento di Pil, deficit e debito greco erano state sbagliate. Ma come è stato possibile che nessuno si sia accorto prima che il governo greco truccava i conti e poi che la cura, somministrata nei tempi e nell’ordine con cui è stata voluta dalla troika, non avrebbe migliorato la capacità del debitore di rimborsare gli aiuti ottenuti, peraltro a condizioni che comunque Atene non sarebbe mai stata in grado di ottenere con le sue forze sul mercato (1,5% di interesse annuo, scadenza media che per i prestiti erogati dalla Ue col fondo “salva stati” Efsf/Esm è pari a circa 30 anni)? Certo, la corruzione in Grecia era dilagante, favorendo tra l’altro un’evasione pari al 10% del Pil (30 miliardi di euro l’anno) e le nomine ai vertici dell’istituto statistico nazionali (cui spettava di validare i conti da presentare all’Europa) erano pesantemente condizionate dalla politica e guarda caso nel 2011 l’ex direttore dello stesso, Andreas Georgiou, venne incriminato per aver deliberatamente falsato i dati. Ma a vendere ad Atene i derivati incriminati sono state le grandi banche mondiali che pure collaborano coi governi quando c’è da collocare titoli di stato o privatizzazioni. Qualcuno poi fa notare che la Grecia, la cui spesa militare tra il 2000 e il 2010 ha oscillato tra il 3,5% e il 2,6% del Pil mentre nell’eurozona si riduceva dall’1,8% all’1,6% del Pil, avrà fatto comodo ad alcuni grandi gruppi industriali (e alla banche che ne finanziavano le transazioni) dei paesi dell’eurozona. Insomma: una commistione di interessi molto poco legittimi di una parte della società greca, dei suoi rappresentanti politici, di grandi imprese e banche europee, insieme a una classe europea miope e fin troppo rigida, hanno preparato per tempo la scena del crimine. A questo punto come andrà a finire? Probabilmente male, in ogni caso: ieri Tsipras ha annunciato che banche e borsa greche resteranno chiuse fino al 7 luglio e che anche dopo di allora i correntisti greci non potranno prelevare più di 60 euro al giorno dal bancomat (misure da cui restano esclusi i titolari di conti correnti e bancomat all’estero), dopo che la Bce riunitasi ieri in seduta straordinaria come da una settimana ogni giorno ha confermato (ma non ulteriormente incrementato) a 89 miliardi il tetto del programma Ela che finora ha rimesso giorno per giorno nelle casse delle banche elleniche la liquidità che società e famiglie ritiravano ad un ritmo crescente(solo ieri sono stati prelevati tramite i bancomat 700 milioni di euro, facendo calare a circa 120 miliardi i depositi bancari, pari a fine 2009 a oltre 240 miliardi). Misure che sono inevitabili ma tardive e che hanno portato Societe Generale a segnalare come la probabilità che Atene accetti una soluzione che già appariva al più “semi-stabile” ma non in grado di chiudere una volta per tutte la crisi (in sintesi: 15 miliardi di euro di nuovi aiuti da parte della “troika” ed estensione dell’attuale programma di aiuti per altri 5 mesi in cambio di riforme alle pensioni, incrementi dell’Iva e delle tasse sul reddito e sul patrimonio, nuovi tagli a sussidi ed esenzioni fiscali, ripresa delle privatizzazioni, misure che secondo Deutsche Bank causeranno una depressione del Pil del 3% a fine anno) si sono ridotte al 60%.
La Grecia chiude fino al 7 luglio le banche e vara limiti ai movimenti dei capitali. Come si è arrivati a questo punto della crisi, per colpa di chi e quali prospettiva si presentano ora alla Grecia e agli altri paesi dell’Eurozona? Scopriamolo insieme…
Il Cdm è finito da pochi minuti, e sul caso Siri è arrivata la svolta attesa. Il presidente del Consiglio Conte, come aveva già annunciato, ha deciso di revocare l'incarico al sottosegretario ai Trasporti. A quanto si apprende il ministro degli Interni ha lasciato palazzo Chigi. Fonti della Lega hanno parlato di "Discussione civile e pacata" nel Cdm, che è durato due ore. E aggiungono che sono intervenuti i ministri Bongiorno e Salvini per ribadire "fiducia nel premier ma anche difesa del sottosegretario Armando Siri, innocente fino a prova contraria". Durante la riunione il premier Conte si è soffermato a lungo sulle motivazioni che sono alla base di questa scelta. Non si sarebbe però arrivati alla conta: sulla proposta di revoca non c'è stato alcun voto. Tutti i ministri, tranne Tria e Moavero, erano presenti questa mattina, e hanno espresso fiducia nel capo del governo. "Dopo una discussione franca e non banale, c'è stata piena fiducia sul mio operato e il governo ha preso la decisione più giusta", ha commentato Conte. Il sottosegretario leghista Siri è indagato dalla procura di Roma per corruzione. Il decreto di revoca, a quanto si apprende, è stato adottato dal premier, sentito il Cdm, come prevede la procedura. "Basta coi litigi e con le polemiche, ci sono tantissime cose da fare: flat tax per famiglie, imprese e lavoratori dipendenti, autonomia, riforma della giustizia, apertura dei cantieri, sviluppo e infrastrutture: basta chiacchiere, basta coi no e i rinvii", hanno aggiunto le fonti del Carroccio. Luigi Di Maio, intervenuto in diretta Facebook, ha ribadito la posizione del M5S sulla "questione morale" in conferenza stampa: "Non è una vittoria del M5s, non sono qui per esultare, è una vittoria degli italiani onesti", in un Paese che ha "la corruzione più alta d'Europa. La legge sulla corruzione sta dando i suoi risultati ma la responsabilità politica è delle singole forze. Il caso Siri è un caso chiuso. Le condotte portate avanti da lui sono politicamente inaccettabili. Se una forza politica reagisce sbattendo fuori chi sbaglia, sicuramente chi mette in atto comportamenti opachi sarà meno incentivato a farlo. Mi fa piacere che non si sia andati alla conta in Cdm. Non perché vogliamo affermare una superiorità morale, ma perché non vogliamo perdere la fiducia dei cittadini". "In una giornata come quella di oggi in cui l'Italia è scossa da inchieste su temi che riguardano la cosa pubblica, per me è altrettanto importante che il governo oggi abbia dato un segnale di discontinuità rispetto al passato", ha detto soddisfatto. "Se dalle carte di un'inchiesta viene fuori una condotta che noi possiamo riscontrare sulle carte, è il caso dell'emendamento che avrebbe introdotto una sanatoria sull'eolico, è chiaro che si sta approfittando del proprio ruolo da sottosegretario – ha proseguito – A questo si aggiunge la questione di San Marino. È giusto quindi che Siri sia stato messo in panchina. Noi valuteremo sempre caso per caso, non abbiamo creato alcun ‘pericoloso precedente'".
Al termine del Consiglio dei ministri, dopo un pacato confronto tra le parti, il presidente del Consiglio ha stabilito la revoca del sottosegretario ai Trasporti Armando Siri.